sfogliando il web ha letto sull'ANSA - PORDENONE, 16 LUG -
"Non voglio arrivare a fare ciò che Filippo Turetta ha inflitto a Giulia Cecchettin". Con queste parole, un giovane di Pordenone, dopo aver
assistito a una serata informativa, si è rivolto allo sportello gestito dall' associazione Istrice, che si occupa degli autori di violenza, per chiedere aiuto rispetto alle sue gravi reazioni di rabbia nei confronti della compagna. secondo leggo.it «Il ragazzo ci ha conosciuti dopo una serata informativa organizzata con Voce Donna - hanno fatto sapere dall'Istrice - era spaventato per le reazioni scomposte del passato e per quelle che avrebbe potuto avere nuovamente. Ha capito che queste potevano rappresentare un eventuale pericolo per chi gli stava vicino. E si è fatto aiutare ». cercando ulteriori notizie su tale fatto ecco cosa riporta https://www.rtl.it/notizie ( da cui ho preso la foto sopra al centro ) L’associazione Istrice fa sapere che il ragazzo si è mostrato spaventato per le reazioni avute in passato e per quelle che potrebbe avere in futuro, riconoscendo in sé una certa pericolosità. La sua consapevolezza nasce dalla serata informativa a cui ha partecipato in cui è stato raccontato il caso di Turetta e Cecchettin insieme ai segnali che vanno colti in casi di violenza e nei quali il giovane si è riconosciuto, chiedendo successivamente aiuto.
L’ASSOCIAZIONE ISTRICE
“Alcuni maltrattanti arrivano da noi a seguito di procedure per codice rosso e, quindi, inviati dalle forze di polizia o dal tribunale. Ci sono casi che vengono indirizzati tramite i servizi o la rete sanitaria e poi ci sono situazioni di chi si avvicina spontaneamente a noi”, questo è stato reso noto dall’associazione stessa che si occupa dei responsabili di atti di violenza". In riferimento al giovane hanno aggiunto: “l’avvicinamento spontaneo avviene più facilmente quando si tratta di giovani perché sono più propensi a riconoscere di avere un problema. Così è stato per il ragazzo che si è avvicinato a noi rivedendosi nel drammatico caso di cronaca dei mesi scorsi, sollecitando aiuto prima che la situazione degenerasse".L’iniziativa rivolta agli uomini maltrattanti prende vita da un protocollo siglato tra la questura di Pordenone e l’associazione Istrice: uno spazio di ascolto rivolto a chi ha commesso atti di violenza di qualsiasi tipo sulle donne, avviando un percorso di crescita, consapevolezza, maturazione e comprensione delle reali responsabilità delle loro azioni, agendo sul rischio di recidiva. E’ auspicabile che questo sia uno strumento che punti a contrastare il fenomeno della violenza sulle donne in modo diverso e più efficace rispetto al passato.
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