Pozzo di Sicar (Giovanni 4, 4-42)
Signore pellegrino all’ora sesta è piombo la fatica, fatale sguardo nei miei occhi adombrati, assurdo appuntamento al sibilo di sabbia che mi asseta da vortici di lotta quotidiana per un pane che basti alla giornata. Privazione inaudita la Tua sete per sterrare la mia povertà che s’ affonda in taciute solitudini. Ma la Tua sete mi infiamma la vita. Quella sorgente d’inesauribile di continuo mi svuota e mi colma Mi diviene senso ora l’assurdo. © francesco ballero - 3 febbraio 2009