Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
25.1.25
gli analfabeti funzionali ed i negazionisti colpiscono ancora e non hanno rispetto neppure per la storia Il documento della Croce Rossa su Auschwtiz usato per negare l’Olocausto
31.1.22
11 settembre 2001 ed i complottisti
26.11.21
Il no vax che in ospedale con l’ossigeno continua a negare l’efficacia dei vaccini
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Caro Giuseppe
la tua lunga tirata contro i no vax potrebbe benissimo adattarsi a tutti quelli che come lei non potranno mai convincersi di avere sbagliato tutto. Leggo il tuo blog solo vedere fino a che punto possono giungere il conformismo e l’allineamento al potere e vedere come ti smentisci visto che usi spesso come slogan \ motto padroni di niente servi di nessuno .
Marcella
Spett. Marcella
intanto le sono grato che continua a seguirmi anzi seguirci in quanto , come certamente saprai , il blog ma soprattutto l'appendice social la più usata è multi autore e di opinioni diverse spesso contrastanti . Ma voglio rassicurarla: l’unico “potere” a cui sono allineato è quello del buon senso e di rimettere in discussione le proprie convinzioni .
[...]
Adesso è impossibile distinguerli . A dirlo è uno che era molto scettico , ha aspettato per paura a farsi il vaccino . E lo ha dovuto convincere nonostante ha sempre fatto i vaccini contro l'influenza : 1) il medico curante ., 2) il pericolo per : se stesso , è soggetto debole soffrendo d'ipertensione e problemi respiratori ( pertosse e ringospasmo ) , ed i genitori 80 enni con protesi e pacemaker .
Neanche la morte spaventa i no vax. Lo testimonia bene Alessio Lasta, giornalista di La7 che nel suo servizio andato in onda ieri sera a Piazzapulita ha intervistato un uomo positivo al Covid in un letto di ospedale a Bolzano che si ostina a negare l’efficacia del vaccino, a negare che sia uno strumento capace di aiutare a ridurre il rischio di contrarre la malattia, di incappare nella malattia grave e, addirittura, di morire .
“Inizialmente mi curavo con l’omeopatia. Sappiamo tutti che questo è un vaccino sperimentale. La cosa non mi convince anche perché lo Stato non c’è, ti fanno firmare la liberatoria. A Roma si dice che fanno il fr..o col c..o degli altri. Ho tre figli, non posso permettermi il lusso, con un mutuo sulle spalle, di prendermi un colpo da vaccino collaterale. La morte non mi dà assolutamente nessuna paura. Non è che voglio morire, ma non ho un rapporto di paura”, dice l’uomo, disteso a pancia in giù e con gli occhi chiusi mentre gli viene somministrato ossigeno.
Parole che destano stupore, e che hanno generato la reazione di Selvaggia Lucarelli, che in un post pubblicato sul suo profilo Twitter ha commentato: “Se si muore di Covid invece il mutuo lo paga lo stato, certo”. Stando a un rapporto mostrato dal conduttore del programma, Corrado Formigli, i no vax “oltranzisti” come quello mostrato nel reportage sono in netta minoranza all’interno della galassia dei non vaccinati, dove quasi 2 milioni di persone sono indecise, bloccate dalla paura, quindi convincibili con una accurata campagna promozionale.
Le telecamere del programma si sono spinte poi fino a Ortisei per documentare le scuole parentali, sempre più numerose in Alto Adige, dove ci sono circa 600 bambini che non frequentano le scuole pubbliche perché figli di genitori no vax che non riconoscono le regole attualmente in vigore, nemmeno le mascherine.
Quindi caro no vax non ti vuoi vaccinare ok però se sei coerente dovresti rifiutare di farti curare negli ospedali pubblici continuare a curati co quelle che tu reputi cure .
24.11.20
oltre ai negazionisti del covid ci sono igli incoscienti ed irresponsabili che pensano più al denaro che alla vita delle persone vedi il caso dellle prossime aperture della stagione sciistica
Essi sono quei presidenti , non importa il colore politico , di Regione che dopo le discoteche di quest'estate vorrebbero aprire le piste di sci per Natale, con annesso cenone. Infatti :
Altro che autonomia differenziata! Bisogna al più presto riformare il titolo V della Costituzione. Non è possibile che, in piena pandemia con 600 morti al giorno, ci siano presidenti di Regione che vorrebbero aprire le piste di sci per Natale, con annesso cenone.
come
Non comprendo la polemica sugli sci e sulla settimana bianca. Perché il punto mi pare chiaro: non ripetere quanto accaduto questa estate. Se così non dovesse essere, e fosse dato il via libera, i contagi esploderebbero di nuovo a dicembre-gennaio, e bisognerebbe tornare a nuove misure restrittive. E quelli che oggi si lamentano dello scii, tornerebbero a lamentarsi delle misure restrittive. L'equazione è semplice: via libera = aumento contagi; aumento contagi = nuove misure restrittive. È un cane che si morde la coda, è la seconda volta che ci passiamo. Non capirlo mi sembra più una bizza che una reale difficoltà logica.
tale decisone ha diviso il mondo dei Vip fra incoscienti come Alberto Tomba poi, subito dopo, Federica Brignone si erano schierati nettamente a favore dell’apertura delle piste da sci e quindi contro la decisione del governo.

“Si riducono la montagna, la neve e il turismo, all’industria degli impianti di risalita e ai caroselli sciistici. Chi vive nelle città, in Europa e in Italia, viene convinto che non ha senso il tempo libero in alta quota senza gli sci ai piedi su una seggiovia. Il Covid offre l’opportunità per aggiungere a tutto questo il più vasto universo della libertà. La montagna autentica in inverno resta anche sci alpinismo, sci da fondo, slitta, ciaspole, escursionismo e pattinaggio su ghiaccio. Non si può concludere che senza piste da discesa aperte si vieta alle persone di rigenerarsi nella natura alpina”.
Sulla decisione di chiudere o meno gli impianti, quindi, Messner non ha dubbi. Anche per chi si ritiene “anarchico” come lui, con il Covid-19 rispettare le regole è fondamentale. Il governo di Giuseppe Conte sembra “si stia muovendo bene” anche perché “non si possono sacrificare migliaia di vite per avere il consenso di chi pretende di comportarsi come se il virus non uccidesse più”. L’unica speranza è che passato il Natale la situazione torni sotto controllo.
Ma il problema riguarda tutta Europa e non solo il nostro paese. Per questo, Messner spera che questa, per le Alpi così come per l’Ue, possa essere “la grande occasione per dimostrare che la montagna non è solo un’industria e che la Ue non è solo una somma di lobby statali. Io prego che oggi questi due mondi sappiano lottare contro il Covid con lungimiranza e unità”. Serve coesione tra tutti i paesi europei e una coordinazione, per evitare di commettere gli stessi errori del recente passato e non lasciare nessun indietro.“Aspettare gennaio per riaprire piste e impianti, se gli indici di contagio lo consentiranno, non è una scelta: è un dovere. Ma deve essere chiaro che la montagna, anche in inverno, resta un universo di libertà immenso, sicuro e ricco di opportunità”.
Insomma, per Messner la ricetta è una sola: “Prima salute e istruzione, poi tutto il resto”. Mettere al centro le priorità sarebbe “il regalo più bello che le istituzioni possono fare ai cittadini per le festività” e non solo Anche perché “i primi a non voler trasformare le feste di fine anno sulle Alpi nel Ferragosto in Costa Smeralda sono i montanari, gli impiantisti e gli albergatori senza scrupoli ”. E se lo dice uno che di montagna se ne intende.“Europa e Regioni si sono mosse in ritardo e in ordine sparso, anteponendo le pressioni economiche alle ragioni sanitarie. Il risultato è stata la riesplosione dei contagi. La concorrenza sleale in Europa? Questo è il problema e tocca alla Ue risolverlo, pensando anche alla parità dei ristori per la filiera turistica. Se la Francia offre 100, l’Italia non può promettere 50. Sull’inverno dell’emergenza Covid le Alpi si giocano il futuro, l’Europa anche il presente”.
Poiche le critiche devono dovrebbero essere possibilmente costruttive , suggerisco cosi risponde anticipatamente a chi mi dirà : << e tu cosa proponi , ecc >> d'aprire ma non agli sci ma a passeggiate ed escursioni , il cenone o il pranzo si possono fare da asporto visto che ci sono molti alberghi e ville private .
emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello
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