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Ottant'anni fa le leggi razziali. E a Trieste una locandina diventa un caso ed il sindaco ne vieta la mostra

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 dall'unione  sarda   Oggi alle 15:26   - ultimo aggiornamento alle 16:33 Gli effetti delle leggi razziali. (Wikimedia Commons) Sarebbe dovuta partire proprio in questi giorni a Trieste la mostra "Razzismo in cattedra", a 80 anni esatti dal Regio Decreto che varò i provvedimenti contro gli ebrei italiani. Un tributo per ricordare una pagina infame della nostra storia, scritta da Benito Mussolini con l'avallo di re Vittorio Emanuele III, per allineare l'Italia alle politiche antisemite dell'alleato Adolf Hitler. Ma la mostra organizzata dal liceo Petrarca di Trieste in collaborazione con l'Università cittadina, il Museo della Comunità ebraica e l'Archivio di Stato, non avrà luogo, a causa delle polemiche scoppiate tra gli organizzatori e il sindaco Roberto Dipiazza. Motivo dello scontro la locandina dell'evento, un immagine che ritrae tre ragazze sorridenti e la prima pagina de  Il Piccolo  del settembre 1938 con l'

La storia del fascista che salvò tutti gli ebrei che poteva. Solo perché era giusto

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La storia del fascista che salvò tutti gli ebrei che poteva. Solo perché era giusto da  http://www.huffingtonpost.it/  del 15/10/2015 10:13 CEST | Aggiornato 15/10/2016 11:12 CEST Vittorio Pavoncello Presidente della Federazione Italiana Maccabi AGF Si avvicina il 16 ottobre, una data imprescindibile per ciascun ebreo romano . La data della razzia, della deportazione di migliaia di ebrei italiani da parte dei tedeschi. Ogni anno le storie, nei ricordi di quelle poche persone ancora in vita, riprendono corpo, si rianimano. Solitamente sono storie che si raccontano durante una cena di Shabbat, in occasioni particolari. Questa volta, invece, ne sono venuto a conoscenza in un modo insolito, una storia che mai avevo sentito, che mai era stata raccontata. Un incontro fortuito al lavoro, con una persona discreta, schiva, riservata, forse timida. Si finisce a parlare di ebrei, perché era lì che il mio interlocutore voleva arrivare. "Mio nonno il 16 ottobre salv

In nome del popolo Italiano vi ricorda qualcosa oltre le frasse espressa dai giudici che leggono le sentenze ed il film omonimo del 1971?

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N.B L  so che  dovrei usare  parole mie  , ma spesso  ( più di quanto   s'immagini )   capita  che  qualche  compagno\a  di strada  \  di viaggio,ma   anche no  ,  arrivi  prima di  te   e  lo esprimo meglio  concordo con quando  scroiv e sulla  sua bachec a di facebook   Giampaolo Cassitta  quando dice : << C'è gente che in nome dell’antica purezza e dell’orgoglio nazionale chiede di boicottare i negozi stranieri e scrive dei manifesti davvero imbarazzanti. In quei manifesti c’è tutta l’ignoranza, la protervia, la piccolezza, il razzismo insito e mai del tutto sopito di chi, davvero, pensa agli uomini in termini di “razza” e prova a utilizzare anche la parola popolo: “Aiuta il tuo popolo”. C’è da chiedersi dove queste  persone abbiano vissuto in questi ultimi anni. Se per caso siano stati ibernati e non abbiano capito che il “popolo” è divenuto in un mondo totalmente globalizzato un’accezione completamente diversa da quelle che essi immaginano.>> riferendosi al