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27.11.13

come riscopre la trasgressione positiva e costruttiva Hubert Jaoui, esperto mondiale sulla gestione dell'innovazioneTrasgressioni intelligenti e il segreto della critica positiva.

canzone consigliata nostra signora dell'ipocrisa-francesco guccini

unione sardadel 25\11\2013
«Tutti noi nasciamo creativi». Altro che se c'è speranza, per di più se la battaglia che la creatività deve affrontare non è solo economica ma anche (e soprattutto?) morale secondo Hubert Jaoui, esperto di fama mondiale in tema di creatività applicata alla gestione dell'innovazione. A Cagliari, nei panni di relatore per “Pazza idea”, spinge il pubblico ad ampliare gli orizzonti. Un cambiamento è in atto a livello locale contro i consolidati modelli verticistici rivelatisi fallimentari. E la questione della moralità eccome se c'entra, visto che riguarda la libertà di esprimere la propria opinione. La creatività non è infatti beneficio di pochi ma competenza universale. «È più facile essere creativo che intelligente» e «un analfabeta può essere più creativo di un ingegnere» sono affermazioni distribuite alla platea come placide constatazioni. Il fatto è che dal tempo delle caverne ai nostri giorni i creativi sono sempre stati utili e pericolosi assieme. «Il loro pensiero non conosce frontiere e barriere», ricorda il professionista che osserva le aziende e la società civile. I rilievi concordano che la formula verticistica è obsoleta. Perché, in azienda, chi vede i clienti e sa quali prodotti hanno in testa non viene ascoltato quando pone domande in grado di capire quale potrebbe essere la soluzione? Tutta colpa del sistema piramidale. Boccia la parola italiana “dipendente”, rinfresca le virtù del buon manager e guarda ai tedeschi che in Europa hanno il numero minore di scioperi. Da un bel po' hanno capito che se le persone sono coinvolte nella ricerca di soluzioni si generano minori contrasti. Certo, la situazione è complessa, muta giorno per giorno e solo chi vive il cambiamento può capirlo. «In Italia raramente insegnate l'arte della critica positiva», aggiunge spiegando che molte critiche sono utili solo se arrivano in tempo. Un'altra cosa: nei casi in cui la regola è stupida la trasgressione intelligente è l'unica speranza per un'azienda. E per l'uomo. Per Jaoui non siamo impotenti davanti a un problema e insieme si possono trovare soluzioni. «Il futuro è nelle vostre mani», rassicura. (m.va.)

11.11.12

iL REGISTA (DELL’EROS) SPIEGA I PIACERI DI UN AMORE DURATO TUTTA LA VITA la vera trasgressione e' la fedeltà


 Leggo incuriosito questo articolo di repubblica  del  10\11\2012 \  di Guido  Andruetto   con sottofondo  de  Andreiano (  la  città vecchia  e bocca di rosa )  e   e lo consiglio  a le  donne (   e non  solo ) che  vedono  Tinto brass esclusivamente  come  uno sporcaccione  e  depravato , basandosi solo  su i suoi film   per  come  è    nei  suoi film   .
 Ma  prima   di passare  all'articolo  alcuni suggerimenti

Romanzi


  •   Il Museo dell’innocenza (Einaudi) di Orhan Pamuk  
  •  Quando lei era buona (Einaudi) di Philip Roth 
  •  La trama del matrimonio (Mondadori)di Jeffrey Eugenides 


film



Libri in libreria  

Come pensare (di più) il sesso  di Alain  de Botton (Guanda) 
Sinossi
è uno strumento per mettere a fuoco una questione fondamentale: se non esiste una “normalità”delle relazioni amorose e del desiderio, bisogna però ritrovare un punto  di vista oggettivo  e raggiungere
un equilibrio tra sentimenti e passione,tra avventura e impegno

Adesso  l'articolo



Nel rapporto con la donna amata lui è sempre stato fedele, «anzi fedelissimo», e continua a esserlo ancora, al di là delle apparenze e della finzione. Alla soglia degli ottant’anni, Tinto Brass accantona tutti gli artifici messi in campo per i suoi film, e lascia parlare l’uomo innamorato della vita,soprattutto della vita di coppia, «che può e deve durare a lungo», dice il regista. 
Il maestro del cinema erotico ( fra gli altri La chiave, Capriccio, Trasgredire e Fallo) e della trasgressione in technicolor, l’eterno provocatore che esordì alla regia negli anni Sessanta dirigendo alcuni lungometraggi prevalentemente incentrati su tematiche politico-sociali, sembra divertirsi molto,adesso, a scompaginare le carte e a riscrivere la propria storia, mettendone in luce quel lato che fino ad oggi era rimasto più in ombra: la fedeltà .
Una dimensione dell’amore con cui ho molta più confidenza di quanto si possa immaginare — racconta Brass, seduto nel
salotto della sua bella casa romana, dove vive in profonda simbiosi con il suo cinema, sommerso da faldoni di sceneggiature e scatoloni di foto di scena — perché se guardo alla mia vita, devo ammettere che in fondo sono un uomo che da sempre coltiva la vocazione della coppia. Sono stato legato a una sola donna per oltre cinquant’anni, fino alla sua morte:mia moglie Tinta è stata il motore della mia esistenza, il pozzo delle mie certezze, l’allucinogeno dei miei sogni, e anche il fiammifero della mia lussuria. Con lei il dovere coniugale è sempre stato un piacere, non l’abbiamo mai vissuto come un’imposizione».
L’unione fra il regista veneziano e la consorte Carla Cipriani detta “Tinta”, sorella del patron dell’Harry’s Bar, Arrigo Cipriani, è stata infatti il grande libro aperto da cui Brass ha estrapolato la sua idea attuale di coppia perfetta: «C’era tra noi uno straordinario rapporto di complicità — confessa — un’intesa che veniva alimentata continuamente dal desiderio.
Anche nella sfera sessuale ci divertivamo a spingere i nostri rapporti oltre ogni limite, e tra noi il sesso è comunque rimasto il legame più forte.
Perciò dico che se una relazione amorosa si costruisce su queste basi,può durare in eterno. Infatti la scomparsa di Tinta ha creato un vuoto immenso dentro di me e nella mia vita,mi è

Destinazioni lontanissime da raggiungere a velocità moderate: viaggiare in scooter è un’esperienza unica, diversa da tutte le altre

in sottofondo Vespa 50 special - Cesare Cremoni Culture Club - Karma Chameleon