Visualizzazione post con etichetta sfida. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sfida. Mostra tutti i post

22.6.23

malattie social . medici e prescrizioni a sbafo . Ozempic challenge la gara a dimagrire che crea problema ai diabetici

   sfide  sempre   più idiote   per  avere  visibilità  sui  social  ma  anche   no Ozempic challenge: la gara a dimagrire che beffa i diabetici Dopo il polverone sulla tragica challenge degli youtuber di Casal Palocco,  di cui  si  è  occupato  anche il nostro blog   in diversi  post,   se interessati  li trovati in archivio ,  si è iniziato a parlare di challenge scommessa \ sfida  chiamiamo  le  cose  con il loro   nome evitiamo  inutili  anglicismi quando  si  può trovare   il  corrispettivo  italiano  non imbastardiamo  ed  impoveriamo ulteriormente inultimente  la  nostra  lingua   e spesso a sproposito, come  fa notare   la  famosa  blogger   <<  se le sfide virali lanciate sui social fossero la causa di ogni male. dA FQ  del  20\6\2023vedere il Jepg   al  lato  dell'articolo in questione       >> Ovviamente non è così – ce ne sono di divertenti e innocue  che    fanno  ridere   o  creano   sconforto  per  dire  che  matti  che  sono      a  cosa su  arriva  pur  d'avere  un like  , ecc  . Qui si tratta  diu  una  sfida  e  di  una  moda   lanciata   da  vip  e  pseudo  vip  ( i  cosi detti  influenzer ) .  che    crea   problemi   chi  uysa  quel  farmaco   per  necessità 


  con questo è tutto  


2.11.22

L’impresa trasmessa nei monitor delle sale d’attesa dell’Aou La missione della “Sassari” in Qatar Tre biker fra le dune del Marocco «Grazie per il vostro coraggio»

 dalla  nuova  sardegna    del  2\11\2022   


Nuova sfida vinta dopo il tumore, la chirurga Nonnis: «Esempio per tutti»


                                Nadia  cossu  
Sassari
“Lacrime libere di donne che non temono l’emozione”. Una breve didascalia che dice tanto. L’ha scritta Rita Nonnis, chirurga senologa dell’Aou di Sassari, sul suo profilo Facebook per accompagnare l’immagine del traguardo finale raggiunto dalle “sue” tre combattenti, innamorate della vita e pronte ad accettarne le sfide. In sella alle loro mountain bike, Paola Zonza, Daniela Tocco e Donatella Mereu

hanno partecipato alla Marocco Expedition Women Challenge. Quasi quattrocento chilometri percorsi in bicicletta tra dune e terreni pietrosi, tra piste e sentieri del profondo Marocco, dalle montagne al deserto, attraversando piccoli villaggi e remoti insediamenti di popolazioni berbere. Senza però mai perdere di vista l’obiettivo: arrivare all’ultima tappa e urlare al mondo “Noi ce l’abbiamo fatta, potete riuscirci anche voi”. Un “voi” che comprende chiunque stia affrontando la propria battaglia personale. Così come è successo a loro tre, che hanno combattuto e vinto la malattia. «Grazie di cuore per il vostro impegno e la vostra grande generosità per aiutare chi come voi ha affrontato periodi difficili – è il messaggio che la dottoressa Nonnis, componente medica della spedizione, ha dedicato a Paola, Daniela e Donatella – Grazie per la grande serietà ma anche per l’allegria con cui avete affrontato senza mai
perdervi d’animo i momenti difficili». Un medico è una sicurezza quando si vivono esperienze complesse. Rita Nonnis è una grande e stimata professionista la tenacia con la quale ha portato e continua a portare avanti – cercando di superare innumerevoli difficoltà – vari progetti di crescita per la sanità sassarese (la Breast Unit è un esempio calzante) hanno fatto di lei un punto di riferimento soprattutto per le donne che combattono contro il tumore. «Con voi e da voi ho imparato molto, dal punto di vista umano e professionale – si rivolge ancora alle biker – Come nelle altre sfide della vita vi siete preparate con caparbietà e avete affrontato con consapevolezza tutto il percorso con una forte motivazione. Siete donne sensibili, coraggiose e determinate». E lo specifica, la Nonnis, che far parte delle “women challenge” non significa essere “super women” «ma donne che conoscono i propri limiti, li accettano e sanno cosa fare». Esattamente l’identikit di ciascuna delle protagoniste di questa avventura in Marocco. Che, naturalmente, è stata possibile grazie alla sinergia e all’impegno imprescindibile di altre persone. Il progetto è stato organizzato e realizzato da Acentro per il sociale di Cagliari con il patrocinio di Regione, Comune di Cagliari, Asl di Cagliari, Aou di Sassari, Lilt, Ail Cagliari,Fondazione Taccia, Mai più Sole e Associazione sinergia femminile. Con il supporto di numerose aziende del territorio. L’Aou di Sassari è stata molto presente durante questo viaggio, prima con la consegna di materiale medico alla vigilia della partenza e poi con la trasmissione – nei monitor delle sale di attesa dell’Azienda – delle immagini che raccontavano quotidianamente la piccola grande impresa. A guidare l’avventura il capo carovana, Maurizio Doro, biker d’esperienza e fine conoscitore del Marocco. Con loro anche il coach Antonio Marino e Michele Marongiu, ideatore dell’avventura, oltre al videomaker Pierandrea Maxia che ha documentato ogni singola tappa. Prima del rientro in Italia la comitiva ha donato i presidi medici e i farmaci – che per fortuna non è stato necessario di utilizzare – del kit di pronto soccorso. La dottoressa Nonnis li ha consegnati nelle mani di madame Keltoum Touhami Elwazzani che nel villaggio di Agdz è attiva proprio nella sensibilizzazione contro il cancro alla mammella. Un modo speciale di concludere la sfida

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...