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2.10.16

i fatti di cagliari [ reprise ] disinformazione o verità?



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se  come dice      questo sito  c'è  sta   disinformazione  ed esagerazione   da parte  dei media  locali  come mai , le  suore   non hanno  voluto incontrare  i media , se  non a  posteriori   per  quasi  tre\   cinque  giorni  e   hanno mandato messaggi su wzp ai genitori  per  non parlare  ai giornalisti  fuori dalla  scuola ?

Mah



Bimbi migranti in classe: rivolta a scuola. Due alunni ritirati dai genitori

L’episodio in un istituto di un quartiere bene di Cagliari dove la presenza di due piccoli africani ha acceso gli animi all’avvio dell’anno scolastico. Le suore: “Non vogliamo parlare di razzismo. Per noi è solo disinformazione"
Ennio Neri,

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Bimbi migranti in classe. Esplode la protesta. E due coppie di genitori ritirano i figli da scuola. A nulla sono  valse le rassicurazioni delle suore che gestiscono le elementari (i dettagli di cronaca non verranno resi noti per tutelare i minori interessati, ndr). Neppure dopo l’esibizione  dei certificati medici della asl attestanti le perfette condizioni di salute dei due piccoli africani. La decisione è stata irrevocabile: due bambini sono state portati via e seguiranno le lezioni in un altro istituto. È successo in città, nella scuola di un rione della Cagliari bene. Le religiose, interpellate, non vogliono parlare di razzismo: “E’ soltanto disinformazione”. 
Il caso esplode all’inizio dell’anno scolastico quando due minori africani non accompagnati, con alle spalle tragedie e miseria, salvati sui barconi e ospitati in una casa di accoglienza, sono stati iscritti in un istituto cagliaritano di un quartiere popolato da famiglie benestanti. “La casa famiglia ci ha chiesto la disponibilità all’accoglienza dei bimbi e noi, ovviamente, abbiamo accettato”, spiega una suora ex insegnante della scuola. Ma la loro semplice presenza in classe ha scatenato un putiferio. “Alcuni genitori però non hanno condiviso questa scelta. E ne hanno detto di tutti i colori”. I dubbi sollevati riguardavano sull’utilizzo dei bagni, la mensa e l’esposizione dei bimbi all’eventuale contagio di malattie. “Tutte cose infondate”, spiega, “i servizi sono separati per maschi e femmine, la mensa i due bimbi africano non la devono frequentare perché rientrano nella casa famiglia. Quanto allo stato di salute ci sono i certificati della asl”.
Due le coppie di genitori che hanno scelto di trasferire i bambini e altre mamme e altri papà sono stati invitati a fare altrettanto. Una vera e propria rivolta. E soltanto un riunione allargata a tutti genitori alla presenza dei tutores dei due piccoli migranti ha fatto rientrare la protesta. E i piccoli ormai sono in classe a lezione. “Sono sempre felici e sorridenti”, aggiunge la religiosa: “le paure sono tutte dei genitori. Anche se sappiamo che una delle due coppie sta pensando di fare marcia indietro e riportare qui la bambina”. La vicenda ha scosso anche don Marco Lai, direttore della Caritas e l’eco è giunto anche a palazzo Bacaredda.
“Ho appreso di questa vicenda dalle parole di Don Marco Lai e ci sono rimasto male perché non esiste che non si tenda la mano a dei minori stranieri non accompagnati che stanno faticosamente cercando di integrarsi”, sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali Nando Secchi. “Da questo si capisce che il percorso che porta all’integrazione sarà lungo e difficile. Si fatica molto a far sentire a loro agio questi bambini e ragazzi fra progetti che stentano a partire, qualche intoppo burocratico ed evidenti barriere linguistiche, se poi ci si mettono anche alcuni genitori a creare problemi anziché agevolare il processo di integrazione sarà molto difficile non far sentire emarginati questi bambini. Per fortuna”, conclude, “poco fa mi hanno rassicurato che la protesta è rientrata ed i ragazzi potranno frequentare serenamente la scuola.

10.11.13

intervista a Corben Sofia di www.psicotaxi.it





 Musica  consigliata   preda  dal  suo blog  e  non  : 1) Bill Withers - Ain't No Sunshine  :,  2)  Five blind boys of Alabama - Sins forgiven  .,  3)  Five blind boys of Alabama - Sins forgiven

 Inizio  questa  post  citando l'incipit o quanto meno  un pezzo del libro  in questione

libreria Feltrinelli di Milano   .  foto dalla bacheca di facebok dell''autrice


Appartengo a un'antica dinastia di stronze. La reincarnazione esiste. Sono la somma delle generazioni di vipere che mi hanno preceduto. Ero cattiva ancor prima di nascere." dal libro Psicotaxi - Ed. Unicopli di Sofia Corben ;)



Ora cazzeggiando in  rete   e su facebook  scopro   che  la mia amica  del blog  psicotaxi.it di  lei avevo    già  parlato  ( me  n'ero  anche  dimenticato    )  .  Colmoquesta mia lacuna  con   url   qui sotto   del mio vecchio  post

Ora  apprendendo  dal suo   facebook Psicotaxi Story e dal  suo sito  

Psicotaxi diventa un libro in una collana di narrativa: Metropolis per le Ed. Universitarie Unicopli. Nella stessa scrittori del 900, come Massimo Bontempell (http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Bontempelli ) giornalista di guerra, amante del Surrealismo, scrisse sulle principali testate italiane e Saggi per La Terza, Mondadori, ecc.... Per me è una gioia pubblicare nella stessa collana, accanto a uomini che hanno amato la parola, vissuto e sofferto, quando ancora neppure esistevo. Mi dà il senso della memoria. Per me, che non ho una grande fiducia in me, insomma è un grande piacere. Ne sono felice sorridente
e ci  ho trovato anche questo articolo  (  vedere  foto  sopra ) quest'articolo di repubblica edizione milano del 17\4\2013









ma soprattutto , mentre cercavo ispirazione per l'intervista , trovo   non ricordo  se  da lei o in giro per la rete  la trama del suo libro . Un taxi di notte entra nelle vite delle persone. È lo Psicotaxi, ovvero la tentazione di alleggerire il bagaglio dei segreti con un compagno di viaggio incontrato per caso. Succede quando i clienti scoprono che il loro autista è una donna con una laurea in Filosofia. È il viado che una notte viene ritrovato morto, strangolato e, secondo la polizia, la tassista c'entra qualcosa..."Eppure, mi bastava la patente",dice Sofia Corben, che solitaria percorre le trame della città e delle vite dei passeggeri, come quella di vecchio cinese, con una lunga treccia bianca e sfilacciata, che stringe al petto un misterioso fagotto, o, come Monica, unghie laccate, polpacci da ciclista e una quarta di seno. 
dopo questa premessa ecco l'intervista rilasciatami    dalla  gentilissima  e solare ( anche se  solo  via email   visto le distanze   , lei sta  sulla terraferma io  su un isola  ) autrice 




In questa   tua foto hai scritto come didascalia : << Non lavoro di   domenica, è contrario alla mia religione! E il fatto che sia atea è un dettaglio. Sono una non cattolica praticante. ->> di che religione sei allora   ? 

da http://www.psicotaxi.it/le-mie-foto/

Nessuna. Essere atei significa proprio questo, però, non sono anticlericale. Ho un grande rispetto per chi ha fede. Conosco parroci in prima linea, come Don Vittorio dell'Ospedale Niguarda di Milano, che con la raccolta di tappi di plastica costruisce pozzi in Kenya, in Tanzania. Ne ha già raccolti 615 tonnellate. Inoltre ho amiche Arabe, anche loro sono molto religiose ma c'è sempre un confronto che parte da una reciproca accettazione. La tolleranza è una scelta, si può imparare a non giudicare. 

E' per quello che hai detto a maxgazetta.it  l'anno scorso , che preferisci continuare a fare la taxista e non hai scelto di fare concorsi per insegnare o simili ? oppure c'è dell'altro ? 
potrei anche farli, mi sono laureata tardi. Sono sempre stata un pessimo studente. Mi ha sorpreso che un editore che collabora con l'Università e pubblica Docenti Universitari mi abbia proposto di pubblicare. A volte i cattivi studenti funzionano! 


come ci si sente a fare , almeno da q quelle poche volte che ho preso il taxi , visto che generalmente anche nelle grandi città vado a piedi , un lavoro maschile ?
 non credo ci sia un lavoro maschile o femminile. Il lavoro è lavoro, diciamo che storicamente è stato svolto da uomini ma, purtroppo, per ogni professione è così 

il'episodio più brutto 
quando vedo gli incidenti. Mi mette sempre una tensione sgradevole, soprattutto il piacere macabro di quelli che si fermano a guardare. Ricordo una nonna con due bambini rimase ore, io ero imbottigliata nel traffico, prima di andarsene disse ai bimbi che non era giusto fermarsi a guardare!

l'episodio più bello  
 Il più bello con una persona molto creativa e intelligente. Sono felice di averla aiutata ad entrare in contatto con un Editore. Sono molto generosa quando riconosco negli altri la bellezza del talento e poi mi piacciono le persone sincere, è una questione di sintonia...
 quello più curioso


 che ne pensi delle liberalizzazioni dei taxi ?

L'argomento richiederebbe una discussione articolata. In generale, non sono per il liberismo sfrenato ma per una politica al servizio del mercato, invece avviene il contrario. Se vogliamo liberalizzare dobbiamo tutelare i lavoratori e non creare nuove forme di sfruttamento ma questa è solo la mia opinione. Ognuno ha la propria e le rispetto tutte, quello che però detesto è la superficialità dei dibattito politico, ormai è solo una rissa da bar che promuove la guerra tra poveri, vale per ogni argomento ed è svilente. Diffido da chi vuole salvare il mondo ma credo che ognuno di noi dovrebbe cercare di essere migliore. Siamo tutti un ingranaggio del sistema.

lavori solo di notte oppure qualche volta ti è capitato anche di giorno ? Se si ci hai trovato qualche differenza ?

Faccio volontariato con le donne straniere, le aiuto a prendere la patente ma sono una solitaria, non faccio testo nella mia Categoria, è il bello di questo lavoro: non accollarsi i colleghi rompi scatole o un capo ma c'è pur sempre il traffico e lo stress, anche per questo mi piace la notte.


hai mai portato vip o politici ( politicanti ) ?
ti rispondo con una riga del mio libro: "I tribunali sono come i taxi, riempiti dell'umanità più varia" [Psicotaxi Ed. Unicopli]

mandatami via  @  dall'autrice stessa 

Ma Ora basta , non vorrei annoiarti o finire per farti domande banali e scontate , parlare di lavoro parliamo del tuo salto di  da taxista a scrittrice . 
è solo il primo libro. Avevo già delle pubblicazioni alle spalle, per lo più racconti su riviste e quotidiani. Ovviamente vorrei continuare. Vedremo...

come mai Sofia Corben ? e da dove nasce questo 

pseudonimo ?

Voglio scrivere di ciò che conoscono, il mio personaggio è una tassista ma non volevo l'autobiografia, non sono mica così importante. Allora ho usato ho creato trame e avventure per un alter ego, ecco perchè uno pseudonimo. Ho una formazione filosofia Sofia, la cui etimologia è correlata alla Filosofia. 

come è avvenuto il salto dal blog al cartaceo ?
 è stato l'editore a contattarmi, anche per i giornali, per la mia partecipazione ad incontri e dibattiti, l'anno scorso sono stata ospite come blogger al Festival del Giornalismo Internazionale, un evento molto prestigioso. Mi hanno invitato loro. Non ho santi in Paradiso, vengo dal basso e ho solo fatto un grandino in più. Una volta ero ambiziosa e tormentata, oggi, voglio divertirmi mentre faccio ciò che amo: è questa la mia ambizione.


Non è che qualche cliente si riconosca nei tuoi racconti visto che : << Ha iniziato ad ascoltare, e a raccontare, a partire dal 2007, quando ha aperto il blog: uno spazio in cui «spiffera» al mondo i nipotina di Scerbanenco,«mezza donna e mezza macchina»segreti inconfessabili che ha raccolto, archiviato, romanzato.>>   da (  http://www.psicotaxi.it/rassegna-stampa/ )

Non è una cronaca, sarebbe noiosa... M'ispiro alla realtà ma il resto lo fa la fantasia, altrimenti come potrei costruire un delitto, un colpevole una trama, come ho fatto in questo libro.

colonna  sonora  del  tuo lavoro  ?
nessuna risposta  . Evidentemente  le  vanno bene  le canzoni citate  all'inizio   di questo  post  intervista
qualche cosa  da rettificare   \  d'aggiungere

 non risponde   e  partita  con  il  suo taxi verso l'isola  che non c'è

concludo andando ad ascoltarmi il cd doppioThe Bootleg Series Vol. 7: No Direction Home: The Soundtrack. colonna sonora  del film omonimo ( no direction home   )  di  Martin scortzese  

11.12.12

All'asta disco di John Lennon autografato al suo assassino

meno male   che   ho scelto  di farmi invia pubblico  . Infatti  ho recuperato  un post (  del 9\12\2012 )  che  avevo  cancellato  per  sbaglio . rieccolo . chiedo scusa  a chi lo  legge  due  volte




La casa d'aste americana 'Moments in time' ha messo all'asta la copia dell'album 'Double Fantasy' che Lennon autografò a Mark David Chapman poche ore prima che quest'ultimo uccidesse l'ex-Beatle.


Acquistato nel 1980 da un giardiniere che lo trovò nei pressi del palazzo Dakota di New York, luogo dell'omicidio, il disco fu venduto da questi nel 1999 a un anonimo privato che proprio ieri, nel 32esimo anniversario della morte di Lennon, lo ha messo di nuovo in vendita. Il momento della firma di questo LP fu immortalato da una fotografia che ritrae Lennon e il suo futuro assassino.


9.12.12

come sopravvivere al natale e alle sue feste 7 puntata come evitare un regalo indesiderato

Questo aggiornamento   \  ripresa  della  III puntata  della  guida  del natale  2012\13  sara un articolo ovvio e magari  e banale  , ma  purtroppo  visto  l'alto numero di regali riciclati o messi in vendita  ,  è sempre  attuale  e  ripeterlo  \ non darlo per  scontato  non fa male




Come fare di fronte ad una amica che ha dei gusti terribili e sapete già che a Natale vi porterà qualcosa che non vi piace? Come comportarsi se si ha bisogno di qualcosa e si farebbe volentieri a cambio con qualunque prodotto hanno in mente di mettere sotto l’albero per voi i familiari? La soluzione è una sola: iniziare a mettere in atto qualche settimana o mese prima una strategia che possa indurre i propri cari ad azzeccare i doni. Certo, se non volete fare una magra figura dovete essere proprio bravi e cercare di far cadere il discorso in maniera quasi indifferente.
Mi raccomando, non pensateci certo dieci giorni prima, potrebbero già aver provveduto e nemmeno con troppo anticipo, perché lo dimenticheranno. Spero per voi che non siano i tipi che scelgono i doni di Natale durante l’anno a seconda delle cose che trovano in giro, per evitare la ressa nel periodo di festa. In ogni caso, ogni tanto riprendere il discorso non fa male, ma a questo punto calcolate che magari chi è con voi inizierà a fare la stessa cosa. Preferite davvero non rischiare di ricevere qualcosa di brutto, oppure forse è meglio comunque optare per l’effetto sorpresa? Un’altra possibilità è quello di uscire insieme e casualmente finire di fronte alla vetrina dove si trova l’oggetto dei desideri. Di fronte al vostro viso da “Bambi abbandonato” come si fa a resistere? Certo evitate di essere troppo sfrontati ed esagerare con il prezzo, soprattutto con la crisi economica che c’è in giro. Se poi non ce la fate proprio ad aspettare e siete in confidenza con la persona in questione, forse è il caso di essere diretti. Parlatevi e dite che preferireste ricevere e fare un dono utile e che proprio perché i risparmi latitano è meglio dirsi chiaro che cosa serve. La vostra sincerità sarà premiata e l’albero sarà arricchito dal dono che volevate.

Ecco Un altro " trucco  " ( sempre   consigliato  dallo stesso sito citato prima  ) che conoscono tutti  ma quasi nessuno lo mette in pratica , Il motivo è legato in parte alla pigrizia e alla convinzione che tanto all'arrivo delle feste c’è tempo , è  quello  di   comprare i regali durante  l'anno  o al massimo  negli ultimi mesi dell'anno . 
Questo è verissimo in effetti, ma pensarci prima permette non solo di poter scegliere senza la ressa degli ultimi giorni dell’anno, ma anche di conservare qualche euro in più nel portafoglio. Infatti poichè  ,  sbadato ( le perdo o me  le  faccio rubare  ) , disattento  oltre  a  problemi  d'equilibrio le  rompo e\o le  rovino , o  non ho soldi per  comprarmi  quello che mi piace realmente   spono uno spendaccione   a  Natale mi serve qualcosa, applico le strategie sopra  descritte  dall'articolo . Ecco   che  mi muovo strategicamente e, casualmente, lascio cadere il discorso su ciò che potrebbe piacermi. Diciamoci la verità, sono convinta che gli altri lo capiscono ma mi vogliono bene e la prendono a ridere. Il più delle volte, tra l’altro, anche loro magari  fanno così e alla fine non sarà una sorpresa, ma almeno avremmo scongiurato il dono riciclato o non gradito. Si va avanti in questo modo di Natale in Natale, ma stavolta con la crisi economica in corso e i portafogli di tutti completamente vuoti non sarà facile per niente. Le strategie familiari non mancheranno, ma ci accontenteremo tutti di fare ciò che si può. L’importante è davvero stare insieme.


Con questo  è tutto  alla  prossima puntata  che sarà   come  anticipato nelle ultime righe la  famiglia 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...