Tutto è pronto, ieri il giorno di inizio ufficiale delle Olimpiadi di Parigi 2024. Alle 19.30 è iniziata la cerimonia di apertura dell'evento sportivo mondiale più importante di quest'anno. Il sipario sui Giochi si alza con lo show inaugurale sulla Senna. Con il maltempo che condiziona gli addetti ai lavori e sacrifica i look dei vip si comincia: la cerimonia durerà circa 4 ore (veramente troppe non sapevano come allungare il brodo ... ehm ... rito ) e si chiuderà con l'accensione del braciere. Vediamo dunque tra top e flop e gaffe cosa è successo.
Lady Gaga perfetta per il Moulin Rouge
Uno spettacolo unico con piume rosa e un testo in francese per omaggiare Parigi. Lady Gaga infiamma la Senna con un completo stile burlesque: coulotte nera e corpetto (Dior) per eseguire «My thing in Feathers». Poi si siede al pianoforte e suona qualche nota alla fine della sua performance, sempre tra piume e pompon tra il rosa e il nero. Perfetta
I battelli elogio alla lentezza
Sono 8.700 gli atleti di 205 delegazioni che hanno sfilato grazie all'utilizzo di 84 imbarcazioni, oltre a 99 barche per le operazioni logistiche, che, partendo dal Pont d'Austerlitz, accanto al Jardin des Plantes, seguiranno il percorso del fiume per sei chilometri. Come è andata? Malissimo, tutto molto lento
Timberi scatenato perde la fede nella Senna
Belli i fuochi
Uno dei momenti più emozionanti è stato quando sono partiti i fuochi d'artificio bianco, rossi e blu che hanno illiminato il ponte di Austerlitz, da dove parte la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Parigi. Cosoi come i giochi di luci . cosi come le statue efinitive o solo temporanee ? ) delle figure femminili della storia francese
La pioggia non ferma nessuno
La pioggia ha rischiato di rovinare lo spettacolo, ma non c'è riuscita. Gli spettatori ed i partecipantoi delle delegazione delle squadre non si sono messi paura e con poncho alla mano, anzi in testa, hanno assistito allo spettacolo. Anche il presidente della repubblica italiano Sergio Mattarella è zuppo ma assiste sorridente alla cerimonia d'apertura almeno fino all'arrivo degli azzurri.
Il bacio tra due ballerini
Basta omofobia. Due ballerini si sono baciati sulle sponde del fiume mentre la Patrouille de France - le Frecce Tricolori - disegnava un cuore rosso nel cielo della Ville Lumière. Un inno all'amore universale, contro ogni forma di omofobia.
Gli utenti social sembrano non aver gradito lo spettacolo. Tante ore, troppo lenti i battelli, insomma le polemiche sono tante, tantissime. «La più brutta cerimonia d'apertura mai vista», i commenti negativi si rincorrono, mentre i battelli continuano ancora a sfilare. Diciamo che in effetti qualcosa non ha funzionato.
Tra i top le campane di Notre Dame che tornano a suonare per la prima volta dall'incendio del 15 aprile del 2019 per la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi 2024. Ad arricchire la cerimonia anche un gruppo di ballerini che, muovendosi al ritmo di un martello sulle note di una musica surreale definita "Sinchronicity", hanno voluto simboleggiare i lavori della ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame, danneggiata dall'incendio. Parigi chiama e la moda risponde. Non poteva certo mancare un omaggio a quest'arte alle Olimpiadi 2024. Tra le modelle spicca la presenza di Bebe Vio vestita di pailettes.
L'ultimo tedoforo
Finalmente alle 23 si scopre chi è il tedoforo misterioso. Zidane passa la fiaccola a Rafael Nadal che la da a Serena Williams poi a Nadia Comaneci e infine a Carl Lewis. Una staffetta molto interessante e inclusiva di non-francesi, prima di socprire chi sarà l'ultimo tedoforo. A raccogliere il testimone dei 4 campioni Amélie Mauresmo. Lei la passa a Tony Parker, stella del NBA.
Marie-jose' Perec e Teddy Riner hanno acceso il tripode volante di Parigi 2024: sono dunque la velocista e il judoka, in coppia, gli ultimi tedofori
Cerimonia troppo lunga
Quattro ore di evento, veramente troppe.
Lo dice anche Antonella Clerici che cinguetta: «La cerimonia di apertura olimpica dura quanto il festival di sanremo di Amadeus».
La gaffe del cronista
Il cronista, forse per la stanchezza scivola in un gaffe durante la staffetta dell'ultimo tedoforo, anzichè dire il nome di Amélie Mauresmo dice il nome di Laure Manaudou. Ma la stanchezza fa brutti scherzi
Celine Dion da brividi
Celine Dion chiude la cerimonia ed è stato un momento davvero emozionante e toccante . La cantante torna su un palcoscenico dopo 4 anni dall'annuncio della sua malattia. La sua voce è potente il suo look impeccabile, i social la decretano regina della serata. Ed io pure nonostante i mie problemi d'audio e la mancanza di studi tecnico musicali
La bandiera olimpica issata al contrario
Quando il presidente Macron ha dichiarato aperti i giochi olimpici di Parigi 2024 sul Trocadero davanti alla Tour Eiffel è stata issata la bandiera ufficiale. Un simbolo che è molto francese dato che ad inventarla fu barone Pierre de Coubertin, parigino e padre delle Olimpiadi moderne. Fu lo stesso de Coubertin a disegnare il simbolo dei cinque anelli nel 1914. Peccato che i militari che hanno compiuto il gesto di issare la bandiera sul Trocadero non si siano accorti del verso. E la bandiera è stata issata al contrario coi tre cerchi sotto anziché sopra.
A un artista è scappato un testicolo in diretta
E che dire poi del ballerino vittima di un imbarazzante “incidente”. Durante la cerimonia di apertura, come sottolineato da un utente su X, il testicolo di uno degli artisti sembrava uscire dagli slip mentre le telecamere inquadravano la sua barca. Sembra che i pantaloncini dell’artista siano risaliti su per la gamba, provocando così l’imbarazzante episodio.
La tribuna rimasta scoperta, capi di Stato inzuppati
La cerimonia è stata poi svolta sotto una pioggia costante a tratti intensa. E la tribuna dove i capi di Stato erano posizionati in attesa dei propri atleti non era stata interamente coperta. Gli organizzatori avevano previsto il tetto solo per la tribuna centrale, dove si erano posizionati Macron e altri. Ma non c’era posto per tutti e capi di Stato come quello italiano, Sergio Mattarella, o il primo ministro britannico, Keir Starmer, sono dovuti rimanere sotto l’acqua. Una gaffe imperdonabile visto che la decisione di fare la cerimonia in uno spazio aperto doveva tenere in considerazione l’eventualità di un acquazzone estivo.
Il ballerino di Lady Gaga precipita
Anche la performance di Lady Gaga non è stata esente da problemi. Intanto un inconveniente tecnico sull’audio ha causato disagi alla cantante. E poi uno dei suoi ballerini, forse complice la scalinata bagnata, è caduto a terra. Mentre eseguiva un passo di danza complicato, ha perso l’equilibrio ed è volta a terra, mentre i suoi colleghi danzavano con dei pompon rosa. L’esibizione è proseguita senza esitazione e Lady Gaga ha ricevuto molti applausi per la sua esibizione.
Blackout per la pioggia, maxischermi spenti
La cerimonia di apertura delle Olimpiadi ha subito un altro grave problema tecnico: un grande schermo si è spento completamente a causa delle forti piogge che si sono abbattute sulla capitale francese. A causa del maltempo, lo schermo gigante del Trocadero si è oscurato. Centinaia di spettatori si sono anche lamentati perché il rumore della pioggia copriva la voce di Lady Gaga nel microfono. Senza dimenticare che a un certo punto la Senna ha iniziato ad essere spazzata da onde più alte del solito rendendo difficile la navigazione per le barche in parata.
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SPETTACOLO LGBTQ
DA LORENZO TOSA
A tre quarti della destra bigotta e retrograda italiana da ieri sera stanno fumando le orecchie perché nella cerimonia d’apertura delle Olimpiadi c’erano - tenetevi forte - degli uomini travestiti da donna. Oh, mio dio!Di più, addirittura delle “Drag queen” che ballano musica dance attorniando il dio greco Dioniso. Roba da matti!!C’è chi grida alla famigerata “dittatura Woke” (Che paura!)L’ineffabile Borghi della Lega ci informa addirittura che “la società ideale dei francesi è un misto fra il gay pride e gli organizzatori degli hunger games”.La verità è che, può piacere o meno, ci mancherebbe, ma la cerimonia di ieri è stata uno straordinario spaccato di questa società, che è molto più complessa e variegata di quella del leghista semplice medio mai uscito da Abbiategrasso. Che vive di differenze, che è inclusiva, multiculturale, capace di lanciare messaggi non scontati contro la violenza di genere, che per la prima volta ha abbracciato un’intera città e non solo uno stadio. Che mostra il bacio tra i due ballerini in un mondo, quello dello sport, ancora intriso di omofobia. Non tutto è stato indimenticabile, e probabilmente non è la migliore di sempre, ma se fa schiumare gente come Pillon, Borghi, Totolo e la bigotta brigata, allora vuol dire che è riuscita davvero.
L'ideatore dello show sorpreso: «Non volevo essere sovversivo, né choccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo»
«Non volevo essere sovversivo, né choccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo», ha detto Thomas Jolly, la mente della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di ieria sera. Attenzione, lui non cita nemmeno l'Ultima Cena, ma ribadisce i valori su cui si fonda la Francia laica e repubblicana (con anche altri omaggi come la mezza-soprano Axelle Saint-Cirel che ha cantato La Marsigliese e altre citazioni piuttosto forti: la dama che regge in grembo la propria testa e che ricorda la furia giacobina della Rivoluzione francese).
© Fornito da Il Messaggero
«Abbiamo il diritto di credere o di non credere. Ieri sera, abbiamo messo in scena semplicemente le idee repubblicane, di benevolenza e di inclusione», ha aggiunto. Basta a sopire la polemica? No, perchè un qualsiasi dettaglio che si presta a una possibile polarizzazione, in questo momento storico, è facile che arrivi al parossismo (soprattutto sui social).
Lo show polarizzato: indignati Orban, Salvini e i vescovi
Dunque, in una parola: è scoppiata la polarizzazione, il fenomeno sociale che tende a dividere in due tifoserie, avversarie, opposte (e arrabbiatissime) la popolazione. Per la sinistra, lo show, è stata un “orgoglio” e uno “schiaffo agli oscurantisti”: una cerimonia all'insegna dell'inclusività. Per la destra la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi è stata una “vergogna” e un' “esaltazione del woke”. Il mondo gay e queer è riuscito ad andare oltre allo steccato della tradizionale sfilata del Pride e con un salto in lungo si è saldato con quello dello sport e dell'inclusività. La politica lo ha notato: una parte ha gradito mentre un'altra, quella più conservatrice e cattolica, non ha apprezzato. Anzi, ha proprio stigmatizzato lo show come una presa in giro plateale nei confronti della comunità cristiana. È intervenuto persino il presidente ungherese Viktor Orban che ha usato parole che avrebbero potuto essere pronunciate dal patriarca russo, ortodosso, Kirill: «La cerimonia parigina è la rappresentazione della debolezza e la disintegrazione dell'Occidente, emblema del vuoto morale». «Si perdono gradualmente i legami metafisici, con Dio, la patria e la famiglia» e questo «ha portato all'assenza di moralità pubblica, come si può vedere dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi», ha affermato, aggiungendo la sua spigolatura multipolare che da tempo va predicando: Ii valori occidentali, a lungo ritenuti universali, sono considerati sempre più inaccettabili e rifiutati da molti Paesi del mondo» come Cina, India, Turchia e Paesi arabi. Per la repubblicana Valérie Boyer i cristiani sono stati ridicolizzati. Il portavoce del Rassemblement National, Julien Odoul, ha parlato di “vergogna” per l’apertura dei Giochi, definendola “un saccheggio della cultura francese”. Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha denunciato i “J-Woke 2024” con un gioco di parole fra “giochi” e “woke”. Per il vicepremier Matteo Salvini i francesi sono stati «squallidi». «Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi», ha scritto sui social.
Olimpiadi Parigi,
l'Ultima cena queer durante la cerimonia di apertura fa litigare destra e sinistra
A far discutere, sono state anche le performance della cantante franco-maliana Aya Nakamura (Marine Le Pen era contraria fin dall’inizio perché “poco rappresentativa” della Francia). Nakamura (che è la cantante francofona più ascoltata nel mondo e quella che ha fatto anche campagna elettorale per il Fronte popolare durante il secondo turno elettorale) ha cantato con la Guardia Repubblicana in uniforme, davanti all’Accademia francese.
Ma a infiammare gli animi è stata, come detto, soprattutto una rappresentazione: quella dell'Ultima cena inscentata dalle drag queen, dal cantante quasi nudo Philippe Katerine e da una modella trans.
A sinistra, ma è più trasversale l'argomentazi
one contro la destra indignata, la polemica ha preso una piega antitradizionalista che benedice l'inclusività dei figuranti trans che compaiono assieme ad altre icone francesi come le dame scollatissime che tengono in equilibrio altissime parrucche.ete mai indignati con gli altri meme?»
Fa il medico di famiglia come primo lavoro ma è anche uno scrittore abbastanza famoso in Francia, Baptiste Beaulieu è cattolico e ha un passato bisex. Ha scritto sul suo account Instagram che la polemica è divampata solo perché i figuranti erano trans e obesi. «Perché non vi siete indignati quando anche Nintendo, i disegnatori di Asterix e Obelix, Starwars, i Sopranos, i Simpson hanno fatto meme con L'Ultima cena di Leonardo?». E sempre in modo molto lieve, commentando dal salotto di casa le scene gay della cerimonia, poco prima dell'allestimento della discordia, Beaulieu aveva pure colto il punto della polemica prima che scoppiasse. E cioè: l'essere gay è essere francese tout court? «Queste scene mi fanno un po' ridere - ha scritto - mi fanno ricordare il mio periodo tra i 20 e i 25 anni, quando i giorni pari dormivo le ragazze e quelli dispari con i ragazzi, se avessi saputo che questo significava essere francesi sarei venuto a gridare: Cocoricò!».
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Olimpiadi, le tre atlete russe pro guerra in gara a Parigi: Kiev infuriata ma per Mosca sono «traditrici». Ecco chi sono
da il messagero
S.Pie • 3 ora/e
Gareggiano senza bandiera, ma saranno comunque in gara alle Olimpiadi. La presenza delle tre atlete russe, favorevoli alla guerra in Ucraina, sta facendo infuriare i funzionari ucraini. Si tratta di due tenniste, Elena Vesnina e Diana Shnaider, e una ciclista, Alena Ivanchenko. Hanno accettato l'invito a gareggiare a Parigi pur senza mostrare i colori della propria nazione, in virtù delle sanzioni che vietano agli atleti russi e bielorussi di rappresentare ufficialmente il proprio Paese. Ma non sono passati inosservati gli apprezzamenti che hanno riservato a post e contenuti che promuovevano l'invazione dell'Ucraina.
Atlete russe pro guerra in gara a Parigi
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Tass, anche il presidente della federazione russa di tennis Shamil Tarpischev, che ha attivamente sostenuto la mobilitazione degli atleti del suo Paese per combattere contro l'Ucraina, dovrebbe essere presente ai Giochi. La loro partecipazione ha fatto infuriare funzionari e atleti ucraini, molti dei quali hanno trascorso gli anni della loro formazione preparandosi per la scena sportiva mondiale sotto i pericoli sempre presenti della guerra, allenandosi sotto il suono delle sirene antiaeree e sotto la minaccia di attacchi missilistici. «Abbiamo molti atleti che sono attualmente in prima linea o nella Guardia Nazionale. Alcuni sono persino morti», ha detto Vitalii Dubrova, capo allenatore di judo dell'Ucraina, in un'intervista a Politico.
Quindici atleti russi alle Olimpiadi
Quindici atleti russi si stanno dirigendo a Parigi per competere come «atleti neutrali», poiché il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha impedito a russi e bielorussi di rappresentare i loro Paesi alle Olimpiadi dopo che Mosca ha annunciato i piani di annettere parti dell'Ucraina, contravvenendo al diritto internazionale (la Bielorussia è alleata della Russia). Il CIO ha affermato che l'invasione di terre «costituisce una violazione della Carta Olimpica perché viola l'integrità territoriale». Mentre il CIO ha istituito un comitato di revisione incaricato di approvare la partecipazione degli atleti, alcuni sembrano essere sfuggiti. Un'indagine condotta dalla Global Rights Compliance con sede nei Paesi Bassi sugli atleti russi e bielorussi ha scoperto che 33 dei 57 atleti russi e bielorussi dichiarati idonei avevano, di fatto, sostenuto la guerra in Ucraina. Tuttavia, non tutti gli atleti dichiarati idonei stanno partecipando ai Giochi. Diversi lottatori e judoka russi che hanno sostenuto la guerra sui social media hanno ricevuto il permesso di partecipare ai giochi, ma in seguito hanno rifiutato. Un vogatore ha detto alla tv russa Match che il Cremlino stava risarcendo i concorrenti che si erano ritirati.
La strategia di Mosca
La macchina della propaganda russa ha preso di mira coloro che hanno deciso di partecipare. Irina Viner, presidente della Federazione russa di ginnastica ritmica, ha dichiarato all'agenzia di stampa statale russa RIA Novosti che gli atleti russi neutrali erano dei «traditori». Ha affermato che solo gli atleti «senza casa» competono senza bandiera e inno. Numerosi tennisti russi e bielorussi, tra cui l'ex giocatrice di singolare di alto livello Victoria Azarenka, hanno abbandonato Parigi 2024, adducendo infortuni e impegni fitti di impegni. Tuttavia, sono attesi a competere nel Mubadala Citi DC Open nella capitale degli Stati Uniti, le cui date coincidono con le Olimpiadi.
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