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24.1.24

ecco perchè siamo ancora bambini il caso di “Se…” poesia di Rudyard Kipling composta nel 1895 e contenuta nella raccolta “Ricompense e Fate”







“Se…” è una poesia di Rudyard Kipling composta nel 1895 e contenuta nella raccolta “Ricompense e Fate”


In occasione dell’anniversario di Rudyard Kipling, padre de “Il libro della giungla”, nato a Bombay il 30 dicembre del 1865 e morto a Londra il 18 gennaio del 1936, vi proponiamo la sua più famosa poesiaSe”, dedicata al figlio e composta nel 1895 e contenuta nella raccolta “Ricompense e Fate”.

                                          “Se”


Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
tenendo però considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;
Se saprai sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi.
Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non c’è più nulla
Se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro!”
Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtù,
O passeggiare con i Re, rimanendo te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!



Diventare uomini coltivando le giuste virtù

Questa poesia di Rudyard Kipling, tradotta in italiano per la prima volta da Antonio Gramsci col titolo “Breviario per laici” e pubblicata nel 1916, è una sorta di guida per diventare adulti in cui lo scrittore britannico sottolinea l’importanza di coltivare certe virtù quali ad esempio il perdono, la capacità di sognare e l’amore. solo in questa maniera, ci dice Kipling, si diventerà davvero uomini. La meraviglia di questo lungo componimento sta nella forte attualità del suo contenuto e dei valori che vuole trasmettere. Non sono i soldi, il tipo di lavoro o lo stato sociale a rendere adulta una persona – in questo caso un uomo – bensì ciò che essa porta nel proprio cuore.

4.11.23

domande di nipoti che s'avvicinano alla vita autonoma cioè alla maggiore età

< Sei un falito   >> dice   cugino  alla  cugina  .  
La   cugina   : <<  non è vero  >>  e  si mette  a piangere  . Ecco  che intervengo io   la la consolo ma anziche   che  rimproverare   \  sgridare  il  primo    propongo  questa  vignetta  presa    dal mio  contatto    fb   Elvia Franco





  risate     generali   due  due  birbanti    e  scuse  con abbraccio     finale     del primo  alla  seconda   .  e  poi abbraccio  tutte  e due  allo  zio  aquisisto  in quanto  cugino   di loro padre 
Ma  veniamo     alla domanda ,  che  poi  da  il  titolo  al post  ,     fattami   non ricordo     da  chi  di loro due   Cosa   è la  fortuna  ?
Scultura della dea Fortuna, tradizionalmente bendata,
 di 
Annita Mechelli.  da lla voce  fortuna  di  wikipedia 
Inizialmente    erano sorpresi   dal mio imbarazzo \  titubanza   perchè non  sapevo   , vista   la loro età (  6 e  12   anni  )   spiegarglierlo   senza  essere  troppo  nozionistico e   dogmatico  o  peggior e dei casi     senza  scadere   nella  banalità  . Infatti   Il termine latino fortuna deriva da fors, che vuol dire «sorte» ed ha la stessa radice di ferre, che indica «portare»; quindi fortuna può voler dire «ciò che porta la sorte». Ma  soprattutto   perchè La definizione della  parola  fortuna  

  da   Fortuna - Wikipedia 

 varia a seconda del contesto filosoficoreligiosoletterario o emotivo.Secondo l'editore e lessicografo statunitense Noah Webster, la fortuna è «una forza senza scopo, imprevedibile e incontrollabile che plasma gli eventi in maniera favorevole per un individuo, un gruppo o una causa».[1] Secondo il dizionario della lingua italiana di Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, è la «presunta causa degli eventi e delle circostanze non spiegabili razionalmente».[2]

Ruota della fortuna, simbolo ricorrente della buona sorte,[3] che rappresenta i suoi imprevisti andirivieni, come nell'omonima carta dei tarocchi, o in opere d'arte quali il rosone della basilica di San Zeno.

Quando viene intesa come un fattore indipendente dal proprio controllo, cioè che non riguarda la volontà, l'intenzione o il desiderio, la fortuna può essere interpretata in almeno due sensi: nel senso "prescrittivo" indica un concetto soprannaturale e deterministico secondo il quale vi sono forze che determinano il verificarsi di certi eventi, nel senso "descrittivo" si parla di fortuna in seguito ad eventi che portano ad essere felici o infelici. Il significato del termine fortuna può quindi inglobare diversi concetti che vanno dalla aleatorietà passando per la fede e la superstizione.  ......segue 

ma  mi  sono  venute    in aiuto    sia  questa  frase     
« Della fortuna instabile\ la revolubil ruota\  mentre ne giunge al vertice\ per te s'arresta immota.» (Gioacchino RossiniLa Cenerentola, libretto di Ferretti, 1817, scena ultima.)  suggeritami  dalla  voce  di wikipedia    cita   ed     dalla  bella  storia (   ne  trovate sotto la  prima  pagina  )    di  Top  de  toys    sull'ultimo  numero del settimanale  topolino. In pratica  un addattamento  disney   delle tematiche  di  Martin mystere   




in cui     c''è una bellissima   definizione   secondo me  adatta   aibambini  curiosi   e  vispi  
 La   fortuna ha   due   facce  . Quello che   è bene  per uno  è male per  l'altro  e  viceversa  . ... 
Ecco   che   piccolo rimprovera  all'altra    : <<  ma  allora   lei    è più fortunata di me  >>  .  la   grande   <<  non  è  vero    l'altra  volta     sei stato   fortunato tu  ed  io  sfortunata  >> .  ...  Io  intervengo     dicendola  di   non stare  li a battibeccarsi  in quanto   come  dice   lo stesso personaggio   della storia   prima  citata     <<   davvero non   sappiamo mai sapere   come  andranno  le  cose   >>.  Loro miu  guardando perplessi  ed  all'unisono  dicono   : <<   zio ha  ragione   >>  e   fannno pace  .   In quel mentre    sono arrivati i  genitori   a  riprenderli   e  la mia giornata  da  baybissitter  è finita   .

11.6.19

ma come fai a dire non sono razzista Una serie di frasi dal tono razzista e omofobo su Twitter. Carlo Gallarati è presidente di commissione allo scientifico di Pavia

 Qui non è  questione  di  destra  o di sinistra ( perchè il razzismo e , l'odio e la  discriminazione non hanno colore  politico ed  ideologico )   , di pubblico o di privato  che   con le  nuove  tecnologie   ormai   no esiste  o se  esiste   è  difficili  da tenere  \ mantenere  .  Infatti come     fa     a  dire  : << Questi sono soltanto post privati  >>    se  poi   sono stati trovati   ( e   vi  hanno potuto fare lo Screenshot \   la  copia    )  dagli stessi  ragazzi   ?     se  fossi un  il giornalista   ,   con cui  si  è giustificato    a mo'  d'arrampicata  sugli specchi  , gli avrei chiesto  : <<  se     sono come dice  lei ost  privati  , come   mai     sono stati leggibili  anche   da tutti\e  e   solo dopo  che  è scopiato lo scandalo   gli  ha resi visibili solo  ai suoi  contatti  >>


https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2019/06/11/

                          Anna Ghezzi     11 GIUGNO 2019

Commissario-choc alla maturità del liceo Copernico: «Spero abbiano travolto quel negro in bici»


Una serie di frasi dal tono razzista e omofobo su Twitter. Carlo Gallarati è presidente di commissione allo scientifico di Pavia






22.6.18

quello che io ero tu sei quello che io sono tu sarai .

 colonna  sonora
UN ALTRO GIORNO E' ANDATO - Francesco Guccini , con testo in scorrimento
Farewell - Francesco Guccini

Attimi  come     quelli    da me  bloccato   con una foto   fatta  con il  cellulare    ( ed  appossitamente  modificata nei colori   pere  evitare noie  con le persone  ritratte  ) stasera  mentre passeggiavo  solitario     ed  intitolata  appunto    : << si studia  per  maturità  >> mi ricordano  e mi rammentano  quando  ero  giovane  ,   le  ....  , le chimere  ed il tempo perso   ed occasioni  mancate   che   adesso rimpiango  .... . ed ecco  che l'altro Io  mi  dice  : <<  ma  che  c....   dici . smettili di piqangerti addosso    quello che   è  stato   è  stato   è inutile piangerci sopra .  coraggio  lasciati alle spalle   e  vedi che   c'è  anche  un'altra  giovinezza     >>  .

dal mio istangram ( https://www.instagram.com/redbeppeulisse/ )
Forse   la mia  voce   interiore  \  grillo parlante   ha rtagione    è  la  crisi  dei  40\50   passerà  .  Sarà forse    che   misto avvicinando ( ancora  mancano 8  anni  )  ai   50  ciò  che mio padre chiama  il punto  di non ritorno  . Eppure   non sto  nè invecchiando male  ( perdendo capelli ,  capelli grigi  \  bianchi  , pancie  eccessive  ) ma  mi  sento vecchio . ..
Ma  basta   è finiamola  con la nostalgia    e  la malinconia   altrimenti  finisce  che  ricado ( nonbasta  la  fatica che  sto  facendo   per  uscirne   e  quanto  essa  ha  caraterizzato  il mio percorso fin qui  fatto nel bene  e nel male  )   che  ricado in depressione   e paranoia  .

11.7.15

Maturità, storia di Silvia studentessa Down da centoMaturità, storia di Silvia studentessa Down da cento

 queste  sono storie    e fatti altro che gossip . Ora  è vero che    << i commissari ho presentato una tesina su di me. Devo dire che me li sono conquistati, soprattutto i prof di inglese e di filosofia: hanno apprezzato tantissimo le mie poesie>> Ma Silvia Barbarotto, quasi 20 anni, è una studentessa affetta dalla sindrome di Down. Ha appena finito il liceo di Scienze umane all’istituto Virgilio di Milano. Con il massimo dei voti: cento centesimi. Certo, la prova non era quella ministeriale, ma un esame adatto al suo «Pei», cioè il percorso educativo individualizzato sviluppato nel corso dei cinque anni grazie a una rete di insegnanti di sostegno. E non avrà il valore di una normale maturità infatti : Silvia riceverà un «certificato di competenze acquisite». Ma è comunque un risultato di cui essere fieri.

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Silvia, appassionata di poesia, è uscita dal liceo Virgilio di Milano con il massimo dei voti nella prova personalizzata. «Da grande vorrei imparare a fare i massaggi»
di Alessandra Dal Monte











«Ai commissari ho presentato una tesina su di me. Devo dire che me li sono conquistati, soprattutto i prof di inglese e di filosofia: hanno apprezzato tantissimo le mie poesie». Silvia Barbarotto, quasi 20 anni, è una studentessa affetta dalla sindrome di Down. Ha appena finito il liceo di Scienze umane all’istituto Virgilio di Milano. Con il massimo dei voti: cento centesimi. Certo, la prova non era quella ministeriale, ma un esame adatto al suo «Pei», il percorso educativo individualizzato sviluppato nel corso dei cinque anni grazie a una rete di insegnanti di sostegno. E non avrà il valore di una normale maturità: Silvia riceverà un «certificato di competenze acquisite». Ma è comunque un risultato di cui essere fieri.
Dalla poesia ai massaggi
«Sono molto contenta — racconta Silvia —. Nel primo scritto ho dovuto commentare un testo di Pirandello mentre nella prova di Scienze sociali un brano sulla situazione di un ragazzo. Poi all’orale, oltre all’autopresentazione, ho portato diverse materie: filosofia, inglese, matematica, storia, italiano, scienze sociali. E ho parlato tanto di poesia, che per me è una vera passione». Silvia legge alcuni suoi versi al telefono. Asciutti e incisivi. «Il mio poeta preferito è Ungaretti. Ma mi piacciono anche Shakespeare, Pascoli, Leopardi, Omero. E un po’ D’Annunzio». Da quando la scuola è finita Silvia è un po’ dispiaciuta. «Mi sono trovata bene in classe con i miei compagni. Adesso non so bene cosa farò: mi piacerebbe andare all’Istituto San Giusto — la scuola di Milano che insegna un lavoro ai ragazzi Down attraverso laboratori pratici (giardinaggio, ceramica, cucito, cucina e bar, informatica), ndr —. E, in futuro, imparare a fare massaggi».
Un futuro difficile
Mentre Silvia sogna, mamma Cristina fa i conti con le questioni pratiche: «I posti al San Giusto sono molto pochi. E proseguire gli studi è difficile. Intanto dovrei far riconoscere la maturità di Silvia, magari in questo mi può aiutare l’associazione Gpd, genitori persone Down, a cui siamo iscritti. Ma poi? Purtroppo dopo le superiori per chi è affetto da questa sindrome c’è il nulla. A maggior ragione devo ringraziare il liceo Virgilio, che l’ha accolta e seguita per cinque anni. Questo percorso Silvia l’ha finito alla grande. Adesso ci rimettiamo in pista per il futuro».

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

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