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Quattro chiacchiere con l’Autore ( Cristian A. Porcino Ferrara ) di “Ciao, Prof!”

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leggi anche  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2020/07/le-riflessioni-del-filosofo-sorridente.html I lavori di Cristian A. Porcino Ferrara  sono interessanti rispetto alle normali pubblicazioni filosofiche specialistiche poiché (PECCATO NON AVERLO AVUTO COME PROF ALLE SUPERIORI) va direttamente al sodo e senza tanti giri di paroloni o espressioni complicate.   la  filosofia  di paperino   Soggetto di Giulio Giorello e Tito Faraci - Sceneggiatura di Tito Faraci Disegni di Silvia Ziche topolino n   3054  Ma a volte ciò è un bene perché ti spinge ad interessarti alla materia ed arriva al cuore e all'anima della gente proprio come questa scena cinematografica Proprio per questo volevo approfondire il suo ultimo lavoro “Ciao, Prof!” parlandone direttamente con lui e gli ho fatto alcune domande: 1) Come mai hai dedicato il libro a Luciano De Crescenzo che in vita è stato spesso emarginato e snobbato dai media mainstream? «A un anno dall

LE RIFLESSIONI DEL FILOSOFO SORRIDENTE - L'ultimo libro di Cristian Porcino

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Porcino dà alle stampe un nuovo lavoro, Ciao, Prof! , ed è subito gioia. Come definirlo? Diario d'un insegnante ai tempi del Covid? Riflessioni degli studenti alle prese con la DaD? Troppo poco, e anche scontato, per un autore la cui cifra è l'imprevedibilità. Assieme a Cristian Porcino si sa da dove si parte ma non dove si arriva. E ciò fa di lui, oltre che un narratore, un autentico docente: colui che conduce, stimola e fa emergere la creatività di ogni ragazzo/a. Un novello Socrate - uno dei ricordi del Nostro si apre proprio con questo nome - che prende per mano i suoi Fedone e le sue Diotima, infrange le loro certezze, li fa deragliare, li emoziona, li diverte, per poi condurli sui Campi Elisi del sapere infinito. E irrisolto. Porcino assomma l'entusiasmo del giovane alla saggezza del filosofo. Non fornisce risposte, non è il suo compito. Solo nella diuturna ricerca crescono le civiltà, solo in essa si diviene adulti. Un filosofo sorridente, come il Luciano De Cres

«Non sono andato a scuola ma diventerò un grande attore: recito da sempre» Ibraim, l'Africa a piedi per gettare via la maschera Dalla Somalia a Città del Capo in fuga dall'omofobia

unione sarda del 31\3\2013 Ibraim non ha mai avuto la possibilità di andare a scuola e di frequentare alcun corso di recitazione eppure è convinto che diventerà un attore. Quando gli ho chiesto come mai mi ha risposto: «Perché recitare è quello che faccio da sempre». Nato in un piccolo villaggio nel confine tra la Somalia e l'Etiopia, Ibraim ha dovuto, sin da piccolo, nascondere la sua omosessualità. «Da bambino i compagni si erano accorti della mia diversità e mi avevano emarginato». In famiglia, al contrario, avevano fatto finta di non vedere: «Avevano capito chi ero però non ne avevano mai parlato apertamente. La cosa importante era che non fosse turbata la loro quiete apparente. Per questo motivo le cose non potevano avvenire alla luce del sole». Il ragazzo si era abituato a vivere due vite: una pubblica in cui rispettava le regole sociali e le apparenze e una segreta in cui poter vivere liberamente la sua omosessualità. Con il tempo avrebbe scoperto di non essere il solo a v