L'aria nella piccola stanza
si era appesantita,
odore di cera accesa,
che si consumava lenta.
Il corpo era disteso,
ormai privo di vita,
anche il respiro silenzioso,
l' aveva abbandonata.
Quando era giovane,
come le piaceva odorare,
quel profumo che arrivava
dalla sua campagna.
Se ne stava spesso silenziosa,
con il volto verso la sua valle,
dalla piccola finestra,
vedeva i rami del vecchio albero,
le foglie quando gialle,
quando verdi
entravano e uscivano
al suo sguardo.
Anche i canti dei passeri
si ammutolirono,
si udiva solo il respiro dell'aria.
Una tunica di lino bianca
addolciva il suo corpo stanco,
ormai abbandonato alla vita.
Lei riposava con il volto sereno,
era ancora bella,
un sorriso illuminava il suo viso,
sembrava quasi che dormisse,
come se stesse sognando.
Qualcuno apri la piccola finestra,
la valle era tutta fiorita,
un delicato vento liberò la stanza
dall'aria appesantita di cera,
la tenda lenta si sollevò
accompagnata dal vento
iniziò a danzare ancora per lei.
La piccola stanza, piano... piano
si liberò della vecchia aria
e si riempi del profumo
che lei amava tanto,
aria profumata al bergamotto.
franca bassi
1 commento:
Una,paradossalmente,bellissima immagine della morte.Sembra quasi di essere lì ad aprire quella finestra,per,metaforicamente, far andar via "l'aria vecchia",facendone entrare della nuova,resa visibile dall'ondeggiare delle tende....Bella veramente!!!
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