La potenza dei commenti

Melograno 

Cari amici del blog, tanti di voi già conoscono questo bellissimo fiore della pianta del melograno, lo posto spesso, lo trovo magico, come tovo magico questo spazio virtuale; io lo trovo uno spazio che pupula di valori, avverto la vita. In questo post non metto una mia poesia, riporterò un bellissimo commento lasciato da "Fayum" sotto una mia poesia "Aria al profumo di bergamotto" non ci sono soldi che ti possono ripagare  per queste frasi, e riporto anche una mail di "PiccolaLuise" che mi ha inviato un suo scritto oggi approfitto  per farne un post, un post pieno di amore  per tutti voi.Grazie


Ecco per voi un commento, io non lo trovo virtuale.



#5   16 Ottobre 2008 - 19:13

 

Buonasera...lieta che sia passata dal mio blog..restituisco la visita e Le faccio i complimenti per lo splendido paesaggio che apre il Suo insieme all'incipit di una poesia di Neruda che io amo...
Ora mi soffermerei sulla Sua poesia che trova di una delicatezza straordinaria..la lievità dei Suoi versi accompagnati dal profumo di bergamotto che si avverte lungo tutta la lettura della stessa rende ancora piu' intensa una lirica che ondeggia tra cio' che fu e cio' che é...stranamente il tutto non è permeato da malinconia ma da un'estatica serenità e la chiusa con quella stanza che si libera della vecchia aria e viene investita dal profumo amato sottolinea maggiormente il senso di calma e di pace..anche di fronte ad un evento apparentemente triste come la morte...

Una splendida poesia!
Radiosa serata :-)Arsinoe










Blogger: Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente fayum


Ecco per voi lo scritto nella lettera


Da: PiccolaLuise La mia homepage: http://nelgiardinodilu.splinder.com Il mio profilo Contattami Blocca questo utente
Oggetto: un fiore
Data: 17 Ottobre, 2008 - 10:26





mi hai commossa
mi hai portato il ricordo di un'amore che mi spaccato il cuore...
grazie Franca ma la mia mamma mi manca da morire*


Non ho saputo vegliarti
Quando quel giorno prima che la battaglia finisse
cercavo il tuo sguardo
sguardo che mai potrò dimenticare
compresi che un lungo viaggio ti aspettava
allora corsi a casa per portarti l’abito più bello
senza le chiavi entrai dalla finestra che tu tenevi aperta
per il fumo del comignolo che non tirava.
Senza indugiare presi la mia fragilità tra le mani
per non cadere nell’abisso.
Poi una strana fretta mi attorcigliò le dita
in quella impervia stanza.
Potei tornare all’angolo dove c’erano i ricordi
e vi trovai il fiore di un Sacro Cuore antico
Amico caro a te
A lungo rimasi tra i due cipressi che avevo piantato con i mie fratelli
mi sedetti all’ombra della pergola
ancora per un istante di vita con te
ultima veglia con te madre mia.
Fino all’ultimo respiro rimase la notte
all’alba
ghiacciata
mi alzai e ti avvolsi nel mio incontenibile pianto.


§§§§§§§§§§


Ringrazio anche gli altri amici, che si sono espressi con un fiore con uno scritto, anche con una semplice frase, restiamo uniti dietro lo schermo virtuale ci siamo e siamo vivi.Franca


















Commenti

lamoo ha detto…
Sì, siamo vivi. Dietro questi nick si nascondono persone vere, che pensano, piangono per delusione e rabbia, si ricirdano delle barzellette nei momenti più imbarazzanti, sono annoiate da tutta la finzione della realtà e a llora cercano un po' di realtà dietro lo schermo di un computer. Scusa la retorica, mi è scappata ^_^
capehorn ha detto…
Ho fatto bene ad accettarti come amico. Il blog è vario, ricco e per niente stancante. In ogni angolo qualcosa di nuovo, una sorpresa. Giusto come un viaggio. Ora ti chiedo, nella maniera più sfacciata che conosco, se posso salvare la foto del fiore di melograno. Mia moglie dipinge si ceramica e chissà, che quel fiore non la ispiri.

Ti ringrazio per la tua pazienza nel leggere questo sproloquio, ma la tastiera talvolta mi sfugge di mano.

Cordialmente

CapeH

Post popolari in questo blog

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano