Infatti concotrdo con Francesca Piferi : << Ma poi scusa che senso avrebbe fare una vignetta sui talebani per offendere la comunità lgbt! Ci vuole una mente contorta assai per pensarlo.>> e con Alessandro Carraretto << Santo cielo, a voler ostinatamente e narcisisticamente vedere del male in ogniddove, sembrate più estremisti di loro. >>
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
19.8.21
la paranoia del linguaggio inclusivo e del politicamente corretto lancia una shitstorm contro la vignetta di Andrea Bozzo scherza chiaramente sul fatto che i talebani impongano lo ɐ,
Infatti concotrdo con Francesca Piferi : << Ma poi scusa che senso avrebbe fare una vignetta sui talebani per offendere la comunità lgbt! Ci vuole una mente contorta assai per pensarlo.>> e con Alessandro Carraretto << Santo cielo, a voler ostinatamente e narcisisticamente vedere del male in ogniddove, sembrate più estremisti di loro. >>
10.2.16
breve storia di tutto Matteo tassinari
L'onda, poi,è arrivata o no ? Il clima surriscaldato, spinse in alto, ma molto in alto molti artisti
Dalla pittura alla Graffit-Wall alla Writer Dance Music World, dalla musica alla letteratura, dalla poesia alle manifestazioni creative, pareva davvero che il mondo si muovesse sotto i piedi. Penso che nessuna gioventù su questo mondo non abbia vissuto un momento così alto e insicuro, vertiginoso e visionario, come ambiguo e perverso, enigmatico quanto amletico, anfibolo e bizantino per quanto sconosciuto. Le prime band a comporre e cavalcare l’onda della protesta a San Francisco furono i Doors cn la stella folle dal cognome Morison, Jefferson Airplane con la formazione fissa del Matrix del 1965, The Fish, Bob Dylan e Leonard Cohen nella maniera più anarchica possibile, con molte attenzioni a non mettere i piedi nella furiosa lotta.
Sull'onda del Movimento californiano, in tutti gli Usa si moltiplicarono manifestazioni in tutto lo stato e poi in tutto il mondo. "Esterina, i vent'anni ti minacciano, grigio rosea nube, che a poco a poco in sé ti chiude. Ciò intendi e non paventi". (Eugenio Montale). La lisergia di una ballata può fottere o far male. Ti può andare bene una volta, ma prima o poi arriva quella fatale, ed è un casino apparente e reale. Nessuno vorrebbe essere fra l'incudine e il martello quando la sostanza del quiquibus e Lsd! Troppe, ma dico veramente troppe, sventole t'arrivano senza conoscere il mittente al cervello, fino alla frittura mista come si fa con il pesce al cartoccio. Cazzo, che metafora!
Ser Iguanone, quanta coca è passata da quel nasone
Negli anni tra il 1965 e il 1967, si sviluppò il più grande movimento giovanile di massa che la storia avesse mai visto, movimento che legava sotto i simboli dei Movimenti Hippies, dei poeti della Beat generation e dei musicisti di quell’area culturale. In quel momento, il quietismo degli hippies è all'improvviso soppiantato dalla volontà rivoluzionaria degli yippies. Inziano scontri a san Francisco, Tim Leary vuole riempire di Lsd l'acquedotto di Los Angeles, I Jefferson che creano, forse anche senza volerlo, un movimento di allucinati che si sbrandellano il cervello con potenti misture lisergiche e il mondo è discolto in una pozione di Lsd25.
Un look minaccioso
Un’intera generazione che pretendeva un mondo diverso, per arrivare al punk. Un po’ misero come risultato, fatto che fino a quel momento le nuove mode musicali non avevano intaccato il fondamentale meccanismo del consumismo. Avevano casomai sostituito vecchi meccanismi con dei nuovi. I giovani avevano scoperto una propria zona esclusiva in cui coltivare stili di vita,
Il dio azteco Xochipilli, Principe dei fiori.
Divenne l'ispiratore degli hippies di tutto il mondo
E il movimento?
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C'era un'altra anima,importantissima quanto profonda, anzi spesso decisiva, nei momenti più intensi della rivolta. A Berkeley si sviluppò l'ala "politica" del movimento, dapprima con il Free Speech Movement, che adottò la tattica della disobbedienza civile per lottare contro i metodi d'istruzione delle scuole e delle università, contro l'asservimento delle stesse università all'industria militare e, soprattutto, contro la guerra in Vietnam, predicando una "lotta politica emotiva", fantasia poetica e fratellanza. Esibivano il loro stile di vita alternativo, per molti versi simile a quello degli hippies, nella quotidianità della vita urbana, con l'intenzione di fare della propria esistenza personale una testimonianza politica. L'obiettivo era quello di porre l'intera America "in acido", ovvero deridere la società, per così dire, "normale" con surreali dimostrazioni pubbliche (famosa la distribuzione gratuita di denaro nella Borsa di New York) con lo scopo d'innescare una vera e propria rivoluzione permanente. Jerry Rubin fu l'elemento di spicco del movimento "politico" californiano, l'organizzatore del Vietnam Day Committee, guida del movimento.
Cervelli soffiati
Come cantava Jim Morrison “Vogliamo il mondo” e lo volevano veramente, e subito! C'era molta ignoranza sugli effetti delle droghe Da qui si possono notare gli effetti collaterali in quanto ancora si provava e basta, non c'era informazione Lsd, Morfina, Cardiostenolo, 0,1, liquidi dai colori tropicali. Buttavamo giù di tutto e tutti insieme ma anche da soli, senza preoccupazione convinti che ogni droga potesse dare solo benessere. E invece... Gli stadi di paranoia dovute all’assunzione soprattutto di effetto droghe allucinogene, che sul momento dell’azione ti porta sulle ali di Icaro, ma quando l’effetto finisce la fatica è trovare un aeroporto aperto con la pista d’atterraggio sicura e illuminata, in quanto l'atterraggio poteva avvenire anche di notte. Vorrei sapere a quanta gente l'Lsd ha soffiato il cervello!
Avendo provato quasi tutte le droghe in circolazione, quindi conoscendo non per sentito dire ciò che narro, posso dare un giudizio certo e attendibile: Lsd è tra le droghe più devastanti della terra. E' un dolore inspiegabile, metafisico, perché quel che vedi e senti, lo vedi e lo senti solo te e questo scombussola la psiche di chiunque. Un'autentica bomba ad orologeria, può andar bene, come può andar male e cadere in stati di paranoia più o meno potenti.
Giovani alchimisti crescono
Sul mercato illegale, l'Lsd era estremamente economico e la diffusione fra i giovani fu dilagante e veloce, come le droghe di sintesi oggi e le discoteche che contengono sballi e cervelli fusi. Da considerare che lo sballo garantito dal "trip" è molto lungo quindi con poche lire eri fuori tutto il giorno, ma i danni che ha creato l'Lsd chi potrà stabilirli?
Per questo viene chiamata la droga dei poveri e spesso sono gli adolescenti a consumarla. Intanto il Movimento procedeva a passi da gigante, spinto e sospinto non solo perché i giovani conobbero la droga, ma perché gli stessi giovani implicavano motivazioni più che oneste e sincere alle loro lotta, senza interessarsi di quei periodi e problemi causati da queste sostanze spesso alterate da altre sostanze: il crack è sempre all'erta. Ma erano esausti della cosiddetta cultura conservatrice, tant’è che i giovani che si misero alla ricerca di altre culture o religioni, divenne un fenomeno e spesso con conseguenze anche drammatiche.
Salvador Dalì
Produsse influssi molto penetranti in tutto il mondo giovanile e nella musica pop rock di ogni latitudine compresi i lembi estremi della periferia dell’ “impero” come l'Italia, dove il messaggio arrivò già trasformato in moda, spesso superficiale o banale, ma anche amorfo come gli anni '80, dove le spalline delle giacche che sembravano divise da generali di guerra con rinforzi. Il risultato? La mia generazione ha perso, per dirla con Gaber. E' proprio vero: la giovinezza non è un’età felice.
29.5.07
Senza titolo 1860
Cercando in rete delle canzoni per la colonna sonora di questo blog sono capitato su tre canzoni canzoni molte belle ed intense entrambe adatte per questo post punto di non ritorno del neonazista massimo morsello ( chi vuole trova qui il testo e qui un esibizione live ) in volo e senza rimorso di zucchero ( di cui trovate i testi sul sito ufficiale del cantante ) ho scelto per coerenza con i miei valori
IL volo
Ho camminato per le strade
col sole dei tuoi occhi
ci vuole un attimo per dirsi addio… spara
Che bella quiete sulle cime
mi freddi il cuore e l’anima
ci vuole un attimo per dirsi addio…
Per questo troppo amore, per noi
per questo bel dolore
ti prego no, ti prego lo sai!
Sogno, qualcosa di buono
che mi illumini il mondo
buono come te…
Che ho bisogno, di qualcosa di vero
che illumini il cielo
proprio come te!!!
Ho visto il sole nei tuoi occhi
calare nella sera
ci vuole un attimo per dirsi addio… spara
Che bella quiete sulle cime
mi freddi il cuore e l’anima
ci vuole un attimo per dirsi… addio!
Ma dove andranno i giorni e noi
le fughe e poi ritorni
Ti prego no, ti prego lo sai!
Sogno, qualcosa di buono
che mi illumini il mondo
buono come te…
Che ho bisogno, di qualcosa di vero
che illumini il cielo
proprio come te!!!
Siamo caduti in volo
Mio sole
siamo caduti in volo!
Siamo caduti in volo
Mio cielo
siamo caduti in volo!
Baby don’t cry, baby don’t cry
baby don’t cry, baby don’t cry, baby don’t cry
per questo amore immenso, per noi
e il gran dolore che sento
ti prego no, ti prego lo sai
Sogno, qualcosa di buono
che mi illumini il mondo
buono come te…
Che ho bisogno, di qualcosa di vero
che illumini il cielo
proprio come te!!!
Che ho bisogno, di qualcosa di buono
che mi illumini il mondo
proprio come te
A volte , a volte , sotto la doccia ( almeno per me ) succede di pensare / filosofare anche sul proprio passato . 'Ma oggi durante tale " rito " mi mi sono detto BASTA .
Il rivagare il mio passato era solo una nostalgia inutile , piangere sul latte versato , un se avessi fatto diversamente , se non avessi fatto cosi ,.perchè mi sono comportato cosi , ecc .
Insomma un crocifiggrermi , darmi addosso per le str..... ehm porcate che ho detto , scritto , fatto , verso detterminate persone , idispiaceri che ho dato ai miei , il rimpiangere ( con relativi rimorsi ) d'aver perso quelli che avrebbero potuto esseredegli ottimi e proficui compagni ( compari) di viaggio .
Ecco che mi sono detto : che questo ritornare indietro non era proficuo , come quello ( trovate qui a destra la copertina e qui la trama ) del n° 249 " ricorsi sepolti di Dylan Dog ,ma solo una sofferenza anzi peggio un dolore inutile .
Infatti più si ritorna indietro peggio si sta . Tale scelta dev'essere proprio un caso estremo \ disperato ( oppure essere sadici )per riaprire vecchie ferite e e non dare al tempo la possibilità al mtyempo e all'oblio di chiudere ( rimuovere ) e rimarginare \ cicatrizzare tali ferite dolorose che ti fanno star male e ti fa soffrire a volte inutilmente .
Lo so che certe decisioni non sono indolore e facili ma è la soluzione migliore . Infatti andare avanti chiudere o strappare quella pagina della tua vita ti permette , dopo un po' di dolore , di vivere meglio ed essere più libero di creare , senza essere condizionati dal peso ( rimpianti e rimorsi ) , in questo caso ingombrante , del tuo passato . Quindi ciò che è fatto è faatto e ciò che è stato è stato . Proprio come mi ha consigliato il mio analista di "scuola " sophianalisi : << più si torna indietro senza motivo , più difficoltà sia nnel liberarsi \ uccidere quel detterminato ricordo \ problema che ti fà soffrire e non ti lascia creare >> .
Tornando a casa dopo la consueta visita settimanale dall'analista ho capito che : molto spesso fuggire da se stessi vuol dire non avere il coraggio di andare avanti e prendersi le responsabilità e subire gli urti dela vita senza poterla modificare \ plasmare secondo le tue prospettive , i tuoi valori \ i tuoi ideali . Quindi sono arrivato alla conclusione che : nella vita o meglio nell'opera d'arte di ciascuno di noi , dei punti di non ritorno ovvero dei momenti in cui non conviene tornare e guardare indietro , in cui è inutile piangersi addosso e farsi prendere dai sensi di colpa e dai rimorsi e rimpianti . Quindi ho deciso di pagare il fio per le mie colpe e strappare quella pagina ovviamente accettando ( prendendomi le responsabilità di quello che ho fatto sia in senso fisco sia in senso psicologico \ morale ) ed iniziare ad intrapendere uno di questi punti iniziando cosi un viaggio \ un percorso che porterà , o dovrebbe farlo , allla rimozione ( quello che preferisco ) o all'attenuazione della mia sofferenza dovutta ai miei fantasmi
9.5.07
Primo post
…And still we sing
“Ma come si fa ad essere giovani nel 2007 e leggere Platone?”
Davanti all’esaltazione suscitata in me da una particolarmente accurata edizione in greco de
Come se ad un tratto il peso immateriale delle pagine che stringevo, si fosse fatto fisico e percepibile dal corpo, ogni sillaba, nata per liberare lo spirito dalle costrizioni, sembrava ora afflitta dal peso di quelle stesse catene ed anche le mie braccia parevano a stento riuscire a reggere saldamente il volume.
Ma le catene di cui parlo, non sono certo strumenti di sofferenza, al contrario, sono la strada più sicura per la felicità, se con felicità indichiamo quel comune tendere ad un senso di benessere e certezza, o meglio, di benessere nella certezza.
Abbandonare il conforto e la sicurezza delle proprie convinzioni, significa cedere al dubbio, all’incertezza della sfumatura, significa spezzare uno per volta, gli anelli della catena che ci tiene relegati nell’oscurità del calore delle sicurezze sin dalla nascita.
Ebbene, leggere Platone è scegliere la luce invece che il buio, ma di certo non so dire se questa sia la scelta migliore.
Auguriamo ai nostri figli la più grande delle felicità, e ci prodighiamo affinché la ottengono, costruendo con zelo attorno al loro un microcosmo dall’aspetto di mondo, conformato solo da specchi, da opposti, da bianchi e da neri.
Platone è la scheggia sottile che riga ogni specchio, provoca un’immagine distorta capace di insinuare nella mente la folle e assurda idea che forse la verità restituita dagli occhi non è la reale verità, se non addirittura insinuare che esista una verità altra, separata e diversa da quella che conosciamo.
Leggere Platone rappresenta un terribile atto di auto-inflizione del dolore: significa andare in contro alla scheggia e lasciarsi rompere volontariamente, pur sapendo che ciò che si sta perdendo non potrà mai essere rimesso assieme, e che a nostra volta diverremo schegge.
Con il nostro inchiostro, con il nostro pensiero, siamo simili ad armi scariche o con la sicura ancora inserita, solo chi volontariamente porge lo sguardo verso di noi e tende l’orecchio ai nostri sussurri, viene ferito.
Per il resto, rimaniamo inermi, nel solo ruolo di testimoni, non certo per nostra volontà, ma come conseguenza del nostro ardire, la separazione, siamo così costretti ad essere solo testimoni, perché chi ancora vive relegato nel buio, non sente le nostre voci, o meglio le percepisce come fossero canti, ché le catene impediscono loro di percepire le urla che dietro di essi si celano, Kierkegaardianamente parlando.
Ed allora qual è il vantaggio che un giovane trae dalla lettura di Platone? E ci può essere un vantaggio nello scegliere la sofferenza, implicata in ogni riga che sfregia lo specchio, invece che il benessere della certezza? Io ho scelto la prima, e dal troppo cantare, quasi ho perso la voce, senza che nessuno abbia mai teso le orecchie oltre quelle semplici note. Ed allora a che scopo continuare a cantare?
(“And still we sing” fa riferimento alla canzone Magpie di Marienne Faithfull/Patrick Wolf dall’ultimo album The Magic Position)
16.3.06
Senza titolo 1190
sentendo via radio zombi di diego cugia del 16\3\2006 ho sentito questa favola ( Giacomo di cristallo ) di gianni rodari
e mi sono ritornati alle maenti i ricordoi di quando ero bambino che i miei mi raccontavano favole lle sue favole e i suoi racconti , devo avere ancora conservati alcuni suoi libri . Inoltre mi venuto in mente una caratteristica , che non riesco nè a far morire nè ad equilibrare del mio cartattere . Infatti , lo so che è sbagliato per uno che cerca se stesso , mio sono identificato con essa in quanto nonostante dica le bugie mi sgamano sempre , e cosi pure per la verità che dico sempre in faccia infatti in miei mi dicono : << non sempre si può dire quello che si pensa >> . Volete un esempio ? Bene eccovelo . In terza superiore \ quarta superiore feci uno scherzo un po' pesante , chiusi a chiave con una classe un cane di professoressa ( chimica se non ricordo amle ) al terzo piano dell'edificio per quasi due ore . Nonostante la classe che avevo coinvolto , quelli della mia classe mi difesero lei scopri guardandomi in volto che ero stato io . la favola in questione è questa
<<
Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l'aria e l'acqua. Era di carne e d'ossa e pareva di vetro, e se cadeva non andava in pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente.Si vedeva il suo cuore battere, si vedevano i suoi pensieri guizzare come pesci colorati nella loro vasca.Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere come una palla di fuoco dietro la sua fronte: ridisse la verità e la palla di fuoco si dissolse. Per tutto il resto della sua vita non disse più bugie.Un'altra volta un amico gli confidò un segreto, e subito tutti videro come una palla nera che rotolava senza pace nel suo petto, e il segreto non fu più tale.Il bambino crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo, e ognuno poteva leggere nei suoi pensieri e indovinare le sue risposte, quando gli facevano una domanda, prima che aprisse bocca.Egli si chiamava Giacomo, ma la gente lo chiamava “Giacomo di cristallo”, e gli voleva bene per la sua lealtà, e vicino a lui tutti diventavano gentili.Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore, e cominciò un periodo di prepotenze, di ingiustizie e di miseria per il popolo. Chi osava protestare spariva senza lasciar traccia. Chi si ribellava era fucilato. I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi in cento modi.La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze.Ma Giacomo non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui: egli era trasparente e tutti leggevano dietro la sua fronte pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto, poi, la gente si ripeteva i pensieri di Giacomo e prendeva speranza.Il tiranno fece arrestare Giacomo di cristallo e ordinò di gettarlo nella più buia prigione.Ma allora successe una cosa straordinaria. I muri della cella in cui Giacomo era stato rinchiuso diventarono trasparenti, e dopo di loro anche i muri del carcere, e infine anche le mura esterne. La gente che passava accanto alla prigione vedeva Giacomo seduto sul suo sgabello, come se anche la prigione fosse di cristallo, e continuava a leggere i suoi pensieri.Di notte la prigione spandeva intorno una grande luce e il tiranno nel suo palazzo faceva tirare tutte le tende per non vederla, ma non riusciva ugualmente a dormire.Giacomo di cristallo, anche in catene, era più forte di lui, perché la verità è più forte di qualsiasi cosa, più luminosa del giorno, più terribile di un uragano.
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di Gianni Rodari da "Il gatto viaggiatore"
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