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11.7.23

Gioventù allo sbando fingono di stare male per scroccare un passaggio in ambulanza

 non  riporto il  video    che   circola  per   non fare  pubblicità  a  sti cretini  .

è vero che  tutti \e    sotto scritto   compreso   almeno   fiuno  ai 18     ed  a  volte   anche dopo  abbiamo fatto  cazzate   ,  ma   non siamo   scesi a  tale livello     aggravato  anche    dai social  di  cui il film documentario  videocraty    lo denunciava  benissimo  già da  tempi non sospetti . 

11.1.22

a quando un altro caso come quello di david sassoli ? se i no vax hanno ancora un po' di pudore perchè non prendono le distanze da gli sciacali che ce ci sono al loro interno .



Appena ho appreso la notizia che David Sassoli Il presidente del Parlamento europeo, ricoverato dal 26 dicembre per una grave forma di disfunzione del sistema immunitario se n'è andato a 65 anni e oltre ai classici e consueti messaggi di cordoglio dal mondo della politica, da Sergio Mattarella e Mario Draghi a Enrico Letta fino a Matteo Salvini anche sui social, oltre ai ricordi e alle cordoglianze, si sono scatenati anche gli utenti No Vax. con messaggi del tipo "Avrà esagerato con il booster", è il pessimo commento di Anna su Twitter. "Allora più vaccini, così il sistema immunitario se ne va a p...", scrive SissiMaria, innescando, come gli altri, le piccate risposte della gran parte del popolo della Rete . Inizialmente   di getto , per non alimentare ulteriormente il clima di scontro che da quasi due anni caratterizza e divide il paese dopo lo sciacallaggio e la vile \ vergognosa speculazione sulla morte di David Sassoli  volevo limitarmi a questa

Cari no vax
la vostra speculazione \ strumentalizzazione non si ferma neppure davanti alla morte di una persona . Ma soprattutto quello. che m' indigna di voi in questo caso parlate ed scrivete senza sapere se è morto per covid o per aggravamento dovuto al covid di qualche suo problema di salute oppure per effetti collaterali dei vaccini .

semplice   lettera   d'indignata .


Ma poi  ho letto  questa  💩🙈🙉🙊🤬👿🗑  di  fake news     bufala

open  11 GENNAIO 2022 - 11:07
di Alessandro D’Amato

La bufala di Paolo Becchi su David Sassoli: «È stato ucciso dal vaccino anti Covid?»

Il professor Paolo Becchi, tra i 150 firmatari dell’appello dei docenti universitari contro il Green pass, stamattina ha pubblicato un tweet sulla morte di David Sassoli, sostenendo che il presidente dell’Europarlamento sia deceduto a causa del vaccino contro Covid-19. «Rispetto per la morte di #DavidSassoli. Ma è morto in seguito alla terza dose? Non c’è nessuna correlazione? Non rendete pubblica neppure l’autopsia? O non la fate neppure? Costringete la gente a vaccinarsi e a morire. State costruendo una tirannia sanitaria mai esistita prima», ha scritto il docente di filosofia del diritto a Genova.




Il docente di filosofia del diritto su Twitter se la prende con la «tirannia sanitaria» e getta ombre sulla scomparsa del presidente dell’Europarlamento. 
Panzana   smontata      dallo stesso open   


Naturalmente si tratta di una bufala. Sassoli era malato da tempo. Dieci anni fa, come racconta oggi Il Foglio, e lui  stesso in questo video  
aveva subito un intervento di trapianto di midollo per un mieloma. L’operazione lo aveva costretto a restare lontano dalle aule di Bruxelles e Strasburgo per diversi mesi. Poi, a novembre, era stato ricoverato per una polmonite da legionella. E nell’occasione, con un video su Twitter,
aveva spiegato il suo stato di salute smentendo così implicitamente il legame tra la sua malattia e il Coronavirus.  A Natale la ricaduta con il ricovero per «problemi al sistema immunitario», quelli descritti ieri dal suo portavoce Roberto Cuillo nella dichiarazione di ieri. Già all’epoca del primo ricovero il suo staff aveva dovuto smentire che Sassoli fosse affetto da Covid-19, circostanza ricordata dai suoi collaboratori nel post di saluto di oggi. Non c’è quindi nessuna evidenza che Sassoli sia morto per la vaccinazione anti-Covid. E soprattutto questo causerebbe un corto circuito logico piuttosto evidente nella narrazione No vax: da tempo tra gli ostili ai vaccini si afferma che i politici non ricevano alcun vaccino perché non vogliono morire a causa dei (presunti) effetti avversi. Ma se un politico come Sassoli non ha ricevuto il vaccino, come fa a essere morto per il vaccino?

 



su Instagram interviene il giornalista Enrico Mentana che posta lo screenshot di un post inappropriato di un'altra No Vax lasciato su Twitter. 

E ancora. Con un altro post  sempre  il direttore del Tg di La7 denuncia: "Non ho mai visto tanta cattiveria ferina e ribalda. Gioiscono per la morte delle persone con lo stesso entusiasmo dei tifosi per un gol e quale sia la causa del decesso lo addebitano al vaccino,, ribaltando il suo accertato ruolo salvifico".

Agli attacchi degli scettici e anti-vaccinisti ha risposto lo staff di Sassoli. Una parte di un lungo post di cordoglio su Facebook riporta: "Anche quando, recentemente, di fronte ai suoi gravi problemi di salute, si erano diffuse in rete deliranti malevolenze su Covid e affini, persino in quel momento la scelta di non replicare, di non inasprire i toni, gli era sembrata l'unica possibile". Proprio a rimarcare quel lato gentile di Sassoli che amici e colleghi invece ricordano tutti. Ma  a  far tacere tali voci e insinuazioni è giunto via Twitter ( vedere sotto   ) David Carretta, corrispondente da Bruxelles ed amico di Sassoli, che ha smentito ogni ipotesi no-vax non nascondendo la sua indignazione per i commenti letti. 



L’uso della morte di Sassoli al fine di perorare la causa no-vax ha ovviamente e giustamente sconvolto chi, al contrario, conoscendolo personalmente, ben sapeva quale fosse la situazione clinica di Sassoli, che 10 anni fa aveva combattuto contro un mielina multiplo. Una brutta malattia  che  non si  augura  a nessuno     . Infatti Il mieloma multiplo è un tipo di cancro piuttosto difficile da individuare e riconoscere (spesso viene diagnosticato solo in fase avanzata) ad alta probabilità di recidiva e che è caratterizzato da una malformazione delle plasmacellule. Le plasmacellule sono le cellule del sistema immunitario, derivanti dai linfociti B e si occupano della produzione di anticorpi. Più il tumore si sviluppa, più si impoverisce il sistema immunitario, con scarsa produzione di piastrine, globuli bianchi e globuli rossi. ,La natura della patologia fa facilmente intuire come essa possa aver lasciato strascichi e conseguenze a livello fisico in Sassoli, e che dunque la disfunzione del sistema immunitario di cui si è immediatamente parlato in merito alla sua morte, sia derivante da essa. 



Hanno fatto bene come riporta sempre open ( https://www.open.online/2022/01/11/covid-19-morte-sassoli-denunciato-franzoni-no-vax/ ) visti i suoi precedenti 

 [...] Franzoni ha collezionato già una serie di denunce in questi anni, alcune delle quali per vilipendio e apologia di fascismo. A gennaio del 2021, come riporta la Nazione, era stato fermato al casello di Carrara con felpe e altro materiale che aveva delle scritte contro il premier Draghi. Prima ancora, cioè a giugno 2020, era stato denunciato dopo una manifestazione a Roma del Fronte di Liberazione Popolare, una delle sigle a cui è ricondotto. E ha partecipato in questi mesi a numerosi cortei, anche nella Capitale, contro i provvedimenti governativi per il contenimento della pandemia.

concludo condividendo     questo   dubbio che attanaglia  anche me  . 

Che genere di vuoto cosmico e degenere deve avere uno dentro di sé per gioire della sofferenza e della morte di una persona....
E non aver ancora capito che saremo tutti concime per i fiori un giorno

 

5.3.21

gli idioti ed i rosiconi davanti al covid . il caso di alessia bonari ed la proposta scema e provocazione ad minchiam Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Professor Matteo Bassetti, che vuole prima vaccinare i giocatori della serie A

in   sottofondo 
Redemption Song - Joe Strummer 

lo so che avevo detto che non avrei parlato di San Remo

"Non seguire o blocca più per 30 giorni" chi parla dell'evento canzonettaro tipico di questo periodo.
E vedi come ti si rimette in sesto la homepage semplice

e che sono abituato essendo cresciuto in un tempo in cui i "settori " erano separati  e distinti  e quindi ragiono ancora in parte (sto lottando per sradicare questa mia abitudine   retrograda   ormai superata  dai mutamenti del costume  ed di provare  a mettere in atto questa frase : <<  soltanto
uno stolto conservatore giudica il presente con le idee del passato e soltanto uno stolto liberale giudica il passato con le idee del presente >> Lord Acton 1895 ) per categorie cioè  gli sportivi devono fare gli sportivi non  le soubrette .   Ma tali commenti  idioti ( è  a dir poco  ) e sessisti  proprio non mi vanno giù  e mi fanno venir meno a  quanto promesso nelle righe precedenti .
Infatti   

Ma quanto livore c’è in giro sui social? Quanta frustrazione e invidia? Perché sfogare la propria rabbia così nei confronti di una persona che porta ancora i segni di una tragedia. Segni che non vediamo più al volto, ma sono ancora più indelebili perché la giovane infermiera simbolo della lotta al Covid li porta tutti dentro. Nel cuore.
Perché ricoprire di tonnellate di insulti Alessia Bonari solo perché ha accolto l’invito di Amadeus a salire sul palco del festival di Sanremo? Alessia il giorno dopo era già al lavoro, il suo lavoro, quella missione che ha onorato sin dall’inizio della pandemia, con coraggio, umiltà e abnegazione. È salita sul palco e ha lanciato, ancora una volta, un messaggio di speranza che è arrivato nelle case degli italiani. È stata pagata? Sì, perché qualcuno ha cominciato a far circolare fake news sull’ingente cachet che avrebbe intascato. La più bella risposta è arrivata proprio da lei. Alle bestie che conoscono solo l’aggressività come unica modalità
Io ringrazio Alessia per averci rappresentato , e per essersi presentata come infermiera senza fregiarsi del titolo di dottore, così, come si presenta un avvocato o un ingegnere, senza titoli aggiuntivi, perché non ce ne è bisogno . Siamo infermieri."
di comunicazione ha spiegato di aver devoluto tutto il suo compenso a un'associazione che si occupa di cure palliative per i malati terminali. Una donazione. Perché Alessia anche se non era in corsia, da quel palco non ha dimenticato neppure per un secondo la sua missione. Aiutare gli altri.


Ma poi scusate ciascuno/a di noi è libero di fare quello che vuole purché non danneggi gli altri ?     Ma cosa ha fatto di osceno, scandaloso, offensivo ?? Nulla! E se pure fosse andata per viversi un'esperienza unica, rara, che molti desidererebbero, ma bene  saranno  .... !! Meritatissima visibilità, rappresenta una categoria che è stata fondamentale per la nostra sopravvivenza!! Non vediamo sempre il marcio e mettiamo da parte le invidie !! 
Ora come dice  questo post di  Lorena Boccali "Tra i tanti commenti contrariati uno ha scritto ' ed ora è pronta ad abbassarsi le mutandine " un altro invece ha scritto che si è aperta la strada per diventare escort.
Commenti sessisti, mortificanti, e discriminativi ad opera di : uomini, donne, e anche di infermieri, che da censori moralisti hanno attaccato questa ragazza che ha diverse colpe : essere donna, giovane, bella, e che di professione fa l'infermiera, ed è qui la discriminazione, perché il primo incipit è la professione, come può un'infermiera presidiare il palco dell'Ariston? Non è mica Burioni, non è mica Bassetti o la Capua? L'infermiera dovrebbe essere in corsia a prestare cure ai malati, che ci sta a fare in tv? Non è mica il suo posto? Del resto da Lucia Annunziata a Vittorio Sgarbi, fino alla gente comune , il pensiero generale è che quello dell'infermiere sia un ruolo ausiliario, una mezza missione, una professione al ribasso, e quindi, Alessia indigna perché delude l'immaginario collettivo, perché scoperchia una pentola di pregiudizi, perché l'infermiera nell'opinione comune la si dovrebbe fare in silenzio, un po' come la beneficenza, perché l'infermiera non ha il dovere di visibilità, mica è un medico? Mica è una giornalista? Mica è una soubrette?
E poi perché lei e non un'altra? Perché è bella? E i segni della mascherina mica li ha portati solo lei? Non importa che Alessia abbia rappresentato un'intera categoria, quello che importa all'opinione pubblica e non solo, è che quello non era il posto di Alessia, perché nell'immaginario collettivo l'infermiera ha ruolo ambiguo, che va dalla padella , alla soddisfazione sessuale confinata al dolore, lo cantava pure De Gregori su generale no? l'infermiera che cura il dolore e il piacere, senza necessariamente togliersi la divisa, come nei film della Fenech, senza uscire dal confine che ne delimita il territorio.
Non siamo ancora pronti per accettare che Alessia è una professionista della salute, che è una donna, giovane e bella e ritengo giusto che come testimonial sia stata scelta una ragazza di gradevole aspetto fisico, è giusto al pari di una parrucchiera che sceglie la capigliatura più bella per farsi pubblicità, e non una testa spelacchiata , o come è giusto che un negozio per bambini scelga come testimonial i bambini più belli senza dover mortificare gli altri bambini. Perché funziona così .
E come   lei  anch' Io ringrazio Alessia per averci rappresentato , e per essersi presentata come infermiera senza fregiarsi del titolo di dottore, così, come si presenta un avvocato o un ingegnere, senza titoli aggiuntivi, perché non ce ne è bisogno .


  da  https://www.fanpage.it/sport/calcio/la-proposta-di-bassetti-vaccino-per-i-calciatori-di-serie-a-sono-meno-di-600/

 3 MARZO 2021  9:33di Alessio Pediglieri

La proposta di Bassetti: “Vaccino per i calciatori di Serie A, sono meno di 600”
 
Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Professor Matteo Bassetti, sui social ha aperto all’idea di vaccinare tutti i giocatori di Serie A, per evitare nuovi focolai di contagio e soprattutto dare un segnale agli scettici. Non sono mancate forti polemiche: “Alla fine sarebbero solo 555 e sarebbe un messaggio forte, anche se le priorità restano le categorie a rischio”.


Vaccinare i giocatori di calcio di Serie A. L'ultima idea per dare scacco matto al Covid 19 è arrivata dal direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, il Professor Matteo
Bassetti che ha espresso il proprio pensiero via Instagram, divulgandone i motivi che lo hanno portato a tale riflessione. Per l'infettivologo ci sarebbero più pro che contro nell'accettare la possibilità di una vaccinazione di massa nei confronti dei campioni di calcio, soprattutto con l'intento di cacciare lontano pregiudizi e perplessità sull'efficacia dei vaccini.
Il post del Prof. Bassetti e che riguarda da vicino il mondo del calcio arriva in un momento molto particolare del nostro campionato, a poche ore dall'ultimo caso che ha spaccato in due nuovamente il settore a causa della mancata disputa della gara tra Torino e Lazio. Martedì pomeriggio alle 18 era in programma il turno infrasettimanale tra i granata e i capitolini, ma la squadra del club di Cairo non si è presentata a causa di un focolaio da variante inglese che ha fermato diversi giocatori del gruppo squadra. Con la pronuncia dell'Asl piemontese che vietava qualsiasi forma di possibili contatti, il Torino  – dopo aver saltato per lo stesso motivo il match contro il Sassuolo – non è sceso in campo, riaprendo il medesimo dibattito (anche se con differenze sostanziali) che per mesi ha tenuto banco attorno al mancato incontro tra Juventus e Napoli.
La tesi del Porf. Bassetti è fondata su un triplice pensiero: vaccinare i giocatori permetterebbe di frenare l'epidemia nel ondo del calcio, creando a quel punto un ‘effetto bolla‘ attorno ai gruppi squadra evitando ulteriori situazioni come l'ultima descritta. Far sì che i beniamini di migliaia di tifosi prendano il vaccino avrebbe anche un effetto a catena sulla popolazione, non solo per spirito di emulazione ma anche per il convincimento che sia necessario, al di là di dubbi e perplessità: "Faccio un esempio – scrive il Pord. Bassetti su Instagram – se si vaccinasse Cristiano Ronaldo un campione assoluto e amatissimo, chissà quanti tifosi seguirebbero l’esempio…"
L'idea non è del tutto nuova, perché il tema vaccini nel mondo del pallone era stato già affrontato tempo fa anche se i soggetti cui era riferito non erano i calciatori e i tesserati dei club bensì i tifosi. Infatti, si era prospettato – e sottoposto al Ministro della Salute Speranza – l'idea di riaprire gli stadi, in modo contingentato e con le procedure sanitarie adeguate, ai tifosi vaccinati. Una proposta che poi è andata a spegnersi di fronte alla complessa e delicata campagna vaccinale che sta avendo più di un contrattempo. Dopotutto, come scrive ancora il Prof. Bassetti "ovviamente la priorità restano gli anziani e i fragili in prima battuta, ma per fare tutto questo occorrono molti vaccini".
La polemica social e il nuovo post del Prof. Bassetti
Una chiosa a fine post che però non ha spento le critiche e le polemiche davanti a questa proposta per molti divenuta provocazione e mancanza di rispetto verso chi i vaccini li attende da tempo perché tra le categorie più esposte al contagio. Tanto che lo stesso Prof. Bassetti si è visto costretto ad approfondire il concetto: "La mia proposta di vaccinare i giocatori di serie A, che sono in tutto 555, voleva essere un messaggio per chi è ancora scettico ( e ahimè sono tanti) e utile per evitare molti problemi di contagio nelle squadre che sono all’ordine del giorno. Quindi  – scrive sempre su Instagram l'infettivologo – mi spiace aver urtato la sensibilità di chi giustamente sta aspettando il vaccino da chi avrebbe già dovuto fornirglielo. Chiunque ha diritto al vaccino a ogni eta’ e situazione e io mi sto battendo per questo. Solo vaccinandoci tutti potremo vincere la battaglia". Per molti, comunque, il calcio, i suoi tifosi e i suoi campioni possono aspettare il proprio turno.

17.3.20

l'attualità della vecchia massima latina in media res

certe persone ( vedere commenti furiosi ed un abbandono di un contatto , pazienza passerà , a questo post  s del mio account    facebook   https://bit.ly/2weWTOW ) non hanno capito che capito che la virtù del mondo è godersi la vita ed anche ( ovviamente senza esagerare  altrimenti si  finisce  per  essere utili al sistema   che  si   vuole  abbattere  ) cazzeggiare come diceva La locuzione latina in medias res (letteralmente "nelle cose di mezzo") significa "nel mezzo della cosa, dell'argomento" (Orazio, Ars poetica, v. 148 ) ovvero nel bicchiere mezzo pieno (e mezzo vuoto , un equilibrio tra serietà ed stupidità senza esagerare . Infatti sia,mo tutti un po scemi e mattacchioni come Ralph Malph ( Don Most ) di




o enzo   janacci ,   adriano celentano  ,   dario  fo  , ecc

5.9.18

Il razzismo? Dipende dalla scarsa intelligenza. Più sei stupido, più sei razzista. Lo dice la scienza Notizia tratta da: https://www.ciavula.it/2018/08/razzismo-scarsa-intelligenza-scienza/



Lo psicologo Gordon Hodson, della Brock Univerisity dell’Ontario, ha effettuato diverse ricerche negli ultimi anni volte ad osservare la correlazione – se mai ce ne fosse una – tra inclinazione ai pregiudizi, agli atteggiamenti conservatori, razzisti o omofobi e il QI. Un suo famoso studio mette in luce una correlazione piuttosto significativa che non ha mancato e non mancherà di far discutere. 
Il razzismo? Dipende dalla scarsa intelligenza. Più sei stupido, più sei razzista. Lo dice la scienza
Lo studio Lo studioso ha infatti selezionato un campione britannico di circa 15000 bambini di 10/11 anni che sono stati sottoposti a test per la valutazione del quoziente intellettivo; lo stesso campione, 20 anni dopo, è stato ascoltato riguardo a opinioni su alcune tematiche del tipo “le donne che lavorano a tempo pieno causano un problema alla famiglia” “saresti disposto o meno a lavorare con persone di altre razze”, “è necessario educare i bambini a obbedire all’autorità”. I test I bambini che all’epoca del test avevano avuto i risultati più scarsi in termini di QI si sono rivelati essere mediamente più d’accordo con la linea conservatrice-discriminatoria rispetto a quelli che avevano avuto i risultati migliori. Al netto di generalizzazioni che sarebbero una sterile strumentalizzazione dei risultati della ricerca di Hodson, c’è un dato interessante che emerge da quanto osservato: un QI meno sviluppato risulta essere correlato alla resistenza al cambiamento, all’ostilità nei confronti del diverso e riluttanza verso il nuovo. Le cause Da questo consegue una posizione meno aperta al diverso in ogni sua forma. Il che riguarda non la bontà della persona ma la sua capacità di elaborare informazioni ad un livello più evoluto. Il che a sua volta determina il grado di limitazione entro il quale la persona si auto condannerà a vivere, o meno. I dati Dai dati è emerso anche come le persone con capacità cognitive meno sviluppate tendano ad avere meno contatti con le persone di altre razze e come i soggetti meno capaci di ragionamento astratto tendano a coltivare posizioni maggiormente omofobe. Si può quindi affermare che gli atteggiamenti discriminatori siano sintomo di una deficienza, in buona sostanza. Parafrasando qualcuno si potrebbe oggi dire “io ho un sogno: vivere in un mondo nel quale il QI delle persone sia abbastanza elevato da non arenarsi più su questioni – come il pregiudizio e la paura del diverso – che non riguardano a questo punto più la sfera morale ma l’auspicabile maggiore sviluppo cognitivo dei futuri abitanti del nostro pianeta.

Valeria De Luca

  a testimoniare  ciò  c'è questo video condiviso  sulla mia  bacheca   di  facebook da   una mia utente 


ed  ecco la mia  risposta   
Giuseppe Scano ecco un esempio di stuidità e di stronza . perchè è passata dalla parte dela ragione ( la prima parte ) alla stronzagine razzista , xenofoba , generalista della seconda parte Cara ******. Ma chi è lei per chiamarlo Animale? CLASSICA ITALIANA CIALTRONA che lo mette .... agli altri ma fa la morale a chi non può difendersi a parole



«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...