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22.1.21

Il dovere di non dimenticare

 A  chi mi dice  che   sono noioso  e  parlo di  anticaglie  quando  scrivo  sul   la  giornata   della memoria  e  sula  giornata  del ricordo    dedico questo post  anche  se   è come dare le perle  ai porci  ma  io non mi  scoraggio e  continuo d'altronde  e  per  loro    che scrivo     e  condivido 

La shoah, le foibe, i gulag  sono    tragedie ed  aberrazioni ( ovviamente   da  non mettere    sullo stesso  piano e  paragonate   fra  loro    secondo  la  classica logica : << il mio  è  più grande  del tuo  >>     o quando si  parla  di  uno    :  <<   non hai  parlato   di quello che  hanno  fatto ..... ecc >>    pur  essendo   tragedie   ed  eccidi  )     che  dovremo  aver  imparato   e chiunque si presti o, peggio, sia artefice di strumentalizzazioni non ha capito nulla di quanto è accaduto, ma soprattutto non capisce che sono proprio gli atteggiamenti divisivi a fomentare queste tragedie  e  a  far  si  che  le  ferite    che  esse   hanno portato  a sanguinare  ancora  . 
Infatti   <<  Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre >>.  ( Primo Levi)   ed proprio  la  frase  citata  prima che  mi  porta  a  confermare ed  ampliare  le  riflessioni espresse   nel precedente  post   :   << memoria e retorica>>  , ovviamente  cercando il  più possibile  a   non  scadere  nella  retorica  ufficiale e  d'accatto  usata   come  una clava  contro  il tuo avversario politico  culturale  e    non fare  i  conti     con il proprio passato   ma    sminuendolo e scaricando le responsabilità    solo ed  esclusivamente  su uno dei protagonisti  degli eventi  .  Ma  soprattutto   s'ignora   che  La storia  ( e determinati eventi  storici  complessi  come  quelli  del confine  orientale      che  si ricordano    il 10  febbraio   di  ogni anno  ) non si può studiare e citare a senso unico ma    a  360    e  bisogna    fare  una  guerriglia  contro  culturale    coloro che  chiedono  : 1)   memoria  condivisa  ignorando  la distinzione fra    memoria  e   fatti   avvenuti realmente  ,  e  senza   aver  fatto  i conti  con il proprio passato  o  senza  onesta intellettuale      e culturale  nell'ammettere   che  l'idea  che porti avanti  è errata e    bisogna  acettare  di cambiarla   ., 2)  che  impongono ed  obbligano  a ricordare  come  vogliono loro  e  se  poco poco    dissenti   o  proponi  un ricordo diverso    vieni tacito di negazionismo ed  revisionismo  .
Concludo  che per il 27  gennaio    ovvero la  giornata  della  memoria    parlerò   di  due  temi poco battutti   \  trattati   dalla memorialistica     del  27 gennaio  :  1)  sonderkommando, al plurale, sonderkommandos (in italiano: unità speciale)  termine  con  cui   s identificò gli speciali gruppi di deportati, per la maggior parte di origine ebraica, obbligati a collaborare con le autorità  azionalsocialiste all'interno dei campi di sterminio nel contesto della Shoah. Compito principale dei sonderkommando fu collaborare con le SS nel processo di sterminio di altri ebrei deportati insieme a loro, durante le operazioni di rimozione dei corpi dalle camere a gas e quelle successive di cremazione. 2) delle done reclutate per i Lagerbordell (definite “antisociali”) venivano principalmente dai lager di Auschwitz e Ravensbrück: prostitute rigorosamente tedesche o provenienti da paesi occupati come Ucraina, Polonia e Bielorussia.    dell'olocausto delle donne non conformi o inutili ovvero le prostitute nei lager

22.1.17

L'altro 27 gennaio giornata della memoria seconda puntata l'omoolocausto

 Nonostante  il mio intento sia  chiaro   fin  dalla puntata   precedente  e  dagli altri  post    sulla  giornata  del  27   gennaio  2017     faccio per  chi  dovesse   leggere    ,  non avendo letto  o  letto  male t precedenti post   a  tale  argomento  .

L'Olocausto degli ebrei europei fu l'aspetto più tragicamente macroscopico   ed    eviente   del pensiero razzista portato alle sue estreme conseguenze. L'intolleranza verso "il diverso da se" che è l'elemento fondante di ogni razzismo venne applicato in primo luogo verso gli ebrei ma non soltanto verso di loro. Il numero delle vittime ebree e la scientificità con la quale i tedeschi perseguirono lo sterminio totale ha meritato l'uso del termine "Olocausto", oggi con più esattezza denominato "Shoah". Infatti  secondo  / A fianco dell'Olocausto si manifestarono altri orribili crimini frutto di quello stesso razzismo che generò la "Soluzione Finale". Altri gruppi di individui, altre etnie vennero individuate come inferiori dai nazisti e contro di esse furono perpetrati crimini abominevoli. In primo luogo i nazisti considerarono "inferiori" i popoli slavi e ciò si tradusse nel tentativo di annientamento dei polacchi e nell'assassinio - in disprezzo di ogni regola di guerra - di circa 2.000.000 di prigionieri di guerra russi.

Dopo  questo  spiegone     facoltativo   veniamo  al post  d'oggi  .  Iniziamo   con  elenco  di siti   da  cui  ho tratto   e ricavato  l'articolo    che trovate  sotto    




fin quando ci saranno persone     come  lui ( evito di scrivere  altro  sia per  abbassarmi al  suo livello , sia  per  evitare   di finre  in tribunale  con l'accusa  di vilipendio   alle istituzioni   in quanto  SIC   il potere    ha il coltello dala  parte del manico  sia perchè  è come  sparare sulla  croce  rossa   ) 


 continueranno   a negare  l'olocausto  dei gay e lesbiche io , come  ho detto  più volte in questi 13 ani di blog    e  in post  recenti  

Risultati immagini per omosessuali nei lager
In secondo luogo l'intolleranza razzista si esercitò verso i deboli: i malati di mente, gli incurabili, i disabili. Per queste persone venne varato il "Progetto T4", meglio noto come "Progetto Eutanasia" che condusse alla morte circa 70.000 cittadini tedeschi. La stessa idea secondo la quale esistevano "vite indegne di essere vissute" portò alla persecuzione in tutta l'Europa occupata dei Sinti e dei Rom, vale a dire degli zingari che a decine di migliaia vennero fucilati o mandati alle camere a gas dei campi di sterminio. Infine il razzismo tedesco si volse contro gli omosessuali contro i quali il secolare pregiudizio era ben radicato nella società tedesca e  non   solo  .

« Anche gli omosessuali sono vittime dimenticate del regime nazista. Quanti siano stati condannati e internati nei lager non è noto , sia per la distruzione di parte degli archivi, sia perché molti di loro come altre categorie di perseguitati dai nazisti, sono stati catturati dalla Gestapo e fatti sparire in base al decreto Nacht und Nebel ("Notte e nebbia") emanato da Hitler il 7 dicembre 1941, con lo scopo di eliminare i "soggetti pericolosi per il Reich", senza lasciare traccia »(Giorgio Giannini in Vittime Dimenticate) .le  testimonianze  di : 1) Pierre Seel (Haguenau, 16 agosto 1923 – Tolosa, 25 novembre 2005) uno scrittore francese il quale  fu l'unico omosessuale francese ad avere testimoniato a viso aperto la deportazione delle persone omosessuali ad opera del nazismo.  2) Heinz Heger era uno studente ventiduenne dell'Università di Vienna senza alcun impegno politico, non era membro dell'associazione studentesca nazista né di qualsiasi altra organizzazione.Cresciuto in una famiglia cattolica osservante ciononostante trovò in sua madre comprensione e accettazione per la sua omosessualità. Heinz non fece mistero con nessuno della propria omosessualità e gli effetti non tardarono a manifestarsi. Infatti  oltre  a  finire  nei lager  nazisti con la liberazione dei campi da parte degli Alleati paradossalmente  e  gli come   tutti  i triangoli rosa  (  vedere  url  sopra   citati  )   non riacquisto la libertà ,  in quanto  gli  Americani ed Inglesi non considerarono gli omosessuali alla stessa stregua degli altri internati ma criminali comuni.
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In più non considerarono gli anni passati in campo di concentramento equivalenti agli anni di carcere. Ci fu così chi, condannato a otto anni di prigione, aveva trascorso cinque anni di carcere e tre di campo e per questo venne trasferito in prigione per scontare altri tre anni di carcere.> Si stima che, tra il 1933 e il 1945, furono arrestati circa 100.000 omosessuali. Dal momento che i registri sono incompleti, non sapremo mai quanti finirono nei campi di concentramento. Devono essere stati molte migliaia. Nei campi, i prigionieri gay erano trattati come la feccia della feccia, disprezzati dalle guardie SS -ma anche dagli altri detenuti. Infatti  gli abusi  compiuti  verso di loro  da  i medici nazisti (  il più noto  è Josef Mengele ) non furono mai citati durante il processo di Norimberga e nessuno dei dottori nazisti coinvolti venne perseguito.I gay erano ultimi tra gli ultimi, paria in quell'universo mostruoso che era il lager. Molti di loro vennero castrati, alcuni addirittura su propria richiesta, per dimostrare al regime l’intenzione di “guarire dalla malattia” e sperando così di tornare a casa. Molti altri vennero usati come cavie per esperimenti clinici, come l’impianto di una ghiandola artificiale di testosterone che, nelle intenzioni dei macellai del Reich, avrebbe dovuto sanare la devianza omoaffettiva. Centomila omosessuali furono coinvolti dalle purghe naziste: 60mila scontarono la pena (dai 5 ai 10 anni) in carcere, dai 10 ai 15mila furono internati nei campi di concentramento. Numeri importanti di un Olocausto dimenticato. I crimini nazisti contro l’omosessualità non devono essere dimenticati. Se non ricordiamo noi le vittime gay, chi lo farà? Molti monumenti, film e musei non menzionano nemmeno la vicenda dell’imprigionamento e assassinio degli omosessuali. fanno eccezione   due  film diretti  :   Bent  e il  rosa nudo
 e alcuni film   che trattano il tema dell'omosessualità nei lager  nazisti e  leggi   ed  le  persecuzioni  fasciste   in maniera indiretta  in particolare   la  finestra  di fronte  se poi qualcuno\a   ne  conosce altri mi faccia  sapere

 Non  riesco   a  scrivere  oltre  per  via  delle  lacrime e  gi orrori  che ho letto nella  consultazione dei siti    sopra  riportarti e  chi  si  sono accumulati  in  seguito  alla  ricerca  e lettura  di articoli   sugli   altri olocausti 


24.1.16

anche noi italiani abbiamo fatto la shoah e l'olocausto I campi di concentramento fascisti in Jugoslavia

  anche noi italiani    non fummo immuni  dai  crimini dell'olocausto  ma  di questo  non tutti  ne parlano e  chi lo fa  viene bollato  come   anti patriota  

Lunedì, 29 June 2015 17:45 Scritto da Davide Allegri



I campi di concentramento fascisti in Jugoslavia







“Il mio nome è Marija Poje. Sono una ex internata nel campo di concentramento forzato di Rab-Arbe e di Gonars. Sono nata il 5 aprile 1922 a Gorači, un paesetto sperduto tra i boschi al confine tra la Slovenia e la Croazia. Sono stata arrestata e internata alla fine del mese di luglio del 1942 con tutta la mia famiglia, con tutta la gente del mio paese, i bambini, i vecchi, tutti. Ci hanno bruciato le case a Stari kot dove mi ero trasferita dopo il matrimonio. Siamo partiti solo con quello che siamo riusciti a portarci dietro. […]In quella bolgia infernale dove il pianto dei bambini si alternava agli urli delle donne alle quali avevano appena fucilato il marito, io ho pensato solo al mio bambino che allora aveva 16 mesi ed era sempre con me, perché avevo paura che ci dividessero e non avevo fiducia in nessuno. Essere divisi dalla famiglia, dagli abitanti del proprio paese o da gente conosciuta era la cosa peggiore che sarebbe potuta accadere. Noi gente di montagna eravamo abituati a stringere i denti, ma l’insicurezza della nostra posizione e la crudeltà dei soldati ci facevano stare in apprensione. […] La mattina seguente dopo un ultimo appello e dopo averci diviso dagli uomini, ci hanno fatti salire sui camion per portarci chissà dove.”
A prima vista questa sembra una delle tante testimonianze toccanti dei sopravvissuti ai campi di sterminio della Germania nazionalsocialista sparsi nell’Europa occupata. Ma qualcosa non torna, nei nomi di luogo: Rab, un’incantevole isola dell’attuale Croazia e Gonars, che a dispetto del nome, si trova in Friuli a pochi chilometri da Palmanova. Certo non sarebbe una novità venire a conoscenza di lager in terra italiana, vista la terribile fama guadagnata ad esempio dal campo di concentramento di Bolzano. Probabilmente campi sorti e gestiti dai tedeschi in Italia ed in Croazia dopo il 1943, dirà qualcuno. Assolutamente no: essi erano campi di concentramento voluti e organizzati dall’Italia fascista all’indomani dello scoppio della Seconda Guerra mondiale. Forse non votati allo sterminio sistematico e scientifico di una razza, come quelli del Reich tedesco, ma luoghi di orrore e morte del tutti simili a quelli ideati dal Führer.



Sorti per piegare la resistenza dei popoli dei Balcani ma, si badi bene, non certo destinati solo ai partigiani di Tito ed ai combattenti. In questi campi venivano indistintamente segregate e lasciate morire di fame e di malattie le popolazioni iugoslave  
Uomini, ma soprattutto vecchi, donne e bambini: come Marija che aveva solo vent’anni ed era incinta. Il campo si portò via entrambi i figli dopo la fucilazione del marito. Una vita spezzata e segnata per sempre. Come lei decine di migliaia di civili subirono una sorte analoga. “Nei 29 mesi di occupazione italiana soltanto nella provincia compresa tra Lubiana e Fiume vennero fucilati cinquemila civili, 900 furono i partigiani catturati e fucilati e, in base ai dati a disposizione presso l’Archivio Centrale dello Stato a Roma, furono più di 20.000 i deportati civili sloveni internati nei campi di Arbe, Chiesanuova (Padova), Monigo (Treviso), Gonars (Udine) e Renicci di Anghiari (Arezzo)” sostiene Boris Mario Gombač (articolo completo qui), lo storico italo-sloveno che insieme ad altri come Angelo del Boca per l’Africa e Carlo Spartaco Capogreco per i Balcani, sta cercando di rompere il velo di silenzio e omertà sui crimini commessi dal fascismo nelle sue “colonie”. Studi che distruggono lo stereotipo del “soldato italiano buono” a confronto con i tedeschi “cattivi” e che mettono in luce la necessità di approfondire ulteriormente queste vicende. Si trattava di campi del tutto “illegali”, vale a dire non visitabili dalla Croce Rossa internazionale e dove i detenuti non potevano ricevere aiuti, pacchi viveri e visite dall’esterno. Campi dove gli internati erano costretti ad una durissima lotta quotidiana per la sopravvivenza: “ormai la sopravvivenza era diventata una lotta di tutti contro tutti. Si lottava contro gli abitanti delle altre tende, contro i militari ma anche contro i nostri uomini che dall’altra parte della rete pretendevano dalle mogli il loro rancio quotidiano. Nelle nostre menti era inciso solo un pensiero: chi riusciva a sopravvivere un giorno più degli altri era vivo e chi non ce la faceva lo portavano giù verso le fosse comuni. Ormai eravamo solo l’ombra di noi stessi. I giorni e le notti passavano tra il pianto e i gemiti continui dei bambini affamati o assetati che andava avanti per mesi” prosegue la testimone nel suo toccante racconto.



Solo l’armistizio del 1943 interruppe questo orrore. Marija, nel frattempo trasferita da Rab a Gonars così descrive la fuga: “All’uscita del campo eravamo mal messi, le gambe non ci tenevano e dopo pochi passi eravamo stanchi come se avessimo falciato l’erba tutto il giorno. Un militare ci aveva dato del riso, ma non sapevamo cosa farne, non sapevamo come cuocerlo e mangiarlo. Per strada abbiamo trovato gente che ci dava del pane. Qualcuno vedendoci ripeteva esterrefatto “poveri bambini, poveri bambini”. Alcune donne ci hanno portato pane e sapone indicandoci i bambini. Era buona questa gente.” Un barlume di umanità in una vicenda turpe e taciuta troppo a lungo.

la rai e i media si dimentica di celebrare \ ricordare il 27 gennaio

siamo vicino al 27  gennaio  , strano che la Rai   dimentica    ( di solito ci faceva  due  palle  cosi )   di ricordarlo  .  Certo da  un lato  è meglio  perchè tali eventi vanno  ricordati sempre  e non ipocritamente  e  non solo quel determinato giorno  Infatti per  non dimenticare ne parlo adesso e  se  capita  (  vedete archivio  del blog  )  anche  al di  fuori del giorno canonico  .
Anzi   che fare  il  solito pistolotto e la solita  spiega    vi accontenterò delle storie    è  questa  è  una   di  oggi  .  Infatti   <<  Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. Per questo, meditare su quanto è avvenuto è un dovere di tutti. >>  Primo levi .  Ma  sopratutttutto perchè cerco di fare  mio    giorno per  giorno    quanto dice  : << La pagine della Memoria non vuole essere solo la memoria del più grande genocidio dell'umanità ,ma anche la memoria dei tanti eccidi ,sopraffazioni in nome di ideologie,religioni e atteggiamenti dell'uomo volto non alla pacifica convivenza e al dialogo , ma all'odio pervicace tra gli uomini in nome del bene dell'umanità invece è solo odio per essa. Ricordare vuol dire non solo commemorare ,ma anche capire i perchè di quelle stragi e come esse possono verificarsi ancora . ricordare significa capire e vivere. >>  l'intonazione a alla  , aggiornata  continuamente  , pagina facebook Il Giorno della Memoria :27 gennaio 1945 -Mai Più!!!!!!!!!


Perché a volte  per  salvarsi  dall'inferno ,si  perchè  l'inferno  è  anche qui in terra  e  dentro  ciascuno di noi , basta  anche  un po ' di culo fortuna  o  miracoli    come la  prima storia     che  vado a raccontare  


per  approfondire
http://www.blogtaormina.it/2014/01/27/lorigine-dellodio-contro-gli-ebrei-quando-nasce-e-perche/176777
http://www.prefettura.it/catania/contenuti/9096.htm


da  http://www.lavoceditaranto.com/
News AUTHOR: ELEONORA BOCCUNI - 21 GENNAIO 2016
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Speciale Shoah // La storia di Klara: “Sopravvissuta ad Auschwitz perché era finito il gas”



La donna ha raccontato la sua amara esperienza trascorsa in tre lager, oltre all’ironia delle SS nel giorno della sua “salvezza”
Klara Marcus, il nome della donna che, originaria della Romania, ha voluto raccontare la sua esperienza all’interno del campo di concentramento di Auschwitz.
Una testimonianza diretta e, al contempo, agghiacciante che permette di ripercorrere gli anni più bui della storia dell’umanità; anni in cui la “diversità” era simbolo di imperfezione e impurezza; anni che hanno scritto parte della storia mondiale, i quali narrano le inaccettabili, condannabili e deplorevoli azioni compiute illogicamente dagli uomini che sottostavano alle direttive di un uomo spregevole, abietto e ignobile.
Klara Marcus


Quella che vi raccontiamo è la storia incredibile di una donna che, nonostante le angherie e i soprusi subiti fisicamente e moralmente, ha avuto la forza di andare avanti (senza la sua famiglia), creandosene una nuova, riuscendo a sopravvivere a tre campi di concentramento: Dachau, Ravensbruck e Auschwitz.
Ecco la sua preziosa testimonianza, raccontata al tedesco Bild, in merito alle vicende e alle barbarie che segnarono il periodo della Seconda Guerra Mondiale: “Oggi è il tuo giorno fortunato”, questo è ciò che, inizialmente, rammenta Klara Marcus; ciò che le SS le dissero quando la fecero uscire viva (assieme ad altre donne) da una camera a gas di uno dei più grandi campi di concentramento costruiti, quello di Auschwitz.
“Quando ci hanno fatto entrare e hanno aperto il gas, si sono accorti che era finito. Una delle guardie ha scherzato dicendo che era il nostro giorno fortunato perché ne avevano già uccisi talmente tanti che non era rimasto gas per noi. Quel giorno Dio mi stava guardando”.
La donna, costretta a entrare nella camera a gas, pesava solo 32 Kg e, fortunatamente, da quel momento riuscì a trovare la forza di fuggire da quell’inferno e tornare nella sua patria, dove, seppur senza più una famiglia, trovò il coraggio e la determinazione di ricostruirsi una nuova vita assieme a colui che, poi, sarebbe diventato il suo compagno di vita, suo marito.
“Quel giorno ho capito che non avevo veramente nulla da perdere”, commossa racconta a un rappresentante del governo romeno, Anton Rohian, il quale si recò presso la sua abitazione per farle visita per congratularsi con lei. “In questa storica occasione”, proferisce Rohian, “Ho portato una bottiglia di champagne, un mazzo di fiori e un attestato di onorificenza per ringraziare la signora Marcus per essere tornata a Marumares dopo tutto quello che ha attraversato nella sua vita”.
Le lacrime di una storia vissuta, il volto e gli occhi di chi ha vissuto la disperazione sulla propria pelle; il coraggio di una donna che ha continuato a lottare per amore e per amare, perché, nonostante l’odio, il bene supremo vince su tutto!

Eleonora Boccuni




la  seconda  una  reazione creativa  a  le schifezze  dei nazifascisti  o qualche ragazzino imbecille
 




27.1.15

solo con la memoria ed il ricordo di quel che è stato a 360° si evitano simili cose e che tali idiozie già condannate dalla storia ancora resistano emettano radic sempre più profonde



A pescidere dalla data d'oggi 27 gennaio  voglio non tanto ricordare gli avvenimenti dellla shoah e dei vari olocausti lo ho già fatto nei post precedenti ,  e  di  cui   non so   che  dire   se  non


 ma vorrei  invitare specie    le  nuove  generazioni   ad una riflessione .perchè il male ,  l'odio e  l'ignoranza  si  tali ev enti si nascondono dietro i più  èiccoli gesti  . Infatti  come si diceva nel titolo è a causa di anche a causa di un uso scriteriato ed imbecille , ecc della cultura che tali orrori si ripetono e ancora si mantengono in vita .
Riprendo la discussione ( in quanto ormai con i nuovi sistemi di massa blog e siti stanno diventando tutt''uno con i social network ) avvenuta   quyalche  giorno fa   fa sulla mia bacheca di facebook più precisamente https://www.facebook.com/redbeppeulisse1/posts/10206222977643324 e   nata  dal ricordo riemerso  improvviso   dai miei ricordi  ,     rivedendo   mentre   cercavo  materiale  in rete  sula  giornarta  della memoria    ditasle  scena del  film  Jona che visse nella balena  << un film del 1992 di Roberto Faenza, tratto dal romanzo autobiografico dello scrittore Jona Oberski intitolato Anni d'infanzia. Un bambino nei lager.  >> (  da  Wikipedia )
Ora     credo che sia più  colpevole  chi  come  disse    Tullia Zevi (1919-2011)   in quiesto  articolo  del  corriere della sera del 19\10\1994 presidente dell' Unione delle comunita' ebraiche italiane .   << trovo che sia di pessimo gusto manipolare testi musicali, travisando spirito e significato >>  .  Infatti   io  trovo  ,   addirittura  mi lascia indifferente   chi    fa  tali  "deturpamenti "  ( ovviamente  è un mio parere  personale  verso  tale  genere  musicale  )    per  giunta     poco originale   perchè  se  gli ascoltate  in seguenza    lo  si nota    ripresa  e rieleaborata   dalla versione di Morricone  
Infatti un conto   è  una  rielaborazione  musicale pessima o bella che sia  il gusto  è soggettivo  
( a  voi  ogni  giudizio i merito     alle  due   versioni  . La  prima   tratta  dal film    Jona che visse  nella bocca dela balena    ., la seconda   dalla versione dance      sotto riportate    ) 




 
   un altro  è  l'utilizzo  (  non so   se  viene ancora  nelle  curve   in quanto  ho  smesso  d'interessarmi a qual mondo    dall'età   22\23  anni  )  come supporto  ad ideologia malte   e  condannate  dalla  storia  . 

28.1.14

Wilhelm Brasse, fotografo di Auschwitz, cheper lo shock non riuscì più a fare il suo lavoro

 concludo i miei post     sulla  giornata del 27    con questa  storia   , che     vale   per tutti\e  quelle persone  che  hanno  vissuto  orrori simili  di  ideologia malate   ed astruse  
da  http://en.wikipedia.org/wiki/Wilhelm_Brasse
La  storia   che riporto  è quella  del fotografo polacco, deportato ad Auschwitz, a documentare l'orrore nazista,Il suo nome era Wilhelm Brasse foto a sinistra  )  ed era nato nel 1917 a Zywiec. Lo avevano internato perché aveva rifiutato di arruolarsi nell'esercito tedesco. Era destinato alle camere a gas, ma la sua abilità di fotografo lo salvò. I nazisti gli affidarono l'ufficio identificativo e ritrasse migliaia di prigionieri. Fotografò anche esecuzioni, cataste di morti, e soprattutto i risultati degli esperimenti medici di Josef Mengele e Paul Kremer. Rischiò la vita ogni giorno per nascondere parte di quel terribile materiale e portarlo all'esterno, perché il mondo «doveva sapere».
Ebbene l'eccezionale   storia di un uomo temerario, scomparso ultranovantenne nel 2012, ora è un libro. Luca Crippa e Maurizio Onnis, scrittori e consulenti editoriali, hanno ricostruito l'esistenza de“Il fotografo di Auschwitz” (Piemme, 278 pp.14,90 euro).

da  l'unione sarda del  27.1.2014  


Chi era Brasse quando fu deportato?
«Un giovane pieno di vita avviato a una professione rara: era un artista della fotografia. Finì ad Auschwitz e divenne uno dei massimi testimoni dei misfatti del nazismo».
Come avete ricostruito la sua vita?
«Abbiamo incontrato i figli, un medico e una casalinga. Ci hanno confermato molte notizie e fornito documenti inediti. Abbiamo poi lavorato su due importanti interviste nelle quali racconta episodi che non ha mai dimenticato, e sono la trama del nostro libro».
I più interessanti?
«Gli incontri con molti prigionieri, ma anche con kapò e ufficiali delle SS. Svolgeva il suo lavoro con occhio sensibile anche quando documentava gli esperimenti medici».
Materiale scioccante?
«Brasse raccontava in lacrime: quei ricordi lo hanno lacerato. Gran parte delle foto sull'Olocausto, custodite ad Auschwitz e Gerusalemme, le ha scattate lui. Lavorò per la resistenza polacca. Ma la sua azione più importante è stata salvare le fotografie».
Una volta libero?
«Cambiò mestiere e fece il salumiere. Non riuscì più a fotografare»
Francesco Mannoni

24.1.14

post dedicato ai revisionisti estremi \ negazionisti dell'olocausto \ shoah [ perchè ricordo l'olocausto ]

Come da titolo il post d'oggi è dedicato a tutti quelli \ e che con


prende per  oro colato    gruppi  e siti  revisionisti estremi- negazionisti  

tale  gruppo (  facente  caèpo a  http://olodogma.com/ o  http://olodogma.com/wordpress/  ed  al  gruppo  facebook https://www.facebook.com/RevisionismoStorico è  stato condanato  come potete  leggere   da  questa   sentenza  http://snipurl.com/28ht7m0  in cui viene rigettato  il loro ricorso  


N.b
uso questo termine  per  1) per  distinguerlo dal normale  revisionismo  che a  volte  può essere    funzionale alla storia  e ala  sua ricerca  , in quanto  niente  e per  sempre   \  fisso definitivo   e  determinati eventi  ed opinioni  \  interpretazioni possono essere messi in discussione   da  nuovi documenti  e\o testimonianze  , ecc ., 2) per il labile  confine tra  revisionismo e  negazionismo  

 ed  è per  questo che   l'unica  arma che ci rimane  è  il ricordo per evitare che similei  stronzate diventino verità ,e che la verità diventi bugia
Ma soprattutto 

Non dimenticateVi chiedo una sola cosa: se sopravvivete a questa epoca non dimenticate. Non dimenticate né i buoni né i cattivi. Raccogliete con pazienza le testimonianze di quanti sono caduti per loro e per voi. Un bel giorno oggi sarà il passato e si parlerà di una grande epoca e degli eroi anonimi che hanno creato la storia. Vorrei che tutti sapessero che non esistono eroi anonimi. Erano persone, con un nome, un volto, desideri e speranze, e il dolore dell 'ultimo fra gli ultimi non era meno grande di quello del primo il cui nome resterà. Vorrei che tutti costoro vi fossero sempre vicini come persone che abbiate conosciuto, come membri della vostra famiglia, come voi stessi. Julius Fucik eroe e dirigente della Resistenza cecoslovacca, impiccato a Berlino l’8 settembre 1943




http://ita.vho.org/
http://it.wikipedia.org/wiki/Revisionismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Revisionismo_storiografico
http://it.wikipedia.org/wiki/Negazionismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Negazionismo_dell%27Olocausto
http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/negaz-ita/negaz0.htm
http://olokaustos.org/saggi/saggi/revisionismo/index.htm  con  le relative pagine




26.1.13

nei lager Nazisti non solo ebrei ma anche Omosessuali



Fin quando esisterà umanità di serie A, di serie B e di serie C, fin quando l'Amore sarà catalogato, condannato, offeso, violentato, saremo tutti meno umani, l'Amore di tutt* sarà violentato e impedito. L'Umanità è tale se vale per tutti, l'Amore non è negato o minacciato da altro Amore: se alcun* non possono amare, non può amare nessuno...
22 dicembre 2012 - Alessio Di Florio ( PeaceLink e Ass. Antimafie Rita Atria)
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Lo so che  basterebbe   questo  documentario  ma   in una società  dove nela maggior parte dei casi verba  volant  scriptum resta ne parlerò anche  con dei link  ed  alcune news    trovaste  sia in giro per  la rete  sia   chiacherrando con amici \che  omosessuali   .





Il Paragrafo 175 (noto formalmente come §175 StGB) è una dele tante  discriminazioni che hanno subito  nella Germnania   gli omosessuali  .  Esso  era un articolo del codice penale tedesco in vigore dal 15 maggio 1871 al 10 marzo 1994. Esso considerava un crimine i rapporti sessuali di tipo omosessuale tra uomini, e nelle prime versioni criminalizzava anche la bestialità.
Ampliata   . nel 1935 e aumentarono di notevolmente i procedimenti in base al paragrafo 175; a migliaia morirono nei campi di concentramento, indipendentemente dal fatto che fossero colpevoli o innocenti . abrogata completamente nel 1994 dopo la riunificazione tedesca. 
Homocaust la persecuzione nazista degli omosessuali (  Gay  e lesbiche  )  è , dopo ebrei e zingari, il terzo gruppo "socialmente aberrante" ad essere internato e uccisi nei campi di sterminio. Subito dopo essere stato eletto, il 30 gennaio 1933, Hitler mise fuori legge tutte le associazioni gay e lesbiche. Furono centomila gli omosessuali arrestati dai nazisti tra il 1933 e il 1945. Tra questi, quindicimila vennero internati nei campi di concentramento. Dai documenti ufficiali del regime è risultato che solo quattromila furono i sopravvissuti. I dati sono forniti dall'Arcigay che partecipa con molte altre associazioni all'evento, organizzato a Roma dall'Associazione Ecad, 'Shoah e Homocaust, Il giallo e il rosa'. Ora  la persecuzione dei 'triangoli rosa' sta lentamente uscendo dall'invisibilità, grazie all'impegno della comunità omosessuale - afferma il presidente onorario di Arcigay Sergio Lo Giudice- Purtroppo sono ancora tante le resistenze e gli ostacoli ad un ricordo pieno e senza imbarazzi di quello sterminio». Sono ancora molti,sempre   secondo Lo Giudice, quelli che «preferiscono ignorare quei morti, imbarazzati dal razzismo delle loro stesse posizioni odierne sull'omosessualità».
Il triangolo rosa  ( foto sotto  vedere  link  per  maggiori dettagli   ) cucito sulla giacca, in un campo di concentramento nazista, significava che chi lo portava era un perverso, un rifiuto sociale buono solo per la fatica ed alla fine per la morte.

 Fu proprio dentro ai campi di concentramento che Hitler e i suoi uomini decisero di distinguere i gay dagli altri deportati attraverso un triangolo rosa. «Al contrario di quanto pensano alcuni - sottolinea Lo Giudice - la deportazione degli omosessuali non fu un fatto al quale i nazisti offrirono scarsa attenzione. La repressione contro i gay si rese ancora più feroce quando il ministro Himmler prese pubblicamente posizione contro il pericolo che l'omosessualità rappresentava per la razza. Nacque addirittura il Dipartimento di Sicurezza Federale contro l'aborto e l'omosessualità. Anche all'interno delle forze armate tedesche venne fatta pulizia in profondità e chi veniva considerato gay aveva un solo modo per salvarsi la vita: accettare la castrazione e partire verso i fronti più pericolosi. In Italia dal 1936 le autorità fasciste punirono la 'devianza sessuale' con il semplice confino. Secondo i dati rinvenuti negli archivi di diversi lager, presso i tribunali e gli uffici di polizia, risulta che nel 1943 i campi di concentramento avevano già ospitato 46.436 persone omosessuali e gli storici più possibilisti si spingono fino a una valutazione complessiva che arriva a 250.000 deportati. Di questo sterminio quasi non resta memoria. Una targa di marmo rosa commemora le vittime gay della violenza nazista nel campo di concentramento di Dachau, ha atteso più di vent'anni prima di ottenere la necessaria autorizzazione. Ad Amsterdam si trova un monumento più celebre, Homomonument che attrae turisti gay da tutto il mondo.
Nella comunità GLBT il significato del triangolo rosa, simbolo portato dagli omosessuali durante la detenzione nei campi di sterminio nazisti, è ormai molto noto. Non tutti sanno però che questo marchio fu usato solo per distinguere gli omosessuali maschi e che, anche molte donne lesbiche furono arrestate e deportate, nonostante la Germania nazista non prevedesse leggi contro il lesbismo così restrittive come il famoso Paragrafo 175 (  vedere  righe  precedenti  e il video ivi riportato   )  riguardante l' omosessualità maschile.       
L' omosessualità femminile non veniva considerata minacciosa per la società in quanto non influiva sulla capacità di procreare della donna, vista esclusivamente alla luce del suo ruolo di madre e moglie. A questo proposito è interessante la testimonianza di una lettera, dal Ministero della Giustizia del III Reich, datata 18 giugno 1942, che dice: <>.
Con l'avvento del nazismo al potere, nel 1933, il lesbismo non fu quindi criminalizzato,almeno fino a  gli studi fatti  fin'ora ,  in larga parte a causa del ruolo subordinato assegnato alla donna dalla società e dallo stato tedesco. Nonostante questo i nazisti perseguitarono le donne omosessuali chiudendo i numerosi bar, club e luoghi di ritrovo, costringendo le lesbiche a vivere e ad incontrarsi in clandestinità e creando un clima di paura dovuto alle continue retate e denunce. Molte donne dovettero così rompere ogni contatto con le altre lesbiche e finirono per cercare protezione e salvezza in matrimoni di convenienza con amici omosessuali.



Fra le donne arrestate, si usa  il triangolo nero   classificate come asociali, categoria creata per definire le persone non conformi alle leggi naziste  ma  anche    i rom e  sinti   (      fotto a  sinistra   e  link sopra   ) pochissime vennero mandate ai campi di concentramento esclusivamente per l'orientamento sessuale. Ecco perché il segno distintivo delle lesbiche non fu mai il triangolo rosa degli omosessuali, ma un triangolo nero rovesciato, simbolo usato per marchiare gli asociali, considerati un rischio per la società tedesca perché: stupidi, incapaci di comunicare, senza coraggio nel prendere posizione. Questa categoria non includeva quindi esclusivamente lesbiche; era un gruppo che comprendeva prostitute, assassini, vagabondi, ladri e tutti coloro che osavano violare il divieto di rapporti sessuali tra Ariani ed Ebrei.
INoltre  c'è d'aggiungere  che  Con la liberazione dei campi da parte degli Alleati paradossalmente i triangoli rosa non riacquistarono la libertà. Americani ed Inglesi non considerarono gli omosessuali alla stessa stregua degli altri internati ma criminali comuni. In più non considerarono gli anni passati in campo di concentramento equivalenti agli anni di carcere. Ci fu così chi, condannato a otto anni di prigione, aveva trascorso cinque anni di carcere e tre di campo e per questo venne trasferito in prigione per scontare altri tre anni di carcere.     
Proprio a causa di questa eterogeneità nella composizione del gruppo, le vittime lesbiche sono, ancora oggi, difficilmente riconoscibili e rischiano di scomparire dalla memoria dell'Olocausto. Per ricordare e approfondire   trovate  sopra   alcuni materiali  e  link  .
Non so , fra le lacrimne   ( lo  so  che certi documnentari e   storie  mi fanno stare male  e piangere   ,  ma la passione  per la  storia e -- per parafrasare  la  storia di Francesco De  Gregori  ---  le storie  è più  forte di me )   vi lascio  a  riflettere   su questa  tagedia  . Aggiungo solo questo   a  chiu userà i  miei  post  e  i link  ivi  citatio per  qual,che ricerca  o compito a scuola  non  si limiti   solo a stamaprli   ed  a presentare la pappa pronta  , ma  li  studi  o se  non  vuole    studiarli perchè li vede  come  qualcosa  d'imposto  \  di  forzato  , li legga  e li scolpisca  dentro di se   in modo  che talòi  obbrobi  non si ripetano mai più  .
Alla prossima



19.1.13

io non celebro ma ricordo il 27 gennaio .


 Io ho vissuto
per non dimenticare
quella parte di me
rimasta nei lager,
con i miei vent’anni
( Elisa Springer 1918-2004  sopravvissuta ai campi di sterminio)


Lo so   che  la frase    scritta  sopra   potrebbe risultare  un contro senso ,  una  contraddizione   con quanto dirò nel post   d'oggi  . Ma  non mi  vanno  le  celebrazioni  manifestazioni   retoriche  e  di s tato    del potere  che  celebra   come   lavaggio della  propria  coscienza  eventi del genere  che  lui stesso   ha  contribuito e contribuisce  a far nascere  e sviluppare  , per  poi pentirsene   come un coccodrillo  e    "obbligando " gli altri\e    a partecipavi  . Ed  è per questo  che  , chi  mi conosce   fiìe  mi segue    dal mio esordio  sui blog   lo  sa  ,  che  parlo di tale data  prima   o dopo  tale  giornata  .
 Ma  ora  basta     con le  precisazioni  e veniamo  al post  vero e proprio 

Adesso inizia  la settimana  dele celebrazioni   ipocrite  e ritualistiche   della  giornata  del 27  gennaio http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Memoria che  palle noia .
Ora   molti di voi rimarranno sbigottiti  e  si (  e mi chiederanno )  <<  ma  come  tu   hai sempre   ricordato  \  celebrato   il 27  gennaio  e  adesso dici  tali  cose  , non vuoi  più  ricordarlo ? >> .
Preciso  che  si  è  vero   Lo sterminio degli ebrei è un fatto unico nella storia (che pure ha conosciuto  e conosce  altri stermini) per la sua specificità: la scientificità, l’organizzazione quasi maniacale con cui fu ideato e programmato, la violenza con cui fu perpetrato.  << Lo sterminio degli ebrei >> come dice  il  sito  http://www.instoria.it/home/giorno_della_memoria.htm  <<  tende ad eliminare un’intera “razza”, ma anche anche demolire e distruggere la dignità dell’uomo e della cultura ebraica nel mondo che Hitler aveva in mente di “germanizzare”.
E’ proprio l’unicità di questo evento il motivo per cui viene sempre più spesso dato ampio spazio a questa pagina della storia. Non a caso il 27 Gennaio non è stata definita “Giornata del Ricordo”, ma della Memoria intesa come modo consapevole e partecipe. >>.
il mio  sfogo   non vuole  dire   che  io  non ricordi  in quanto    come ho  già detto   in precedenza  su queste pagine  (  1 2  )   : <<  ricordare non basta. Memoria è un ricordo "attivo" che vuole comprendere i meccanismi, le cause e dunque le ragioni che determinarono una storia, e sa rileggerle nel presente per capirne le "mutazioni" e le mimetizzazioni nelle forme nuove in cui quella stessa violenza torna e tornerà ad esercitarsi. Forme diverse sempre più evolute e sofisticate. E' dunque solo la Memoria a dare senso al proprio impegno per costruire un futuro in cui si possa sperare che quella violenza non torni a mostrarsi, con volti diversi ma la con medesime atrocità, per il nostro passivo ed ignaro consenso.Perdere "la Memoria storica" ci rende estranei a noi stessi, incapaci di riconoscere le nostre radici, di capire il nostro presente, di costruire un qualsiasi futuro  >> .Insomma   evitare  una  Non la celebrazione fine a se stessa che a lungo andare si rivela sterile, ma la riflessione critica che accompagna il ricordo: una riflessione necessaria sull’unicità dell’Olocausto, sulla razionale sistematicità con cui si è voluta portare a termine la “Soluzione finale” contro un’intera popolazione, un’intera cultura.
Infatti   sempre  da instoria    <<  In tempi come i nostri, così difficili e confusi, contraddittori, intrisi della paura del diverso, occorre conservare la memoria non solo della Shoah, ma anche del silenzio, dell’indifferenza con cui l’Europa “civile” assistette all’Olocausto che fu l’ultimo atto di una tragedia annunciata, generata anche dalla paura, sapientemente costruita che alimentò quel razzismo con cui l’Olocausto trovò giustificazioni: razzismo dapprima strisciante che divenne poi ideologia , cultura, politica, vita azione violenta o silenzio accondiscendente.>> IL Giorno della Memoria deve servire a riflettere sul fatto che la “Soluzione finale” non fu solo il frutto della follia hitleriana, peraltro largamente condivisa, ma il lento inesorabile declino della ragione umana resa debole, annientata dalla paura, resa acritica da un “sistema” che propagandava idee in modo tale da generare il consenso. Fu proprio questo consenso che legittimò il massacro degli ebrei.
Ma  questo i media  italiani (  salvo rare eccezioni )    ,in quanto  non si  è ancora   fatto il conto  con il proprio passato ( leggi razziali  fasciste   , politica  anti ebraica , campi di concentramento   e di transito  in italia    )     lo si  fa passare in secondo piano o lo  s'ignora . Quindi  io continuerò  a ricordare \ celbrare  diffferenziandomi  da quelle rituali  e ufficiali  che  mettono in risalto  solo ed  esclusivamente  l'olocausto della  shoah   tale  giornata perchè  ( sempre  secondo instoria    ) << Vale la pena oggi, più che mai, ricordare che non solo gli ebrei furono perseguitati e deportati, ma anche zingari, omosessuali, oppositori del regime,testimoni di geova : ad ognuno dei quali veniva annullata la propria identità e affidato solo un numero ed un triangolo.
Forse nel tempo essi sono stati ricordati non abbastanza, ma sono stati anche loro delle vittime dei massacri. L’unica loro colpa era la diversità rispetto a quella “razza superiore” che tanto veniva acclamata, ma che di superiore non aveva nulla se per affermarsi ha dovuto ricorrere al terrore ed alla violenza. >>




 Lo   che  Sarebbe forse “anti-storico”
 trovare analogie tra i nostri tempi e quelli in cui si generò il razzismo, ma sicuramente gli anni in cui viviamo non sono dei più rassicuranti visto anche la forte intolleranza che ancora oggi aumenta in modo smisurato nei confronti dell’estraneo, del diverso. Ecco perché è giusto conservare la memoria di ciò che è accaduto
. Oggi dei molti diritti sono ancora calpestati, ricordiamo con Primo Levi che la comunicazione chiara tra gli uomini, il dialogo, il confronto è la sola garanzia di una matura convivenza e di una partecipazione responsabili che possono evitare la mortificazione della dignità umana e la manipolazione dell’individuo.Qualsiasi forma di esclusione è contraria alla Ragione e alla Libertà dell’uomo… come è stato  fatto anche  negli altri genocidi .
Ma  soprattutto il mio sfogo espresso in questo  post    è dettato oltre  che  dai motivi suddetti sopra   anche dal fatto che  nell'opinione pubblica   si   faccia  ancora  il  confronto  fra le due  abberrazioni ideologiche  del  secolo scorso I Gulag  (  comunisti  )  e  i  Lager  (  nazisti  )  quando   ci sono notevoli differenze   che  non sto qui  ad elencare   per  non tediarvi troppo con la mia loggorea   , ma  che trovate  negli url sotto  insieme  a quelli  sull'olocausto  , Ma  dico solo questo    riportato  su  answers din yahoo  :  << L' errore è fare un distinguo sul come veniva praticato lo sterminio di essere umani. Tutti i comportamenti che determinano la morte di un' essere umano sono da condannare senza se e senza ma . >> ma  soprattutto   evitarte  di metterli  sullo stesso piano    voglio concludere   con questa  frase  di Elie Wiesel un ebreo sopravvisssutoad Auschwitz



per  approfondire  

  • come spiegare  l'olocausto  ai bambini  ?  

  con la lettura  di  "Sotto il cielo d'Europa" di Frediano Sessi "Einaudi Ragazzi". Si consiglia la lettura a bambini dagli 11 anni in poi  con la presenza di un adulto. e  con alcuni racconti  tratti  d'esso e presenti  su http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/olocausto.htm  
e altri  simili che    trovate  in questi url 


con i  fumetti  dai 14\15 fino ai 20

Maus è un graphic novel di Art Spiegelman, ambientato durante la seconda guerra mondiale ed incentrato sulla tragedia dell'Olocausto, sulla base dei racconti del padre dell'autore, un sopravvissuto ad Auschwitz da Wikipedia per  chi vuole  saperne  di più   qui   un  ottima recensione  ed  ulteriori dettagli  






Dottor terror n°83 di Dylan Dog  ( qui sulla  sezione arretrati della     casa  editrice  maggiore  dettagli  )  Un modo  originale  , non retorico , diretto  , senza ipocrisie  ,  di raccontare  l'olocausto   . Ed  e attualizzandolo ( era il  periodo   del rigurgito   sia  in Germania  post  crollo muro    sia  in italia  pre  legge  Mancino , delle  violenze  xenofobe  e neo naziste  )   all'oggi   vedere la  copertina  Dylan picchiato  dai neo nazisti  . 







  • Lager  = Gulag ?  differenze   e tratti in comune 

  con questo  è  tutto alla prossima 




25.8.12

Pavel Galitsky , l'ultimo superstite di Kolyma( giulag staliniano ) compie 101 anni


 ulteriori news  

 in francese  
 in italiano 

L'ultimo prigionieroEKATERINA LOUSHNIKOVA 28 aprile 2011Soggetti: Versione stampabileInvia ad un amicoVersione PDF   FacebookPavel Galitsky trascorso quindici anni nei campi di lavoro brutali di Kolyma, Siberia.Contro ogni previsione, i 100 anni dissidente vecchio è ancora vivo e Skype'ing, dopo aver sopravvissuto a entrambi i suoi contemporanei e aguzzini. Egli racconta l'orrore della sua esperienza di scrittore ODR Ekaterina Loushnikova."E 'più importante da ricordare che il campo è una scuola negativa dal primo giorno all'ultimo - per tutti. Nessuno, dal comandante del campo verso il basso per il condannato, avrebbe dovuto vedere, ma una volta che avete fatto, si deve dire la verità, per quanto terribile possa essere. "  Varlaam SalamovKolyma è spesso confrontato con Auschwitz, ma senza i forni e le camere a gas. L'assassino qui era un'altra cosa: a freddo, la fame e il lavoro massacrante. Negli anni Stalin milioni di prigionieri hanno fatto del loro tempo nei campi di lavoro della Kolyma. Non molti sono sopravvissuti per raccontare la storia, e oggi ci sono ancora meno di loro hanno lasciato. Pavel Kalinkovich Galitsky, uno di quei pochi, vive a St Petersburg. Un giornalista di professione, Galitsky trascorso 15 anni a fare lavori forzati a Kolyma. Ha recentemente festeggiato il suo 100 ° compleanno e sono andato a vederlo.Sputa il rospo!Rimasi fuori della porta per lungo tempo. Non avevo mai incontrato una di 100 anni prima. "Probabilmente non si ricorda niente," ho pensato dubbioso, come ho suonato il campanello. La porta si aprì subito e davanti a me c'era un uomo alto e magro vecchio con occhi chiari, giovani.
Pavel Galitsky è sopravvissuto a tutti i suoi aguzzini e di quasi tutti i suoi contemporanei"Basta aspettare, spengo il computer," ha detto. "La gente continua a provare a suonare su Skype."Sono stato molto sorpreso che un uomo di questa età deve saper usare il computer e Skype, come per tutti i mezzi non sa come fare questo in Russia, e non solo gli anziani. Sono rimasto ancora più sorpreso quando abbiamo iniziato con un concerto: in onore della mia visita, Pavel Kalinkovich cominciò a cantare la storia d'amore vecchio russo "I crisantemi hanno da tempo cessato di fiorire"La sua voce era così assordante che l'ago rosso sul mio dittafono è andato a destra sopra la linea rossa."Hai cantare in campo anche Pavel Kalinkovich?""Ho certamente fatto. Per due settimane sono stato anche nella squadra di propaganda, ma poi sono stato buttato fuori perché ero un clock 'contropartita' - Sono stato mandato in prigione per 'propaganda anti-sovietica e contro-rivoluzionario e di agitazione' (articolo 58) " ."E se è effettivamente stato agitazione?"Pavel Kalinkovich scoppia a ridere. "Scoppiai a ridere esattamente allo stesso modo quando l'interrogante ha detto a me. Ha abbaiato 'Alzati, è f *****!' Mi alzai e mi ha detto 'compagno Pozdnyakov, perché si sta violando la legalità socialista?' 'Io non sono un compagno della tua, bastardo!' Premette un pulsante per chiamare la guardia. 'Cerca in questo personaggio!' "Poi mi hanno buttato in prigione. La cella, una dispensa contadina ex 4 metri di lunghezza e 2 di larghezza, aveva 32 persone in essa. La gente non poteva nemmeno sedersi. Dovevano stare in piedi e, a turno, a dormire. A quel tempo l'arresto di un uomo è stato facile come cadere da un registro. "Mi ricordo la storia è stato detto che da mia nonna, Valentina Nikolaevna. Nel 1937 ha lavorato come agronomo in una fattoria collettiva collegato a un istituto agrario che ha studiato selezione delle piante. Durante il giorno. Ma di notte è stata un'altra "selezione" - la selezione delle persone. Ogni notte il corridoio enorme del piano comune dove gli specialisti vissuto suonò con il rumore dei passi. Ogni notte ogni persona aspettava la bussare alla sua porta. Prima di andare a letto hanno messo una piccola valigia con elementi essenziali per il letto. Mia nonna abitava nella stanza più lontana. E 'stata fortunata - non sono mai venuti per lei."Ha gli arresti avvenire solo durante la notte, Pavel Kalinkovich?""Giorno e notte! Come se curato! Stavo lavorando al giornale locale, che è stato chiamato 'New Way'. Ho vissuto in un blocco grande appartamento, in cui i dipendenti del Consiglio di Circoscrizione, Comune e colleghi della redazione avevano i loro appartamenti. Tutti erano presi. Avevano il loro piano e sopra-soddisfatti. Le quote sono state stabilite dal Comitato Centrale del Partito per il numero di persone dovrebbe essere girato, quante fatto scendere per 25 anni e quanti per 10. Le persone che hanno preso durante la notte sono stati principalmente in corso per l'interrogatorio. Stalin ha lavorato di notte, in modo che i ricercatori NKVD fatto troppo ".Negli anni 1920-1953, secondo i dati ufficiali, circa 10 milioni di persone sono stati inviati ai campi di lavoro sovietici. I dati non ufficiali la cifra di più di 40 milioni di euro. Secondo lo storico Pavlov VP, "1923-1953 1 in 3 membri attivi della società russa sono stati condannati". Nel 1937  Stalin in persona ha dato il permesso per l'uso della tortura come uno dei metodi di interrogatorio."Sono stato messo sul 'nastro trasportatore'. Ciò significava che è stato interrogato per tutto il tempo: gli investigatori sono stati in turni, ma ero in piedi tutto il tempo. Se sono caduto, mi sono alzato, mi ha picchiato e mi rimise in piedi. Ero lì per una settimana alla volta! Quando ho iniziato a perdere i sensi, hanno versato acqua su di me e mi ha buttato nella cella. Poi ci fu la sedia.Era su ruote. Le mie mani erano legate, un investigatore girò la sedia e l'altro si è fermato, poi ha cominciato di nuovo. I chili di sangue nella tua testa e non si capisce niente. Hanno attaccato un foglio sotto il naso Canta ', bastardo! Dateci le informazioni che vogliamo ... su un piatto! 'Aghi rimasti bloccati sotto le unghie, ma io non ho firmato nulla. Ho una condanna a 10 anni per essere un trotzkista contro-rivoluzionaria. Poi sono atterrati altri 5 anni su di me. Come Utyosov cantava, 'Tout va tres bien, Madame la Marquise!' "Pavel Kalinkovich ride di nuovo, come se lui mi dice qualche episodio divertente della sua vita, invece di parlare di tortura."Perché ridi?""Dovrei piangere? Tutte le mie lacrime cadono, anche se in realtà non mi ricordo piangere al momento. Dicevo a me stesso 'Die, bastardi, morire! Ma io sono vivo! '"Auschwitz senza i forni"Ho spietatamente calpestare i cadaveri, il mio cuore si è trasformato in pietra ... Succede in nevoso Kolyma, Un pianeta orribile e il male, dove la tempesta di neve ulula E non c'è niente di buono e non la felicità "Pavel Kalinkovich scritto questa poesia molti, molti anni dopo essere stato rilasciato. E 'stato svegliato di notte con le sue stesse grida, perché aveva sognato era di nuovo nella capanna campo ghiacciato di Kolyma, dove le figure indistinte, che non erano più persone vere, rannicchiati intorno a una stufa fumante cercando di tenere in caldo.Koilyma
Gli storici non potrà mai conoscere il numero esatto di persone  che è morto sotto esperimento sovietico di Stalin"Kolyma è Auschwitz senza i forni. Prigionieri viaggiato in lotti di 1500, entro 3 mesi a soli 450 uomini del nostro gruppo sono stati lasciati in vita. Sono morti di freddo, la fame e il lavoro massacrante. Abbiamo estratto l'oro nelle miniere e nelle cave. La norma era di 150 carri e se non ce l'ha fatta, poi rimasto per il secondo turno per rendere la vostra quota. Poi si doveva praticare due o tre drillholes nel permafrost. Poi sono stati inviati nella foresta per ottenere legna da ardere per la capanna e per la cucina. Abbiamo lavorato 16 ore al giorno. Gli uomini trasformati in animali, bovini muti. I vostri pensieri erano solo di cibo, di una ciotola extra di Balanda [zuppa sottile]. ""Che cosa è Balanda e come è fatta? ""E 'zuppa di Passera, che proviene direttamente dalla botte e viene bollita, coraggio e tutti, con il sale. Poi cavolo rosso viene aggiunto e hai il tuo pappa - grassa e deliziosa ""Davvero?""Certo che no! E 'incredibilmente amaro. Non sarebbe in grado di mangiare, ma abbiamo fatto, perché non c'era niente altro. Ogni persona ha un mestolo di questo infuso. E 'stato elargiti da un compagno di prigionia: se ti è piaciuto, aveva scavare verso il basso in modo che hai una zuppa più spesso, se non l'ha fatto lui avrebbe presa dalla superficie e che sarebbe impreciso. La mensa era freddo e sporco con i ghiaccioli sul pavimento, quindi dovuto prendervi modo come un alpinista. Con il tempo si è giunti alla tavola la zuppa era fredda. La mattina hai sbobba che cola, tè, un pezzo di zucchero e 600-900 grammi di pane. Mescolate il tutto in modo che il barattolo è pieno, poi si mangia e si sentono come se il vostro stomaco pieno, anche se sei solo affamato come te.Ho usato per raccogliere fino teste di aringhe e mangiarli."Non si può arrivare a dormire, quando sei così affamato, poi si dorme per un'ora e devono correre in bagno. E 'una buca nel terreno circondato da pali e questo è il bagno. La sporcizia era indescrivibile. C'erano cumuli di merda tutto e al di fuori della baracca c'erano montagne vere e proprie. In primavera le avevano spacciati per incidere a questo. "Il Nord-Est Campo correttiva, o più semplicemente Kolyma, è stata costituita in Estremo Oriente nel 1932 ed è stato uno dei più difficili campi della rete GULag. I prigionieri principalmente lavorato in oro e miniere di uranio. I dati ufficiali per il numero dei detenuti nei campi di Kolyma per gli anni 1932-1953 sono 740.434. Circa 10.000 sono stati uccisi, 120-130,000 morto di fame, freddo e malattie. Ricercatori indipendenti ritengono che non vi erano non meno di 2.300.000 prigionieri, e che il numero di coloro che sono morti sono incalcolabili, come i cadaveri venivano semplicemente gettati in una fossa."Ma dove ha fatto il sonno i prigionieri e non si dispone di una coperta?""In un primo momento abbiamo dormito in una tenda, poi abbiamo costruito una capanna. Le cuccette erano in due strati e di pali.Materassi erano imbottiti di paglia e il soffitto era coperto di torba. Se pioveva, la torba ha bagnati e ha iniziato a gocciolare. Le stufe affumicati, era senza aria, vapore e il puzzo era insopportabile. Abbiamo avuto coperte, ma quando era freddo abbiamo dormito nei nostri vestiti. Ci sono stati emessi con abiti imbottiti: pantaloni, una giacca e una giacca corta. Abbiamo anche ottenuto cappotti di pelliccia, ma quello che sono bravi quando si tratta di 70 ° sotto lo zero? L'orecchio di qualcuno caduto una volta, ma la vita va avanti senza di essa, "rise Pavel Kalinkovich. "Quello che non si può vivere senza è ....""Che cosa?" Lo interruppi con orrore. "Boots. Mi ricordo di un ebreo, un ingegnere ferroviario. Era così gentile che non ci potevo credere. Una sera ci sono stati emessi con gli stivali, ma quando si è svegliato la mattina - non si avvia! Erano stati rubati! "Compagni, che ha preso i miei stivali? Non e 'divertente. Dare loro back! ' Naturalmente nessuno ha fatto e non c'era molta allegria nella capanna. Fu mandato a lavorare a piedi nudi, ha ottenuto il congelamento, ha perso la volontà di vivere e poi morì."Quello che era male era che le persone colte, istruite ... ha rinunciato in modo più rapido ed è morto. I contadini sapevano come sopravvivere, non importa quale. C'era un siberiano, un ragazzo forte - ha fatto il suo turno in miniera, cenato e poi legno segato per la cucina. Per questo ha ottenuto 3 litri diBalanda . Lo mangiò e andò a dormire. Quando si svegliò, andò a riscaldare i resti. Lo versò nella ciotola e poi .... ha tirato fuori un topo! Un topo morto rognoso, che aveva cucinato con la zuppa. E che cosa ne pensi? Ha pescato il mouse fuori e portato diritto a mangiare come se nulla fosse accaduto. Avresti potuto fare questo? "Il mio cento anni mi guardò con curiosità."Io lo farei! Un uomo affamato può mangiare di tutto ", lo rassicurai.Mi sono ricordato un documentario su Auschwitz. Scheletri in abiti a strisce prigione guardare con occhi infiammati alla macchina fotografica. In questo stato si potrebbe probabilmente mangiare qualcosa. Ma Pavel Kalinkovich non mi crede."Katya, saresti stato malato! Si sarebbe, davvero. Ma poi avresti fatto l'abitudine in ogni caso ". La voce di Pavel Kalinkovich, che fino ad allora era stata la calma e anche allegro, si trasformò in un grido: "Ho visto un uomo scegliere grani dalle sue feci. Era un ingegnere, un capo ferroviaria e un uomo colto. Ero arrivato a fare pipì e se ne stava seduto sul cesso, individuando i grani e mangiarli. Lui mi guardò e scoppiò in lacrime "Pavlik, io non sono un essere umano più ... non lo sono! '"
"Quello che non capisco perché la gente se sopportarlo. Non sarebbe stato meglio in alto te stesso? "
"Ci sono stati casi di prigionieri a piedi dritto verso il soldato a guardia del convoglio, che aveva ricevuto l'ordine di sparare senza preavviso.C'erano un sacco di questi "auto-riprese. Nelle miniere abbiamo usato nitrato esplosivo. Alcune persone utilizzate per trovare pezzi di esso e farsi saltare in aria. Se un prigioniero fatto esplodere il suo braccio o una gamba, sarebbe stato bendato, portato davanti a un tribunale e condannato a morte. Il che era proprio quello che avrebbe voluto. Egli non vuole più vivere. Io stesso sono stato vicino al suicidio a un certo punto .... "
Nessun spiraglio nel buio ...
"E 'stato nel 1941. Eravamo stati riportati i cancelli del campo dopo il lavoro e stavano cominciando a farci entrare un tratto ho sentito' Galitsky, da una parte!" Mi hanno portato al blocco di indagine e la successiva mattina sono stato convocato dal 'padrino' (l'ufficiale di campo di responsabile per le questioni legali) e caricato con l'articolo 'contro-rivoluzionario agitazione in tempo di guerra, prendendo pietà i nemici del popolo ". Petya mio amico e mi era stato sulla cuccetta superiore, che giace sotto la coperta e parlare. ho detto che l'Armata Rossa stava perdendo ai tedeschi, perché Stalin aveva avuto tutti i comandanti militari uccisi come nemici del popolo. mio vicino sentito e ci ha riferito, il bastardo. Lui era probabilmente dopo una razione di cibo in più.
Kolyma dettaglio
"La norma era di 150 carri. Quelli che non ce l'ha fatta doveva 
rimanere per il secondo turno di fare la loro quota "
"Il caso contro di me ha preso un mese per preparare e tutto quel tempo ero in cella indagini. Era marzo, ma la primavera in Kolyma significa temperature di -35 °. C'era una stufa nella cella, ma non avrebbe funzionato, perché affumicato - qualcuno aveva farcito un maglione ad esso. Le crepe nei muri erano un dito.Si trovano sulle tavole e si gela. Nel cibo caldo si ottiene una volta ogni 24 ore, un grano insegue l'altra. E si ottiene 300 grammi di pane.
"Ho raggiunto uno stato in cui non riuscivo più a far fronte. Mi tolsi mutandoni e la mia camicia e fece una corda per impiccarmi con. Ho deciso di aspettare fino a luci spente, quando sarebbe tranquillo, e poi .... un tratto la porta si aprì e il guardiano entra in gioco 'Out vieni, amico!' E ho passato gli ultimi 3 giorni nella capanna. Non so se avesse intuito qualcosa o era solo compassione, ma egli mi ha salvato. Mi ha salvato .... "
Per la prima volta nella nostra conversazione vocale Pavel Kalinkovich tremava per l'emozione. Fuori dal cassetto del tavolo ha preso una lista di carta ingiallito con i versi su di esso.
"Ho scritto questo, allora ... è tutto quello che hanno lasciato di Kolyma ..."
Ho preso il pezzo di carta con cautela, come se fosse un oggetto sacro.
"I miei amici, sono ormai 30 anni, 
la mia giovinezza è finita e la mia ora è vicina, 
miserie sono passati, anzi volati, da me 
minutes Ti piace, come i sogni di un tempo. 
sospiri la gentilezza e la tenerezza, 
Come una fiaba raccontate ai bambini piccoli .. 
Il mio cuore mi chiede più volte dove si trova l'amore. 
Sono stufo della vita, non vedo un'interruzione nelle nubi .. 
Quindi non sarebbe meglio finire tutto 
Quando l'alba arriva? 
Un minuto e poi per sempre nell'oblio .... "
La miniera del desiderio
Pavel Kalinkovich notato che stavo cercando stanco e mi ha offerto un po 'di zuppa di far rivivere il mio spirito. Mi ricordai il mouse nella minestra campo e mi ha fatto sentire male, così ho detto un no molto precisa. Ma ho davvero bisogno di un drink e abbiamo avuto un bicchiere di brandy ciascuno.
"C'era alcol nel Kolyma troppo. Se abbiamo lavorato bene, ci hanno permesso di ricevere pacchi. Ero già un capo banda a quel tempo. Pacchi sempre avuto lo spirito in loro - e champagne per il capo della banda. Non c'era il vino, perché avrebbe congelato ".
"Quello che le donne, Pavel Kalinkovich?"
"La prima donna che ho visto è stato nel 1939. Alla faccia mia. E 'stato un grande evento per tutti i prigionieri. Tutti hanno abbandonato i loro carri e corse a vedere, gridando 'Guarda, guarda! Una donna! ' E 'stata la moglie di uno dei capi del campo. Aveva i capelli lunghi ed era molto bella. Potete immaginare la situazione? Su 1 milione di detenuti, 999.000 non aveva probabilmente visto una donna durante tutto il tempo erano in Kolyma, così quando hanno aperto la miniera chiamato 'Zhelanny' [desiderio del cuore] con solo le donne che lavorano in essa, tutti i detenuti gravitava lì. Sono venuti con i soldi, alcool pulito e pagnotte di pane. L'alcol è stata la valuta per le guardie, in modo che ci permettono di incontrare una donna. Alcuni non tornò da quelle schermaglie amorose: c'erano criminali tra i prigionieri, le donne che hanno ucciso chiunque si rechi corteggiamento. Quando 'Zhelanny' stato chiuso, tutti gli alberi sono stati ripieni di cadaveri.

Pavel Galitsky accettare gli auguri per il suo 100 ° compleanno
"In Kolyma c'erano anche donne che avevano sfogliato sul posto di lavoro.Stalin aveva decretato che se sono stati 15 minuti di ritardo per il lavoro, hai 15 anni in campi. Queste donne sopravvissute vendendo i loro corpi - per un pezzo di pane, per esempio. Avevo un amico, un ragazzo grande reggia, il quale mi ha detto che era stato recentemente a visitare 'Zhelanny'. Aveva chiesto alla guardia di trovargli una bella ragazza giovane e la guardia aveva portato con sé una ragazza che sembrava circa 15. 'Lei e io siamo andati in mezzo ai cespugli e lei ha detto' Hai del pane, signore? ' Anche se ho fatto quello che volevo, ha appena mangiato il pane. E 'stato così divertente!' Non mi piacciono le storie come questa, perché mia figlia era che l'età .... "
"Ti sei mai innamorato nei campi?"
"L'ho fatto. Solo una volta. A quel punto non avevo più per andare ovunque in convoglio. Il nostro supervisore sezione è stata chiamata Morozov e lui era un ubriacone. Ho avuto una relazione con sua moglie, Klavdia Ivanovna. Ci incontravamo a destra nella taiga, ma le voci della nostra storia fece il giro tutta la miniera. Si chiamava prima di una riunione di partito e preso a calci fuori dal partito. Poi è stato licenziato dall'istituto per una relazione con un prigioniero.Ben presto lei e suo marito a sinistra, ma prima di andare mi ha detto che non aveva rimpianti a tutti. "
"E l'oro? Puoi nascondere e poi venderlo? "
"Grani di oro potrebbe essere nascosto nelle vostre guance. Si potrebbe fare uno scambio con i dipendenti civili del campo e un po 'di tabacco. 10 grammi di oro valevano una scatola di fiammiferi di tabacco, che potrebbero essere utilizzati per Rotolo 10 papirosy [sigaretta russa con un bocchino] e ciascuno di questi valeva 300 grammi di pane. Così si potrebbe entrare in possesso di cibo extra. La guardia testa doveva essere dato l'oro anche, in modo che avrebbe scrivere buone notizie sul vostro lavoro. Tutti coloro che potrebbero preso l'oro, tra cui il comandante del campo. Più tardi, quando era già un capo banda, che ho usato per trasportare fino a 4kgs d'oro attraverso la taiga da una cucitura ad un altro. Un detenuto portando un valore di milioni di fortuna - basta immaginare "!
"Non potevi essere sfuggito con quella fortuna?"

Anche all'età di 100 anni Pavel Galitsky può ancora 
ballare e blog
"Questo è accaduto una volta. Due detenuti raccolto l'oro 2.5kgs e lo diede ad alcuni piloti, che lo nascondevano nella cabina di guida del loro aereo e lo portò alla terraferma. Sono stati catturati e condannati, in modo che si convince troppo, ma quelli che ha ottenuto via nel piano non sono mai stati scoperti ".
"Da qualche parte ho letto che durante la guerra del Vice Presidente americano ha visitato Kolyma ".
"Sì, ero lì in quel momento. Tutto il campo è stato rinchiuso nelle capanne, nessuno è stato permesso di uscire e hanno preso le sentinelle al largo delle torri di controllo. Il lavoro è stato svolto dal personale del campo civile vestito in tuta a guardare come prigionieri. Per 3 giorni prima che ci avevano lavaggio d'oro e non lo sgombero, in modo da mostrare agli americani come gran parte di essa che abbiamo avuto. Gli americani raccolse pepite e li fotografò. Erano felici. Dopo la visita al campo avevano farina bianca e 'Sun' porridge, che abbiamo mangiato durante la guerra ".
"Le persone che sono torturati e tormentata rivolta spesso e uccidere i loro torturatori."
"C'è stata una ribellione nella miniera 'Serpantinka'. Sapete come è stato messo giù? La miniera era lavorato interamente da soldati, che erano stati al fronte. Hanno ucciso praticamente tutte le guardie e ha assunto la miniera.Hanno progettato per arrivare al paese più vicino dove c'era una radio e annunciare al mondo intero che Kolyma era alzato e stava chiedendo al mondo libero di aiuto e asilo politico. Ma hanno commesso un errore: non hanno ucciso tutte le guardie. Uno di loro cavata e reso al centro del campo delle comunicazioni. L'allarme è stato dato, Kolyma reggimento è stato mobilitato e anche i rinforzi aerei sono stati chiamati fuori. Il bombardato il campo dall'alto in un'operazione militare. Tutti i ribelli sono stati uccisi ".
"Ti ci si abitua alla morte? Può ci si abitua ad esso? Quando non è anziani che muoiono, ma le persone che in tempi normali avrebbe potuto avere una vita piena e felice .... "
Kolyma 2
La fame estrema, la tortura, il lavoro, i pestaggi erano la 
realtà nei campi della Kolyma
"Quando hanno seppellito i morti, hanno solo legato targhette alle gambe. Nel 1939 un gruppo trasporti nel suo complesso degli estoni, lettoni e lituani arrivati.Erano completamente incapaci di adattarsi al freddo, la fame e quote di lavoro disumane e sono tutti morti entro un mese. Li ho seppelliti. Era vicino alla 'Svetliy [Bright]' mio. Abbiamo scavato una trincea lunga 20 metri e profonda circa 3 metri con un escavatore. Durante la notte i cadaveri sono stati caricati su un trattore e gettato nella fossa come legna da ardere. Il trattore ha 2 o 3 viaggi quella notte. Poi un bulldozer appiattiva. Penso sempre a quando la TV mostra una stella o un politico di essere sepolto con gran pompa e circostanza ".
"Quante persone pensi che sono sepolti lì?"
"Milioni, ci sono milioni!"
"Tu credi in Dio?"
"No, io no! Mio padre era un prete, così pure mio nonno e bisnonno, ma io non credo in Dio.. Come ha potuto Dio permettere queste cose di merda per accadere, se mi perdonate l'espressione, in Madre Russia? Come potrebbe accadere cose come questa? Hai capito? "
"Che cosa sarebbe come per soddisfare le vostre interrogatore ora?"
"Mi piacerebbe sputato in faccia, questo è tutto. Sono sicuro che tutti quei bastardi hanno da tempo gracchiò. Sono 100 anni, ma sono tutti gracchiò. Di questo sono assolutamente sicuro. "
Pavel Kalinkovich rise di nuovo. Egli è la prova vivente del famoso adagio che ride bene chi ride ultimo migliore. Pavel Kalinkovich è stato l'ultimo. Ha sopravvissuto a tutti i suoi aguzzini e quasi tutti i suoi contemporanei: per età, cella di una prigione o in un campo capanna. E 'sopravvissuto a due mogli e due figlie. Ora vive da solo in un piccolo appartamento in St Petersburg e trascorre la maggior parte del suo tempo su internet.
"Che cosa sarebbe come per soddisfare le vostre interrogatore ora?"
"Mi piacerebbe sputato in faccia, questo è tutto. Sono sicuro che tutti quei bastardi hanno da tempo gracchiò. Sono 100 anni, ma sono tutti gracchiò. Di questo sono assolutamente sicuro. "
"Premo il pulsante e ottenere la connessione internet. Io ho il mio blog. Ieri ho dato un'occhiata e ho visto che ho 190 persone che vogliono che io sia loro amico. Io uso Skype per parlare con i miei nipoti e grande-nipoti. Natasha ha lavorato nelle Filippine per un anno e abbiamo parlato ogni sera ".
L'ex prigioniero di Kolyma di recente viaggiato all'estero per la prima volta. Si recò in Egitto, dove si imbarcò sul Mar Rosso e aveva un giro su un cammello. Quando i suoi documenti sono stati essere controllato alla dogana, l'ufficiale di servizio chiamò il suo superiore perché non riusciva a credere che stava guardando un turista di 100 anni.
"Nessuno ci crede. Quando stavo registrando il mio blog su internet e ha scritto 1911 in casella per l'anno di nascita, la macchina mi ha detto che avevo fatto un errore. Ho dovuto mentire sulla mia età e scrivere un anno dopo, così ho messo nel 1920, il che mi fa solo 80! "
"Non sembri più di 70», dissi, ed era assolutamente vero.
Ci baciammo altro addio. Non lo descrivono come un bacio da un uomo barcollante vecchio.
 "Ho visto un uomo scegliere grani dalle sue feci. Era un ingegnere, un capo ferroviaria e un uomo colto. Ero arrivato a fare pipì e se ne stava seduto sul cesso, individuando i grani e mangiarli.Lui mi guardò e scoppiò in lacrime "Pavlik, io non sono un essere umano più ... non lo sono! '"

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...