«Quella tragica notte eravamo rimasti a dormire a casa di amici tranne mio padre che venne catturato subito. Fino al 21 febbraio riuscimmo a rimanere nascosti a casa finché dei fascisti, pagati 5 mila lire per ogni ebreo, presero mia madre e gli altri miei fratelli»
Enrica Sermoneta Moscati aveva 11 anni quando riuscì a scampare al rastrellamento del ghetto la notte del 16 ottobre 1943, intervista tratta dal documentario «Una storia romana» realizzato dalla provincia di Roma e dalla casa della Storia
Ma è possibile che un avvenimento cosi imnportante venga in rai ricordato solo alle 08.00 del amttino ? dalla trasmissione la storia siamo noi ( qui il link della puntata odierna da cui sono tratte le prime righe del post d'oggi e dove troverete abbondante marteriale per approffondire ) Forse perchè la rai è ormai serva del otre politico ? infatti : << «A parte i suoi errori, Mussolini non era quel greve individuo che hanno cercato di lasciarci come immagine dopo la guerra. Il duce era un uomo che aveva molte qualità e dai diari emerge l’aspetto umano, la sua cultura, la sua capacità politica e di statista in maniera prepotente».Marcello Dell’Utri, 14 ottobre . >> ( Solo Dell'Utri poteva tentare un'impresa simile: far figurare che un sanguinario dittatore era in realtà un uomo gentile e premuroso... A quando i diari di Silvio?! ) poi risultati falsi o quanto meno dubbi dall'analisi fatta da uno dei più grandi storici ( e non è neppure di sinistrra ) sul fascismo Emilio gentile ( pro nipote di Giovanni Gentile uno degli ideologici del fascismo ) ma questa è un altra storia che ne trovate qui e qui ulteriori dettagli
venmiamo ora all'argomento del post
Proprio all'inizio del mese di ottobre è morto Leone Sabatello, ( nella foto il la testimonianza sulla sua pelle ) ultimo sopravvissuto della razzia nazista nel ghetto di Roma. Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica romana, nel dare la notizia, ha così commentato la triste circostanza: «Leone, che aveva tatuato sul braccio il numero 158621 che gli imposero i nazisti in campo di sterminio non era mai voluto tornare a visitare Auschwitz e non aveva mai raccontato la sua storia, che si è portato nella tomba. Questa morte pone di nuovo il problema della trasmissione della memoria a mano a mano che scompaiono sia i sopravvissuti sia i carnefici. L'angoscia che proviamo per la morte di Sabatello si sovrappone alla paura che nel tempo si possa modificare la verità di quegli anni bui».
I fatti e foto >> tratti da it.wikipedia : << All'alba di sabato 16 ottobre 1943, un centinaio di soldati tedeschi, dopo aver circondato il quartiere, catturarono 1022 ebrei, tra cui circa 200 bambini. I prigionieri furono rinchiusi nel Collegio Militare di Palazzo Salviati in via della Lungara. Trasferiti alla stazione ferroviaria Tiburtina, furono caricati su un convoglio composto da 18 carri bestiame. Il convoglio, partito il 18 ottobre, giunse al campo di concentramento di Auschwitz
il 22 ottobre. Soltanto 17 deportati riusciranno a sopravvivere, tra questi una sola donna e nessun bambino.
>>i
approffondimenti
link tratti dall'articolo su tale fatto pubblicato dall'ottimo sito \ portale
www.romacivica.net/anpiroma/Resistenza/resistenza2c6.html
- Bibliografia
- L'oro di Roma
- Testimonianze sul 16 ottobre 1943
- La partenza dei convogli dei deportati
- Massacrate gli ebrei di Roma: i documenti segreti
- Carte segrete Cia su ebrei romani e spie Ss
1 commento:
Purtroppo la memoria è una cosa labile ed i posteri rielaborano il passato a piacimento il passato.. certamente ogni individuo ha un suo lato umano.. il problema è vedere quante volte lo tiri fuori e se sul piatto della bilancia riesca almeno a pareggiare al male fatto.. un abbraccio a tutti i CDV
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