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21.7.25
Gli uomini acetteranno un ruolo femminile ? Appello agli uomini per imparare l’uso del telaio. Poche le artigiane rimaste
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24.1.24
ecco perchè siamo ancora bambini il caso di “Se…” poesia di Rudyard Kipling composta nel 1895 e contenuta nella raccolta “Ricompense e Fate”
“Se…” è una poesia di Rudyard Kipling composta nel 1895 e contenuta nella raccolta “Ricompense e Fate”

In occasione dell’anniversario di Rudyard Kipling, padre de “Il libro della giungla”, nato a Bombay il 30 dicembre del 1865 e morto a Londra il 18 gennaio del 1936, vi proponiamo la sua più famosa poesia “Se”, dedicata al figlio e composta nel 1895 e contenuta nella raccolta “Ricompense e Fate”.
Diventare uomini coltivando le giuste virtù
Questa poesia di Rudyard Kipling, tradotta in italiano per la prima volta da Antonio Gramsci col titolo “Breviario per laici” e pubblicata nel 1916, è una sorta di guida per diventare adulti in cui lo scrittore britannico sottolinea l’importanza di coltivare certe virtù quali ad esempio il perdono, la capacità di sognare e l’amore. solo in questa maniera, ci dice Kipling, si diventerà davvero uomini. La meraviglia di questo lungo componimento sta nella forte attualità del suo contenuto e dei valori che vuole trasmettere. Non sono i soldi, il tipo di lavoro o lo stato sociale a rendere adulta una persona – in questo caso un uomo – bensì ciò che essa porta nel proprio cuore.
8.10.18
perchè le femministe vedono in una battura stronza e piena di luoghi comuni del sessismo ? Il benzinaio sessista e i cappelletti
Il benzinaio sessista e i cappelletti
19.12.11
cibi proibiti alle donne CETRIOLO VIETATO ALLE DONNE. RELIGIOSO: "RICORDA IL PENE MASCHILE"
ROMA - Cetrioli, banane, zucchine e carote. Eccoli i nuovi frutti del peccato, almeno stando a quanto sostiene un religioso islamico. L'uomo, residente in Europa, ha dichiarato che le donne non dovrebbero neanche avvicinarsi a ortaggi e frutta di forma fallica per evitare che queste possano portare alla mente "pensieri sessuali".
Lo sceicco, per ora rimasto anonimo, è stato citato dal quotidiano el- Senousa. Accanto al divieto, però, l'uomo ha aggiunto anche delle "istruzioni per l'uso": se proprio le donne islamiche non potranno fare a meno di mangiare i frutti incriminati, dovranno almeno farlo in presenza di un uomo loro legato da parentela, come un padre o un marito, che provvederà a tagliarli in pezzetti tanto piccoli da non ricondurre alla forma originaria. Banane e cetrioli, infatti, “assomigliano al pene maschile” e potrebbero stimolare la donna a “pensare al sesso”.
All'insolita massima religiosa, i giornalisti hanno reagito chiedendo se sia necessario far controllare le donne quando vanno a fare la spesa, e se comprare i frutti "fallici" possa costituire peccato. Il religioso ha risposto dicendo che è una questione tra le donne e Dio.
13.8.09
Ne siamo orgogliose

24.6.09
Corpi di ragazza
Al min. 7.21 Nina Moric, ex moglie di Fabrizio Corona, viene usata come "prosciutto" durante una puntata di Striscia la notizia sotto lo sguardo divertito di Pino Insegno.
Alcuni giorni fa è giunta a "Repubblica" la lettera piccata di Antonio Ricci, l'ex-preside più giovane d'Italia ormai affermato e spumeggiante autore di moltissimi programmi di enorme successo, da Drive In a Striscia la notizia, da Paperissima a Emilio, a L'Araba Fenice (che destò scandalo per la partecipazione nuda di Moana Pozzi, le cui "gesta" verranno presto celebrate in un film), all'impareggiabile Velone, e via di seguito. Offeso dall'accostamento, fatto da diversi commentatori, tra le soubrette del suo Drive In e la successiva, dilagante subcultura delle escort, Ricci ha rivendicato invece l'importanza della sua trasmissione "libera e libertaria degli esagerati anni '80, osannata all' epoca da tutti gli intellettuali", definendola "comica e satirica". E a proposito delle ragazze "Fast Food", ha aggiunto: "...come allora ebbi modo di dire, erano iperboli: figure retoriche viventi, caricature parodistiche al pari del paninaro, del bocconiano, del Dott. Vermilione". Ricci ha pure ricordato come, in quegli stessi anni (un po' prima, in verità: si trattava di trasmissioni dei tardi '70) la Rai mandasse in onda le nudità di Rosa Fumetto, Ilona Staller e Barbara D'Urso.
C'è del vero nelle sue affermazioni: la più vera sembra essere la prima: che Drive In fosse uno spettacolo comico e satirico. E' stata un'autentica fucina di talenti, credo che tutti i maggiori comici del tempo siano passati di lì. Ed è vero che anche in Rai si era tentato qualche azzardo. Ma il paragone, in tal caso, non regge: la mia precisazione "dei tardi anni '70" non era oziosa. Negli show cui allude Ricci, accanto a qualche bellezza piccante - per usare un termine desueto, ma caro al nostro premier - si esibivano anche Amanda Lear, Grace Jones, Patty Pravo: donne irrequiete e, nel bene e nel male, simboli non solo di sensualità, ma anche di un'epoca che sfidava il puritanesimo, la censura, le convenzioni piccolo-borghesi. E rischiava grosso. Ci fu un tempo, in Rai, in cui ogni tanto, per strane e miracolose alchimie, simili esperimenti erano possibili: ricordo vagamente talune inchieste dell'ultimo Pasolini (ripescate e assaporate oggi grazie a Youtube), persino servizi sulle "minoranze" sessuali che oggi non troverebbero posto nemmeno in quindicesima serata.
Negli anni Ottanta, invece - come ricorda efficacemente Antonio Labranca - la bizzarria era codificata, a tempo, girava a vuoto per le vie centrali della città cercando inutilmente di sbalordire i turisti o di spaventare qualche vecchietta. Ma non si trattava più di épater le bourgeois: erano invece gli stessi figli della nuova borghesia che, improvvisamente sazi e avidi di materia, cercavano un antidoto alla noia che li opprimeva.
Drive In rifletteva appieno lo "spirito" di questa "materialità". Non era dunque uno spettacolo libertario, ma soltanto esagerato.
La comicità, anche quando diventava autentica satira (e accadeva spesso, va riconosciuto) e non semplice sfottò, seguiva ritmi veloci (fast, appunto) ma scontati. Soprattutto nella rigida differenziazione dei ruoli maschile e femminile. Ricci avrà parlato anche allora di "iperboli, parodie, figure retoriche" ecc. a proposito delle sue Fast Food, è un insegnante di lettere e il suo vocabolario ricco e fiorito, furbo - mica per tutti... -, benché ridondante (iperboli e parodie sono già figure retoriche: attento alle tautologie, prof. Ricci). Io ricordo bene che dichiarò: "Il pubblico vuole le donne? E noi diamogli le donne!". E il ruolo delle donne di Drive In era quanto di più antico il suo scapigliato autore voglia far credere oggi; tanto è vero che da quel programma non emerse praticamente nessuna attrice comica di qualità. Perché il genio folle, l'attore vero, insomma la testa pensante, anche se matta, era l'uomo, come nella più classica delle tradizioni; di là da iperboli e parodie, e anche prescindendo dalle ultime notizie secondo cui alcune di loro servivano come svago per i potenti di turno, compito delle Fast Food era invece, molto più semplicemente, eccitare.
Ricci se la piglia poi con l'architetto Fuksas, colpevole, secondo lui, di aver confuso le sue "parodie" con le ultra-disinibite Ragazze Cin Cin di Colpo grosso. Sarei curiosa di sapere quanti, in tutta onestà, ne sappiano cogliere la differenza; in ogni caso, le une e le altre si ricomposero proprio a Paperissima, in una puntata dedicata, chissà come, agli errori delle procaci figliole. (Consiglio pure, in particolare per il link appena citato, di leggere alcuni commenti a questi filmati, tutti redatti da uomini. Alcuni raggiungono il sublime: "questo e [senza accento] il ruolo vero per le donne", "anche le più feroci femministe depongono le armi: la freschezza e l'ingenuità di quei tempi fanno solo sorridere", "Ti guardano con quelle acconciature e ti salutano ammiccanti! T***e! Le amo", "grazie a questa trasmissione ho scoperto il ruolo della donna... erano le prime volte che mi veniva duro...").
Per concludere con Ricci, la sua autoperorazione suona tanto scomposta e patetica quanto quella delle spogliarelliste che si difendevano argomentando: "No, io non sono una pornostar. Io faccio il burlesque".
Su Non è la Rai forse non è neppure il caso di soffermarsi molto, però questa versione de Lo shampoo di Gaber (!!!) magistralmente interpretata da Antonella Elia (con "piuma" al posto di "schiuma") una sbirciatina la merita. In tal caso concordo con l'anonimo commentatore che, rivolto alla bionda starlette, ha concluso: "Beh, quella una voglia ce l'ha".
Sempre in Scherzi a parte edizione 2009, condotta dal "sinistro" Claudio Amendola, ecco la nuda Belen circondata da maschi vogliosi e vestitissimi. Da notare l'espressione di Paolo Brosio, recentemente miracolato - come ha reso noto lui stesso -.
L'umiliazione del corpo femminile viene pertanto da lontano e, benché più marcata sulle tv commerciali, si ritrova ormai dappertutto, sia sulle reti private sia su quelle pubbliche. E son tutti programmi di prima serata, alcuni (Non è la Rai) destinati a un pubblico di giovanissimi/e. Non delle eccezioni, ma la regola. L'amnesia della morale cui accenna Edmondo Berselli ha radici antiche.
Tuttavia, il vero emblema di questa amnesia a me sembra una trasmissione di cui mi occupai qualche anno fa: La pupa e il secchione. Anche qui il giochetto non cambia, Il pupo e la secchiona sarebbe stato improponibile, il maschio, benché sfigato, è comunque il cervello, la femmina il corpo. Mica un corpo da nulla. Lo testimonia l'esibizione delle "pupe" (dalle fattezze, con ogni probabilità straniere) qui sotto:
Sono consapevole del fatto che agli uomini piacciano molto, hanno palesato cosa in realtà desiderano da noi, ma può darsi che qualcuno capace di guardare oltre le... fessure esista pure, da qualche parte. I commenti sono irripetibili, ma uno, in ogni caso, vale la pena di menzionarlo, perché nella sua crudezza dà l'esatta misura di quel che accade di questi tempi, in giro: "Nora è da stupro violento". E quinci sian le nostre viste sazie.
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N. B.: Marrakech festeggia Fatima al-Mansouri, 33 anni, la sua prima sindaca. "Sono onorata di rappresentare Marrakech, mi auguro di vivere fino in fondo quest'avventura", ha dichiarato la signora Mansouri. Le porgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro.
6.10.08
La mia intro...
E' la prima volta che scrivo qui, è la prima volta che mi affaccio con le mie parole ad una finestra che non sento totalmente mia. Ma adoro scrivere. Le dita sulla tastiera del pc suonano come un dolce ticchettio, un orologio che non ha lancette e che non misura il tempo. Il tempo si perde quando scrivi, il tempo non esisti quando fai una cosa che ami.![]()
Ma il tempo signori miei può anche diventare una trappola infernale, tanto da costringere la gente ad implodere dentro se stessa per la rabbia, a combatterolo perchè senti che ti sta scappando dalle dita, a odiare chi non sente più in tempo perchè tu ne sei schiavo.
La gente che non può sentire il tempo, sono coloro che per un motivo o per l'altro hanno terminato il loro viaggio. Per volere delle Parche, per volere loro. Ma questo è quanto.
Oggi a Milano c'è stato un "guasto" sulla linea due della metro. Qualcuno diceva un mal funzionamento, altri un suicidio. La gente imprecava e malediceva. Ho sentito dire a qualcuno che voleva far causa alla famiglia per interruzione del pubblico servizio.
Ora: mi sta anche bene il fatto che a qualcuno possa dare fastidio il fatto di essere in ritardo, o di non capire certi gesti estremi che vengono fatti.
Forse qualcuno crede (erroneamente) che nel caso in cui avesse bisogno di attenzioni, l'unica cosa saggia da fare è morire. Commenti del genere, fatti da persone che guardano con cinismo il suicidio di sicuro non aiutano a migliorare o a mitigare il dolore di chi ha perso qualcuno o di chi prova "compassione". Lasciano solo una patina di sconforto e tanta amarezza.
Forse l'uomo moderno è sempre più schiavo del tempo, forse l'uomo moderno è sempre più schivo a certe cose, forse l'uomo moderno ha perso la sua umanità.
Comunque piacere, io sono Iris Catter...
Edouard Manet - Suicide
17.7.08
.L'angolo della ricerca: c'era una volta l'uomo.

Il Centro Studi Umani "ClarinetteM&Co.", per la gioia di tutte le fanciulle, ha oggi deciso di dedicarsi all’analisi di un particolare fenomeno che si verifica in quasi tutte le case dotate, nell’ordine, di:
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO
Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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iniziamo dall'ultima news che è quella più allarmante visti i crescenti casi di pedopornografia pornografia...
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Ascoltando questo video messom da un mio utente \ compagno di viaggio di sulla mia bacheca di facebook . ho decso di ...



