Da lui, alla fine, ci si può aspettare solo questo. Dal suo affascinante servo dalla faccia a pois, lo stesso. Dai suoi compari al comando (gl'irresistibili Castelli e seguito, non ultimo il fascista Saia che anni fa vomitò, sempre sulla Bindi, quel "lesbica" che per lui era (ed è) la più infamante delle ingiurie), idem con patate. Dalle femmine della sua corte, manco parlarne. Ma da tutti gli altri, di solito così verbosi nel discettare sulle nostre forme, la nostra incapacità, la nostra indegnità a ricoprire cariche religiose-politiche ecc., insomma, dagli uomini e non dai maschi, quale reazione è arrivata, quale significativa presa di distanza è avvenuta da un individuo che umilia non solo noi, ma il loro stesso sesso?
Alcuni commenti a questo video sono assai illuminanti.
Finora, nessuna. Io ho già scritto a sufficienza, contravvenendo peraltro a un cliché del mio genere, che mi vorrebbe zitta e muta o, al limite, in speranzosa e adorante attesa del Signore che Verrà. Mi rivolgo direttamente a questi Esseri Supremi, a questi Discendenti d'Adamo, usciti dritti dritti dalle mani d'Iddio, e oso domandare: qual è il motivo del vostro silenzio? Io, femminuccia impertinente, una risposta ce l'ho; ma stavolta, voglio sentirla da voi la verità.
PER ESPRIMERE SOLIDARIETA' A ROSY BINDI E A TUTTE LE DONNE OFFESE, clicca qui
N. B.: Domani, due importanti appuntamenti. 1) Lutto nazionale per le vittime dell'alluvione di Messina. La Cisl del capoluogo siciliano ha realizzato un punto di raccolta di indumenti e alimenti di prima necessità. Servono aiuti per bambini e anziani e anche prodotti per l'igiene personale. La Cisl lancia un appello affinché la raccolta sia sostenuta con l'invio dei beni a "Raccolta aiuti alluvione" c/o Cisl Messina Viale Europa, 68 -98143 Messina. 2) Uguali, manifestazione nazionale contro la violenza omofoba, Roma, piazza della Repubblica, dalle 15.30 alle 20.00. Confidiamo che si esprima solidarietà anche alle donne, di qualsiasi orientamento sessuale, vittime della misoginia fisica e verbale oggi imperante.
Alcuni commenti a questo video sono assai illuminanti.
Finora, nessuna. Io ho già scritto a sufficienza, contravvenendo peraltro a un cliché del mio genere, che mi vorrebbe zitta e muta o, al limite, in speranzosa e adorante attesa del Signore che Verrà. Mi rivolgo direttamente a questi Esseri Supremi, a questi Discendenti d'Adamo, usciti dritti dritti dalle mani d'Iddio, e oso domandare: qual è il motivo del vostro silenzio? Io, femminuccia impertinente, una risposta ce l'ho; ma stavolta, voglio sentirla da voi la verità.
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N. B.: Domani, due importanti appuntamenti. 1) Lutto nazionale per le vittime dell'alluvione di Messina. La Cisl del capoluogo siciliano ha realizzato un punto di raccolta di indumenti e alimenti di prima necessità. Servono aiuti per bambini e anziani e anche prodotti per l'igiene personale. La Cisl lancia un appello affinché la raccolta sia sostenuta con l'invio dei beni a "Raccolta aiuti alluvione" c/o Cisl Messina Viale Europa, 68 -98143 Messina. 2) Uguali, manifestazione nazionale contro la violenza omofoba, Roma, piazza della Repubblica, dalle 15.30 alle 20.00. Confidiamo che si esprima solidarietà anche alle donne, di qualsiasi orientamento sessuale, vittime della misoginia fisica e verbale oggi imperante.







vomitare e poi ha preteso che mangiassi ciò che il mio stomaco aveva espletato sotto la minaccia della sua pistola d'ordinanza. Quando non mi segregava in casa scappavo dai miei genitori. IL lupo veniva a riprendermi travestito da agnellino implorando il mio perdono. Ogni volta ci cascavo. Gli ho permesso di picchiarmi anche quando ero incinta. Al terzo mese di gravidanza mi buttò giù per le scale e quando fù costretto ad accompagnarmi all'ospedale minacciò di uccidermi se avessi detto la verità,anzi il primo colpo sarebbe partito sul mio grembo. Tredici anni fa il mio bambino venne al mondo bello sano come tutti i bimbi del mondo:in quell'occasione volevo lasciarlo ma minacciò di rubare il bimbo dal nido,dopo avermi uccisa. Il pensiero che il mio Angelo potesse rimanere nelle mani di quel mostro mi fece desistere. Tornammo a casa. Quel fagottino aveva dato un senso alla mia vita che all'epoca era un vero disastro. La BESTIA mi aveva spogliata della mia dignità ma il mio cuore batteva forte per il mio bambino. Una sera mentre lo allattavo feci l'errore di canticchiare. La bestia cominciò a prendermi a calci, terrorizzata all'idea che potesse far del male al mio piccolo lo lanciai nel carrozzino. A notte inoltrata ripresi i sensi;ero distesa a terra con i pantaloni fradici di pipì. La testa mi duoleva ma dovevo rialzarmi dovevo sincerarmi che il mio bambino fosse vivo. Mi avvicinai alla culla e mi accorsi che dormiva beatamente. Anche la bestia dormiva soddisfatto. Andai in bagno per lavarmi ma lo specchio rimandò la mia immagine;un'immagine che stentavo a riconoscere:il viso tumefatto e il sangue rappreso sotto il naso. Al mattino allattai mio figlio con la pistola puntata sul fianco. Dopo due giorni la BESTIA rientrò in servizio. Decisi che non gli avrei permesso MAI più di sporcarmi con le sue luride mani e soprattutto mai avrei permesso di far del male al mio bambino. Volevo che il mio cucciolo fosse orgoglioso della sua mamma. La mia separazione è stata giudiziale a suon di querele. Arrivava spavaldo sotto il palazzo,con la scusa di vedere il figlio,con la pistola d'ordinanza,gridando a gran voce che mi avrebbe uccisa. Puntualmente i condomini si nascondevano dietro la finestra delle loro case per godersi lo spettacolo ma mai nessuno disposto a testimoniare. Ho vissuto anni d'inferno. Anche quando ho conosciuto il mio compagno non è stato facile per me credere che lui potesse essere diverso ma il tempo guarisce i mali insieme alle persone giuste che ti affiancano. È difficile uscire dall'inferno ma bisogna provarci perchè la vita rimanga un DONO. So che sarò una goccia nel mare per la tua associazione carissimo Max ma il dolore degli anni da dimenticare l'ho voluto trasformare in AMORE soprattutto per gli ANGELI. Un abbraccio a tutte le donne che sono o sono state vittime di coloro che si spacciavano per uomini.caro Max,vorrei concludere la lettera ricordando che tutte le bestie cominciano con uno schiaffo. Dopo essersi assicurati che la loro donna può diventare un oggetto dove sfogare i loro istinti più schifosi alzeranno sempre più il tiro,sicuri di poter fare della propria vittima ciò che vogliono. Ricordo il suo viso beffardo di quando mi picchiava,si sentiva potente,godeva del mio terrore. So benissimo che è difficile uscire dalle grinfie di queste bestie. Si sentono potenti grazie all'omertà di chi vede o sente. Probabilmente io sono stata fortunata perchè non mi ha uccisa. Meglio ancora se sono ancora qui lo devo a mio figlio:Per salvare lui ho salvato anche me stessa. La mente non cancella certi eventi anche se dolorosissimi. L'AMORE insegna,guarisce tutti i mali soprattutto quando capisci che c'è più gioia nel dare che nel ricevere. Grazie infinite Max, grazie per quello che sei.........