6.10.08

La mia intro...

E' la prima volta che scrivo qui, è la prima volta che mi affaccio con le mie parole ad una finestra che non sento totalmente mia. Ma adoro scrivere. Le dita sulla tastiera del pc suonano come un dolce ticchettio, un orologio che non ha lancette e che non misura il tempo. Il tempo si perde quando scrivi, il tempo non esisti quando fai una cosa che ami.
Ma il tempo signori miei può anche diventare una trappola infernale, tanto da costringere la gente ad implodere dentro se stessa per la rabbia, a combatterolo perchè senti che ti sta scappando dalle dita, a odiare chi non sente più in tempo perchè tu ne sei schiavo.
La gente che non può sentire il tempo, sono coloro che per un motivo o per l'altro hanno terminato il loro viaggio. Per volere delle Parche, per volere loro. Ma questo è quanto.
Oggi a Milano c'è stato un "guasto" sulla linea due della metro. Qualcuno diceva un mal funzionamento, altri un suicidio. La gente imprecava e malediceva. Ho sentito dire a qualcuno che voleva far causa alla famiglia per interruzione del pubblico servizio.
Ora: mi sta anche bene il fatto che a qualcuno possa dare fastidio il fatto di essere in ritardo, o di non capire certi gesti estremi che vengono fatti.
Forse qualcuno crede (erroneamente) che nel caso in cui avesse bisogno di attenzioni, l'unica cosa saggia da fare è morire. Commenti del genere, fatti da persone che guardano con cinismo il suicidio di sicuro non aiutano a migliorare o a mitigare il dolore di chi ha perso qualcuno o di chi prova "compassione". Lasciano solo una patina di sconforto e tanta amarezza.
Forse l'uomo moderno è sempre più schiavo del tempo, forse l'uomo moderno è sempre più schivo a certe cose, forse l'uomo moderno ha perso la sua umanità.


Comunque piacere, io sono Iris Catter...


Edouard Manet - Suicide

2 commenti:

compagnidiviaggio ha detto...

grazie . e complimenti siua per la scelta del dipinto sia dello scritto

nuovegalassie ha detto...

per esperienza personale posso dire che le persone comprendono sino a dove si concedono di comprendere, soprattutto per ciò che riguarda la psiche umana,

ed il tempo è tiranno perchè siamo noi a pretendere troppo da noi e da lui, ma spesso rallentare fa paura perchè significa guardarsi dentro.

Marzia