Il Fatto Quotidiano 5\IV\204 MEMORIE DI UNA (EX) GEISHA Muse giapponesi dell’arte italiana
Fabiola Palmeri
<<Oh, che essere di vita profonda, ardente, suggestiva: che donna >>Matilde Serao sulla Sadayakko
Sada Yacco, pseudonimo di Kawakami Sadayakko
Donne fuori dall’ombra e dal comune. Finalmente illuminate per il rilievo di quanto realizzato con viaggi, pubbliche relazioni e reportage tra l’italia e il Giappone. E questo fin dalla seconda metà dell’ottocento quando per viaggiare dal nostro Paese a quello dove sorge prima il sole si impiegavano mesi di permanenza su una nave. Il saggio curato da Teresa Ciapparoni la Rocca – Fuori dal cono d’ombra, appunto, fresco di stampa con Lindau – vanta contributi autoriali per ciascuna personalità considerata e si distingue dal genere biografico “perché è ristretto a due Paesi, e allarga ad attività svolte da figure femminili poco conosciute”. Ci si sorprende nell’incontrare insospettabili ritratti di vita, e di come si sia sviluppata una reciproca influenza culturale.
QUELLA SERA DI APRILE del 1902 a Milano, ad esempio, Giacomo Puccini non immaginava cosa gli sarebbe successo andando a vedere uno spettacolo di cui aveva sentito parlare da artisti, tra cui Rodin e Debussy, messo in scena dalla troupe di Kawakami Otojiro di tappa in Itali, dopo Londra e Parigi. La visione lo sorprese più di quanto previsto, soprattutto la performance di Sadayakko – la geisha più famosa di Tokyo diventata attrice di fama internazionale – cosicché tornerà per rivederla in numerose successive serate. E cercherà anche d’incontrarla, ma Sada Koyama in Kawakami, conosciuta con il nome d’arte di Sadayakko – in Italia soprannominata “la Duse del Giappone” – non lo ricevette mai perché troppo impegnata per prestargli attenzione. L’affascinante giapponese venne lodata, seppure con immancabile esotismo, dalla giornalista Matilde Serao, più svelta dei colleghi uomini nel pubblicare un articolo sul Mattino di Napoli il giorno
O’tama Kiyohara in Ragusa
’’dopo il debutto al teatro Valle di Roma: “Oh, che essere di vita profonda, e ardente o suggestiva, che creatura di visione e di realtà, che donna multanimo e inarrivabile in sua svariata espressione di anima! Sada Yacco!”. Di Sadayakko, che offrì al pubblico italiano il primo esempio di teatralità nipponica, con costumi, movenze, ritmi, e suoni della musica del suo Paese scrive anche nel 1907 Marianna Clelia Abate Arcostanzo, famosa “Donna Maria” della rivista La Donna ,a proposito del femminismo in Giappone. Stimoli potenti per il compositore italiano, intento a lavorare su Madama Butterfly e in assoluto bisogno di consigli sulla musica giapponese. A questo rimediò la signora Oyama Hisako, moglie del ministro Plenipotenziario inviato del Giappone in Italia, dotata di notevole vivacità intellettuale e personalità molto socievole. Hisako parlava fluentemente francese e, all’arrivo in Italia, si applicò per impararne la lingua, organizzando tra l’altro cene e balli durante i quali incontrò più volte Puccini. A lui fece ascoltare canti della tradizione, gli spiegò il contesto e ne tradusse i testi, pure procurandogli diversi dischi e spartiti. Guidandolo così nelle scelte da compiere per Butterfly. Nel saggio si scoprono concatenazioni spontanee tra le protagoniste: Sadayakko a Roma andò a cena dalla signora Oyama, e la soprano Miura Taamaki, Butterfly preferita dal compositore toscano, imparò l’italiano e la parte prendendo lezioni a Londra dalla figlia di Oyama, Sawada Miyoko.
Ma le signore italiane? Anche qui lo stupore non manca. Tra le molte, Angelina Fatta baronessa di Villaurea parte per il Giappone da Palermo nel 1908 con una Kodak a tracolla, pronta a documentare ciò che avrebbe incontrato, forse incuriosita dall’aver conosciuto nella capitale siciliana O’tama Kiyohara in Ragusa, pittrice giapponese che dal 1882 visse per 50 anni a Palermo, dipingendo centinaia di quadri, dispersi tra collezioni private e musei, e decorando le case dell’alta società. Nel 1928-29, fu la giornalista Maria Albertina Loschi ad arrivare in Giappone e, sebbene fascista, scrisse numerosi articoli sulle associazioni femministe e culturali, uscendo dai canoni tradizionali delle “sorelle d’oriente”.Quale sia il filo che unì Palermo al Giappone non si sa, eppure un’altra palermitana di nascita, Topazia Alliata ha avuto un rapporto strettissimo con le isole a forma di libellula, nel bene dell’arte di cui è stata portatrice, così come nel male dell’esperienza vissuta con il marito Fosco Maraini, le figlie Dacia, Yuki e Toni, durante i due anni in campo di prigionia vicino a Nagoya. Eppure, rientrata in Italia e per tutta la vita, Topazia ha continuamente proposto artisti nipponici in gallerie italiane e viceversa. In chiusa di prefazione la curatrice Ciapparoni la Rocca azzarda un delizioso quesito: “Non sarà stata una donna ad aver diffuso qui i sushi e lì il tiramisù? Creando esperienze ed entusiasmi come nessuna missione ufficiale sarebbe stata capace di fare?”. Non stentiamo a crederlo.
Avevo visto sabato 10 su netflix il film ( a fine post l'url della mia recensione ) Marie Antoniette di Sofia Coppola la cosa sembrava chiusa li quando stamattina leggendo il giornale
mi sono accorto o che oggi è 14 luglio l'anniversario della rivoluzione Francese e qui grandi celebrazioni e post sui social dei fans del Anime soprattutto e del manga Lady Oscar .
In particolare l'articolo riportato oggi di https://www.gay.it/ . Esso ha ragione il sito quando afferma che se uscisse oggi, Lady Oscar , finirebbe per dividere il Paese, con interpellanze parlamentari e proteste di piazza, bambole bruciate a Montecitorio e figurine esorcizzate dai vescovi della CEI.
N,B
Chi come me ed Cristrian Porcino nostro utente autore del libro Altro ed Altrove ( vedere mia recensione intervista nell'archivio el blog ) ha vissuto , soprattutto l'adolscenza negli anni 80\90 del secolo scorso , esa già tutto dell'anime e del manga che è un cult ( qui in querto video ulteriori e notizie ) e continua ad esserlo anche oggi come si può notare da quest articolo di qualche tempo del quotidiano la stampa può anche salvo che non voglia ricordare o rivevere quel periodo saltare quest'articolo
Il 14 luglio del 1789, Presa della Bastiglia, Lady Oscar moriva, tra tisi e tumulti. André, suo amato, cadeva il giorno prima, a causa di una pallottola, nel pieno di una dichiarazione d’amore attesa una vita intera.41 anni fa finiva l’anime tratto dal celebre manga di Riyoko Ikeda, nato nel 1972, con una 41esima dolorosa e romanticissima ultima puntata, che vedeva i due innamorati morire a cavallo di un’ideale di libertà assoluta, contro la tirannica monarchia.
Oscar François de Jarjayes è l’ultimogenita di una nobile famiglia da sempre leale alla Corona di Francia. Cresciuta dal padre come un soldato, diventa la fedele spalla destra di Maria Antonietta d’Austria.
Comandante della Guardia Reale, Oscar vive una vita in abiti maschili, indossando quelli femminili in un’unica occasione, nel corso di un ballo di corte. Passasse oggi in tv come prima assoluta, Lady Oscar scatenerebbe quasi certamente la furia dei catto-estremisti italioti, pronti a brandire i forconi contro ‘l’indottrinamento gender’ dei loro figli, contro quell’identità di genere di fatto al centro della trama. Quella protagonista dai tratti androgini, abile spadaccina, cresciuta come un uomo e quasi unicamente con abiti maschili diventerebbe terreno di scontro mediatico e perché no, persino politico. In un’Italia in cui si discute incredibilmente dell’orientamento sessuale dei conduttori Rai, Lady Oscar finirebbe per dividere il Paese, con interpellanze parlamentari e proteste di piazza, bambole bruciate all’ingresso di Montecitorio e album di figurine esorcizzatI dai vescovi della CEI.
Nei primi anni ’80, quando arrivò finalmente anche nel Bel Paese, l’anime si limitò invece a fare incetta di ascolti, diventando da subito di culto per un’intera generazione. La sigla dei I Cavalieri del Re, con solista Clara Serina, è ancora oggi giustamente venerata, e quanti ragazzi ogni 14 luglio celebrano lei, Lady Oscar, fregandosene abbondantemente della Presa della Bastiglia?
41 anni dopo una parte d’Italia parrebbe essere tornata indietro di secoli, trincerandosi dietro i grembiulini dei propri pargoli per nascondere un bigottismo, una sordità e un’ignoranza di fondo che polemica dopo polemica, menzogna dopo menzogna, raschiano sempre più il fondo del ridicolo.
"Altro e altrove" raccoglie alcuni saggi dell'autore su diverse tematiche. Le riflessioni del filosofo impertinente sono pungenti, ironiche, polemiche, libere e toccano svariati episodi e personaggi come: George Michael, il testamento biologico, gli scandali in Vaticano, il ricordo di Lady D., l'assassinio di Giordano Bruno, la sessualità dei supereroi, il coraggio di Lady Oscar, l'omofobia, la parità di genere, l'infelicità, i programmi televisivi di Maria De Filippi, le canzoni di Francesco Gabbani e molto altro ancora. Porcino Ferrara c'invita ad andare oltre le apparenze e a soffermarci sul vero senso della vita.
Credo che il n 12 sia una sorta di capitolo rappresentativo, simbolo, della serie regolare di Orfani: che coniuga autorialità e mainstream ma non si può considerarsi come finale della serie . Numero che secondo me andava messo prima ma si sa Orfani si sa è una saga che ha innovato e continuerà a farlo anche dopo la sua fine tra tre anni ( come testimonia questa bellissima recensione di https://www.lospaziobianco.it/ ) anche se legato acriticamente ai modelli comics americani ed ai manga giapponesi ha iniziato quello svecchiamento del fumetto ( almeno speriamo che non sia un caso isolato come succedette a Ken Parker ) italiano nel linguaggio , nei colori derle tavole e e nelle tavole , anche troppo visti i vuoti di sceneggiatura o buchi \ vuoti narattivi ( solo per citare quelli più evidenti : come mai ringo passato da una posiziomne di ribelle \incendiario ad una posizione di saggio \ grillo parlante \ pompiere , la non reazione di quando Sam la dfonna che Amava viene trasformata in corvo , o come la Juric abbia ucciso fudo il creatore di corvi lasciato in vita marta la pazza ) che credo saranno colmati , per non perdere la faccia e fare figure di .... visto che ora è stato anche presentato negli Usa . E questi fasttori che mi fanno considerare orfani non concluso nella serie regolare e quindi mi fanno confermare quanto ho già detto precedentemente .
La tale rivoluzione è stata fatta male andava fatta con più numeri e organizzata meglio collegando , cosa che è lasciata troppo vago . Lo si nota nelle duie ultime due serie regolari di orfani e nel finale ( ne riporto sotto a destra la foto fatta con il cell )
de n 11 Orfani \sam dove alcuni protagonisti visti bambini in orfani \ terra ed cresciuti che compaiono in orfani orfani \ nuovo mondo ed in orfani sam senza spiegare il loro processo interiore alla " guerriglia " e di come abbiano fatto a fuggire dala terra morente e di come abbiano trovato i colegamenti con l'opposizione nel nuovo modo e si siano schierati con Rosa e poi con Sam .
Al netto dei vari "sarà bello Orfani" e di alcune difficoltà produttive sul finire e non solo , mi sento di dire che Orfani è stato un gran bel progetto, con delle vette qualitative importanti (Orfani , ed in parte Orfani \Ringo e Orfani\ Juric per me ) e in generale un modo nuovo di affrontare il fumetto popolare bonelliano all'interno della Bonelli stessa. È già dalla prima lettura della prima serie che penso che probabilmente Orfani è una serie più importante che bella: il che non vuol dire che sia brutta sia chiaro, ma che dal successo di questa serie passa una nuova strada al fumetto pop, aperto ed ricco di contaminazioni con i modelli ( comics e manga ) presenti sul mercato e sempre molto attento all'uso del linguaggio stesso. Forse alle volte rischia di guardarsi un po' troppo l'ombelico, autocompiacendosi di certi virtuosismi formali senza affondare pienamente il colpo sulle tematiche. Ma anche qui credo si tratti più di scelte editoriali precise e, in fin dei conti, di gusti personali.
Il resto della recensione , che aveva già iniziato a scrivere offiline , la lascio in word progres ed aspetto di leggere tutti gli speciali per dare un giudizio sull'iuntera oera Qui i numnero 0 concesso in pdf ai propri lettori dalla Casa editrice dove un sunto per chi si fosse perso i tre numeri presenti all'interno della serie d'orfani ed un anticipazione su come andrà avanti . ne riparleremo a Luglio dopo il prim speciale oppure fra tre anni alla fine di tutto , boh , vedremo , chi vivrà vedrà .
Ogni tanto mi sembra doveroso cambiare argomento ecco a voi una recensione di un cartone animato
( si ala mia veranda età quasi 41 anni vedo ancora cartoni ) . Esso è .... suspense .... Mila e Shiro - Il sogno continua (続・アタッカーYOU 金メダルへの道 New Attacker YOU!
<< Ma molti telespettatori >>; -- secondo il quotidiano la stampa qui l'articolo completo -- << Ma molti telespettatori non hanno gradito e si sono riversati su Twitter per criticare il cartone animato che, secondo loro, tradirebbe la versione originale. >>Infatti è sui social network ci si può fare un’idea di come è stato accolto il cartone animato.I commentatori si sono divisi tra i disgustati e i non entusiasti che hanno colto la novità per ricordare i bei tempi andati «quando i cartoni erano più belli e i treni arrivavano in orario» (più o meno).>>
Ma in generale --- riprendendo da La stampa --- l’amaro in bocca resta. Il sequel di Mila e Shiro, in realtà, non è una novità: è stato realizzato nel 2008 ed era andato già in onda nel 2011 sulla stessa rete. Nessuno se lo ricordava e questo la dice lunga sul successo che ha avuto. Del resto manca la base del cartone culto degli anni ’80: la pallavolista Mila non è il fulcro dei 52 episodi, ambientati non in Giappone ma in Cina e che vedono protagonista l’intera squadra (sì, della psicologia delle amiche di Mila si poteva anche fare a meno). Ma soprattutto, per i fan italiani, manca il vero quid di tutto il cartone: la sigla, che col refrain «sempre, sempre così, sarà per Mila e Shiro» faceva un buon 70% del risultato.
la prima serie Mila e shiro - due cuori nella pallavolo
Aggiungo all'articolo sopra riportato che mollti vecchi fans della prima serie si sono lasciati illudere , aspettandosi la continuazione o una ripresa dela storia d'amore tra i due , dalla sigla ( vedi sotto ) e dal titolo tradotto con furbizia in modo d'attirare anche i seguaci della prima serie e del manga nonostante le fortissime differenze tra i due ( III )
il modo migliore di continuare la serie era che mila e il suo gruppo vincessero le olimpiadi in oro e durante essa mila si sarebbe rotta il tendine d achille ma dp due anni si sarebbe ripre sa e poi il giappone avrebbe vinto anche le seguenti olimpiadi poi mila e shiro si sarebbero sposati e tt sarebbe andato bene ma dato che i produttori di questa serie sono i cinesi ma nn i giapponesi nulla quadrava più. hanno deciso di fare una nuova serie con un nuovo continuo ma a quasi nessuno è piaciuta la serie . a noi piaceva delle prima seri l amore la felicità la passione l amicizia ora è tutto svanito. mila nn è più la vera protagonista, l amore per shiro nn c'è più, e la passione mi chiedo dv sia finita. amo mila e shiro e sinceramente amo anche la pallavolo e so che in realtà è tt diverso pk nessuno sceglie le pippe pk poi mila fa una mega schiacciata se poi dicono che nn può ripigliarsi? provo un forte disgusto e so chè è solo un cartone , ma io volevo rispecchiarmi in questa serie, e come dice mila NON VOGLIO CHE IL MIO SOGNO FINISCA QUI. voglio che tutto si ralizzi e nn riesco ad accettare tutto questo 😢😢💔💔💔
Emmanuela Osei3 giorni fanella prima stagione c'era più amore tra Mila e Shiro 😘😘💑💑💑💑💑💏💏💏💏💏💏💏💏💏💏💏💏 adesso è una merda 💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩😱😱😱😱
Livia Di Rella 2 mesi fa
Sono scioccata da questo orrendo continuo di uno dei piu bei cartoni animati! Al posto delle giocatrici piu brave della pallavolo Giapponesi (Mila, Nami e Kaori) inseriscono una lottatrice di Sumo , una ballerina e una ragazza che pratica arti marziali, e pensano bene di mettere in panchina Kaori, sostituire Nami e rendere uno zimbello Mila!Lo so che è solo un cartone ma è uno SCHIFO!! Non merita ne di essere visto e ne di chiamarsi Mila e Shiro!
qualcuno\a arriva non a torto a limite del complottismo e vedere da parte della cina un uso ideologico propagandistico
non vorrei ingenerare inutili polemiche e ho rispetto per tutte le correnti politiche, ma in questo sequel si vede chiaramente una certa propaganda politica. La produzione cinese avrà imposto determinati canoni, purtroppo. Ecco perché i sentimenti amorosi (mila e shiro) sono annullati: il lavoro duro prima di tutto e a qualsiasi costo per un IDEALE COMUNE.... Glin è al centro dell'attenzione perché depositaria di un tesoro culturale esclusivamente cinese (Kung Fu). Inoltre, nell'ultimo episodio si vedono le nostre 3 eroine (mila, nami e kaori) tutte e tre con la maglia della nazionale cinese. Potrebbe essere un errore oppure un subliminale messaggio del tipo "noi ci prendiamo chiunque"... Ci sarebbero altre cose che ho notato, ma queste sono le più lampanti ma fermo qui .
Ora non pensate che ci siano anche appassionati insoddisfatti o delusi ci sono anche quelli a cui , come il sottoscritto ( ma di questo ne parliamo a breve ) non è dispiaciuta .. Eccone due esempi sempre dallo stesso canale di youtube citato prima
eLisa p1 anno fa
Rivedere Mila è sempre molto bello... Certo la prima serie era molto diversa, più goffa e più commedia... Invece questa serie è un po' più matura. I disegni sono abbastanza buoni e i vari personaggi, con i loro caratteri (tutti differenti) sono di gran lunga più simpatici rispetto a quelli della prima serie. Quello che mi dispiace non vedere qui è il proseguo della storia d'amore di Mila e Shiro ma anche in questo episodio... Dani Mitamura sottoposto di Diamon?! Cavoli.. Nella prima serie non erano allo stesso livello?! Ecco questo mi spiace un po'...
non sono riuscito a copiare il nome
Ma piantatela di dire che fa schifo!! l 'unica cosa su cui avete ragione sono gli errori di grafica(la maggior parte sono trascurabili,altri 1po' meno) ma x il resto siete voi che non accettate i cambiamenti perchè siete troppo ancorati al passato! è ovvio che debba essere una serie diversa,altrimenti dove sarebbe la novità?
A me non è dispiaciuto perchè nonostante le numerose pecche e contraddizioni alcune trascurabili e poco irrilevanti (quelle capitano spesso che involontariamente cinema o nelle serie tv possano esserci delle contraddizioni o errori di montaggio o cronologiche ) che fanno anche sorridere qui alcuneAltre piuttosto gravi che invece fanno giustamente non solo i fans della prima serie ( piùaperti ) ma anche i fans di anime
video presi dal canale di youtube ILrecensoredeliranrte le prime 12 puntante ma in questa discussione avuta su youtube
Schifato no, anzi mi divertiva seguirlo. Il fatto è che ho la cattiva
abitudine di stoppare le serie trash quando faccio le recensioni, e
purtroppo non l'ho più seguita oltre il 12 :(
Magari la riprendo, e non è impossibile che io faccia una terza video-recensione, d'altronde questa è stata la prima, ma è anche quella che mi ha dato più soddisfazioni, sia a me che ad i pochi che mi seguono, in più, grosso pregio, è DOPPIATA IN ITALIANO. Senza doppiaggio italiano le video-recensiono fanno molto molto meno ridere, e le battute sono meno incivisve per una serie di ragioni.
continuerà' con la sua recensione \ stroncatura delll'anime , quindi continuiamo a seguirlo
e che dimostrano come il sequel non sia riuscito completamente e fanno purtroppo passare in secondo piano le cose positive in esso contenute Infatti io ci h visto rispetto alla serie originale,in cui tutto ( al massimo da ricordi che ho il 90 % ) ruotava intorno a Mila e gli altri personaggi ( salvo shiro e il duo Nami e Kaori , e gli allenatori delle due squadre ) erano solo di contorno; infatti, la maggior parte delle compagne di squadra erano personaggi anonimi i cui nomi erano scanditi solo occasionalmente dai cronisti.
In questa serie, invece, la storia ruota attorno all'intera squadra e, usando l'escamotage della squadra da ricreare da zero, vengono presentate tutte le compagne di Mila, mostrando una caratterizzazione ben definita per ognuna di loro. Ci ho visto anche , sempre rispetto alla serie originale , più solidarietà ed altruismo ed attaccamento alla squadra
. Vedere i casi ( da https://milaeshiroilsognocontinua.jimdo.com ) di
Ling Lau
Ling è la giocatrice più anziana delle Dragon Ladies e gioca nel ruolo di libero. Ling è anche la seconda allenatrice della squadra dopo Shiro e si occupa principalmente di aiutare le nuove leve ad esprimere il loro potenziale.
che nonostante rischi per la sua salute continua nell'ultima partita di promozione a giocare fino in fondo portandoli alla vittoria e ad salire di serie
loro potenziale.
Yip Wah Zhang
Alzatrice di grande talento, torna a giocare a pallavolo dopo un brutto infortunio alla schiena non del tutto risolto. Ma nonostante questo, il suo talento la porterà a giocare persino da titolare in squadra per gli attacchi che riesce ad eseguire con Glin e con Siu Lan.
che nonostante saprà che se giocherà ancora , per la sua schiena , non potrà mai più fare qualsiasi tipo di sport ed attività fisica , continuerà a giocare la partita facendoli arrivare alla finale del mondiale per club
Ed altri episodi di cui non non ricordo delle altre della squadra .
Si rimane , ed questa è la risposta a chi dice che non ha niente a che vedere con gli anni 80 , legati alla cultura del periodo della serie originale cioè un richiamo se pur leggero allo scontro in rock IV tra rocky ed Ivan drago .
voto finale 5.5 - 6 un vero peccato , un tentativo non completamente riuscito eppure aveva tutte le caratteristiche per riuscire . Magari alle prossime olimpiadi ne faranno uno più bello e riuscito