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5.1.25

Daniela Martani è stata denunciata e arrestata per aver manifestato contro le corrida le reazioni dei soliti commenti degli analfabeti funzionali


L'articolo Daniela Martani è stata denunciata e arrestata proviene da Metropolitan Magazine.


Daniela Martani stamani si trovava davanti alla basilica di San Paolo fuori le Mura dove è stata aperta la quinta Porta Santa del Giubileo 2025 ed era lì per manifestare contro le corride. L’ex gieffina aveva un cartello con su scritto: “Chiudete la porta alla corrida“. Daniela supportata dalla Peta è scesa in strada per sollecitare il Papa a pronunciarsi contro questo crudele sport sanguinario. Proprio durante la sua dimostrazione, la Martani è stata fermata da degli agenti, che l’hanno accompagnata al commissariato Tor Carbone per essere identificata e denunciata dalla Digos per manifestazione non autorizzata.
Daniela poco fa su Instagram ha detto: “Eccomi qui con la responsabile delle dimostrazioni in Europa di Peta. Dopo quattro ore in questura ci hanno rilasciate. Ci hanno denunciate per manifestazione non autorizzata, soltanto perché facevamo delle foto con un fotografo freelance contro le corride. Questa è la libertà e la democrazia, si viene arrestate – ma non siamo state portate in carcere – e portate in questura, denunciate perché abbiamo dimostrato contro una delle più terribili violenze pepretate nei confronti degli animali. Noi abbiamo portato l’attenzione su questo tema che viene avallato dalla Chiesa cattolica e per questo eravamo
all’apertura della porta santa del Giubileo“.“La showgirl italiana, personaggio televisivo e alleata degli animali Daniela Martani è stata arrestata durante la protesta anti-corrida della PETA a Roma. – si legge in un comunicato della Peta UK – Mentre l’ultima Porta Santa veniva aperta per segnare l’inizio dell’anno del Giubileo cattolico, un anno speciale di preghiera e di tempo per ristabilire un rapporto con tutto il creato, Peta UK e Daniela Martani hanno chiesto alla chiesa di “chiudere la porta alla corrida”. Sapevi che ogni anno, decine di migliaia di tori vengono macellati nei festival della corrida in tutto il mondo, molti dei quali si tengono in onore dei santi cattolici? Unisciti a noi nell’esortare la chiesa cattolica a difendere gli animali senzienti e iniziare il nuovo anno denunciando questo sport sanguinario non cristiano.

  E  come  i  solito      non  sono mancati  commenti  provocatori    e   dei classici  analfabeti  funzionali  

 nipoti piero
19m
Ha fatto bene.
Sergio Bariviera
26m
Mandateli tutti a scavare le buche, senza alcuna ragione particolare...
giovanni baglione
1 ora/e
ma che centramo noi con la corrida
Vincenzo Cappiello
49m
Se le inventano tutte!
ENRICO D'ANGELO
24m
E' dall'Alitalia che rompe

2.5.21

Fedez, il Primo Maggio per il Ddl Zan: il video della tentata censura Rai con la telefonata di Ilaria Capitani

premetto che :   sono  un po'  critico su  alcuni punti  del decreto Zan  .,    odio   radical chic ( come atteggiamento sia  ben chiaro non come  persona , almeno  che  non abbia  fatto cose   turpi ed  ignobili  )  , ma qui devo  dargli ragione . Soprattutto     dopo aver   letto  l'arrampicata  sugli specchi  da  parte  della rai  


da  https://www.open.online/2021/05/02/fedez-concerto-primo-maggio-smentita-rai/

«la direzione di Rai3 conferma di non aver mai chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al concerto del Primo Maggio – richiesta invece avanzata dalla società che organizza il concerto – e di non aver mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista». In riferimento al video pubblicato da Fedez, la Rai ha dichiarato di «notare che l’intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani (l’unica persona dell’azienda Rai tra quelle che intervengono nella conversazione pubblicata da Fedez) non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli».
Secondo la società, le parole realmente dette da Capitani sarebbero state: « Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare. Nel senso che… La Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza, ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà. […] Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok? Non è questo […] Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa è una cosa sua». In previsione delle critiche, Fedez aveva annunciato in una story di Instagram di essere sicuro che la Rai avrebbe provato a «scaricare la colpa sui poveri organizzatori dell’evento».

N..b  
  per  chi  non sopporta la  sua voce  trova qui   https://www.tpi.it/spettacoli/fedez-discorso-primo-maggio-concertone-polemica-lega-ddl-zan-20210502779423/  l'intero testo 

Ma  ora  veniamo   al  fatto  . Ecco    cosa è   cosa  è  successo   da  https://www.thesocialpost.it/



 Il giorno dopo l’intervento di Fedez sul palco del concertone del Primo Maggio, l’onda d’urto investe politica e Rai. Sono infatti due i temi scottanti toccati dal rapper, che in un potente discorso condensa i “mali correnti” di un sistema politico che ha ormai normalizzato esternazioni inaccettabili su temi LGBTQ+, e che nega ai cittadini la

protezione assicurata dal Ddl ZanIl secondo punto è il tentativo di censurare l’intervento di Fedez da parte di Rai 3, che naturalmente nega, ma che poco dopo deve rimangiarsi la presa di distanze, dato un video pubblicato dal rapper in cui mostra la telefonata a difesa di un “sistema” che è espressione totale asservimento della rete pubblica alla lottizzazione politica.

Fedez al concerto del Primo Maggio: cosa ha detto

Fedez prima della sua esibizione ha letto un intervento in merito al Ddl Zan, specificando che prima di passare sul palco del concerto del Primo Maggio ha dovuto subire il vaglio della Rai. Viale Mazzini ha tentato di smorzarne i toni e ha chiesto al rapper di omettere i nomi dei politici.“È la prima volta che mi è successo di inviare il testo di un mio intervento perché doveva essere messo al vaglio per approvazione da parte della politica“, dichiara Fedez sul palco del Primo Maggio, spiegando che in prima battuta l’approvazione non c’è stata.La vicedirettrice di Rai 3Ilaria Capitani, ha definito l’intervento “inopportuno” per il suo contenuto.

L’intervento per il Ddl Zan

Fedez in un primo momento si rivolge a Mario Draghi, chiedendo che la stessa attenzione data al calcio venga riservata anche ai lavoratori dello spettacolo, fermi da un anno. “A proposito di SuperLega“, continua poi Fedez, “due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari. Ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, che è già stato approvato alla Camera, come il Ddl Zan, può tranquillamente essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, se stesso“.

“Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno”

Fedez continua riportando dichiarazioni di alcuni esponenti della Lega. Esternazioni vergognose: “‘Se avessi un figlio gay, lo brucerei nel forno’, Giovanni De Paoli, consigliere regionale Lega Liguria. ‘I gay? che inizino a comportarsi come persone normali’, Alessandro Rinaldi, consigliere per la Lega Reggio Emilia. ‘Gay vittime di aberrazioni della natura’, Luca Lepore e Massimiliano Bastioni, consiglieri regionali leghisti. ‘I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie’, Alberto Zelger, consigliere comunale della Lega Nord a Verona“. L’elenco continua con altre frasi false e discriminatorie nei confronti dell’omosessualità da parte di alcuni esponenti della Lega.

Il Ddl Zan dopo “le etichette per il vino e il vitalizio a Formigoni”

Fedez rimarca poi come la motivazione che ha spinto la Lega a bloccare in Commissione Giustizia al Senato il Ddl Zan sia stata che il Paese avrebbe “altre priorità”. Il rapper ha dunque mostrato alcuni temi affrontati dal Senato prima della legge contro le discriminazioni per genere e orientamento sessuale: “Doveva discutere: l’etichettatura del vino, la riorganizzazione del Coni, l’indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano, e per non farsi mancare nulla il reintegro del vitalizio di Formigoni“.

La Rai nega la censura ma Fedez pubblica il video

A seguito di queste dichiarazioni di Fedez, la Rai ha provato a negare il tentativo di censura. In una nota ha fatto sapere che “Rai 3 e la Rai sono da sempre aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. È fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta“. Prontamente Fedez ha però pubblicato il video della telefonata con alcuni collaboratori della vicedirettrice di Rai 3, e della stessa Ilaria Capitani. “Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad ‘adeguarmi ad un SISTEMA’ dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi“, twitta il rapper.

La polemica contro la Rai

I toni usati da Ilaria Capitani e dai suoi collaboratori, che parlano di scelta “editorialmente inopportuna“, destano le ire di Fedez, e non solo. Dopo la pubblicazione del video, il “sistema” Rai diventa un caso politico, ma la verità è che non c’è nulla di nuovo nell’imbavagliamento della rete pubblica verso artisti e giornalisti. Mentre sul web si scatena l’ondata di indignazione, si ricorda l’editto bulgaro di berlusconiana memoria che ha cacciato dalla Rai Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi. Oggi come allora, la Rai dimostra di essere espressione di potentati politici sia di destra che di sinistra, che fanno della lottizzazione della Rete pubblica merce di scambio in accordi di Palazzo. Un male che resiste a chi chiede una revisione completa della Rai, ma nessuna legge che mettesse mano al traffico d’influenze tra politica e Viale Mazzini è mai riuscita a vedere la luce. Forse anche qui erano più importanti le etichette del vino.



8.5.19

ci voleva il salone di torino per capire che casa pound è fascista ?= e che il fascismo sta ritornando alla grande da una decina d'anni e si è presa la periferia delle grandi città cavalcando il malessere ?


Risultati immagini per i fascisti sono tornati


Concordo con  quanto  dice    Roberto   Recchioni

Leggo questo pezzo e cerco di capire.Cerco di capire perché, oggi, è così imperativo fare il pelo e il contropelo al Salone del Libro perché ospita i fascisti e il fascismo è fuori legge, e non farlo l'anno scorso, quando le stesse realtà, già erano presenti, magari con etichette diverse.Cerco di capire perché lo stesso discorso non si è fatto a Più Libri più Liberi, che di stand di editori di chiara matrice fascista ne ha sempre ospitati.Cerco di capire perché non si è fatto a Lucca, che per alcuni anni ha ospitato un editore che pubblicava fumetti di chiara matrice fascista con tanto di eroi fascisti come protagonisti.Cerco di capire perché, per esempio, non si fa questo discorso nei confronti dei due maggiori distributori online nazionali, che i libri di quegli editori fascisti li tengono regolarmente disponibili. Nello stesso spazio dei tuoi.Cerco di capire come tu autore, che pubblica per una casa editrice che fa parte di un gruppo editoriale che è il distributore di quei libri fascisti contro cui stai protestando, non avverti la contraddizione in essere.Cerco di capire perché questa cosa la fai da solo, invece di farla collettivamente.Cerco di capire.Ma ottengo solo risposte dogmatiche che rispondono a una domanda che non ti ho fatto.Perché non me lo devi dire tu che il fascismo è una merda.Quello lo capisco da solo.

TEMI.REPUBBLICA.IT
Lo spazio concesso dal Salone del Libro di Torino ai fascistissimi delle edizioni Altaforte è l’ennesimo episodio con cui i valori della Costituzione – che dovrebbero essere l’abc ineludibile di una manifestazione culturale demo



Quello di Casal Bruciato è l’Aventino peggiore, non certo quello di Torino. Ed è lì che ci piacerebbe vedere i Raimo, i Ginzburg, le Murgia, i Wu Ming. A combattere contro Casa Pound sul suo terreno sveglia intellettuali è per causa del vostro e nostro radical chic se le destre si sono prese le periferie e sono scese fra la gente cosa che la sinistra istituzionale e sic n , ha smesso di di fare d'anni .

3.2.15

Su Pier Paolo Pasolini troppa retorica e uso pro domo suo .Meglio non leggerlo o leggerlo dopo i bla bla ufficiali del potere

  stavoltas  concordo  conquanto dice      MASSIMO ONOFRI (  foto a destra  )   nella  sua rubrica  contro amno su la nyuova   sardegna  del  2\2\2015


Il ministro Franceschini ha istituito il comitato per celebrare il quarantennale della morte di Pasolini. Niente da dire sui nomi: a cominciare da quello del presidente, Dacia Maraini,per finire con quello di Emanuele Trevi. Non ho mai visto tanto zelo ministeriale per un quarantennale:per il cinquantenario,
l’alfiere, cioè, d’un nuovo conformismo,il conformismo dell’anticonformismo, buono per qualsiasi salotto televisivo alla Fabio Fazio. Tra parentesi: credo che farebbe assai bene a Pasolini, e anche a tutti noi, se smettessimo di leggerlo per unpo’. Ogni retorica anti moderna, di destra o di sinistra che sia, passa ormai per qualche citazione da lui ricavata. E sempre la più banale.
allora,che arriveremo a fare? Ma la questione è un’altra: non credo che sia una buona cosa, dico per l'intelligenza e la cultura,per la libertà e la poesia,la costituzione di comitati di Stato per glorificare intellettuali che, come Pasolini, furono eretici nell’arte e nella vita,e fieri avversari del Potere, in qualsiasi forma si palesasse. Uncomitato di Stato per Pasolini è, per qualsiasi autore scomodo al potere ( corsivo mio ) innanzi tutto, un’offesa per Pasolini e per tutto quanto ha rappresentato. Tanto più ora che il grande friuliano è diventato un’icona di questa sinistra veltroniano-renziana,l’alfiere, cioè, d’un nuovo conformismo,il conformismo dell’anticonformismo, buono per qualsiasi salotto televisivo alla Fabio Fazio. Tra parentesi: credo che farebbe assai bene a Pasolini, e anche a tutti noi, se smettessimodi leggerlo perunpo’. Ogni retorica anti moderna, di destra  o di sinistra che sia, passa
ormai per qualche citazione da lui ricavata. E sempre la più  banale.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...