13.10.08

Area tematica PACE e DISARMO

Partecipate Area Tematica PACE E DISARMO



L’area tematica “Pace e Disarmo” è attiva dal 2003, con la partecipazione di persone di diversi paesi europei: con il nome di “Commissione Pace e Nonviolenza”,ha preso parte alla riunione della Regionale Umanista Europea a Praga nel 2003, a quella di Budapest del 2004 e al Forum Umanista Europeo di Lisbona del 2006.

Tutti questi appuntamenti sono stati occasioni di interscambio, confronto e condivisione di esperienze e presentazione dei documenti elaborati dai partecipanti sulle tematiche legate alla pace, con l’obiettivo di fornire dati poco conosciuti, uniti ad un punto di vista umanista.

Si sono così affrontati temi come la Costituzione Europea (poi bocciata nei referendum del 2006 in Francia e Olanda), la produzione e il commercio di armi, le bombe nucleari, la politica estera europea e la presenza di truppe di paesi europei al seguito delle guerre degli Stati Uniti in Afghanistan e Iraq, il conflitto Palestina-Israele, i genocidi, l’andamento della spesa militare mondiale ecc.

I partecipanti all’area tematica sono inoltre attivi in molte iniziative e campagne, da Europe for peace, per un’Europa libera dalle armi nucleari, al movimento contro le basi USA in Repubblica Ceca, dalle manifestazioni e i simboli della pace in Ungheria, all’organizzazione di forum e conferenze con esperti e militanti in Spagna ed Italia, fino alla raccolta di firme in Italia per leggi di iniziativa popolare sul disarmo nucleare e le basi militari.

In occasione del Forum Umanista Europeo dell’ottobre 2008, nel tavolo di lavoro “Pace e Disarmo” i rappresentanti di varie organizzazioni europee si incontreranno per definire punti in comune, lanciare iniziative di appoggio reciproco e momenti di mobilitazione.

Oltre a questo incontro di interscambio, che si terrà la mattina di sabato 18 ottobre all’Università Bicocca, abbiamo organizzato tre tavole rotonde su temi importanti legati al nostro campo di attività, invitando esperti ed attivisti di vari paesi: il nostro interesse è quello di approfondire temi come le armi nucleari, ma anche di ascoltare esperienze poco conosciute, che dimostrano come la voce della nonviolenza possa levarsi anche nei luoghi più violenti del mondo e di conoscere storie interessanti e incoraggianti alla “Davide contro Golia”.

Ecco il programma in via di definizione:

Venerdì 17 ottobre al Palalido:

Tavola rotonda su: Fermare la guerra nucleare, il ruolo dell’Europa


  • Oratori confermati

  • Giorgio Schultze, portavoce del Forum Umanista Europeo

  • Hans Kristensen, Direttore del Nuclear Information Project, Federation of American Scientists (video messaggio)

  • Angelo Baracca, professore di fisica all’Università di Firenze

  • Giulietto Chiesa, europarlamentare

  • Pol D'Huyvetter, International Office, Mayors for Peace 2020 Vision Campaign


Sabato 18 ottobre, Università Bicocca

h. 10-13 Incontro tra attivisti e rappresentanti di varie organizzazoini per definire punti in comune, lanciare iniziative di appoggio reciproco e momenti di mobilitazione.

h. 15 Tavola rotonda su: “Scudo anti-missile e militarizzazione dell’Europa

Oratori confermati:


  • Jan Tamas, portavoce del movimento contro le basi in Repubblica Ceca

  • Angelica Romano, Comitato pace, disarmo e militarizzazione del territorio, Napoli

  • Massimo Zucchetti, Politecnico di Torino

  • Lindis Percy, Coordinatore Campaign for the accountability of American bases - CAAB

  • Vittorio Agnoletto, europarlamentare

  • Silvano Caveggion, Rete Lilliput, Vicenza



h. 15 Tavolo di lavoro sulla campagna "Banche Armate"



h. 17 Tavola rotonda su “Una soluzione nonviolenta per il conflitto Israele-Palestina”

Oratori confermati:


  • Noam Livne, "refusnik" israeliano

  • Monica Czyza, Centro delle Culture di Barcellona

  • Giorgio Forti, Rete degli ebrei contro l’occupazione

  • Luisa Morgantini, Vice-presidente del Parlamento Europeo

  • Felicity de Zulueta, Centro per il trattamento dei traumi, Maudsley Hospital, Londra


h. 17 "Sosteniamo LaOnf, il movimento nonviolento iracheno"

Martina Pignatti Morano di Un ponte per...

"Popolazioni bersaglio di guerre ed occupazioni: le vittime, le armi, l'eredità dei danni e i contesti delle resistenze a Gaza, in Iraq e in Libano"


  • Giuditta Brattini, la Gazzella

  • Muhamed Tareq, Conservation Center of Environmental and reserves in Fallujah & Monitoring Net of Human Rights In Iraq (MHRI) 

  • Paola Manduca, New weapons


Popolazioni bersaglio delle guerre ed occupazioni- le vittime, le armi, l'eredità di danni e i contesti delle resistenze in questi 3 paesi: Gaza, Iraq e Libano

 


Giuditta Brattini, Associazione la Gazzella

Muhamed Tareq, Conservation Center of Environmental and reserves in Fallujah & Monitoring Net of Human Rights In Iraq (MHRI)

Paola Manduca, newweapons


Presenteranno dati raccolti sul campo nei 3 paesi.

Illustreranno l'uso di armi illegali nel contesto delle regole ed accordi internazionali, da parte di USA ed Israele e del loro uso rivolto consapevolmente a colpire le popolazioni. Discuteranno della inefficacia degli organismi internazionali che hanno mandato di controllo e giudizio. Descriveranno metodi per cercare la verità sull'uso di armi letali e subletali, e soprattutto descriveranno il lascito di queste forme di guerra nella vita presente e futura e nei corpi delle vittime civili e dei loro figli, con particolare riguardo ai bambini offesi.


Una mezz'ora o più sarà dedicata al dialogo con la platea.

Saranno disponibili copie della campagna per gli accademici perseguitati in Iraq e per i rifugiati Iracheni e si raccoglieranno firme e fondi per queste campagne.

Sarà aperta la raccolta di fondi per assistere i bambini feriti e cronicizzati di Gaza.



Mostra fotografica "USA e getta": l'isola sarda della Maddalena viene abbandonata dalle forze armate statunitensi, che però lasciano indelebili segni di contaminazione.


 


 



Link utili


www.nonviolence.cz


www.mondosenzaguerre.org


www.unfuturosenzatomiche.org

www.europeforpeace.eu


forodesarme.blogspot.com

it.youtube.com/mondosenzaguerre

www.usaegettaprogetto.com


www.marchamundial.org


Nessun commento:

Meloni e company facessero leggi più serie anzichè Vietare le parole «handicappato» e «diversamente abile» nei documenti ufficiali. un linguaggio più inclusivo non si fa per via legislativa

  se invece  di  fare  una legge  per una   cosa di poco conto   visto che  la  sostanza  non cambia   facessero leggi  o  almeno modificase...