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16.7.24

un Giovane : << "Non voglio arrivare a fare ciò che Filippo Turetta ha inflitto a Giulia Cecchettin".>>e si fa aiutare da un cntro antiviolenza

  sfogliando  il  web    ha  letto   sull'ANSA -  PORDENONE, 16 LUG -

 "Non voglio arrivare a fare ciò che Filippo Turetta ha inflitto a Giulia Cecchettin". Con queste parole, un giovane di Pordenone, dopo aver

assistito a una serata informativa, si è rivolto allo sportello gestito dall' associazione Istrice, che si occupa degli autori di violenza, per chiedere aiuto rispetto alle sue gravi reazioni di rabbia nei confronti della compagna.  secondo leggo.it «Il ragazzo ci ha conosciuti dopo una serata informativa organizzata con Voce Donna - hanno fatto sapere dall'Istrice - era spaventato per le reazioni scomposte del passato e per quelle che avrebbe potuto avere nuovamente. Ha capito che queste potevano rappresentare un eventuale pericolo per chi gli stava vicino. E si è fatto aiutare ».

 cercando   ulteriori notizie    su  tale  fatto ecco cosa  riporta    https://www.rtl.it/notizie    (  da   cui    ho preso  la    foto  sopra al  centro )  L’associazione Istrice fa sapere che il ragazzo si è mostrato spaventato per le reazioni avute in passato e per quelle che potrebbe avere in futuro, riconoscendo in sé una certa pericolosità. La sua consapevolezza nasce dalla serata informativa a cui ha partecipato in cui è stato raccontato il caso di Turetta e Cecchettin insieme ai segnali che vanno colti in casi di violenza e nei quali il giovane si è riconosciuto, chiedendo successivamente aiuto.
L’ASSOCIAZIONE ISTRICE
Alcuni maltrattanti arrivano da noi a seguito di procedure per codice rosso e, quindi, inviati dalle forze di polizia o dal tribunale. Ci sono casi che vengono indirizzati tramite i servizi o la rete sanitaria e poi ci sono situazioni di chi si avvicina spontaneamente a noi”, questo è stato reso noto dall’associazione stessa che si occupa dei responsabili di atti di violenza". In riferimento al giovane hanno aggiunto: “l’avvicinamento spontaneo avviene più facilmente quando si tratta di giovani perché sono più propensi a riconoscere di avere un problema. Così è stato per il ragazzo che si è avvicinato a noi rivedendosi nel drammatico caso di cronaca dei mesi scorsi, sollecitando aiuto prima che la situazione degenerasse".L’iniziativa rivolta agli uomini maltrattanti prende vita da un protocollo siglato tra la questura di Pordenone e l’associazione Istrice: uno spazio di ascolto rivolto a chi ha commesso atti di violenza di qualsiasi tipo sulle donne, avviando un percorso di crescita, consapevolezza, maturazione e comprensione delle reali responsabilità delle loro azioni, agendo sul rischio di recidiva. E’ auspicabile che questo sia uno strumento che punti a contrastare il fenomeno della violenza sulle donne in modo diverso e più efficace rispetto al passato.


5.5.13

iL femminicidio dipende da un esibizione del corpo delle donne nella pubblicità e nelle trasmissioni tv ?

ecco  la storia  di un uomo , cosa  rara , che  si è fermato in tempo , evitando l'omicidio  .
Un  uomo che ha  ammesso    che  ha de problemi



Infatti la  Boldrini  pur  fra demagogia   e  atteggiamenti censori  ( vedere  la richiesta  di leggi eccezionali   sul  web  )   stavolta   ha  ragione   quando    chiede

  da  http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/11/25/news/femminicidio-47174085/


Boldrini: "Limiti alla pubblicità
su abuso del corpo delle donne"


La presidente della Camera torna a sollecitare misure contro la violenza. Intanto il ministro per le Pari opportunità annuncia: "Dal governo una task-force femminicidio"(video)


Immagino   che molti  diranno   che bisogno  c'è  di una legge  ci sono  enti predisposti a  ciò ( lo  Iap istituto autodisciplina pubblicitaria  )  e loro  leggi \ regolamenti   Ma  quando   si continua  ugualmente  ecco la necessità  di una ulteriore  regolamentazione  . Speriamo  che  non rimanga sulla  carta   e che la creazione di un team , porti  ad insegnare  nelle  scuole   a fare  delle lezioni  meglio  delle  ore  o  un ora  ala settimana  d'educazione all'immagine  e  ai  nuovi mezzi di comunicazione  .  Si   eviterebbero  o quanto meno  si avrà  fortissima riduzione   sia del  fenomeno  di  cui  parla la zanardo  (  vedere   intervista  nelle righe  successive  )   e  del fenomeno del  cyber  bullismo  .  A  chi m'accusa  di essere censore  e  moralista  , dico   che  qui non è censura o essere bacchettoni o come discorsi da moralisti o da noiose e vetuste cassandre,ma  di mancanza  di rispetto  dell'individuo   mercificazione  del proprio corpo   e della propria immagine  . Infatti 
 da  www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/01/  qui  il testo  integrale 
      
[....]  In questi 4 anni, da quando è uscito il nostro documentario “Il corpo delle donne“, il fenomeno più rilevante che ci ha riguardato è stata l’ondata enorme di richieste da parte delle scuole e dunque degli insegnanti, ma ancor più delle e degli studenti, che ci chiedevano strumenti di educazione all’immagine. Un fenomeno dirompente, che non ci aspettavamo, che ha sconvolto le nostre vite perché quella richiesta così impellente esigeva una risposta. Va raccontata qui la chiusura di molte associazioni che si definiscono femministe di fronte a questo BISOGNO delle persone.
Il motivo? La loro incapacità di comprendere e di mettersi in relazione.
La tv deve essere libera… non si possono rivestire le donne in  tv sarebbe censura… le ragazze in tv sono libere di fare ciò che vogliono… alcune di noi hanno lottato nel ’68 per la libertà dei corpi”.
Abbiamo ascoltato con preoccupazione per 4 anni. Non era in discussione la libertà dei corpi, che diamine!  Ma lo strapotere del sistema mediatico! Non era in discussione la libertà di mettersi in minigonna o come si vuole, ma l’imposizione di corpi umiliati e di telecamere fruganti il nostro corpo!
L’ignoranza di alcuni di questi movimenti è spaventosa. Le loro richieste si sono perfettamente sposate con i diktat della tv mercantile.
Ma l’ignoranza si può perdonare. L’ignoranza arrogante e sorda, no.
Se ci si accorge di avere trascurato una parte di conoscenza, se nulla si sa del sistema mediatico, si ha il dovere di mettersi in ascolto.
E’ stato terribile in questi anni vedere come migliaia di ragazzine e i ragazzini che chiedevano aiuto a noi donne adulte perché si sentivano schiacciate da modelli di riferimento incombenti e impositivi, e assistere con spavento a come alcune donne adulte voltassero il capo per sostenere una libertà che era invece COSTRIZIONE terribile per le giovani generazioni.

Andiamo in giro per l’Italia da 4 anni. Incontriamo adulte/i la sera nei dibattiti. Gente normale, varia, cittadini/e italiani/e. Vogliono capire, sapere discutere.
Al mattino incontro studenti/esse nelle scuole. Sono tantissimi/e. Ci chiamano a centinaia durante l’autogestione. Scelgono loro di invitarci perché hanno fame di capire, di conoscere il sistema mediatico che le e li ingabbia. Altro che libertà!


Perchè , e lo dice  un uomo etero ( tendo  a precisarlo visto   che  per  queste  prese di posizione  alcuni mi definiscono, ma  io me  ne  frego  ,   femminiello o  gay o risatine )  ,  e che  sta lottando  contro  la  pornodipendenza    non  se ne può più di  vedere  il corpo di una donna usato  fuori  misura  non solo nella pubblicità  ma  anche  in certe trasmissioni tv  . Per  spiegarmi meglio guardate   quest'altro video   

(   da  cui poi  sono derivati  un   sito , una  pagina di facebook      ed un  libro  curati  dalla stessa  autrice   del documentario  che trovate  sotto   e  di cui  si è parlato  sopra     )  




Con questo  è tutto  
Mi farebbe  piacere  , sentire o via email o qui nel commenti  il  vostro parere  soprattutto  da parte  di voi donne  

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