


le foto di Mario rendono benissimo il tema del femminicidio confermando quanto dice :<< Dalle testimonianze delle vittime distupro si apprende che "chi ne esce, lo fa portando con sé l'esperienza della morte". >> Ida Magli . Esse sono dure ed indigeste , anche se dovrei essere assueffatto ( almeno per la mia generazione , cresciuta negli anni '80 con i mito della milano da bere ed il culto delle immagini e dove il corpo della persona viene usata non più come trasgressione \ rottura dei tabù , ma per vendere ) vedendone quotidianamente l'abuso e l'utilizzo improprio trasformando un immagine drammatica in un immagine normale usata per rclamizzare qualunque cosa e in articoli cartacei e telematici che nulla hanno a vedere con il dramma che esse rapressentano . Infatti concordo con quanto dice nell'introduzione in questa sua galleria lo stesso autore : << Ataviche paure affiorano sui visi di chi sisottopone all'esperimento, la fotocamera registra rigide posture di corpi morti con disarticolazioni di manieristica memoria e lo sguardo, rassegnato, tradisce chi sa che anche i carnefici sono nostri figli >>