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diario di bordo n°24 anno I dopo le minacce il licenziamento dalla cooperativa di Roberto Mantovani, alias Red Sox, il taxista che rispetta la legge sul poss., Si risposano 43 anni dopo il divorzio: “Ci riproviamo per la seconda volta” Si ritrovano 43 anni dopo essersi detti addio e ci riprovano.,la sostituzione dei giornalisti con l'intelligenza artificiale

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  canzone  suggerita Gracias a la vida - versione di Ginevra di marco Vi ricordate la storia di Roberto Mantovani, alias Red Sox, il tassista bolognese dichiaratamente antifascista che ha combattuto con coraggio i colleghi No-Pos (e No-Tax…) pubblicando ogni giorno gli incassi del proprio lavoro, tanto in contanti quanto digitali. Ebbene, dopo le gomme dell’auto tagliate, minacce, insulti di ogni genere, poco fa la notizia che Red Sox è stato addirittura sospeso dalla cooperativa per cui lavora. Invece di premiarlo ed elevarlo a esempio, Mantovani è stato sanzionato con motivazioni a tratti surreali, adducendo sue presunte dichiarazioni lesive degli associati. Invece di difendere Mantovani da vandalismi, violenza verbale e avvertimenti, lo si isola e lo si tratta come una specie di pericolo pubblico. D’altronde, in un Paese che dichiara guerra ai pos e in cui la Presidente del Consiglio definisce le tasse “pizzo di Stato” è perfettamente in linea e coerente. Il mondo al contrario