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6.7.14

Il geco eroe salva il compagno dal serpente che lo stritol



Sta facendo il giro dei social network questo video pubblicato sul profilo Facebook dell'associazione ambientalista Aella: un geco in pericolo di vita, dopo essere stato catturato da un serpente, viene salvato da un altro geco che coraggiosamente attacca il rettile e libera il compagno. Tra i commenti, come prevedibile, chi si dichiara indignato perché le persone che riprendono la scena non intervengono, e chi sostiene la necessità di lasciare che la natura faccia il suo corso e la "battaglia" venga risolta tra i tre protagonisti

9.7.13

Genoveffa, storia a lieto fine di una tartaruga marina sfortunata. da prigioniera all'acquario d'alghero a libera in mare

  Unione sarda  
Martedì 09 luglio 2013 17:53

Prioginiera" per 35 anni in una piccola vasca dell'acquario di Alghero. Adesso per Genoveffa, così era stata ribattezzata la tartaruga marina, inizia una nuova vita con la speranza che presto possa tornare tra le onde del mare.
Genoveffa, storia a lieto fine di una tartaruga marina sfortunata





Ha un lieto fine la travagliata storia di un esempplare di Caretta caretta che nei giorni scorsi è stata sequestrata dal Corpo forestale dello Stato all'acquario di Alghero.
Dopo le visite e i controlli alla clinica veterinaria Duemari di Oristano, adesso Genoveffa si trova al Cres di Torregrande (il Centro di recupero delle tartarughe del Sinis), dove sarà rimessa in sesto con l'obiettivo di liberarla in mare, non appena le sue condizioni lo consentiranno.
LA STORIA - L'esemplare femmina di Caretta caretta era stata catturata nelle acque del Mediterraneo nel 1977, prima che entrasse in vigore in Italia la Convenzione di Washington (Cites) per la tutela di specie animali e vegetali in via di estinzione.
Da allora Genoveffa è stata relegata in una vasca per l'esposizione al pubblico. Un ambiente che, secondo gli uomini della Forestale, "è privo dei requisiti minimi necessari per garantire le idonee condizioni bio-etologiche e di conservazione della specie oltre che quelle basilari di benessere come la temperatura controllata e il ricambio adeguato dell'acqua".
LA BATTAGLIA - Già due anni fa, la Caretta caretta era stata sequestrata dal Corpo Forestale della Regione. Un quadro clinico preoccupante, uno stato nutrizionale inadeguato avevano reso necessario il trasferimento urgente dell'animale nel Centro di recupero specializzato di Torregrande.
Otto mesi più tardi, però, il Tribunale di Sassari aveva disposto il dissequestro e l'esemplare era stato restituito al proprietario dell'acquario. C'era stata quasi una sollevazione popolare, manifestazioni, mobilitazione sui social network e a livello internazionale. Una battaglia combattuta su più fronti fino ai recenti sviluppi.
IL BLITZ - Un controllo eseguito in collaborazione tra il Servizio Cites Centrale di Roma del Corpo forestale dello Stato, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l'Unità Operativa per la tutela degli animali del Ministero della Salute, con la collaborazione di un team di veterinari specializzati.
E nei giorni scorsi il Corpo forestale dello Stato ha strappato Genoveffa a quell'ambiente infelice da cui viveva da quando aveva pochi anni di età. Dal sopralluogo effettuato all'acquario di Alghero è emerso uno stato di generale degrado. La vasca che ospitava la tartaruga era ancora priva dell'impianto di termoregolazione, della luce diretta del sole e delle lampade UVB.
L'acqua nella vasca era torbida, tanto che saranno analizzati alcuni campioni. "Il carapace della tartaruga appariva deforme, opaco e rivestito da uno strato di alghe, aspetti tipici di soggetti con gravi carenze nutrizionali provocate dalle pessime condizioni ambientali", aggiungono dal Corpo Forestale.
LA DENUNCIA - Dopo aver acquisito anche il parere dei medici veterinari, il proprietario dell'acquario è stato denunciato per maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. L'uomo, inoltre, dovrà rispondere anche per l'offerta in vendita e l'utilizzo per fini di lucro dell'esemplare in assenza della prescritta documentazione Cites.
La sentenza del 2012 del Tribunale di Sassari aveva legittimato la detenzione dell'esemplare, poiché catturato prima della Convenzione di Washington, ma non il suo utilizzo per fini commerciali. Dalle indagini sarebbe emerso che il responsabile, invece, avrebbe anche tentato di vendere la tartaruga.
L'ALLIGATORE - Nell'acquario era tenuto anche un esemplare di tartaruga alligatore, appartenente ad una specie considerata pericolosa per la salute e l'incolumità pubblica. Non c'erano le necessarie autorizzazioni, così anche questo rettile è stato sequestrato. Entrambe le tartarughe sono state trasferite presso un Centro di Recupero specializzato di Torregrande, Oristano.

Valeria Pinna

Molto eloquente  anche il  commento a tale  articolo  :<<  Torna presto alla liberta'.Tante altre tartarughe vivono la stessa condizione,sono quelle acquatiche americane che comprate nei negozi,piccole quanto una moneta da 2 euro ma che nel giro di pochi anni diventeranno grandi 30 cm,che vengono alimentate in modo scorretto a gamberetti secchi(devono mangiare pesce crudo di acqua dolce e altro) e che una volta troppo cresciute se non muoiono prima verranno liberate nei laghetti cagliaritani o ancora peggio in natura,prima di comprarle pensateci molto bene. >>

4.8.12

fra animali e animali non sempre prevale la guerra

due   esempi   il primo  è preso   dalla rete 
A Otsego Township, nel Michigan, dove un piccolo pettirosso ha stretto una stupenda amicizia con due beigattoni domestici. Nonostante Peeps (il pettirosso) abbia una gabbia tutta sua dove vivere, preferisce uscire e trascorrere gran parte del suo tempo accovacciato sulla schiena dei gatti come si vede nella  foto riportata  sopra   

la  seconda  è  una  foto scattata  con il mio cellulare   , ed  è un nido  d'uccellini  fatto  da loro  stessi   con ... incredibile  ma  vero  ....   con peli  di   gatto  

5.2.12

Questo è essere vegetariani



                              dalla  pagina  Facebook  di  questo è essere vegetariani 










Questo fatto toccante ha avuto luogo in Russia qualche mese fa, ma ha raggiunto l'attenzione della stampa solo da qualche giorno. I vicini, notando l'insistenza del cane nel rimanere al freddo e senza cibo, hanno iniziato a preoccuparsi. Hanno cominciato a fare a turni per portargli cibo caldo finché una coppia dell'Animal Aid Foundation ha deciso di portarselo a casa. La nobile intenzione non ha comunque funzionato, un vero caso de "l'amore è più forte". Il cane ha abbaiato e ululato per tutta la notte e nel mattino è scappato dall'abitazione e ha fatto ritorno dalla sua amata. Poco dopo lo hanno ritrovato nello stesso posto in cui la sua compagna è stata uccisa. Il corpo dell'animale è stato sotterrato e lui l'ha fiutato. "Gli ci è voluta un'ora e mezza per rompere la gabbia e un'altra ora per tornare sul posto... dista quasi sette miglia e non conosceva la strada" - ha detto il direttore dell'organizzazione.. 
Nonostante le svariate proposte di adozione ricevute per questo cane - molti tedeschi hanno inoltre offerto di pagare l'eventuale staffetta - i vicini hanno deciso di rispettare la decisione dell'animale di restare sul posto e stanno pianificando di costruirgli in riparo così che possa continuare a restare vicino alla compagna per il resto della sua vita.





















«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...