sono dovute. Senza agitare complotti, senza alzare la voce. Memoria e verità non hanno mai bisogno di lettere maiuscole: solo di un po’ di buona volontà. Ecco quindoi che il daneggiamento della pensillina rossa di via d'Amelio non è soltanto il classico atto vandalico contro un bene pubblico ma è anche una vigliaccata sia contro i simboli ( si può condividere o meno , ma cme bene pubblico lo rispetti ) di ricordare del femminicidio . Ma soprattutto perchè avvenuta allla vigilia del 19 luglio aniversario della strage di via d'aamelio . Attentato i cui morirono il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta .
Atto vergognoso a Palermo, dove una pensilina dedicata al valore delle donne e alla lotta contro ogni forma di violenza è stata vandalizzata. L'episodio, che è solo l'ultimo di una lunga serie, è stato commesso nella notte da parte di ignoti. Adesso si cercano i responsabili.
La panchina rossa
Inaugurata nell'autunno del 2021, la pensilina rossa è un simbolo che rappresenta le grandi personalità femminili che hanno fatto parte della nostra società e vuole essere un monito contro ogni genere di violenza e di abuso. Collocata in via Autonomia Siciliana a Palermo, proprio nelle vicinanze della tristemente nota via D'Amelio, la fermata è stata intitolata a Emanuela Loi, Rita Atria, Rita Borsellino, Maria Pia Lepanto e Agnese Piraino Leto, tutte donne che hanno fatto parlare per le loro gesta e il loro coraggio.Purtroppo la pensilina non è nuova a simili attacchi. Già pochi giorni dopo l'inaugurazione, infatti, la postazione commemorativa venne presa di mira dai vandali, che distrussero alcuni dei pannelli laterali. "Era una pensilina dell'autobus ormai in disuso: prima ci dormiva un senzatetto. I pannelli laterali raccontavano la storia di via D'Amelio e delle cinque donne a cui è dedicata la fermata", aveva spiegato Davide Minio, coordinatore dell'associazione City Angels, a MeridioNews.
L'atto vandalico
L'atto vandalico
Purtroppo, a distanza di poco tempo, ecco che i vandali sono entrati nuovamente in azione. A quanto pare il responsabile, o i responsabili, hanno agito durante la notte fra mercoledì 17 e giovedì 18 luglio. Approfittando del buio, hanno divelto alcune immagini delle donne presenti nella pensilina. Alcuni pannelli, invece, sono stati imbrattati con disegni osceni.
Una vera e propria vergogna che per la città di Palermo è una ferita. Fra l'altro ciò è accaduto il giorno precedente al 32esimo anniversario della strage via D'Amelio (domenica 19 luglio 1992), dove persero la vita non solo il giudice Paolo Borsellino, ma anche i cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi, Walter Cosina e Vincenzo Li Muli.
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