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18.1.09

celebrare o non celebrare questo è il problema

sto pensando per  quest'anno  voi potete  scegliere  se  aderire  o meno  ala mia provocazione  (  ma  è  probabile che cambi idea  e  lo faccia come   ho sempre  fatto  e   chi mi ha sengue seguito lo sa benissimo a mente  fredda    , qualche  giorno dopo   per  evitare  retorica  celebrativa   e\o   accuse  da  una parte    culturale  e  ideologica    di strumentalizzazioni  o post  a senso  unico   e  copia  ed  incolla  ripetivi  )   di non celebrare il 27 gennaio [1] e il 10 febbraio [2] date che si prestano soprattutto in questi ultimi tempi   a strumentalizzazioni e uso politico dela storia coem potete  vedere  da quando detto qui sotto







da  MarinaCaffiero, docente di storia moderna all'università di Roma La Sapienza, presenta il libro scritto con  Micaela Procaccia per la Donzelli editore.   "Vero e Falso - L'uso politico della Storia" alla trasmissione "Diario Italiano" di Corrado Augias, in onda dal Lunedì al Venerdì alle 12 e 45 su Raitre. La puntata in questione andata in onda il  2 gennaio  è visionabile per intero sul sito http://www.lestorie.rai.it/

Ringrazio  il   cdv  http://www.youblob.org per  il video in questione 
 
                          Note  a margine

1 )  it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Memoria
      www.ucei.it/giornodellamemoria/index2.htm

2 ) it.wikipedia.org/wiki/Foibe
     www.lefoibe.it/
     www.10febbraio.it/home.htm
    
    





3.6.08

Domande

È la prima volta che partecipo ad un progetto come questo. Non so quale contributo potrò darne, né se quello che scriverò potrà interessare qualcuno. Ma se uno non ci prova non lo saprà mai quindi... eccomi!

Le teniamo chiuse sotto i cappelli. Le lasciamo uscire come centesimi da infilare nella macchinetta del caffè. Le usiamo perché ci frega, ne abusiamo perché gli altri, dopo un po',  ci anestetizzano. Del saperle formulare abbiamo fatto un mestiere forse dimenticando che da bambini per tutti era un talento naturale. Eravamo tutti intervistatori e ci domandavamo del mondo, della vita, dei perché. Ora che abbiamo più strumenti per trovare risposte, spesso non abbiamo più domande. Non abbiamo più quella voglia di esplorare, di conoscere. Ci accontentiamo di vivacchiare e subiamo quello che ci accade senza più interrogativi. Per fortuna succede ancora che un bambino ci fissi e chieda:"Perché?"

19.5.08

IO STO CON I CANI E GLI INFEDELI!

Mi unisco all'appello di Don Vinicio e invito gli amici che come me sono cristiani a pubbliare il post seguente così da dare voce ad una Chiesa che non ha o non vuole più averla!



http://www.occidens.it/immagini/foto_articoli/foto_sicurezza/rom-Brancoli.jpg


 


IO STO CON I CANI E GLI INFEDELI


E' una gara di provvedimenti, di incontri, di interviste per dichiarare che il "problema” della sicurezza in Italia sono gli zingari e i clandestini. Alle parole seguiranno i fatti promettono ministri, sindaci, amministratori, intervistati.



Novelli sacerdoti della purezza del tempio (l"Italia) si impegneranno alla lotta senza quartiere contro i cani (gli zingari) e gli infedeli (i clandestini). Quando le misure saranno applicate, sono sicuri che la purezza del tempio della nazione ritornerà a risplendere, il male scomparirà e la pace sociale regnerà per sempre. Nel frattempo pensa il popolo a incendiare baracche e a mettere in fuga gli indesiderati.



Dichiaro pubblicamente di essere dalla parte degli zingari, nonostante siano fannulloni, ladri, imbroglioni, puzzolenti, sfruttatori di bambini. E dalla parte dei clandestini, perché sono soli, poveri, sbandati, delinquenti. I motivi sono semplici:



- perché i delitti e il crimine non hanno nazionalità;



- perché sono spesso maltrattati e perseguitati nei loro paesi;



- perché nessuno li vuole;



- perché non voglio essere annoverato tra gli Einsatzgruppen del terzo millennio;



- per riparare alla compravendita di sesso di donne e di minori da parte di nostri connazionali all’estero;



- perché anche i veri cani randagi hanno garantito un rifugio;



- perché sono creature umane;



- perché i loro bimbi hanno diritto al futuro come i nostri;



- perché lenire le loro sofferenze è un dovere umanitario;



- perché 70 mila zingari sono italiani;



- perché è possibile lavorare con loro;



- perché è possibile la convivenza umana;



 



Così han fatto Cristo con i ladroni e San Francesco con il lebbroso.


da: don vinicio albanesi

20.5.07

Senza titolo 1841

L'allarme terrorismo dei fgruppi eversivi di sinistra   essite  è negarlo significa  fare come  lo struzzo  che nasconde la testa sotto la  sabbia  . Ma  quello che non capisco  e più  m'indigna  è il fatto  che qualunbque  governo al potere ( destra o sinistra )  si negano o si sottovalutino le  vigliacche  aggressioni  e  devastazioni di   sottoculture fasciste, razziste, omofobe e sessiste
  e media (  salvo pochi  ) s'accodano dandone solo  flash d'agenzie    e  poche righe in cronaca come questo caso











Bruciata lapide di Valerio Verbano Giovane di Autonomia Operaia ucciso 27 anni fa dai Nar (ANSA) - ROMA, 19 MAG - Bruciata a Roma nel quartiere Montesacro la lapide, la corona di fiori e la bandiera che ricordano l'uccisione di Valerio Verbano. E' il giovane militante di Autonomia operaia, che 27 anni fa, fu ucciso, all'eta' di 18 anni, da un commando dei Nar, che lo attese nella sua abitazione, dove aveva immobilizzato i suoi genitori. A scoprirlo e' stata la mamma di Valerio, che oggi ha 83 anni e non ha ancora perso la speranza che gli assassini di suo figlio possano essere scoperti.














20.05.07 - Rovigo:aggressione omofoba, 11 denunciati Nuovo, brutale, caso di bullismo antiomosessuale. Stavolta, dopo lo scherno e gli insulti, si è passati alla violenza fisica tanto che i carabinieri di Rovigo, a conclusione delle indagini hanno denunciato undici ragazzi per le violenze ai danni di un coetaneo


20.05.07 - Bologna: aggressioni e molestie all'Università “Spintonata e palpeggiata da un gruppo di Student Office” L’episodio denunciato alla polizia,è avvenuto dopo un diverbio al termine delle elezioni per l’ateneo.


20.05.07 - Trieste: aggressione fascista Nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 maggio il presidio permanente per il diritto alla casa in piazza a Trieste è stato violentemente attaccato da una squadraccia fascista.Facciamo appello a tutt* coloro le/i quali hanno a cuore la libertà e la giustizia sociale a non sottovalutare l’episodio della notte scorsa e a vigilare contro ogni tentativo di impedire l’agibilità sociale e politica delle famiglie in lotta a Trieste.


19.05.07 - Roma, fuoco alla lapide di Verbano Fuoco alla lapide che ricorda Valerio Verbano, il diciottenne militante di Autonomia operaia, che 27 anni fa, fu ucciso da un commando dei Nar


elenco  sempre in continuo aggiornamento di  www.ecn.org/antifa/

Inoltre  s'ignorano  sia le  reazioni  come la destavazione  per  fortuna  senza  danni allle persone di una sede  romana  del gruppo  xenofobo  forza nuova  o  il " mal di pancia  proveniente  dal movimento  ancora pacifiche  come dimostra  questo comunicato di un gruppo di sinistra  pne  e rose  qui il testo
Cosa  voglionoi che si ritorni agli  anni 70\80  con i morti da  ambo le parti ?  fra cui  anche  gente che non c'entrava niente  ?

9.5.07

Primo post

questo è il mio primo post qui, grazie dell'invito!


…And still we sing


 


“Ma come si fa ad essere giovani nel 2007 e leggere Platone?”


 


Davanti all’esaltazione suscitata in me da una particolarmente accurata edizione in greco de La Repubblica platonica, un distinto uomo, sul cui volto capeggiavano i segni di un tempo che nemmeno per metà ho visto scorrere, mi porge questa domanda con sguardo sconcerto e in qualche modo turbato.


Come se ad un tratto il peso immateriale delle pagine che stringevo, si fosse fatto fisico e percepibile dal corpo, ogni sillaba, nata per liberare lo spirito dalle costrizioni, sembrava ora afflitta dal peso di quelle stesse catene ed anche le mie braccia parevano a stento riuscire a reggere saldamente il volume.


Ma le catene di cui parlo, non sono certo strumenti di sofferenza, al contrario, sono la strada più sicura per la felicità, se con felicità indichiamo quel comune tendere ad un senso di benessere e certezza, o meglio, di benessere nella certezza.


Abbandonare il conforto e la sicurezza delle proprie convinzioni, significa cedere al dubbio, all’incertezza della sfumatura, significa spezzare uno per volta, gli anelli della catena che ci tiene relegati nell’oscurità del calore delle sicurezze sin dalla nascita.


Ebbene, leggere Platone è scegliere la luce invece che il buio, ma di certo non so dire se questa sia la scelta migliore.


Auguriamo ai nostri figli la più grande delle felicità, e ci prodighiamo affinché la ottengono, costruendo con zelo attorno al loro un microcosmo dall’aspetto di mondo, conformato solo da specchi, da opposti, da bianchi e da neri.


Platone è la scheggia sottile che riga ogni specchio, provoca un’immagine distorta capace di insinuare nella mente la folle e assurda idea che forse la verità restituita dagli occhi non è la reale verità, se non addirittura insinuare che esista una verità altra, separata e diversa da quella che conosciamo.


Leggere Platone rappresenta un terribile atto di auto-inflizione del dolore: significa andare in contro alla scheggia e lasciarsi rompere volontariamente, pur sapendo che ciò che si sta perdendo non potrà mai essere rimesso assieme, e che a nostra volta diverremo schegge.


Con il nostro inchiostro, con il nostro pensiero, siamo simili ad armi scariche o con la sicura ancora inserita, solo chi volontariamente porge lo sguardo verso di noi e tende l’orecchio ai nostri sussurri, viene ferito.


Per il resto, rimaniamo inermi, nel solo ruolo di testimoni, non certo per nostra volontà, ma come conseguenza del nostro ardire, la separazione, siamo così costretti ad essere solo testimoni, perché chi ancora vive relegato nel buio, non sente le nostre voci, o meglio le percepisce come fossero canti, ché le catene impediscono loro di percepire le urla che dietro di essi si celano, Kierkegaardianamente parlando.


Ed allora qual è il vantaggio che un giovane trae dalla lettura di Platone? E ci può essere un vantaggio nello scegliere la sofferenza, implicata in ogni riga che sfregia lo specchio, invece che il benessere della certezza? Io ho scelto la prima, e dal troppo cantare, quasi ho perso la voce, senza che nessuno abbia mai teso le orecchie oltre quelle semplici note. Ed allora a che scopo continuare a cantare?


 


(“And still we sing” fa riferimento alla canzone Magpie di Marienne Faithfull/Patrick Wolf dall’ultimo album The Magic Position)

2.5.07

Senza titolo 1798

1 maggio 1947-1 maggio 2007


Portella delle Ginestre
Autore: D. Fo, P. Ciarchi Anno 1970 circa

Portella delle Ginestre
e i morti calabresi
e quelli delle Puglie,
quelli di Reggio Emilia;
e quelli morti in fabbrica
e quelli sui cantieri
e quelli avvelenati
dall'acido e il benzolo…
Non aspettar San Giorgio - che lui
ci venga a liberare;
non aspettare San Marco - che lui
ci venga a vendicare coi fanti e i cannoni…
E quelli che son crepati
di tisi e silicosi
e il cancro alla vescica per più di mille donne
e i morti giù in miniera…
ma basta con 'sto elenco:
son venticinquemila
crepati in poco tempo, in pochi anni;
nessuno paga i danni,
è roba del padron, comanda lui.
E non gridare aiuto - eh no!
chi può aiutari, oppresso,
è il tuo compagno stesso - è lui
che ti potrà salvare, soltanto lui.
Però
bisogna buttarci tutto
"O MERDA O BERRETTA ROSSA!"
o merda o berretta rossa!
Chi non vuol provar la scossa
sta dalla parte del padrone e la pagherà,
sta dalla parte del padrone e la pagherà.


 


prima della  strage  foto tratta  da www.misteriditalia.com/giuliano/strage-portella/


 


Preso dal concerto del primo maggio  mi sono dimenticato  di un grandissimo  anniversario che  ha avuto  ed ha   grande pesoi sulla storia del nostro amato-odiato paese  e che vede coinvolti  gli Americani  querli che certa  storiografia  o pseudo tale vede  come i veri liberatori al posto  di coloro  che  marcirono nelle carceri fassciste  o al confino e poi sali in montagna per  resistere  .
Per  evitare d'annoiarvi con la mia  logorroica prolissità  lscio che a parlare siano   questo  documentario  La memoria della strage di Portella della Ginestra raccolta da un gruppo di ricercatori sessant'anni dopo. Interviste a superstiti e familiari delle vittime. uno  dei tanti  di youtube  alla voce  portella  delle ginestre ( per chi è interessato a coltivare la memoria trova qui l'elenco )
e altri siti  sotto riportati








 





1.7.06

Senza titolo 1360






Per quanto riguiarda la colonna  del postr  d'oggi oltre a  quella di uno dei miei primi post  la terra  la  guerra una  questione privata "  ( che  ovviamete  parafrasa l'album live omonimo  degli ex Csi dedicato a  Beppe Fenoglio  ) ecco una  canzomne adatta  a questa situazione  situazione  una  canzone di qualche  anno fa di Elio e le  storie tese 




la terra dei cacchi
 elio le storie tese




Parcheggi abusivi, applausi abusivi,
villette abusive, abusi
sessuali abusivi; tanta voglia
di ricominciare abusiva.
Appalti truccati, trapianti truccati,
motorini truccati che scippano
donne truccate; Il visagista
delle dive e' truccatissimo.
Papaveri e papi, la donna cannolo,
una lacrima sul visto: Italia si',
Italia no.
Italia si' Italia no Italia bum,
la strage impunita.


Ma  ora  dopo questra disgressione musicale veniamo al post vero e pèproprio






Da quando in un post precedente  ho riiportato quellì'articolo sulla svendita dele miniere sarde , ho ricevuto oltre email a favore ma anche email contrarie oltre che le solite d'insulti ma fin qui niente di nuovo sotto il sole dato che esse non contenevano altro d'interessante ripetevano la stessa cosa : sei comunista , ecc . Pero fraquelle contrarie e una d'insulti c'erano scritto più o meno : sei contro il progrresso , vuoi che la sardegna rimanga arretrata , e quelle zone abbandonate , che la sardegna vive di turismo e cosi lo si bloca , che sono razzista verso i continentali ( come noi sardi chiamiamo quelli del resto d'italia ecc .
Lo so che dovrei lasciare perdere e cestinare come faccio con un detterminato tipo d'email , ma !) mi piace la polemica e soprattutto far capire a gente come questa che qui si tratta del nostro futuro e di quello dei nostri figli . 2) e poi una risposta a lettere contrarie , cordiali( anche se rare ) o abbastanza non si nega mai . Inolt
Da Sardo ( fra quei pochi che non si sono venduti ... ehm caduti nei miragi e nelle illusioni facili ) sono d'accordo nell'affermare che il turismo sia una risorsa da sfruttare ma non sono o d'accordo quando lo sfruttamento diventa ABUSO !!! e quando la richeza investita non nva in sardegna ma va fuori o quando utilizzano le agevolazioni dele leggi regionali senza darci niente in cambio . Quando si finge di NON SAPERE che se il TURISMO IN SARDEGNA tira... è perchè, grazie a Dio.... buona parte dell'ambiente è ancora "INTEGRO" e lo è a livelli elevati !!!!DISTRUGGERE la VERA RISORSA (l'ambiente) di questa risorsa "parassitaria" ( vdi costa smeralda e turismo d'elite ) equivale a DISTRUGGERE il TURISMO STESSO .....!!!
IL TURISMO è oggi un "minerale" che, per poterlo estrarre, esige un costo troppo elevato: la distruzione del PAESAGGIO E DELL'AMBIENTE...a favore di POCHI ELETTI....(continentali e sardi) con la promessa di BENESSERE per tutti (posti di lavoro) ecc..!!!!
E' UN INGANNO !!!! STIAMO INGANNANDO I NOSTRI FIGLI !!!! . Permettetemi una citazione : << L'illusione porta al desiderio, il desiderio genera attaccamento, per cui non rimane altro che la delusione !!! ( Drubwang Paljin Rinpoche )>>. Inoltre  condivido  la  risposta  data  da
Budoni ambiente ad  andrea atzori  Promotore italiano del Global Antigolf Movement , giornalista  pubblicista  che  da  anni  pratica battaglie  ambientaliste  e morali: << ANDATE A VEDERE COSA E' OGGI QUELLA PARTE DI SARDEGNA CHE UN TEMPO FU "RICCA"....(non sembra vero) he SI CHIAMA, oggi come ieri, SULCIS-IGLESIENTE...!!!! Vedrete un esempio di come una ILLUSIONE (fondata sulla distruzione dell'ambiente) porti, inesorabilmente al DESERTO..... AL NULLA !!!!!Per noi sardi che amiamo la Sardegna, consapevoli del vero valore della terra nostra, Andrea Atzori è uno dei tanti paladini moderni, coraggiosi e tenaci, che mettono a disposizione di tutti  e gratuitamente il proprio sapere per la Grande Causa : la salvaguardia della dignità di un popolo: il popolo sardo ! >>
Io non sono razzista ma odio e sono miei nemici : << Sei uno che combatte contro gli stessi "nemici" ... di sempre che nei secoli dei secoli, convinsero/costrinsero i nostri avi, ...con il ricatto della fame....., a svendere la propria terra al "ricco continentale di turno"... permettendogli di sventrare colline e montagne.... .per fargli estrarre carbone, argento, rame, argento, galena.... marmo, granito, caolino, ...e addirittura l'ORO...."in tracce"! Avendone in cambio, per se e per i propri cari: un sacco di "avena" o (nei casi fortunati) di "grano" !!! Lasciando ai posteri..... distese di deserto, inquinamento e IRREVERSIBILE... povertà infinita !!!! (Vedi Sulcis......- ecc. ) !!! >> da un email di un rappesentante dell' IRS uno dei gruppi - grupposcoli  indipendentisti sardi
Quindi
dico No al turismo irresponsabile e distruttivo Si a quello responsabile ( equo e solidale ) ; No alle speculazioni e alle svendite della mia terra sia che le facciono i sardi sia che le facciono come in questo caso i continentali .Chiamatemi pure : << ...
partigiano, bandito oppure illuso \ Soldato di una guerra persa prima del suo inizio ... >> ( il ballo d'ureliano modenna city ramblers in terra e libertà ) . Ma non mi piace che la mia terra sia opggetto di speculazioni e che poi finiscono a riciclare capitali sporchi o in mano a faccendieri , mafiosi , piduiasti come Sindona  ,  Carboni  , Calvi (  amici del cavalier bellachionma o  se preferite  cavalier crescina  ) nefli anni  ' 80  nel nord sardegna più precisamente  nelal zona  di Olbia    ( poer chi volese saperne di più   tropva news  qui  e qui
oppure fatevi una ricerca  con goggle cercando  : << faccendieri piduisti and speculazioni nord sardegna >> e  oltre  i link da  me segnalati nei collegamenti  delle righe precedenti troverete   delle cose  allucinanti



Quindi concludo con la citazione del manifesto di un blog bellissimo  e sempre aggiornato su tale battaglia  << Un vero "spettacolo della natura", che, per una cifra irrisoria, ci si appresta a regalare alle multinazionali del mattone. Un vero "spettacolo della natura", "scampato all'edificazione", afferma la Regione, è destinato all'edificazione, afferma la Regione. Basta! La Sardegna ha già dato! Inquinamento, sfruttamento selvaggio delle coste, distruzione del patrimonio storico e ambientale! La Terra Sarda è dei Sardi: nessun presidente di Regione può permettersi di regalarla ad altri. Per farne cosa, poi? Alberghi e campi da golf! Di proprietà delle multinazionali, gestiti dalle multinazionali, dove l'unica funzione dei Sardi sarebbe ancora una volta quella di cameriere. In una zona delicatissima da un punto di vista ambientale, dove tutti possono ammirare il cervo sardo in libertà o le bellissime dune di Piscinas, le magnifiche rovine di Naracauli, e degli altri siti in svendita, plastificate e trasformate in albergo di lusso, permetterebbero solo a Lorsignori di fruire dello "spettacolo della natura" che fino a ieri era dei Sardi. Ma il Presidente, non "ragionava" diversamente? I campi da golf, specie in regioni con scarsità d'acqua, sono un'autentica bestemmia ambientale! Si vuole perseverare? Nel bando si parla della necessità di effettuare una bonifica ambientale, salvo spiegare che sarebbe a carico della Regione. Noi ci prendiamo l'onere della bonifica, mentre il compratore si prende lo "spettacolo della natura"! Privatizzazione dei benefici e socializzazione dei costi. Niente male! Perché, tutto questo? E' l'ennesima dimostrazione dell'atavica incapacità della nostra classe politica di esercitare una pratica amministrativa che non sia svendita della dignità, della cultura e della storia dei Sardi o c'è dell'altro? Perché si vuole regalare una zona tra le più belle della nostra bella isola, per farne altri alberghi e campi da golf? Se si è già devastato buona parte delle coste, se proprio si sentisse il bisogno di devastare ancora, e solo per creare pochi posti di lavoro subalterno, stagionale e ipersfuttato, non si potrebbe costruire in zone ormai compromesse? E se lo si dovesse fare, ma altrove, non sarebbe meglio effettuareuno studio, coinvolgendo università e associazioni ecologiste, di "riconversione ambientale" anche finalizzata alla creazione di redditi, che incentivasse la costituzione di cooperative o imprese di giovani, e le supportasse e indirizzasse, piuttosto che vendere al palazzinaro di turno? Si creerebbe vero benessere, visto che i Sardi verremmo coinvolti nel processo imprenditoriale, e non ridotti a manovalanza salariata. Si avrebbe un maggiore, totale, rispetto dell'ambiente, visto che le strutture sarebbero utilizzate solo per il loro richiamo archeologico minerario, e non trasformate in centri benessere per miliardari. Ma la Regione vuole vendere. Perché? [....] >>  continua qui

con questo  è tutto meditate

2.6.06

Senza titolo 1314






Solo ora , causa molti impegni leggo le velenose e abberranti dichiarazioni : << Farò saltare la moschea di Colle Val d'Elsa - dichiara Oriana Fallaci al New Yorker - Andrò dai miei amici anarchici, con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare in aria! >> .di quella che prima delle faerneticazioni post 11 settembre consideravo ( anche se non condividevo alcune cose ) uno spirito libero , ma che ora che si è lasciata trasformare in un prodotto, quella personalità viene riplasmata e trasformata in una parte fondamentale del prodotto stesso. Infatti dopo aver appellato gli attuali leader italiani come "fucking idiots" ( comporensibilissimo , soprattutto per berlusconi ) la neocon in trasferta riesce a far parlare di sè scagliandosi ulteriormente contro il mondo musulmano con la consueta patetica virulenza: «I blow it up! With the anarchists of Carrara. I do not want to see this mosque —it’s very near my house in Tuscany. I do not want to see a twenty-four-metre minaret in the landscape of Giotto. When I cannot even wear a cross or carry a Bible in their country! So I BLOW IT UP!». Quale sarà, dopo l'inopinato conferimento dell'Ambrogino d'Oro 2005, il tributo adatto a questa signora ? S'ignora. Ma è possibile degradar sin d'ora a "chiacchiere" l'argomento. (Articoli sul Corriere e sul New Yorker)


Proprio da questo sdegno che nasce il post di oggi e che deciso di farlo sotto forma di lettera aperta .


Cara Signora Fallaci


Mi accingo a scrivere questa lettera aperta, a Lei indirizzata, pur sapendo con certezza che non la leggerà, e non solo perché -come scrive a pag. 41 del suo libro "La rabbia e l’orgoglio"- nel suo tipo di vita "non c’è posto per i messaggeri di pochezza o di frivolezza", o perché coloro che non la pensano come lei "sono persone senza idee e senza qualità, frivole sanguisughe che per esibirsi s’attaccano all’ombra di chi sta al sole" (sic!), ma perché …Lei non c’è su questa terra , come giusta mente dice Rosalba Satta Ceriale ecco la sua homepage www.rosalbasatta.it)Mi pare di vederla…, dopo circa 11 anni di silenzio, ha deciso di scagliare qualcosa di "intelligente",senza nemmeno preoccuparsi di prendere la mira…tanto, laggiù, siamo tutti, come lei ama definirci, dei "minchioni", perciò…a-chi-tocca-tocca, il bersaglio si colpisce in ogni caso!! Insomma, proprio ieri 20 ottobre 2002, mi è caduto addosso, con la pesantezza di un macigno che odora di fiele, il suo ultimo libricino, con dentro non la sua rabbia, e tantomeno il suo orgoglio…ma il suo odio.Un odio feroce che, mi creda, inizialmente mi ha lasciato di stucco, perché non pensavo che una persona - ed in particolare una signora come lei - potesse partorirlo, e poi, con la forza dell’acredine e del livore, buttarlo addosso agli altri. O, meglio: a tutti. Perché i suoi problemi, signora Fallaci, nascono proprio da qui: lei ce l’ha col mondo intero. A parte il sindaco Giuliani – del quale Lei tesse le lodi- e Bobby, il bambino americano che non sa più come tornare a casa perché manca il punto di riferimento delle due torri, e il doganiere americano che la saluta con un "Welcome home" (sic!) che tanto la commuove, e i nostri e i suoi antenati più o meno famosi, da Piero Maroncelli a Garibaldi ad Emilio Lussu, che, come lei, a suo dire, hanno vissuto la stessa condizione di esiliati… lei lancia sterco - e non è una metafora !! - addosso al mondo intero . Le sue accuse contro l'islam sarebbero condivisibili se : 1) non fossero pieni di preconcetti , pregiudizi e gneralizzazioni ; 2 ) errori storici , culturali , politici . In particolare quello quello di negare l'esistenza di un islam moderatio e non fondamentalista . Esso esiste , anxch se è difficile riconoscerlo , in quanto dipende dai governi che usano la religione strumentalizzandola e servendosi ed incitando i fondamentalisti . come dimostra il caso dele vignette satiriche pubblicate in danimarca e in Francia qualche tempo fa la cui protesta pè stata inizialmente pacifica , poi è stata fomentata da fondamentalisti incitati da alcuni esponenti politici del medioriente che hanno ingigantito la cosa riportando anche news non vere . Ora Se vuole approfondire e corrreggere i suoi erorri e mettere indiscussiuone i suoi pregiudizi le consiglio il libro "Ragioni senza forza, forze senza ragione: una risposta a Oriana Fallaci". Stefano Allievi sociologo dell'università di Padova, è il massimo esperto di Islam in Italia. E ci aiuta a ricordare che esiste un mondo cattolico rispettoso e sensibile, spesso invisibile ma assai migliore della schiera dei cristianisti o teocon all'italiana. Quello di Stefano Allievi è un antidoto importante per l'ubriacatura da scontro di civilta e i suoi profeti fra cui Marcello Pera , che ci fannno vedere ovunque il terrorismo islamico o le teorie del capo espriatorio ; gli articoli di Di Sherif El Sebaie. è un egiziano che vive in Italia e che cura un blog interessante ( che le consigliodi vedere o di rivedere se lo conosce già ) blog
la risposta datati da Tiziano Terzani al tuo articolo sul corriere della sera cha ha anticipato il suo libro  la rabbia e l'orgoglio  eccoti l'url
http://snipurl.com/r7h2 e quelle di altri intellettuali trattwe da questo sito culturale http://snipurl.com/r7o4 oppure quest'altre Visto che sei cattolica leggiti ( anche se fa parte di quei cattolici che la tua generazione chiama cattocomunisti o cattolici del dissenso 'intervista che lascio padre Ernesto Balducci a Controradio di Firenze la trova qui in un nostro precedente post
Per finire anche se a tipi come lei è come dare le perle ai porci le segnalo ; 1) bel film Un bacio appassionato di Kean Loach che tratti dei rapporti fra islam e cattolici ; 2) i libri : la santità di boesch gajano in particolare il cap IV “confronti” ; I fondamentalismi di Enzo Pace -Renzo Guolo ; il corano di Massimo camparini .
La saluto con q due ciotazioni i : << Ma quante sono le menti umane capaci di resistere alla lenta, feroce, incessante, impercettibile forza di penetrazione dei luoghi comuni? >> di Primo Levi e con quest'altra frase : << le diverse tradizioni religiose se autentiche sono diffeenti riflessi dela stessa verita e in eugual misura preziosi . Ma di questo non ci si rende conto perchè ciascuno vive una sola di queste tradizioni e percepisce le altrte dall'esterno . >>  di Simone Weil 


Uno che per parafreasare Padre Ernesto Balducci non posso definirmi solo cristiano

3.3.06

Senza titolo 1163

C'è qualcosa che non va... qualcosa che stride, qualcosa che graffia e strazia la carne... c'è qualcosa di malato, qualcosa di terribile... qualcosa che toglie umanità, un morbo, una malattia disperata che prende il cuore e lo atrofizza, gli succhia via l'anima e lo lascia nero... C'è qualcosa che rende mostri... C'è qualcosa che non riesco a capire, che non posso accettare... C'è il cuore che mi fa male, la pelle del viso accaldata, gli occhi brucianti, mentre li guardo... mentre ti penso, cucciolo indifeso...


Vorrei trasformarmi in un supereroe. Volare a salvarti, piccolo Tommaso.

21.2.06

Senza titolo 1143



pur  non condividendo  la sua  appartenenza   al  gruppo dei degli ondivaghi   radicali che  vagano da destra  a sinistra  ( nonostante  abbiano  giuste  battaglie  )  compiango la  sua scomparsa  e  il suo spirito libero  che  ha  fatto delal  sua  malattia una  slotta pèer  tutti  .   . Ha detto di lui Umberto veronesi ( uno scienziato per il SI   al treferendum  di  giugno 2005 )  << Ma sta a noi  ad ogni individuo  che cammina verso la vita, non arrendersi e camminare fino all’oasi che ristora il deserto >>   vittima  della famigrerata  e vergognosa di un paese civile  , imposta dal vaticano il quale  ha  fatto fallire il referendum    legge 40 del 2004  qui il testo ( a voi ogno  commento in merito   ) per la  quale  si  è tenuto  un referendum  fallito  sia per le pressioni della  chiesa  e dele  autorità religiose ; sia  del  partito  del non voto che ha  fatto  leva    anche  su quelli che sarebbero andato a votare  NO  , adducendo la scusa   è  un tema  delicato lasciamo che sia il parlamento a decidere   ;  sia  per  l'incapacità  di  coinvolgere  da parte  delal sinistra  (   cattolica poca  , lòaica  molta  gli utenti   nella  campagna   del SI  .




fra le tante parole  ipocrite  che  ci saranno  mi sembra  opportuno  far parlare   Luca  stesso  con   questo articolo  Vivere (e morire) con Dignità riportato dall'unità del 25\9\2005


Non essendo io, né forte, né coraggioso, riconoscendo i miei limiti e la mia finitezza, vorrei guardare il futuro e al futuro con la consapevolezza di riuscire ancora a trasportare altrove i miei sentimenti e le mie azioni. Queste ultime sono doverose quanto mai necessarie. Così come è doveroso, quanto mai necessario, creare, ricreare motivazione e partecipazione per tentare di vincere il tempo delle ipocrisie, della mediocrità e della precarietà del diritto, della democrazia, della legalità. Vorrei davvero che questo primo passo di riflessione e di proposizione di intenti che si è appena compiuto a Fiuggi, orientasse tutti noi a ricercare trame di conoscenza in chiave di ieri, contigue e continue, in chiave di domani. Che possano le identità storiche, politiche, sociali e culturali di ciascuno di noi, confluire in una nuova realtà, in un nuovo imperioso progetto politico.Per me la battaglia di «libertà per liberare la vita» sta divenendo ancor più difficile, al limite del possibile quando il respiro diviene più corto, quando momenti di difficoltà respiratoria o dispnea soprattutto durante la notte, impediscono un adeguato scambio di aria, perché è compromessa la funzione dei muscoli respiratori, perché la malattia fa diminuire, il livello di ossigeno nel sangue e aumentare quello della anidride carbonica. Il mio neurologo mi ha suggerito di pianificare, se decidessi di protrarre la mia esistenza, l’intervento di tracheotomia, l’intervento che consente ad una persona di vivere attaccata ad un ventilatore meccanico. Il discorso mi è sembrato semplice. Non so come sia vivere per mezzo di una macchina. La morte si sa è una realtà che appartiene all’esistenza e al vivere, imprescindibile, in qualche modo rimossa e negata dalla società italiana, dove il morire, l’ars vivendi la morte, è vissuto come fatto emotivo esclusivamente personale ed isolato. È difficile dunque, parlare con libera franchezza, con libertà, della morte, non per esorcizzarla o per svelarne il mistero se un mistero della morte esiste, quanto piuttosto come questione sociale, come problema politico laddove il morire è legato a condizioni estreme di dolore e sofferenze, intollerabili. L’eutanasia deve porsi al centro del dibattito sociale.Ecco dunque il diritto alla dignità del morire, il riconoscimento del diritto di morire dignitosamente, il riconoscimento della volontà del morente, libera, autentica volontà assunta come norma che preveda e garantisca, la manifestazione della coscienza di ciascuno di noi, che non esprima altro significato se non quello intimamente voluto. Per quanto riguarda la semplicità e la logicità del discorso del mio neurologo circa la ventilazione invasiva, non mi fa sentire affatto tranquillo. La scelta, qualunque sia, è una scelta di sofferenza, di dolore e forse per la prima volta di estremo coraggio. Vi parlo dalla mia casa in Orvieto. Da qui voglio annunciare che il Quarto Congresso dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica si terrà proprio ad Orvieto dal 2 al 4 dicembre 2005. La scelta della mia città natale, dove vivo non è casuale o semplicemente legata alle mie attuali condizioni di salute sebbene riguardano oggi una capacità respiratoria compromessa e a rischio. Ho scelto la mia città perché la battaglia per la libertà, per liberare la mia vita, per darci e dare una speranza a milioni di malati, per la difesa dei diritti dei deboli e degli oppressi, di chi è senza voce, è iniziata per me qui, quando ancora le mie mani potevano azionare una leva che mi consentiva di “viaggiare” in aperta campagna su di uno scooter elettrico per disabili. Un viaggio dove i sogni di un uomo giovane e libero, ancora vivo, si sono infranti, ma dov’anche ho iniziato a costruire o meglio a ricomporre i pezzi di un io a volte a me sconosciuto, per un nuovo me stesso e ha percorrere la strada che voi tutti conoscete. Questo anno festeggio il mio decimo anno di lotta alla sclerosi laterale amiotrofica e non potevo che ricostruirla e rigenerarla in un luogo che ho visto per un po’ di tempo terra estranea e straniera. Concludo con alcune parole di Jacques de Bourbon Busset: non occorre «divinare l’avvenire probabile, ma preparare l’avvenire auspicabile, e procedere anche più oltre: sforzarsi di rendere probabile l’avvenire auspicabile». Se davvero riuscissimo a rendere possibile, il futuro desiderabile, il progetto politico augurabile, il Paese ne uscirebbe forte in termini di legalità, di democrazia, di rispetto e di riconoscimento di diritti civili, ne uscirebbe rafforzato in termini di uguaglianza nel combattere ogni forma di oppressione e di ingiustizia, di integralismo e di fondamentalismo, per una sorta di morale della responsabilità per laici e credenti. «Libertà per liberare la vita» così si intitola un numero della rivista radicale «Diritto e Libertà». Un titolo che riassume il senso più profondo che ho cercato di attribuire a ciascuno dei desideri che si agitano in me da quando in modo burrascoso, violento e sconvolgente sopravvivo alla sclerosi laterale amiotrofica. Desideri che si dilatano o si restringono, che vanno verso le persone e le cose del mondo o si allontanano da esse.
 concludo   riportanmdo : 1) 
dal libro Il maratoneta di Luca Coscioni  *Noi che non possiamo aspettare*C'era un tempo per i miracoli della fede. C'è un tempo per i miracoli della Scienza. Un giorno, il mio medico potrà, lo spero, dirmi: Prova ad alzarti, perché forse cammini.Ma, non ho molto tempo, non abbiamo molto tempo.E, tra una lacrima ed un sorriso, le nostre dure esistenze non hanno certo bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà, che è democrazia. Le nostre esistenze hanno bisogno di una cura, di una cura per corpi e spiriti.Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma, non possono aspettare.Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi. >> NaifSuper del  blog  Zomberos  fatto da  alcuni fans  delkla trasmissione  Zombi  di diego Cugia ; 2)  e il  necrologio del   suo siito ( www.lucacoscioni.org )  Non fiori ma sostegno all’Associazione Luca Coscioni (chiamando il numero 06-6826 oppure versamenti sul Conto corrente postale n. 41025677 intestato Assoc. Luca Coscioni, Via di Torre Argentina, 76 – 00186 Roma). E  con  una  sega mentale  ( ma stavolta  non  voglio  usare  il  sinonimo  elucubrazione dedicata  a tutti  i nostri  onerevoli ( se  cosi  si posso ancora chiamare   gente che crea tali  obbrobri legislativi  )   in  particolare  a quelli  che hanno spaccato il fronte refendario illudendo la  gente  che tale   bruttura  era un tema  delicato   da mandare al referendum e   si  dove   risolvere  per  via legislativa   : quanti morti per malattier  come  quelle di  Luca  cosacioni   cio devono essere ancora  ?  quante persone  malate o portatrici  di gravi malattie  dovranno andare  all'estero   per  potersi curare  o  per  farsi una semplice analisi pre impianto  ?

15.2.06

Senza titolo 1132

in questi giorni  ho ricevuto  alcune  email  in cui  mi si chiedeva  perchè : 1) begli scritti precedenti  ho parlato  del     del 10 febbraio  giorno ddel ed  adesso no  ed   invece  ho solo  dato  spazio  alla  giornata del 27 gennaio   e  quindi le saolite accuse  d'essere di parte   ,  oltre quelle    a cui  ormai  ci ho fatto l'abitudine e  ne  anche  leggo  d'essere  anti italiano e d'essere comunista  e  a cui  sinceramente  vale  la pena  di rispondere  se non  di andare   a rileggersi le  FAQ   o  gli articoli precedenti    ;  2 ) di non aver  parlato  delle  olimpiadi invernali   , come  ho fatto invede per  quelle  "  estive   "  del  nel 2004  . 3)  come mai odio san  valentino  ?  sono per  cadso misogino  ?  o se  ho  mai amato  e se  mi sono innamorato ?



 PRIMA DOMANDA \ OSSERVAZIONE 

Purtropo  ero impegnato   con  gli esami  e  ho finito  l'11  c..m . Certo avrei potuto parlarne  anche con ritardo  , ma  non ne  ho avuto  tempo   pewrchè  stio cercando di capire come  funziona linux  messo  perchè  mi sono stancato  dei virus  e  dei propblemi  che  porta  explorer  ;  e  poi perchè  non mi  và  di unirmi  a chi  indipendentemente   dall'opinione  ed  ideologia politica  (  in questo caso la destra  )  usa   la  storia  per  scopi politici  , ma  soprattutto  a chi  pratica  il revisionismo più  becero ed estremo  ( che sfocia  nel negazionismo  ) che  amplifica  talvolta  con  balle ... ehm ...  falsità le responsabilità degli avversari  o addirittura  con un  occultamento  dei   loro  crimini   mettendo sulle stesso  piano  \ faccendone  tuitt'uno   le  prime foibe , quelle avvenute  dopo  l'8 settembre  del 1943   primi del '44    comprensibile, ma non giustificabili,  perchè dovute  alla reazione istintiva   alla pulizia  etnica  operata dai fascisti e poi dai nazisti  ,  sia  quelle  di tito che hanno  originato   o  contribuito ad ingigantirlo ,  l'esodo forzato   dall'ìstria  e  da altre  zone  dela  ex Jugoslavia ( ora   della )  che  erano dovute  a motivi politici  ovvero eliminare ogni forma  di dissenso  anche interno  , quando  sono  si entrambe una barbarie  , ma  nate  e avvenute in un contesto diverso  .  Tant'è vero  è  news  di questi giorni ( vedere per  credere  nel  link sotto  riportato  )   la  famosa  encicolpedia  wikipedia è stata costretta   a mettere sotto moderazione  la sezione  foibe  a  causa  di certi utenti  che  scrivono  su tale argomento   cose non vere   e contrarie  a  ogni evidenza e  verità storica sia  da  l'una  che dall'altra  parte  . Concordo  in parte la  dichiarazione  fatta  a dilloadalice n.92 del 15/02/2006 da  parte  di Jacopo Venier (  foto  a  sinistra  ) , responsabile esteri del PdCI  perchè  1)  è   fra  quelle persone  che  sminuiscono la  loro parte  politica  [ sic ]  coinvolta  in questi fatti ; 2) perchè la storia  , soprattutto  quelli le  cui  ferite  sono ancora  aperte  o che  sono stsate  taciute  \ nascoste per  anni ( come  quelle  dell'armadio dela  vergogna  sulle stragi  naziste  e fasciste   dal dal 8 settembre  1943\1945 )  dev'essere studiata   e riportata  , anche  se non sempre  è facile ,   a  360° 3) perchè anche se il fascismo ha a vuto enormi responsabilità  per quello  che  è successo  al confine  con  la  Jugoslavia , come  potete vedere  nei link  sotto  riportati  non è  l'unico responsabile  di tali nefandezze , cosi  pure  non è  come  voglio  farci credere da  3  anni a  questa parte  , la dittatura  di tito  .  Ecco cosa  ha  dichiarato ( qui commenti all'articolo riportati dai visitatori  o iscritti del sito anche  se moltissimi  sono    di  parte e\o a senso unico l!! ) fatta  a dilloadalice n.92 del 15/02/2006 da  parte  di Jacopo Venier (  foto  a  sinistra  in basso  ) , responsabile esteri del PdCI:  . Ecco la  sua dichiarazione :   << La storia non può essere condivisa se non si chiarisce sempre chi sono state le vittime e chi i carnefici". --  che  riporto integralemente  --- Non sorprende che le esigenze strumentali di reciproca legittimazione portino anche Fassino ad impegnarsi nella litania revisionista sulle Foibe cercando in questo il conforto di Fini. Preoccupa però vedere che anche le massime autorità dello Stato stiano contribuendo ad una grave opera di distorsione della memoria storica nazionale. E' giusto che gli italiani ricordino le Foibe, e mai i comunisti italiani hanno negato questi tragici episodi, condannando senza esitazioni queste forme barbare di violenza post-bellica che hanno colpito anche molti innocenti.Ciò che denunciamo è il fatto che oggi quando si parla di Foibe si rimuove completamente il ricordo dei fenomeni che hanno provocato quel dramma. Si rimuove il fatto che è stata l'Italia fascista pianificare la pulizia etnica del confine orientale scatenando un piano scientifico di violenza razzista contro le popolazioni slave. Decine di migliaia di uomini e di donne sono state uccise, torturate, violentate solo per il fatto di parlare una lingua che non fosse l'italiano.Paesi interi sono stati bruciati dai fascisti ma anche dalle forze armate italiane. Ed infine Mussolini ha regalato Trieste al Terzo Reich, divenendo così complice della costruzione del campo di sterminio della Risiera di San Sabba.La storia non può essere condivisa se non si chiarisce sempre chi sono state le vittime e chi i carnefici. Se non lo si fa si rischia di scatenare di nuovo il nazionalismo ed il razzismo da entrambe le parti del nostro confine. >>
Meditate  gente meditate ma    dubitate  ( se ci riuscite , meglio ,  state  alla larga )  di coloro  fanno  un uso politico della  storia  perchè come  dice  la  famosa  canzone   :


La Storia (F. De Gregori)



La storia siamo noi, nessuno si senta offeso;
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta
escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da raccontare.
E poi ti dicono: "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera"
ma è solo un modo per convincerti
per restare chiuso dentro casa quando viene la sera;
Però la storia non si ferma davvero davanti a un
portone
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi siamo noi
che scriviamo le lettere
siamo noi che abbiamo tutto da vincere
o tutto da perdere.
E poi la gente (perché è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti
che sanno benissimo cosa fare:
quelli che hanno letto un milione di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare;
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perché nessuno la può cambiare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo
la storia non ha nascondigli, la storia non passa la
mano,
la storia siamo noi,
siamo noi questo piatto di grano.





LINK  ricchi  di  documentazione   per  non dimenticare
tali  aberrazioni  perchè  di tali cose si tratta  da qualunque parrte provengano

http://digilander.libero.it/lefoibe/indexx.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Foibe
http://www.lefoibe.it/
http://snipurl.com/a15c

 SECONDA  DOMANDA \OSSERVAZIONE

Perchè  non m'attragono tanto    come quelle   vere  , anche  se  nate  da   " una  costola " di quelle vere  e divenute  autonome  dal 1926 , forse  perchè  ho più ricordi  ( e di conseguenza  più emozioni  )  con le  prime  che  con le seconde  . E poi  perchè   avevo deciso di  non seguirle in coerenza  con     quelli dell'antitav  che   non hanno tutti i torti   e  poi per  lo sponsor  della cocola  ( vedere italy  indymedia.org  ed  i  link anti  olimpiadi  e capirete   perchè  essere contro  ) che  ha  fatto si  , forse lo abbiamo dimenticato  si che  1996  il centenario dela  olimpiadi  fossse disputato ad  Atlanta   sede  della cocola  e non  Atene  (    cosa  che poi avenne  nel  2004  ma  poi  ho seguito  , a differenza delle altre  (  forse perchè  sono un po'  , ma  chi non  lo è , nazionalista )  solo le gare  dell'amata \ odiata  Italia .   Ma  poi  come  accade  a  noi umani  cambio idea  o soprattutto  dopo  aver   visto   alcuni eventi visti o al tg  o indiretta  visto che in tv   non  'era niente  d'interessante   anche  di  coraggio  e  di tenacia  come questo   riportato  dal bellissimo  blog di francesca78 
oppure dalla  sua  home  http://www.francesca78.it/

LINK

olimpiadi
http://snipurl.com/mkxr
www.torino2006.org/
 
anti olimpiadi
http://snipurl.com/mmjo

TERZA RISPOSTA\OSSERVAZIONE

 Non odio  in se  san valentino   anzi  mi lascia indifferente  e mi dà fastidio  quella stuchevolezza  che  c'è sia  in internet  nei portali  sia  sui  giornali e tv  dove   vine  usata  come  tappabuchi  o per coprire  news   scomode   oltre che  nella pubblicità  , ma    rispetto  chi  lo  pratica  .  Croitico  solo  come  esso sia diventa  è non nata  come afferma francesca 78  nel  commento al  post   in cui  dicevo : << san valentino la festa d'ogni cretino >> come  festa  commerciale  ma  lo  è diventata  nel corso del  secolo scorso  . Non sono  misogino o  che  non  amo   e  non sono mai stato innamorato   come  mi s'accusa  , dsto che  : 1)  ho  molte  cdv  donne  ; 2)  leggo  per cercare  di capire come ragionano ed  agiscono le donne  riviste  femminili  ; 3) Lo sono stato  e sono tutt'ora   l'ultimo e  quell'artista    compaesana   di cui  ho riportato  qui alcune sue opere  ,  sono sfigato  ma  almeno come  dice  una canzone   che era colonna sonora della mia precedente  configurazione ma  che  prima  o poi riporterò   :

AMIAMO AMANDO LA LIBERTA’,
AMIAMO AMANDO LA FELICITA’,
NOI PERDENTI SAREMO I VINCENTI
DI UN MONDO INTERO SENZA FRONTIERE,
 SAREMO SFIGATI MA SIAMO LIBERATI.

qui  potete scaricarvi il   file  audio in formato  mp3



E a chi mi dice   che non sono stato innamorato e  non ho mai  amato  rispondo 1) che  continuerò  ad innamorarmi  anche  se  in alcuni casi   sono  stato   corteggiato  anche  volgalmente    per scherzo da un ragazza  e o usato  da   un'altra  per far ingelosire  il proprio partner  . Ma queste ---- 
  parafrasare il romanzo la storia  infinita   (  che  ho riletto da  poco  )   dello scrittore tedesco Michael Ende pubblicato  nel 1979 ---  queste  sono altre  storie  , e  si dovranno raccontare  un'altra  volta .
Infine   concordo  invece  l'opinione   di catepol   : <<  si si si...innamorati tutto l'anno...SV non ha senso... :-) >>  commentando il post  Jexie   nostra nuova  cdv
concludo dedicando  alle male  lingue  questi versi  più  precisamente  IV  173-197 dell'eeneide di virgilio

xtemplo Libyae magnas it Fama per urbes,
Fama, malum qua non aliud uelocius ullum:
mobilitate uiget uirisque adquirit eundo,               
175
parua metu primo, mox sese attollit in auras
ingrediturque solo et caput inter nubila condit.
illam Terra parens ira inritata deorum
extremam, ut perhibent, Coeo Enceladoque sororem
progenuit pedibus celerem et pernicibus alis,               
180
monstrum horrendum, ingens, cui quot sunt corpore plumae,
tot uigiles oculi subter (mirabile dictu),
tot linguae, totidem ora sonant, tot subrigit auris.
nocte uolat caeli medio terraeque per umbram
stridens, nec dulci declinat lumina somno;               
185
luce sedet custos aut summi culmine tecti
turribus aut altis, et magnas territat urbes,
tam ficti prauique tenax quam nuntia ueri.
haec tum multiplici populos sermone replebat
gaudens, et pariter facta atque infecta canebat:               
190
uenisse Aenean Troiano sanguine cretum,
cui se pulchra uiro dignetur iungere Dido;
nunc hiemem inter se luxu, quam longa, fouere
regnorum immemores turpique cupidine captos.
haec passim dea foeda uirum diffundit in ora.               
195
protinus ad regem cursus detorquet Iarban
incenditque animum dictis atque aggerat iras.

testo latino tratto dalla
thelatinlibrary.com

mentre  per il testo italiano l'unica versione  che sono riuscito a   trovare   è  quella  di Annibal Caro un autore del 1500 -







È questa Fama un mal, di cui null'altro
è piú veloce; e com' piú va, piú cresce;


e maggior forza acquista. È da principio


picciola e debil cosa, e non s'arrischia


di palesarsi; poi di mano in mano


si discopre e s'avanza, e sopra terra


sen va movendo e sormontando a l'aura,


tanto che 'l capo infra le nubi asconde.


Dicon che già la nostra madre antica,


per la ruina de' Giganti irata


contr'a' celesti, al mondo la produsse,


d'Encèlado e di Ceo minor sorella;


mostro orribile e grande, d'ali presta


e veloce de' piè; che quante ha piume,


tanti ha sotto occhi vigilanti, e tante


(meraviglia a ridirlo) ha lingue e bocche


per favellare, e per udire orecchi.


Vola di notte per l'oscure tenebre


de la terra e del ciel senza riposo,


stridendo sempre, e non chiude occhi mai.


Il giorno sopra tetti, e per le torri


sen va de le città, spïando tutto


che si vede e che s'ode: e seminando,


non men che 'l bene e 'l vero, il male e 'l falso


di rumor empie e di spavento i popoli.


Questa, gioiosa, bisbigliando in prima,


poscia crescendo, del seguíto caso


molte cose dicea vere e non vere.


Dicea, ch'un di troiana stirpe uscito,


venuto era in Cartago, a cui degnata


s'era la bella Dido esser congiunta.


Queste e cose altre assai, la sozza dea


per le bocche degli uomini spargendo,


tosto in Getulia al gran Iarba pervenne;


e con parole e con punture acerbe


sí de l'offeso re l'animo accese,



ch'arse d'ira e di sdegno.




presa  dallo stesso sito presente  nell'ultimo  colegamento ipertestuale  (  vedi voce  virgilio  )  da cui potete scaricarvi l'intero poema dell'eneide 

 


16.1.06

Senza titolo 1097

Come  Eminem  è riuscito  a rincominciare  con la  ex moglie  nfatti qualche  giorno fà  si  è risposato  c ha deciso  di voltare pagina infatti  : << voglia dedicarsi ad una carriera da beatmaker; secondo altre fonti Eminem è semplicemente stanco del suo personaggio e di tutta la sfera di interessi e vincoli artistici legata ad esso. Una cosa è certa: Shady non concederà interviste per tutta l'estate, e dovremo aspettare qualche mese prima di sapere le sue vere intenzioni. Sarà vero o si tratta dell'ennesima manovra commerciale ? >> fonte www.ilrap.com . Ci devo  riuscire anch'io devo solo volerlo  . IL problema  è che essendo refrattario  e ribelle   non so da  dove incominciare  in quanto mi rifiuto  d'impormi  o  che  siano gli altri ad impormi  ( in pratica la penso come  serena vedere  post precedente   del blog  usciamodalsilenzio.org vedere post precedente  )  Anche  se  di recente  , visto  che da  solo ne  con  l'aiuto di persone care ( genitori  , amici , parenti )  ho deciso  , di farmi aiutare da qulcuno " neutrale " . Infatti per i miei problemi di salute andrò ( credo che dovrei pagarmeli io  visto  che mia madre  mi dice   se non t'imponi \ decidi  tu di usare la  tua forza di volontà  cosa ti  fa il medico  )  da un gastroentolorogo  e  da un dietologo  . Di ritornare in analisi perchè il mio bambino interiore  è molto spaventaato e si è richiuso  ed necessario che  nuovamente esca  . In quanto tendo nuovamente a ripetere gli stessi comportamenti \ errori   come se  la mia mente percforresse   dei binari strade , e per variare  il percorso , di poco   ci vuole  una grande fatica  e una grande forza di volontà . Lo so che le sedute d'analisi mi costringevano a scavare  nei meandri del mio inconscio   e nel  tentativo di far  riaffiorare  ( per  poii decidere se   cosa tenere e cosa eliminare  )  tutto i materiale sgradevole  che io stesso  avevo deciso   di evitarmi relegandolo  nei recessi \ angoli  più  profondi  della mia psiche  e  di  non ritornarci più  . In pratica ho deciso d'applicare qule meccanismo di autoprevenzione  , scoperto tra la fine del 1800 e lìinizio  del 1900 da Freud, ovvero  spostare  spostare dalla parte irrazionale  a quella  incoscia o sub incoscia tutto quello che  mi fà soffrire.Ora  ho letto non ricordo dove che alcunis studiosi tudiosoi affermano  che tenersi  tutto dentro non è bene, ho deciso  di   rientrare a contatto  con questa massa  purulenta e  viscida   per  evitare  che  riemerga senza  che neppure te  ne aspetti  o che  ti crei solo stress  inutile  ( come se non bastasse   quanto   abbiamo già  nella  vita   di tutti i giorni )  e magari si trasforma  in ossessione,anche se questo significa rinnovare ogni volta il dolore  e riaprire vecchie ferite  , ma  almeno  per il momento esso  l'unico metodo  per prendere atto delle proprie felicità  ed imparare o a conviverci  o ppure  (  ed  è questop il percorso che ho deciso d'intrapendere  anche se non da solo )  traformarle  in una risorsa  un arma  ( da intendersi in senso psicologico \ antropologico ) insomma  in qualcosa di  positivo  facendone una risorsa perchè <<  [...]  Ci vuole molto allenamento sai, allenamento sai \per stare dritti contro il vento sai, contro il vento [...] Ci vuole un fisico bestiale perché siam barche in mezzo al mare >>.( luca  carboni  in " ci vuole un fisico bestiale " qui  il testo integrale  )  e resistere  meglio alle  tempeeste  e alle burrascghe della vita  . Per  il mio momento la strada  che sto ho deciso di imboccare  e  questa :<<(...) La libertà non è star sopra un albero\non è neanche avere un’opinione\la libertà non è uno spazio libero\libertà è partecipazione ( ... ) la  libertà di Giorgio  Gaber  qui ecco  qui il resto del testo perchè l'altro punto di riferimento  : << (....)  Ma liberté \ Toi qui m'as fait aimer \Même la solitude (...) >> (  ma libertè  di Georges Moustaki  qui il resto del testo  in lingua  originale  non sono riuscito a trovare  la traduzione in italiano  ) e troppo utopistico  e praticamente irrealizzabile   se uno  non ha  troppo  coraggio  . Ma   essendo in continua  evoluzione \  messa indiscussione  nel costruire la mia opera d'arte  è probabile   che  prima o poi   ritornare come ha fatto eminem   ( trovata pubblicitaria  o  verità   ? ) a ritornare sui miei passi  insomma a fare un passo indietro come  ho già  fatto altre volte  ( anche in questo blog )  e adesso   mi appropinguo a fare 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...