18.7.24

"Garbate, educate e dolci fanciulle!". Nuova gogna social di Salvini contro due giovani manifestanti Il vicepremier scatena valanghe di insulti sessisti contro due ragazze che hanno manifestato a Milano contro l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi



Era prevvedibile che sarebbe successo . Senza tanti giri di parole.
È intollerabile e agghiacciante che un ministro della Repubblica, un uomo delle istituzioni, quale è (purtroppo🤔😥🙄) Matteo Salvini, utilizzi il suo strabordante potere mediatico e politico per mettere alla gogna due private cittadine la cui unica “colpa” è quella di avere espresso un civile - e duro, come dev’essere - dissenso per la intitolazione dell’aeroporto Malpensa a Silvio Berlusconi.
Non è la prima volta che Salvini dà in pasto i social delle contestatrici a volto scoperto, esponendole ,perchè  lui    fa  fare il lavoro  sporco a  gli altri  e  da  pusillamine      che  è  ,a insulti (“Parassite”), offese sessisti, body shaming (“Cess*”) e tutto il repertorio di bestialità (    metaforicamente parlando  )  dei suoi seguaci  e  d  simpatizzanti  (“Frustrate perché Silvio non le ha mai invitate”).
SOLIDARIETÀ piena e totale, nel merito e nel metodo, a chi, come queste due ragazze, ha contestato apertamente Salvini e il governo per una scelta sciagurata e folle    chje  crerà  risate  e  sberleffi   internazionali  .
Per fortuna che ancora c’è chi lo fa. Con coraggio e schiena dritta. Sapendo cosa rischia.Quanto a lui, c’e tempo e spazio solo per la vergogna. Come sempre. Mi chiedo se anche per le critiche e gli sfottò che verrano dai giornali stranieri ed dai passeggeri stranieri s'allicherà il metodo della "bestia" di Luca Morisi ovvero quello applicato alle ragazze che hano contestato


  da https://www.today.it/politica/

"Garbate, educate e dolci fanciulle!". Nuova gogna social di Salvini contro due giovani manifestanti

Il vicepremier scatena valanghe di insulti sessisti contro due ragazze che hanno manifestato a Milano contro l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi

Nelle ore in cui i rappresentanti di tutte le forze politiche chiedono di abbassare i toni dello scontro, il vicepremier Matteo Salvini continua a condividere contenuti sui social che vanno esattamente nella direzione opposta, fomentando le reazioni di rabbia e commenti carichi di odio dei suoi follower. Dopo i numerosi post sull'attentato a Donald Trump, in cui in sostanza ha accusato "le sinistre" di aver ispirato l'attentatore (che però era iscritto alle liste elettorali del Partito Repubblicano, nonché sostenitore di una potente lobby delle armi vicina agli ambienti dell'estrema destra), il leader della Lega se l'è presa contro due manifestanti che a Milano hanno sfilato per protestare contro l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi.

Tornano i metodi della "bestia" di Luca Morisi

Le due giovani, condivise sulle social del vicepresidente del Consiglio (5 milioni di follower su Facebook, 2,3 su Instagram), vengono esposte alla pubblica gogna senza oscurarne il volto, con due frecce che indicano la scritta "aeroporco" sulle loro magliette: un termine assai colorito per ricordare i tanti scandali a sfondo sessuale che hanno caratterizzato il defunto ex leader del centrodestra a cui è stato recentemente intitolato lo scalo. Un termine sicuramente offensivo, ma che non giustifica in nessun modo il fatto che un uomo delle istituzioni, con un forte seguito sui social network, esponga due giovanissime cittadine fomentando discorsi d'odio nei loro confronti.

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Il post di Salvini (Instagram)

È un metodo già utilizzato passato, ai tempi della "bestia" dell''ex guru della comunicazione salviniana, Luca Morisi, sia contro altre giovanissime manifestanti, che contro altri soggetti più o meno in vista. Tra i casi più eclatanti vale la pena ricordare il video di un ragazzo con dislessia che intervenne durante un comizio delle "sardine", sbeffeggiato dal capo del Carroccio e dai suoi follower.
"Sinistre ieri in piazza a Milano contro l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa al grande Silvio Berlusconi. Garbate, educate e dolci fanciulle", scrive Salvini mostrando la foto delle manifestanti e sotto parte una sequela agghiacciante di commenti. "Sono frustrate perché Silvio non le ha mai invitate nelle sue ville", scrive Mario; "Ma perché sono sempre così brutte?" Incalza Matteo. Ekacaterina Kovalenko (attivista russa con 214 mila follower) scrive: "Perché in Italia funziona che più brutta è la persona esteticamente, più probabile che diventi di sinistra?"; risponde Pino: "È la loro condanna ed incrociandosi tra loro diventano sempre più orripilanti!". Michele Tavanti, organizzatore di eventi col profilo verificato, che il 9 maggio scorso compare in due foto con lo stesso Salvini, scrive: "In quale canile si trovano? Si possono adottare? Vorrei metterle in giardino". Anna sembra rimasta a mezzo secolo fa: "Andate a casa a fare qualcosa... imparate a cucinare e fare le casalinghe... poi vi passa!". Nicola è sicuro: "Queste sono quelle che organizzano orge a più non posso". E ancora. Sergio: "Hanno la rabbia perché loro per avere un rapporto devono attendere i gommoni a Lampedusa". 

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Due commenti di utenti verificati dal profilo Instagram di Matteo Salvini

Si potrebbe continuare a lungo. Il tema ricorrente dei commenti dei follower del vicepremier sono i comunisti (si ripete a pappagallo la frase di Berlusconi "Siete solo dei poveri comunisti") e il sessismo più becero. Ancora una volta, a stonare non poco, è che quella che dovrebbe essere un'alta carica dello Stato utilizzi i suoi profili social per fomentare le folle contro dei semplici cittadini, "colpevoli" di esprimere una loro opinione in piazza. Sia chiaro, le immagini di manifestanti che espongono scritte provocatorie sono sempre molto ambite dai fotografi delle agenzie di stampa e non è stato certo Salvini a "commissionare" la foto delle due giovani che hanno prestato le loro magliette agli obiettivi sapendo bene che probabilmente sarebbero finite sui giornali: il problema è come le immagini vengono veicolate a un pubblico vasto, i messaggi con cui vengono accompagnate sapendo di generare certe reazioni, senza valutare il rischio che in mezzo a milioni di follower ci possa essere il malintenzionato di turno, o peggio, fregandosene di quel rischio. E questo è un limite che un uomo delle istituzioni non dovrebbe mai superare

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