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16.2.22

anche le olimpiadi invernali sono simbolo d'amore e pace o quanto meno di coesistenza il caso L'abbraccio tra le sorelle Delago, Nadia e Nicol, dopo la discesa libera e l'abbraccio tra l'ucraino Abramenko e il russo Burov





L'abbraccio tra le sorelle Delago per il bronzo di Nadia nella discesa libera di Pechinodi Claudio CucciattiL'abbraccio tra le sorelle Delago, Nadia e Nicol, dopo la discesa libera (reuters)
Al termine della gara Nicol, di quasi due anni più grande, si è buttata tra le braccia della sorella, ancora incredula per essersi piazzata alle spalle di Suter e Goggia. "È una fortuna fare questo percorso insieme e avere al tuo fianco una persona sempre pronta ad aiutarti"

La medaglia l'ha conquistata Nadia, ma Nicol, undicesima al traguardo, ha esultato come se quel bronzo fosse suo. La discesa di Pechino, oltre a un podio per due terzi azzurro, ha regalato all'Italia due storie da ricordare nel tempo. L'argento di Sofia Goggia23 giorni dopo l'infortunio al ginocchio nel SuperG a Cortina: determinazione, grinta, un pizzico di incoscenza. Un'impresa sportiva d'altri tempi. E poi l'abbraccio tra le due sorelle Delago, legate in pista e fuori. Urla e lacrime, una grande gioia condivisa per il primo podio della carriera di Nadia Delago (Coppa Europa esclusa), nella gara più importante della vita, la discesa libera olimpica.

Quasi due anni di differenza: Nadia è nata nel novembre 1997, Nicol nel gennaio 1996. Originarie di Selva, sono cresciute insieme nello Sci Club Val Gardena. Atleta delle Fiamme Oro Nadia, membro delle Fiamme Gialle Nicol. Nella tappa di Coppa del mondo sulla pista di casa a salire sul podio era stata la sorella maggiore, anche quel giorno ci fu una grande festa in famiglia.

Pechino 2022, Nadia Delago, bronzo in discesa: "Il mio primo podio proprio qui. Sono fortunata"

"È una grande fortuna poter condividere questo percorso insieme, avere la certezza di avere qualcuno vicino che per te ci sarà sempre". Come lo è stata Nadia per Nicol, dopo la rottura del tendine d'Achille a fine 2020. E lo sci in casa Delago è un affare di famiglia: a dare consigli alle due sorelle il papà Norbert, maestro di sci, e gli zii Karla e Oskar Delago, discesisti di Coppa del mondo negli anni Ottanta.

Unite in pista, unite fuori. Insieme alla mamma coltivano la passione per la cucina. Nadia voleva diventare chef, poi ha deciso di seguire la sorella e continuare a sciare. Per fortuna, i fornelli possono aspettare. Tutte e due seguono una dieta da sportive, ma non si tirano indietro se c'è da preparare un primo o una specialità composta con frutta e verdura. Pizza e dolci sono le tentazioni che respingono sì, ma con grande difficoltà. I paesaggi della Val Gardena fanno da sfondo alle loro lunghe passeggiate, a cui si unisce spesso Mika, un bellissimo ed enorme cane di razza samoiedo. Come loro, ama correre sulla neve. Tutti insieme, uniti, così si costruisce una vittoria. E poi inizia la festa.

l'altra storia   dimostra  che  Lo spirito olimpico più forte delle tensioni internazionali. Mentre il mondo guarda con preoccupazione alla crisi in corso tra Russia e Ucraina e a una possibile guerra da scongiurare, alle olimpiadi invernali di Pechino due atleti fanno vincere il rispetto e l'amicizia: sono l'ucraino Abramenko e il russo Burov. I due si sono abbracciati sul podio della specialità aerials del freestyle skiing





1/10

Oleksandr Abramenko medaglia d'argento e Ilia Burov di bronzo nella specialità aerials del freestyle skiing: al Genting Snow Park di Pechino 2022 di Zhangjiakou, l'atleta ucraino (avvolto nella bandiera nazionale) e quello russo si sono salutati tra sorrisi e battute, fino a posare insieme abracciati per le foto di rito sulla postazione più alta

2/10

Un gesto di amicizia e di rispetto, nel solco dello spirito olimpico, che va oltre le forti tensioni tra i due paesi. Negli ultimi mesi la crisi tra Russia e Ucraina si è aggravata e il rischio di una guerra è ancora forte, nonostante il lavoro delle diplomazie internazionaliLo speciale di skytg24.it sulla crisi tra Russia e Ucraina

3/10

A dispetto delle relazioni tesissime tra Ucraina e Russia, tra venti di guerra e minacce di invasione, Abramenko e Burov si sono ritrovati a conferma di un rapporto consolidato in nome dello sport che prosegue da PyeongChang 2018

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