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Benedizioni

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In questi giorni non posso dedicarmi al blog come vorrei. Ed è un vero peccato, perché di cosette interessanti ce ne sarebbero parecchie, e sarebbe anche il caso di soffermarvisi un poco. Dacché, appunto, non mi è del tutto possibile, mi limito a qualche lapidario commento. Innanzi tutto sul neopresidente Barack Hussein (a lato, con la moglie Michelle) . Il quale, per aver semplicemente manifestato di voler rispettare la volontà delle donne che abortiscono (ché questo è il VERO senso dell'abolizione delle norme oscurantiste del suo predecessore W.) si è beccato le infiammate reprimende del Vaticano . Conosciamo tutti a menadito la strenua battaglia d'un pugno di maschi celibi, misogini e saccenti contro le esecrande assassine che osano violare la legge divina e, soprattutto, la potestà dell'uomo sul loro corpo-contenitore. In nome della Vita, certo. Forse dovremmo rettificare con "integrità della stirpe" . Già. Perché non è forse ozioso ricordare che l'aborto

scoperto l'autori di tutti i reati terroristici dell'universo mondo

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Il terrorismo globale non c’è più: il cervello ha confessato Maurizio Blondet 16/03/2007 Il «super-terrorista» Khalid Sheikh Mohammed «Sono responsabile dell’operazione dell’11 Settembre dalla A alla Zeta »: finalmente il cervello di Al Qaeda ha confessato. Spontaneamente. A Guantanamo. In udienza a porte chiuse. Davanti a giudici militari senza nome. Senza difesa legale. E attraverso un « rappresentante personale », qualunque cosa ciò voglia dire. Khalid Sheikh Mohammed è dunque il numero uno di Al Qaeda? O il « braccio destro » di bin Laden? O uno dei tantissimi « bracci destri »? Certo è che finalmente la complicata matassa è stata sciolta. Il terrorista braccio destro o numero uno, un pakistano arrestato nel 2003, torturato (per sua denuncia poi ritrattata), è l’intero terrorismo islamico che gli Stati Uniti stavano cercando. Non è solo uno, è tutto. L'intero terrorismo mondiale in una sola persona. Si è dichiarato colpevole dell’11 settembre. Ma anche di aver organizzato i