TORRI GEMELLE: CROLLI PASSIVI, O DEMOLIZIONI CONTROLLATE?
Di Massimo Mazzucco
E' noto come le Torri Gemelle fossero state progettate per reggere all'impatto di mutlipli aerei commerciali, grazie alla poderosa serie di piloni centrali di acciaio di supporto, ed alla particolarissima struttura esterna, a maglie in acciaio incrociate, che permetteva di redistribuire il carico su quelle restanti, in caso che una parte di esse fosse venuta a mancare. Ed infatti, ambedue gli edifici avevano retto egregiamente agli impatti, oscillando, scricchiolando e vibrando per qualche minuto, prima di ritornare stabili e immobili, con il carico redistributo ben sotto i margini di tolleranza.
E gli incendi stessi, sviluppatisi a causa della fuoriuscita di kerosene, erano durati molto poco, senza mai raggiungere, nemmeno al momento delle esplosioni, le temperature necessarie ad indebolire l'acciaio delle strutture portanti. Svariati studi di architettura hanno respinto con decisione l'ipotesi dell'indebolimento progressivo dell'acciaio, ricordando che prima dei crolli il fumo di ambedue gli incendi era addirittura diventato nero, segno evidente...
... che le fiamme avevano ormai finito di consumare il materiale disponibile. Nel frattempo, si era vista gente affacciarsi dalle voragini stesse provocate dagli aerei, a conferma che in quella zona non ci potessero essere i 1500 gradi necessari a fondere l'acciaio. Inoltre, molte persone che stavano ai piani superiori, sono riuscite a scendere fino a terra, attraversando quindi i piani incendiati. Hanno tutte raccontato di aver incontrato moltissimo fumo, ma un calore minimo. La seconda Torre, poi, ha visto all'interno un incendio ancora minore, poichè la maggior parte del carburante è fuoriscita in diagonale, esplodendo nella terribile palla di fuoco che tutti abbiamo visto in TV.
Eppure, inspiegabilmente, misteriosamente, improvvisamente, dopo aver retto per circa un'ora ciascuna, le Torri sono ambedue crollate, accartocciandosi su se stesse, in maniera praticamente identica, tanto rapida quanto simmetrica, e senza minimamente danneggiare gli edifici circostanti. Il solo fatto che due Torri di 400 metri cadano, nel centro di Manhattan, senza colpire uno solo degli edifici circostanti, è certo da Gunness dei primati.
Stessa sorte, ancora più inspiegabile, è toccata nel pomeriggio al WTC7, un grattacielo in cemento armato di 40 piani, che aveva subito solo un incendio limitato, e non era stato nemmeno sfiorato dagli aerei. Un grattacielo molto simile ha bruciato di recente, a Madrid, per oltre 48 ore, sviluppando temperature decisamente superiori, senza che la struttura di acciaio cedesse minimamente in alcun punto.
Dall'inizio della storia dell'ingegneria civile, nessun grattacielo in cemento armato era mai crollato per effetto del fuoco. L'11 Settembre 2001, nello stesso luogo, e nell'arco di poche ore, ne sono caduti addirittura tre fra i più moderni e robusti del mondo.
Il fatto che vi siano molte testimonianze che parlano di "multiple esplosioni", avvenute prima e durante i crolli stessi; il fatto che i detriti siano stati lanciati con forza in orizzontale, a grande distanza, e addirittura verso l'alto; il fatto che tutto si sia ridotto in polvere finissima, senza che sia rimasto un solo blocco di cemento intatto; il fatto che tutto l'acciao dei piloni rimasto sia stato svenduto o riciclato in gran fretta, senza che nessuno potesse prima analizzarlo; il fatto che la proprietà - a sua volta fresca di poche settimane - avesse appena stipulato un vantaggiosissimo contratto assicurativo contro attacchi terroristici (ha di recente incassato 7 miliardi di dollari), e tanti altri particolari che qui non c'è spazio per illustrare, hanno fatto pensare a molti che si fosse trattato di demolizioni controllate.
Questo filmato offre dei semplici elementi visivi, senza commento di alcun tipo. A voi il giudizio finale.
Per vedere il filmato vai QUI
Per alcune foto esplicative cliccare QUI e QUI
Per la testimonianza dei pompieri superstiti clicca QUI
FONTE: www.luogocomune.net
per chi è un laico credente come me oppure tiepido non praticante ) ; << I grandi fatti della storia spesso succedono in sordina, senza enfasi, quasi giocando a nascondino con l'attenzione dei grandi commentatori che se li ritrovano tra i piedi quando meno se lo aspettano come cose accadute per ragioni imprevedibili e che però, una volta accadute, segnano una discontinuità nel succedersi della tradizione e diventano inizio anche glorioso di tutt'altre storie.I grandi fatti della storia spesso succedono in sordina, senza enfasi, quasi giocando a nascondino con l'attenzione dei grandi commentatori che se li ritrovano tra i piedi quando meno se lo aspettano come cose accadute per ragioni imprevedibili e che però, una volta accadute, segnano una discontinuità nel succedersi della tradizione e diventano inizio anche glorioso di tutt'altre storie.La donna di Madrid, che in memoria del terribile attentato di quest'anno alla stazione ferroviaria della sua città, si è caricata sulle spalle la croce nella Via Crucis al Colosseo, probabilmente neppure ha percepito la portata dello scandalo di cui è stata protagonista - portare la croce nella più stretta Imitatio Christi è onore/onere solo maschile, che io sappia, nella Chiesa cattolica - ma è accaduto con l'autorizzazione della regia vaticana, dunque nessuno lo ha sottolineato come tale. Non così per Ludmila Javorova ( vedere foto a sinistra ) a cui è capitata l'avventura di vivere la maggior parte della sua vita in Cecoslovacchia perseguitata per via della sua fede cattolica durante la dittatura comunista. Ma a cui è capitato soprattutto di essere ordinata prete a 38 anni dal vescovo Felix Maria Davidek, fondatore del movimento clandestino cattolico dei Koinotes, diffuso in tutto il paese, ma con centro a Brno, città natale di Ludmila, dove vive tuttora. La sua vita si è svolta
nell'ombra, che più alla lettera non si può, fino a che non è stata scoperta. In questo volume se ne narra la storia percorrendone i fatti sui due binari del loro svolgersi: quello esterno e quello del procedervi accanto dall'interno del mondo interiore di lei, tutto segnato dalla necessità di cautela, la quale si configura come un vero e proprio modo d'essere più che semplicemente un modo in cui è stata costretta a vivere. >> fatta da Rosetta Stella ( saggista e studiosa della differenza sessuale e delle forme di spiritualità cristiana). Per coloro volessero acquistarlo lo trovano nella sezione ordini del sito religioso