ecco come cambiare la scuola senza stravolgerla No al maestro unico



Dopo aver letto  mi pro e  i contro   sia nel nostro blog sia altrove sulla legge gelmini , sia in bloggando.splinder.com/   ecco glio interventi



Il dibattito è vivo tra posizioni fortemente contrarie e qualche voce favorevole al decreto o almeno a parte di esso.




Lo dimostra LibertyFighter: "Quindi in definitiva, valuto con un bel 8.5 la riforma Gelmini, esortandola a tenere duro e non farsi travolgere dalle rivendicazioni CGILLine. Otto e mezzo pronto a trasformarsi in 10 e lode se la Gelmini, nel corso del suo mandato avesse anche il coraggio e l'abilità di dare seguito a quello che pare essere il suo pensiero: l'abolizione degli ordini professionali e del valore legale del titolo di studio".


Decisamente contraria Tisbe che riflette: "La situazione è drammatica, il governo non tiene conto dei cittadini ed impone i suoi dictat con un'autorità da inizio secolo scorso.Si prevede un autunno caldo con rivolte nel mondo scientifico ed accademico, scuole occupate e nuove cariche della polizia (clima da G8 Genova)".



Schietti gli allievi della 1a M del Liceo Linguistico "Virgilio" di Lecce che dal loro blog ci dicono:  "oltre 90mila insegnanti precari rimarrano senza lavoro, lasciati al loro destino, senza stipendio, con famiglie da mantenere, mutui da pagare e prezzi che salgono alle stelle".

Perplessa AnnaV: "Credo che tutti i ragazzi, al di là dell’essere andati o meno alla  manifestazione [...] siano pieni di dubbi: quelli reali sono su se stessi e su come questa riforma possa influenzare non solo le ore che passano a scuola, ma l’intera loro vita futura. Almeno se non hanno ancora perso ogni fiducia nell’utilità della scuola stessa".



Sembra farle eco Lallasimo quando scrive: "Si stanno mobilitando tutti, dai genitori agli insegnanti, per eliminare questo decreto vergognoso, che invece di investire sull'educazione dei nostri figli per un futuro migliore, pensa bene di disinvestire sulla loro formazione già stiracchiata, giusto per renderci competitivi con il resto del mondo.I soldi che mancano allo Stato prendiamoli togliendoli dall'istruzione: che ideona!".



Non dimentica il mondo dell'Università fabiodenardis: " In molte università italiane i ricercatori paralizzano l’avvio dell’anno accademico rinunciando ai propri insegnamenti o trasformando le lezioni istituzionali in dibattiti in aula o nelle piazze sulle conseguenze della “riforma” Gelmini sull’assetto dell’Università italiana. In nome di una finta efficienza e di una ideologia meritocratica che si traduce in selezione di classe il Governo ci propone l’immagine di una società della conoscenza ridotta ad aggregato culturale di merce scadente. E lo fa nel modo peggiore, cioè affossando le prospettive di sviluppo di un paese atterrato dalle deficienze di un capitalismo in crisi che oggi chiede allo Stato di intervenire a risolvere le sue contraddizioni".

 Mentre sulla  legge dell'università devo ancora informarmi bene . ne aproffitto per rispondere al cdv   Pierrelouis (  vedere  qui i commenti   3 e   4 )   in quanto   : << : << (...) La scuola ha bisogno di riacquistare autorità e competenza.(..)  Sono un fiero sostenitore della scuola pubblica; tuttavia, credo che in questa fase si stia protestando solo per tutelare il corpo docente. Un posto in prima fila lo meritano i discenti, che invece vengono "usati" per fini puramente personali... >> .  Se  sono d'accordo  sul 1  primo punto   ( vedere le vignette  sotto  )  compreso l'appello a    Morfeo,,, e hm ... Napolitano  , se   però   tale legge  fosse stata fatta  (  indipendentemente  dai pro e dai contro )  secondo il normale iter   cioè per  via  parlamentare   e   non tramite decreto  d'urgenza  .  Mentre non lo    sono  con  il  secondo  punto  ( vesi  link  a fine post  )  ,  perchè tagliare    ed  eliminare  gli sprechi  e  i surplus inutili   ok  ,   dove  è  necessario , ma   non dove   non lo  è   ed  il modo con cui  è stato fatto












                         vignette tratte dal  sito smemoranda.it/amici_di_smemo/disegnatori/                


Ecco il mio pensiero Giustamente come dicono gli autori della voceinfo ( vedere url fine post ) tale riforma o contro riforma meritevole di una discussione non preconcetta. Soprattutto, ricordando che del tutto inadeguata fu invece la riflessione sui costi e benefici della riforma introdotta con la legge 148/90, essenzialmente per motivi occupazionali. Nulla giustifica, tuttavia, il ricorso al decreto legge.


Anch'io , nonostante la notevole differenza d''età , ho avuto ( sono stato uno degli ultimi infatti ho fatto l'esame elementare nelo 1986 sei anni prima dell'abolizione del maestro unico ) concordo con questa testimonianza riporta nella pagina lettere e commenti del il nord sardegna del 16\10\2008 .


<<


Io ho superato da poco la sessantina e ricordo con molta nostalgia la mia maestra unica: ricordo il suo viso, i sui occhi, il suo sguardo materno e i suoi  gesti amorevoli. Eravamo agli inizi degli anni '50 e il primo anno lo passammo a imparare a tenere in mano la matita,le lettere dell alfabeto e qualche parola d'italiano (noi sardi non eravamo ancora bilingue). Gli anni successivi sono serviti per imparare a leggere, scrivere, a fare i conti e ad apprendere un po di storia e geografia. Oggi i miei nipotini quando vanno a scuola sanno già usare i colori e la penna,imparano presto a leggere e a scrivere, quindi hanno necessità di apprendere cose nuove che li tengano inseriti nel mondo moderno, come l'informatica, il teatro, etc. Tutto ciò non può essere insegnato da un unico maestro, ma da insegnanti che abbiano delle specialità . Per questo sono contro quella che, a torto, viene chiamata riforma Gelmini.Penso che pure io scenderò in piazza per manifestare il mio disappunto e invito a fare altrettanto tutti i genitori che ci tengono all' istruzione dei propri figli.


>>



Non c'è bisogno di essere di destra o di sinistra per far un funzionare la scuola. non condivido il maestro unico perchè , come testimonianza la testimonianza riporta nelle righe precedenti non ne vedo l' esigenza visto che ( senza ovviamente generalizzare ) l'impreparato potrebbe essere proprio lui ma tanto di cappello alla disciplina ( anche se avrei ripristinato la sospensione e il sette in condotta solo per le cose più gravi , e avrei scelto per la legge del contrappasso cioè rompi un banco , per una settimana il pomeriggio vai a lavorare in falegnameria cosi ti responsabilizzi e vedi che dietro ala riparazione oltre ai soldi c'è anche lavoro ) all' educazione civica ( magari integrata a valori di rispetto e dei non violenza ) che amio avviso sono le principali carenze c e portano i giovani di oggi ad infrangere le leggi e ad avere comportamenti indecorosi e poco rispettosi degli altri e di se stessi . col voto in condotta. S'insegnerà ( almeno si spera in quanto l 'educazione e il rispetto si imparano prima di tutto in famiglia ma dato che questa ormai incapace di insegnare questi valori si scarica tutto sulla scuola c e appare cosi l'unica responsabile ) , ai giovani come ci si deve comportare al di fuori delle mura scolastiche e soprattutto come rapportarci col prossimo, dato che sembrano aumentare i casi di bullismo.


Ora chiedo alla Gelmini e a fautori del maesto unico la sressa domanda fatta in un intervento sul sito http://www.magdiallam.it/node/7172


(...) Alberto Campoloni sul sito del Servizio di Informazione Religiosa della CEI ha affermato “[…] in un contesto di molteplicità di saperi, la pluralità di maestre e il lavoro d'equipe possono garantire maggiore apprendimento per i bambini. La scuola italiana ha puntato in questa direzione, e proprio al livello elementare ha raccolto consensi e ottimi risultati. Ma allora perché cambiare?".
Ma non lo dice solo A. Campoloni ma anche i dati dell’OCSE che colloca la scuola primaria italiana tra le migliori a livello europeo. E’ una bellissima notizia, se non altro ci ritira un po’ su di morale visto che la scuola superiore italiana ha una performance disastrosa rispetto all’Europa…sigh! Perchè disattendere questa bella notizia, iniziando proprio da lì i cambiamenti?




Approffondimenti


sul dibattito scuola con proposte alternative al decreto Gelmini e sul maestro unico




per  capire  la  scuola  italiana   almeno  fino al primo governo berlusconi   consiglio  il libro di  Giovanni Pacchiano  di Scuola  si Muore  Anabasi, 1993  ristampato con delle  agiunte 

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