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La storia di Valentina Mastroianni conferma il mio post : « » sia la maggior parte delle risposte della ma domanda del post riporta in «Convivere o cancellare il dolore ? Secondo me no . trasformarlo in forza in maniera che poi si attenui o vada via da se. Secondo voi invece ? » su https://it.quora.com/
Ua madre che ha saputo e sta trasormando il suo immeno dolore cioè la perdita duìi un figlio in cosi tenera età in forza e in speranza per quelle famiglie che affrontano le sue stesse problematiche . Infatti Nel libro “Sarò i tuoi occhi”, già in vetta alle classifiche, racconta in favola l’avventura del piccolo Cece,morto a sei anni per una neurofibromatosi, e della sua famiglia. Una storia commovente di una famiglia che ha deciso di affrontare la vita con spirito di volontà e la forza di andare avanti, nonostante il figlio piccolo, Cesare, abbia perso la vista quando aveva più o meno 18 mesi di vita, a causa di una brutta malattia, la neurofibromatosi, un tumore che ha portato via al piccolo lavista: il bambino, infatti, non riesce a vedere neppure le luci e le ombre, come racconta la madre. Scopriamo la loro storia e la loro forza.
Valentina Mastroianni è la madre di tre figli, Alessandro, Teresa e Cesare: il più piccolo, Cesare, soffre di una rara malattia che gli ha tolto la possibilità di vedere, fin da quando era in fasce. All’inizio -la madre si apre durante la trasmissione L'Ora Solare, di tv 2000- il bambino era molto spaventato, perché è improvvisamente passato al buio pesto, ma, poi, ha imparato ad appropriarsi del suo mondo, del suo modo di vedere, fino ad insegnare agli stessi adulti un modo speciale di guardare alle cose.
Davanti ad una così grande difficoltà, una famiglia può scegliere se lasciarsi completamente risucchiare dal buco nero della paura e dell’incertezza, quel buco nero che per Cesare è la malattia rara di cui soffre e i tumori che sono inrvenuti, oppure provare a rimboccarsi le maniche e a vivere col sorriso, perché ogni vita merita di essere vissuta fino in fondo. Cesare, nonostante tutto quello che ha passato, infatti, gioca con i suoi fratellini, come non ci fosse l’ostacolo della cecità a separarli, e ha un carattere gioioso e allegro, sempre pronto a vivere. Sono molti gli ostacoli che questo bambino ha affrontato. come dimostra anchgequeta intervista a repubblica d'oggi nella pagina pdf riportata sotto
La mamma, infatti, racconta del percorso difficile del suo piccolo, sopportato con forza d’animo: Sì, lui ha fatto un anno e mezzo di chemioterapia poi è insorto un secondo tumore, perché il primo non bastava e questo non rispondeva alle chemio e, infatti, lui adesso sta ancora combattendo dopo un anno e mezzo contro questo secondo tumore e con un medicinale sperimentale da Roma.
A Roma è arrivato lo schiaffo circa la perdita della vista di Cesare: i medici sono stati chiari con Valentina. Non c’era nulla da fare. Ma lì la madre di Cesare fa un incontro fortuito con Bebe Vio, la quale le ha detto: Chi se ne frega della vista? L'importante è che se ne vada il tumore. Io ho un amico che fa delle cose pazzesche, campione del mondo di sci. Si riferiva a Daniele Cassioli, nato cieco e vincitore di 25 titoli mondiali.
La certezza cha la cecità non avrebbe fermato Cesare ha rincuorato la madre, che si è ben rimboccata le maniche, affinché suo figlio potesse vivere una vita bella e importante.Ecco quindi che ha messo in pratica questo video emozionale di
Valentina Mastroianni è la madre di tre figli, Alessandro, Teresa e Cesare: il più piccolo, Cesare, soffre di una rara malattia che gli ha tolto la possibilità di vedere, fin da quando era in fasce. All’inizio -la madre si apre durante la trasmissione L'Ora Solare, di tv 2000- il bambino era molto spaventato, perché è improvvisamente passato al buio pesto, ma, poi, ha imparato ad appropriarsi del suo mondo, del suo modo di vedere, fino ad insegnare agli stessi adulti un modo speciale di guardare alle cose.
Davanti ad una così grande difficoltà, una famiglia può scegliere se lasciarsi completamente risucchiare dal buco nero della paura e dell’incertezza, quel buco nero che per Cesare è la malattia rara di cui soffre e i tumori che sono inrvenuti, oppure provare a rimboccarsi le maniche e a vivere col sorriso, perché ogni vita merita di essere vissuta fino in fondo. Cesare, nonostante tutto quello che ha passato, infatti, gioca con i suoi fratellini, come non ci fosse l’ostacolo della cecità a separarli, e ha un carattere gioioso e allegro, sempre pronto a vivere. Sono molti gli ostacoli che questo bambino ha affrontato. come dimostra anchgequeta intervista a repubblica d'oggi nella pagina pdf riportata sotto
La mamma, infatti, racconta del percorso difficile del suo piccolo, sopportato con forza d’animo: Sì, lui ha fatto un anno e mezzo di chemioterapia poi è insorto un secondo tumore, perché il primo non bastava e questo non rispondeva alle chemio e, infatti, lui adesso sta ancora combattendo dopo un anno e mezzo contro questo secondo tumore e con un medicinale sperimentale da Roma.
A Roma è arrivato lo schiaffo circa la perdita della vista di Cesare: i medici sono stati chiari con Valentina. Non c’era nulla da fare. Ma lì la madre di Cesare fa un incontro fortuito con Bebe Vio, la quale le ha detto: Chi se ne frega della vista? L'importante è che se ne vada il tumore. Io ho un amico che fa delle cose pazzesche, campione del mondo di sci. Si riferiva a Daniele Cassioli, nato cieco e vincitore di 25 titoli mondiali.
La certezza cha la cecità non avrebbe fermato Cesare ha rincuorato la madre, che si è ben rimboccata le maniche, affinché suo figlio potesse vivere una vita bella e importante.Ecco quindi che ha messo in pratica questo video emozionale di
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