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PRESENTADA #SUITE 11- francesco medda

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  Il mese scorso, prima dell'uscita del disco mi sono divertito con un esercizio di scrittura per raccontare il contesto (paesaggistico, sociale e familiare) che ha visto nascere e svilupparsi il percorso che mi ha portato a generare il nuovo lavoro. Lavoro che è ben rappresentato da questo testo/manifesto, uscito nella sua prima versione nel libro Mala Manera di Malasorti ( S'ardmusic /Abbà) e poi potenziato grazie al contributo di tanti amici, in particolare Marco Lutzu , Omar Onnis , Giacomo Casti e Pier Gavino Sedda . Come cresci in una terra colonizzata, la cui cultura è stata resa minoritaria, periferica e subalterna rispetto a quella dominante, una cultura di cui non controlli la narrazione? Con autorazzismo e autocelebrazione, esaltazione e disperazione, sempre alla ricerca della specialità, in un senso o nell’altro. Dalle mie parti è il rapporto con il mare la metafora perfetta: per alcuni, luogo infido dal quale arrivano sciagure, per altri, trampolino per il domini