Vedendo alcune opere d'arte moderne alcune non comprensibili subito altre dopo in una società sempre più veloce e frenetica ., salvo alcuni resilienti ( vedere post precedenti e i tag : le storie , storie ) come queste due , la prima di
Interruttore di schiena II
la seconda di Mario Pischedda
ero soprattutto dopo la lettura di quando scrive sul suo fb lo stesso Mario mio compaesano ed il mio compagno di strada ritrovato ( ogni tanto capita di perdersi per poi ritrovarsi lungo il cammino )
L’arte contemporanea non ha senso e deve/dovrà averne sempre di meno perché viviamo in un’epoca senza senso o se preferite in un’epoca dove è difficile trovare un senso
oppure come suggerisce questa canzone
Poi facendo un processo di sintesi ed antitesi sono arrivato ad accettare il fatto a volte quando non è spiattellato come le opere ( bellissime ) di Banksy sono piene di senso e riesci ad inquadrarsi nel suo tempo il senso che noi diamo alle opere d'arte e alle cose in generali è una sovrastruttura che ci creiamo noi con : le nostre elucubrazioni , opinioni , voli pindarici , ecc . Anche se a volte basta : saper , vedere , osservare , ascoltare , insomma usare lo spirito critico e non fermarsi al significato apparente . . Infatti concordo con i commenti riportati nella discussione del post di Mario citato nelle righe precedenti
Laasciarsi guidare dall'intuizione, perché in questo modo può riconoscere cose che non sono accessibili all'intelletto e quindi ai sensi il film opera senza autore
del regista Henckel von Donnersmarck il quale ha scritto la sceneggiatura basandosi su eventi realmente accaduti. Il personaggio principale di Kurt Barnert è basato sulla storia della vita del pittore tedesco Gerhard Richter, raccontata nel libro Ein Maler aus Deutschland. Gerhard Richter. Das Drama einer Familie del giornalista Jürgen Schreiber. Anche il personaggio del professor Antonius van Verten, richiama nella realtà l'artista Joseph Beuys.