Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta identita sarda

La Storia è una cosa seria! -- di Màriu A. Sanna e Giovanni Pelessoni

Immagine
Non bastava il neo assessore in Dad, ora ci si mette pure l'Università di Cagliari. Neocolonialismo e autocolonialismo accademico dunque.Gigi Riva nella Storia Sarda? Si. Un pochino ci sta, ma si tratta pur sempre di storia sportiva.È ora si smetterla di raccontare cavolate: dietro quel Cagliari scudettato di sardo c'era ben poco.Erano Campioni e Uomini veri, guidati da un tecnico geniale e istrionico, ma gli unici sardi erano i dirigenti Arrica e Delogu. E poi? Dietro c'erano i soldi della SIR, ovvero i petrolieri che avevano avviato le industrie del petrol chimico in Sardegna.Fa onore che il compianto Riva e molti suoi ex compagni siano diventati sardi di adozione, ma oltre a questo, basta per favore!  Lo scudetto del Cagliari Calcio, purtroppo non ha cambiato la storia della Sardegna e neppure l'opinione "coloniale e colonialista" di molti italiani nei confronti della nostra terra e del nostro popolo.E finiamola dunque di creare santi laici del nulla.Va ben

PRESENTADA #SUITE 11- francesco medda

Immagine
  Il mese scorso, prima dell'uscita del disco mi sono divertito con un esercizio di scrittura per raccontare il contesto (paesaggistico, sociale e familiare) che ha visto nascere e svilupparsi il percorso che mi ha portato a generare il nuovo lavoro. Lavoro che è ben rappresentato da questo testo/manifesto, uscito nella sua prima versione nel libro Mala Manera di Malasorti ( S'ardmusic /Abbà) e poi potenziato grazie al contributo di tanti amici, in particolare Marco Lutzu , Omar Onnis , Giacomo Casti e Pier Gavino Sedda . Come cresci in una terra colonizzata, la cui cultura è stata resa minoritaria, periferica e subalterna rispetto a quella dominante, una cultura di cui non controlli la narrazione? Con autorazzismo e autocelebrazione, esaltazione e disperazione, sempre alla ricerca della specialità, in un senso o nell’altro. Dalle mie parti è il rapporto con il mare la metafora perfetta: per alcuni, luogo infido dal quale arrivano sciagure, per altri, trampolino per il domini