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16.11.13

psicotaxi di sophia corben mi ha stregato

Di  solito  è raro che  compri    libri  di cui  intervisto  gli autori   perchè  \)con i tempi che corrono    ho  (  spendo in fumetti  e  cazzeggi vari  ) pochi  €  o perchè  sono troppo  culone     e  li ricevo in omaggio dagli autori  che ho intervistato  come il caso di    la  società  sparente  di Emiliano Morrone  e  Francesco Saverio Alessio   .,Rino Gaetano: La tragica scomparsa di un eroe  di Bruno Mautone. 2)  spesso  si conosce  un  di più  un libroisenza  leggerlo che   leggerlo  ., 3)   ho tanti di quei libri  , libretti  riviste  ed  opuscoli , enciclopedie  , ecc  che  nonon  ho poiun briciolo di spazio    Ma   rileggendomi  l'intervista da me  fatta  all'autrice   in un post  precedente  (  che  trovate  qui ) e  vedendo questo promo del libro



 credo che lo comprerò  .
Mi piace  come scrive   , come  ha risposto alle  mie  domande talvolta  banali  . Ma   specie    , facendo un mestiere difficile   come testimonia  questo  video  sotto  sempre  dello stesso autore  



L'autrice  del  libro  (  vedere  il suo blog   www.psicotaxi.it  )    è una  che resiste   e che   calma è e paziente  ,  o  è buddista  o che  ha  studiato e pratica  zen  .ù

8.11.12

Con Raffaella e il suo psicotaxi, in una Milano noir piena di segreti e bugie


da http://max.gazzetta.it/lifestyle/ 11\10\2012

Tassista di notte e blogger di giorno, Raffaella, una laurea in filosofia e un lavoro "sporco", romanza e spiffera le vite degli altri. Le abbiamo chiesto un passaggio. Ci ha raccontato storie incredibili. 

Mi dà appuntamento un lunedì, a mezzanotte: perché, dice, «è il giorno migliore per quello che cerchi». Mi torna in mente un post del suo blog Psicotaxi e penso che ha capito tutto: «La notte a Milano arriva di lunedì, quando la gente per bene dorme, dentro le lenzuola che odorano di pulito, mentre io lavoro dentro il mio taxi, bianco come un lenzuolo sudicio, sporcato dalla notte: dalla luce giallastra dei lampioni, dall'odore dei clienti, non come quelli del sabato, tosati e pettinati come aiuole». Chi scrive si chiama Raffaella ed è la nostra «guida ghandiana» alla notte, per questa notte.
Stasera tocca a lei raccontarsi, lei di solito così abituata ad ascoltare: mi parla di sé e mi guida attraverso tre quartieri milanesi che hanno fatto da sfondo ai suoi post. Isola,Centrale e  Chinatown (vedi i tre video qui sotto). Chi sale sul suo taxi, spiega, spesso si confida: sarà perché è notte, sarà perché le donne tassiste di notte sono rare, sarà per un certo suo modo di parlare, confortevole e ovattato. «Quando poi scoprono che sono laureata in filosofia si lasciano andare, come se, solo perché ho studiato Kant, avessi più risposte di loro sulle grandi questioni», spiega. Da un'aula universitaria al taxi, il passaggio è stato facile: «Avevo bisogno di soldi, mio padre era tassista e così ho iniziato a fare i turni di notte nel weekend: era il mio modo per arrotondare, invece di fare la cameriera». Con il passare degli anni ci ha poi preso gusto, sia al taxi, sia alla notte. Perché «la gente di giorno è più nervosa, il traffico più folle: mentre il buio calma, tranquillizza». Ha iniziato ad ascoltare, e a raccontare, a partire dal 2007, quando ha aperto il blog: uno spazio in cui «spiffera» al mondo i segreti inconfessabili che ha raccolto, archiviato, romanzato. Una nipotina di Scerbanenco, «mezza donna e mezza macchina».
«Vengono fuori gli animali più strani, la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori. Un giorno o l'altro verrà un altro diluvio universale e ripulirà le strade una volta per sempre». Così De Niro in Taxi Driver. Tanti di quegli animali strani passano anche sul sedile posteriore del taxi di Raffaella, e, come sul lettino di un analista, parlano: senza inibizioni. E lei senza inibizioni li ascolta e ne scrive.

Le stesse atmosfere noir che animano il blog fanno da sfondo anche al racconto I frutti dell'odio, che sarà pubblicato a novembre nella raccoltaUltimo Bar a Sinistra: il libro è edito da Edizioni Ligera, che fa capo all'enoteca Ligera di via Padova (un posto in cui fare un salto, e non solo perché ci potreste incontrare Raffaella). «Sullo sfondo della storia, la vecchia Milano di Via Padova, con il naviglio Martesana e le vecchie case di ringhiera, e quella nuova, dell'immigrazione, con i dormitori clandestini e tutte le difficoltà, speranze ed esperienze dei nuovi e dei vecchi italiani», spiega Raffaella, «ma per l'occasione pubblico con uno pseudonimo, Sofia Corben».


Erika Riggi

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...