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6.11.19

replica ai salvinisti e ai malpancisti di Luca bizzarri bambino di colore insultato sui campetto di calcio quanti operai dell'Ilva Vale

 di    cosa  stiamo parlando


delle  iene    che  su   campi  di calcio    grandi  e  piccoli ,  comunali  o privati  ,  di centro o  di periferia  , nazionali o locali ,  ormai non fa  più    differenza  insultano con frase  razzistiche   come    questo caso anche  i bambini

IN BRIANZA

Razzismo, madre insulta un bimbo di colore di 10 anni a una partita di calcio
da  gazzetta  del  sud  04 Novembre 2019





«'Negro di m....'. Proprio così. Senza se e senza ma. Senza senso. Senza pudore. Senza cervello. Nel mirino: un bambino di 10 anni. Dieci. Non è un incubo. È realtà, tristissima. Andata in scena sabato pomeriggio in Brianza. Attrice protagonista, da «oscar dell’inciviltà», una mamma».Inizia così il post pubblicato dalla società Aurora Desio indirizzato al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, all’assessore regionale allo Sport Martina Cambiaghi e alla Lnd - Figc. Secondo quanto riferito dalla società brianzola, nel corso della partita Aurora Desio-Sovicese, categoria Pulcini 2009, «un piccolo giocatore dell’Aurora, di colore, si sente insultare con quella frase choc proveniente dai genitori ospiti. La voce è femminile ed è sentita da altri compagni e da altri adulti». ..... continua su https://gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2019/11/04/razzismo-madre-insulta-un-bimbo-di-colore-di-10-anni-a-una-partita-di-calcio-b6c45fab-1e30-4e8b-b8b5-7e7e8dd018c7/




Lo so che  dovrei passare    oltre e applicare     alla lettera     questa  vignetta   di un famoso fumetto
Nessuna descrizione della foto disponibile.

ma davanti a questa clima d'odio che giustifica tali atteggiamenti non ci riesco perchè non si sempre si può tacere e voltarsi dall'altra parte,dobbiamo deciderci ad andare anzi meglio a varcare  " la nostra linea gotica " attendista ed intraprendere una guerriglia controculturale contro questo clima d'odio che sta ammorbando le coscienze ed il paese . Infatti : << la mia piccola patria dietro la Linea gotica\sa scegliersi la parte la mia piccola patria\occorre essere attenti per essere padroni di se stessi occorre essere attenti\occorre essere attenti occorre essere attenti \e scegliersi la parte dietro la Linea gotica >>  (  citazione  musicale pericolosamente  sovversiva  😂😁✊✍   )    ecco perchè considero Una bellissima domanda quella
Bizzarri: "Bambino insultato quanti operai Ilva vale?"Adnkronos  5 novembre 2019 15:47


(Fotogramma/Ipa)
"Da ore ho una domanda in testa: ma quel bambino di Desio a cui la mamma di un avversario ha ridato 'negro di merda', quel bambino lì, quanti operai dell’Ilva vale?". Lo scrive su Twitter Luca Bizzarri (metà del duo comico Luca&Paolo), in evidente polemica con le dichiarazioni di Matteo Salvini sul caso Balotelli.



Finalmente    qualcuno (   non importa  se  radical chic  o  vip  )     della  TV       che   si ribella  al pensiero     dominate  dell'odio  razzista  e  populista .  Un ottima  risposta     ai malpancisti    ( uso questo termine   perchè a  pensarla  con pancia  e  con il  culo    sono sempre  persone    non solo  a destra  purtroppo ma  anche  gente    che ha  subito    come i meridionali    ,  sardi compresi  ,    che  negli anni  50\70    emigrarono  in italia  del nord   o  in europa ,  forme  di razzismo e  discriminazione   )  che , non solo i nostri politicanti  ,  lo praticano  verbalmente e  si  arrampicano per  giustificarlo   o minimizzarlo   come   dimostrano i  commenti  ad  alcuni miei post  su  Facebook    riportati negli url     Ora qui non si tratta   di  un  giocatore  capriccioso   e  ipocondriaco  e  con   fobie  e  di persecuzione come  Balotelli (  in questo caso ma  il discorso vale   per  chiunque   sportivo  o meno che  si  lamenta   per  attirare  l'attenzione   )   che non accetta   lo sfotto     de  tifosi  delle  squadre  avversarie    che invece  di  piagnucolare  ed  arrabbiarsi   (    creando  dei  movimenti   come  quello  dei leghisti  di verona   che   lo  fanno  passare   come  un matto )  di cori  ed  prese in giro   razzistici  perchè    i verso delle scimmia   indirizzato   ad un giocatore  di colore    non  è  un semplice  sfotto' ma  razzismo


 dovrebbe  come suggerito   tra quei  commenti intelligenti  ed  di buon senso  


Gavino Azzena Fermo restando che comunque bisogna rispettare tutte le diversità umane, io fossi Balotelli, non darei soddisfazione alcuna all'ignoranza, perché farsi vedere colpiti da vigliacchi lontani da chi vogliono colpire? A parole matte orecchie sorde, bisogna essere superiori alle bassezze di questo tipo, non c'è cultura, non c'è buon senso, farebbe più effetto se Balotelli gli facesse i sorrisini e i salutini con le mani, della serie l'indifferenza colpisce chi vuole colpire, per cui Balo usa indifferenza e .vinci tu.

Bene  vengano quindi prese  di  posizione  ,  da  qualunque parte   ideologica    e  culturale provengano  , come questa  . Speriamo  siano sempre  di più  e  non siano  le  solite  voci fuori  dal coro   concludo sulle note della bellissima   canzone    (  che   descrive  il clima    d'oggi    iniziato   in sordina    dopo   il crollo     del  199\1994  ed   oggi diventato    sempre    più putrido  e  ammorbante   e  rafforzatosi    dopo   11 settembre  2001  )     Adelante Adelante  del preveggente  ed  poeta   - Francesco De Gregori e della  successiva   della  mia  top  teen  in questi giorni di    convalescenza     povera  patria  di Franco Battiato 

28.6.12

La rabbia


Ma sì, ci sta: troppi simboli, e noi, in fondo, viviamo di metafora. Trasliamo, interpretiamo. Forse per debolezza, forse per eccesso di sensibilità. Così umani. Ma come rimanere insensibili, vorrei dire inerti, di fronte a quella micidiale doppietta di Balotelli? Il simbolo è lui e se lo merita tutto. Non perché in campo fosse solo, tutt'altro. C'eravamo tutti, invece, accorpati, massicci, soprattutto rabbiosi. Ma Mario è un'occasione troppo ghiotta, e forse facile, per lasciarsela sfuggire. E' l'italiano nuovo, l'italiano nero, o negro, ed ebreo, contro la Germania. Si può resistere? No che non si può.

In campo, io non tifosa, e proprio perché non tifosa, ho visto finalmente l'Italia. Balotelli è un riassunto di quest'Italia. Non completo, si spera, ma vivo. E' il ragazzaccio intemperante, che spoglia il bel corpo annichilendolo però in una smorfia caricaturale degna di Big Jim. (Ma ammonirlo? Scherziamo!) E' il tenace che reagisce d'istinto: s'aggrappa al suo paese, spesso con lui ingrato, con tutte le forze della spontaneità irrequieta. Ineducato, diretto, passionale, dionisiaco tanto quanto Pirlo è apollineo e neoclassico. Se c'era un tedesco stasera, l'ho visto in Andrea e in quel volto mezzo sfingeo mezzo contadino di Buffon, uno che non ride mai, che forse esiste solo sul campo, ma le cui parate valgono tre gol.
Ho scritto "c'eravamo", perché mi sono immedesimata anch'io in quegli assist, l'ho vissuta anch'io quella sofferenza. So bene che è solo una partita, che i problemi si riproporranno domani, ma che dico, adesso, prima di coricarmi. Ma non cedo al moralismo d'accatto. Il cuore necessita di passione per ripartire. E di momenti completamente spaziati, lineari, fisici. Di prorompenza ed effluvio.
I ragazzi tedeschi, più giovani, più riposati e più in forma dei nostri, sono ovviamente incolpevoli delle scelte del loro governo. Ma alla logica dei simboli non possono sottrarsi nemmeno loro. E, in quella squadra meno composita della nostra, io non riuscivo a non vedere l'Europa vincente. Forse, l'unica Europa. L'unica che conti, che venga considerata realmente tale. Non potevo sopportarlo: come europea, come democratica, come italiana.
Mario Balotelli è stato la risposta visiva a quest'Europa asettica, prepotente, unidirezionale, rigida dominatrice dell'unica razza del mercato. Esagero, probabilmente: concedetemelo, stasera gira così.
Rabbia, dunque, perché rabbia ci voleva, ci vuole, una rabbia entusiasta e perseverante. I ragazzi del gol hanno fatto la loro parte. Tocca a noi concretizzare, materializzare quella rabbia e quell'entusiasmo nella lotta quotidiana dell'esistenza di cui l'incontro di calcio è - ci risiamo - l'ovvia metafora. Un riposo alla tensione, ogni tanto, è necessario. E' come il sorriso per strada d'un affascinante sconosciuto. Ritempra il nostro cuore. Adesso, però, voltiamo pagina, e proseguiamo.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...