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30.12.22

morte di un campione ,Edson Arantes do Nascimentonoto Pelè

Quest' anno   dal punto  di vista  sportivo  oltre    che per  i  mondiali anomali  (     vedere   l'archivio  del  n blog   tra  novembre     e le prime due  settimane  di  di dicembre  )  per  la morte  di Pelè    .  Uno  dei più grandi   giocatori    del secolo scorso   quando  il   calcio ancora   era    calcio   non   come oggi :  business ,  corruzione  , gossip  , droghe  .
 Infatti egli   a  quanto riporta https://www.sportmediaset.mediaset.it/     


 [... ]Nonostante sia stato l'atleta più pagato quando era in campo con Santos e Cosmos di New York, Pelé è riuscito a raccogliere una fortuna economica in particolare dopo aver smesso di giocare. Secondo il portale "Celebrity Net Worth", il patrimonio netto della stella brasiliana supera i cento milioni di dollari. Fin dagli inizi, O Rei ha scelto di investire i suoi risparmi nel settore immobiliare. Il suo più grande affare fu l'acquisto per 100mila dollari di un'imponente magione negli Hamptons, a New York. Lotto che nel 2008 riuscì poi a rivendere a quasi tre milioni di dollari realizzando una grande plusvalenza.
Ma gran parte dei guadagni Pelé li ha accumulati con la pubblicità, rivendendo la sua immagine al miglior offerente. " Non sono diventato ricco con il calcio come fanno i giocatori di oggi - aveva raccontato in alcune interviste -. Guadagnavo con la pubblicità quando ho smesso di giocare, ma non ho mai voluto pubblicizzare tabacco, alcol, politica e religione". Attenzioni che gli hanno consentito di prestare il suo volto in tutto il mondo restando sempre una delle icone più pulite, appetibili e redditizie del calcio e di accumulare milioni di dollari nel corso degli anni.

per l'articolo completo  qui

Per  questioni generazionali  non  avendo  vissuto  in maniera  diretta   quel periodo   l'unico  ricordo di Pele     che  ho  a parte i racconti   di mio  padre  e   di amici  di famiglia   è questo    tratto     da    uno speciale    di topolino  sui  mondiali   di qualche  anno  fa  non ricordo se  per  quelli  del 1986  o  se  per  quelli del 1990 



quindi    meno  male   che ci  sono    dei contatti     fb e   non solo    delle generazioni precedenti   a  cui  attingere    ed  ricordare     forse un po' nostalgicamente  i bei   tempi andati  quando  il calcio era  calcio  rispetto   ad oggi   in  cui   


Mario Zausa
Il calcio è morto. Quello che resta è business. Lui era il più grande di sempre.

  Coime  testimonia  anche la  canzone  dei Mcr   conenuta nella    colonna  sonora (  tutte   canzoni   sul calcio o  ipirate ad  esso    o  dedicate  al calciatori    tranne  , ma   descrive benissimo    anche  se   tratta  di ciclismo     l'argomento  campioni   perchè descrive benissimo anche se tratta di ciclismo in questo caso l'argomento #campioni e glorie \ leggende dello sport con i loro pregi e diffetti vedi il caso di un altro grnde campione calcistico #Maradona , il bandito ed  il campione  di  De Gregori  )    riportata     alla  fine  del  post 

 da   https://www.sardegnablogger.it/  29  Dicembre 2022
 REY. (DI GIAMPAOLO CASSITTA)
L'uomo dietro il campione - Diodato
Il Bandito e il Campione - Francesco De Gregori
 La leva calcistica della classe '68 - "
 Una Vita Da Mediano - Luciano Ligabue
 Santa maria del pallone - Modena city ramblers

26.5.21

non sempre fare di testa propria e quindi essere anarchico è negativo il caso di di Tarcisio Burgnich alla semi finale dei mondiali del 1970 in italia -germania

Il nome  in se    non mi diceva niente  , essendo     cresciuto negli anni 80\90  ,  proprio  quando   Tarcisio Burnignich    era  già  andato in pensione .  É  dai miei  genitori , oltre  che dalla  tv  che  parla  della  sua   morte  .  E fra gli  articoli coccodrillo  che ne  parlano    ho  trovato questo d repubblica    del 26\5\2021 qui l'articolo completo    .  Articolo che     conferma   il  mio  commento  , che è  anche  il titolo del post    d'oggi  

[...] 

Ma anche gli immobili, venerabili e quasi eterni nella loro postura, una volta nella vita si concedono la vertigine del viaggio, come la prima e unica gita in aereo dei nonni. Dunque - e non in una partita qualsiasi ma nella mitica Italia - Germania =  4- 3  Messico '70 - Tarcisio Burgnich scappò di casa. Accadde nel primo tempo supplementare e sul risultato di 2-1 per i tedeschi, quando Muller aveva appena segnato e gli azzurri sembravano già depressi. Era un pericolosissimo momento di stanca, quando puoi perdere il filo e non ritrovarlo mai più E allora, chissà perché, Burgnich fuggì dal suo domicilio e si spinse in avanti, dall'altra parte del prato e del destino. Ci fu un calcio di punizione, e Rivera sapeva che Tarcisio di testa le prendeva tutte: quando lo vide dentro l'area, incongruo, come uno che avesse sbagliato indirizzo o si fosse perduto, Gianni calciò il pallone verso la capoccia del numero 2 ma fallì la misura e mirò troppo avanti. La palla, irraggiungibile per Tarcisio, carambolò tra l'azzurro e il tedesco Held che la respinse goffamente lasciandola, in pratica, quasi ferma. A quel punto, dopo un rimbalzostrambo, Burgnich colpì col sinistro, una specie di puntonata, e segnò. Poi corse a casa, cioè nella propria area, senza esultare. Aveva avuto la sua mattana ed era tempo di tornare in catena di montaggio.Come poi andò a finire lo sanno anche i sassi del ruscello, anche se non tutti ricordano i miracolosi salvataggi di Burgnich, uno addirittura in rovesciata sulla testa di Seeler. Questo portò gli azzurri in finale, e collocò Tarcisio nella sua seconda figurina estrema: lui che prova a saltare insieme a Pelè, angelo in decollo, irraggiungibile.                 Il re del calcio segnò di testa, anche questo lo sanno tutti, ma non tutti ricordano che Valcareggi aveva appena cambiato le marcature spostando Bertini su Rivelino e Burgnich su Pelè, che contro Bertini stava facendo un po' quello che voleva. L'azione del memorabile gol brasiliano si sviluppò proprio nel corso dell'infausto cambio di consegne, e Tarcisio arrivò in ritardo. Forse, sarebbe accaduto comunque. 

"Dicevo a me stesso: Tarcisio, anche Pelé è un uomo di carne e ossa come tutti. Mi sbagliavo". Questo Burgnich lo ripeterà sempre, non potendo tuttavia scendere da quella fotografia, come da una scala troppo alta. Adesso, però, il tempo che tutto consuma ha concesso a Tarcisio di tornare quaggiù, dove né Pelé né la corruzione degli anni e della memoria potrà più disturbarlo. Sei stato un grande, Tarcisio. Hai finito bene il tuo lavoro.

  nient'altro d'aggiungere   .  alla   prossima  

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

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