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4.10.22

quando la vita e la morte sono legate ad un messaggio automatico ed ad un algoritmo - il caso Sebastian Galassi, il rider fiorentino di 26 anni licenziato nonostante sia morto

repubblica   

Firenze, l'amarezza dei familiari del rider morto: "Lo hanno 'licenziato' dopo il decesso"






"Non ci sono parole, lo hanno licenziato". C'è amarezza tra i familiari di Sebastian Galassi,
il rider fiorentino di 26 anni morto per le conseguenze di un incidente durante il turno di consegne, sabato sera in zona Rovezzano, alla periferia di Firenze. Un'altra ferita, racconta la zia Mirella Bilenchi, si è aperta tra le persone più care di Sebastian. Tutto colpa di una paradossale mail inviata ieri mattina da Glovo sulla casella postale del giovane rider: un testo "standard", in cui si annuncia di fatto il licenziamento "per il mancato rispetto di termini e condizioni".

In serata l'azienda ha contattato la donna, così come il padre di Sebastian, per fare le condoglianze e scusarsi, parlando di un testo "inviato per errore", dicono da Glovo: "Il suo account è stato sospeso per proteggere l'identità del suo profilo e quel messaggio è partito in automatico - viene spiegato - Siamo profondamente dispiaciuti e ci scusiamo per l'accaduto". Ai familiari resta forte l'amarezza per quel messaggio gelido, per quelle poche righe arrivate a poco più di ventiquattro ore dalla notizia della morte. "Si sono scusati e hanno promesso di inviare un contributo per le spese del funerale" spiega ancora Mirella Bilenchi.Il padre, Riccardo, tiene per prima cosa al ricordo del figlio, della sua figura gentile: "Un ragazzo serio, che amava tutto quello che faceva e che si voleva realizzare, anche lavorando - racconta - Ci mancherà tantissimo". Ci accoglie nella casa del fratello, a Coverciano. Ha gli occhi segnati dopo una notte a scalciare pensieri come pietre. E la voce bassa, appiattita dal dolore. "Il primo pensiero è per suo fratello gemello Jonathan, erano legatissimi, sarà molto dura per lui. Ora è in camera a riposare, è distrutto". Il telefono non smette di squillare. Riccardo, avvocato civilista in pensione, risponde con lo stesso tono ad amici e conoscenti. È stanco, stanchissimo, ma c'è tanto da fare. "Vogliamo capire che cosa è successo, se ci sono state responsabilità, vogliamo sapere", dice sull'incidente, su quel violentissimo scontro con il Suv sul lungarno De Nicola.Non c'è rancore nelle sue parole, neanche quando racconta del doppio lavoro del figlio, dei suoi viaggi in lungo e in largo per la città a consegnare cibo a domicilio, tutto per rendersi autonomo e non pesare sul bilancio familiare. "Non si sentiva oppresso, aveva iniziato un corso di design e quei soldi extra gli facevano comodo per la retta - racconta ancora - Ero contento che facesse quel lavoretto, alleggeriva anche me che sono pensionato".

È il nipote, che siede davanti a lui e non lo perde di vista un secondo, a lanciare il sasso: "Lavorava la sera e durante i festivi per guadagnare di più, perché altrimenti la paga sarebbe stata da fame". "Seicento euro al massimo - aggiunge il padre - oltre quella soglia cambia il regime fiscale e si finisce per lavorare di più e guadagnare di meno".L'idea che Sebastian possa diventare simbolo delle ingiustizie subite dai "nuovi" lavoratori, e in particolare dai rider, non lo convice. "L'immagine del lavoratore sfruttato non lo rappresenta, era contento di rendersi autonomo e io approvavo quella scelta. Questo affetto però ci aiuta, non ci fa sentire soli".Sebastian, racconta, aveva il sogno di affermarsi come grafico e per questo, dopo aver rinunciato alla laurea, si era iscritto a un corso di grafich design. Le sue giornate trascorrevano tra qualche lavoro saltuario come grafico, le partite di calcetto, e le consegne per Glovo. "Era molto preso dalla fidanzata, Valentina, con gli amici di lei si era creata molta sintonia". L'ennesima telefonata interrompe i ricordi. Ci sono le tristi incombenze da sbrigare, e c'è da nominare un avvocato per fare i primi passi con la giustizia. "Non sappiamo molto - conclude - se c'è stata una manovra sbagliata o altro". Nessun contatto, fino a ieri mattina, con il conducente del Suv. "Ma ci aspettiamo una telefonata". 

È proprio vero la pietà l'è morta

27.6.19

vita reale e vita virtuale si posso distinguere ? mio dubbio dopo il fatto di gravina in cui Gravina un 15enne precipita per 20 metri per recuperare cellulare ma salvato dai vigili del fuoco



Nessuna descrizione della foto disponibile. dopo   il caso    di  Wilma  e stefano   riportato nel post  : << la vita  reale   e  i reality   sempre  più difficile  distinguere  la realtà dalla  finzione  >>  i cui racconto  \ riporto  la storia  la loro storia  e confrontando le storie  di : Zahraa iraniana ,  ragazza ventenne   Fuggita dall'Iraq, in Europa che ha perso tutto anche i materiali per dipingere ma che ora dipinge il dolore delle donne e un adolescente di Gravina, 15enne precipita per 20 metri per recuperare cellulare mi pongo la domanda   :    vita   reale  e vita  virtuale  si  posso distinguere in tempi  in   chi   ormai avere  ,  oltre un cellulare , un  sito   ma  soprattutto    un account o una pagina  sui social    è diventato indispensabile   altrimenti    sei 




 ?

Infatti ricordo un brevissimo scambio d'opinioni tra me è una mia amica

Lei     se  Gesu   fosse  vissuto oggi starebbe alla larga  dai social e   dalla rete ormai   fatta per  il 90  %  di  ....
Io    vero  . Ma l'avrebbe usato ed  avrebbe usato i sociale  diffondre il suo messaggio  e    e non rimanere isolato  dalla gente  
 Ma ora bado alle ciance    e  proviamo  a  rispondere  a questa  domanda   analizzando  le due  storie  prese dal  web  qualche  giorno fa    .

La prima


Iraq, Yemen, ancora Iraq, poi la Turchia, da lì in Grecia e infine la Spagna, a Palma di Maiorca. Zahraa Kareem, nata a Bagdad neanche 20 anni fa, nella sua vita ha già dovuto affrontare prove che per moltissime ragazze della sua età rappresentano solo un brutto incubo o, al più, un racconto lontano. Ma lungo il tragitto, ha raccolto le storie drammatiche narrate da tante donne e ha deciso di trasformarle in arte. Zahraa, nonostante le difficoltà, infatti, è riuscita a diventare una pittrice. Ospite del 'Crack! Festival' di Roma, kermesse dedicata a fumetti e disegnatori indipendenti, la giovane irachena non ha paura di raccontare la sua personale odissea: "Abbiamo tentato la traversata a bordo di un gommone dalla Turchia alla Grecia tre volte prima di riuscire a entrare in Europa - spiega -. Mentre viaggiavo sentivo racconti di stupri e violenze e mi domandavo come mai nessuno sentisse il bisogno di difendere queste persone. È per questo che ho iniziato a fare arte, per dare una voce al dolore delle donne". .  .Video di Francesco Giovannetti

una  storia   reale    che  usa  si  internet  ed  i social in modo critico  per  evitare  d'essere   fuori  dal mondo    e  diffondere  la sua arte

la  seconda   

Gravina, 15enne precipita per 20 metri per recuperare cellulare: salvato dai vigili del fuoco




Il ragazzo era in compagnia di amici quando sarebbe caduto nella cavità carsica (gravina): a salvarlo sarebbe stata la fitta vegetazione che hanno attutito la caduta evitandogli gravi conseguenze
Un ragazzo di 15 anni è stato salvato a Gravina in Puglia, in provincia di Bari, dopo essere precipitato nella gravina dopo un volo di una ventina di metri. La caduta è stata frenata dalla fitta vegetazione e da un albero, evitando gravi conseguenze. Il giovane, infatti, sta bene.
E' stato recuperato dai Vigili del fuoco e riportato in sicurezza. Il ragazzo era insieme agli amici nella zona di San Michele delle Grotte quando all'improvviso c'è stata la caduta, probabilmente avvenuta mentre si sporgeva da un muretto per recuperare un telefono cellulare.
Gli stessi coetanei hanno dato l'allarme. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, che si sono calati per recuperare il ragazzo ed hanno sorvolato la zona con un elicottero per le ricerche, e a supporto la Polizia locale e il 118


Da  quel poco che  ne so   sembra  solo virtuale  e  dimostra  come i  giovani  pur  di non perdere la "vita  " virtuale  (  selfie , post  , file  audio  , ecc  )   fanno delle  ......  mettendo fine ala vita   vera  .
Ecco quindi  che la risposta  che mi doi ed  il modello da seguire   è quello del primo caso  ovvero   una via  di  mezzo  o   da mediano  per  parafrasare questa  famosa canzone







perchè gli antichi dicevano : In medio stat virtus (La virtù sta nel mezzo)
è una massima latina della filosofia medievale scolastica che si rifà ad Aristotele il quale nell’Etica Nicomachea affermava il mezzo è la cosa migliore. Concetti similari sono stati espressi anche da Orazio nelle Satire (Est modus in rebus, C’è una misura nelle cose) e da Ovidio nelle Metamorfosi(Medio tutissimus ibis, Nel mezzo camminerai sicurissimo).
La massima invita sostanzialmente alla ricerca dell’equilibrio, che si pone sempre tra due estremi; in altri termini è un’esortazione all'opportunità di essere moderati nell'operare e nel giudicare evitando quindi gli eccessi . In quanto L’Equilibrio è un incontro sinergico.

28.1.15

e' lercio (n giornale satirico ) o non è lercio ? Il bambino sardo di dieci anni che vuole combattere con l'Isis

   canzone consigliata   oltre  la  guerra e la  paura   - Modena City Ramblers
 Vi  potrebbe interessare  una interessantissima discussione  su tale  news  avvenuta  sula mia bacheca  di facebook    http://goo.gl/vmdV6o


ma  fatevi quattro risate  . Spiegateli  come stanno le cose  ed  magari navigate  con loro    invece di parcheggiarli come si  faceva  con la tv    anzichè invocare filtri e censure    della rete per poi lamentarvi \  scandalizzarvi   se  da  internet o parelando  \  scherzando con gli amichetti     trae queste cose 

  da  unionesareda.it   d'oggi

La drammatica storia raccontata a Famiglia Cristiana dal padre Giovanni.
"Come si diventa islamici? Mi piacerebbe arruolarmi nell'esercito jihadista". A pronunciare queste frasi, davanti a un padre esterrefatto, è un bimbo sardo di 10 anni, che ha anche espresso il desiderio di imparare a sparare col fucile in modo da diventare, da grande, un ottimo cecchino.
Il genitore, Giovanni, ha raccontato la sua storia al settimanale Famiglia Cristiana. "Alle prime, io e
Un video di propaganda dell'Isis in cui compare un bambino
mia moglie non abbiamo dato troppo peso a quelle frasi, ma la mattina in cui, accompagnandolo a scuola, mi ha recitato, senza interruzioni, l'intera formula di giuramento di non so che rito iniziatico jihadista, mi sono preoccupato davvero,considerando anche il fatto che il ragazzo non aveva mai manifestato particolare entusiasmo di fronte a una poesia da imparare a memoria". Inoltre il bimbo dimostra di conoscere molto bene il nuovo modello di fucile mitragliatore in uso ai gruppi terroristici di al Qaeda e dell'Isis. "Sono andato subito a verificare su internet - continua Giovanni - e ho dovuto constatare, con spavento, che le informazioni in suo possesso erano corrette". Ma, si chiedono lui e sua moglie, chi o cosa può aver alimentato un interesse simile in un bambino della sua età? I genitori cominciano a indagare nell'ambito scolastico: "Grazie soprattutto all’interessamento del preside dell'istituto frequentato da mio figlio - dice il padre - scopro che un suo compagno, che contrariamente a lui ha libero accesso alla rete, aveva scaricato una grande quantità di video sull'Isis e le sue attività, e su altri gruppi estremisti islamici e li aveva condivisi con mio figlio e altri ragazzini". Il preside quindi è intervenuto, ma le fantasie e i discorsi del bambino non sono cambiati molto, arrivando, pochi giorni fa, a commentare i fatti di Parigi e la strage alla redazione di Charlie Hebdo: "La colpa di quanto accaduto è di noi occidentali che abbiamo preso in giro il loro Dio".
Giovanni ha deciso di raccontare la sua storia "allo scopo di allertare tante madri e padri, perché questo fenomeno è più diffuso di quanto si creda, e il primo filtro sta in famiglia". "Non ci pare affatto - conclude - di essere quel tipo di genitori assenti che non vigilano sui propri ragazzi. Pensi che una cosa del genere non possa capitare a tuo figlio, e invece...".

25.3.12

iniziative di pace in medioriente dal basso . dialogo fra iraniani e israeliani , tra istraeliani e palestinesi We Love You - Iran & Israel


Sforzo Netroots lanciata da Tel Aviv coppia ispira migliaia di persone.
RonnyAndDaughter.jpg
Incontro con Ronny Edry: un graphic designer israeliano, marito, padre di due figli, e come di pochi giorni fa, amico del popolo iraniano. Edry, 41 anni, e sua moglie, Michal Tamir, 35, sono gli israeliani responsabili della recente iniziativa on-line intitolato semplicemente, " gli iraniani, We Love You ".La scorsa settimana, Ronny ha creato un poster digitale con questo messaggio, e ha aggiunto questa riga:. "Non riusciremo mai a bombardare il paese" Lo scenario include una foto di Ronny teneva cinque anni, figlia, Ella, che si tiene una piccola bandiera israeliana. Ha postato l'immagine sulla pagina Facebook della scuola preparatorio per la progettazione, puntina da disegno Mehina, che corre con la moglie a Tel Aviv.

Con " Loose Talk "della guerra tra Israele e Iran Esplode la moda, il manifesto ha colpito un nervo tra gli israeliani. Molti iniziarono inviando le proprie immagini, creando più manifesti che poi condivisi su Facebook. Messaggi di sostegno versato dentro E poi gli stessi iraniani hanno iniziato a rispondere, in primo luogo nei messaggi privati ​​Ronny e Michal, e poi con i propri manifesti, con le loro parole di pace e di amore per gli israeliani.
E 'impossibile contare le centinaia di manifesti che sono stati condivisi su Facebook e le migliaia di messaggi che sono stati scambiati tra israeliani e iraniani solo negli ultimi giorni. Lo scorso fine settimana, mentre sedevo con la coppia, messaggi e richieste di amicizia provenienti da tutto il mondo in streaming alla loro casella di posta, decine ogni mezz'ora.
"Questo è un messaggio dal popolo per il popolo", Ronny mi spiegò. "Noi non vogliamo la guerra. Non importa ciò che i governi hanno da dire, su entrambi i lati, siamo contro di essa, dal momento che saremo quelli che lottano .... penso che sia importante che noi alziamo le nostre voci".
Alzare la voce è più facile in questi giorni, in particolare attraverso i social media. "Siamo in grado di minare l'uomo medio, i politici", ha detto Ronny. "Non sto affrontando Ahmadinejad. Oggi possiamo raggiungere l'Iran e che ci possono raggiungere."
Tuttavia, sia Michal e Ronny sono ancora stupito che il loro messaggio ha ottenuto all '"altro lato" così in fretta. Michal è chiamandola la caduta del secondo Muro di Berlino. "Stiamo rompendo i confini e stati d'animo, uscendo da questa gabbia chiamato 'Israele'".
"Noi fisicamente non può andare" in Iran, ha aggiunto, "ma il nostro messaggio d'amore è lì, più veloce di qualsiasi ambasciatore."





LovePeaceFromIran.jpg
"Ho centinaia di iraniani [Facebook] amici ora", Ronny intervenne con un sorriso. "Sono probabilmente l'israeliano con gli amici più iraniani".Alcuni dei commenti di israeliani, specialmente nel primo giorno, erano scettici e più di un paio erano graffiante. Qualcuno li ha chiamati a cuore sanguinante di sinistra, out-of-touch Avivites Tel, gli amici del nemico, odiatori di Israele. Altri hanno criticato la scelta delle parole.

"Ci hanno chiesto: perché hai scelto di dire: 'Noi non ti bombardare' Perché non 'Non vogliamo bombardare tu'? Perché la risposta logica sarebbe 'Non vogliamo bombardare, ma dobbiamo '", ha spiegato Ronny. "Io non volevo uscire con mezze misure. Non sono il primo ministro. Io non sono un politico. Come cittadino, io non bombardare gli iraniani".
Il messaggio d'amore diretto sul fondo dei manifesti, inoltre, doveva essere sottolineato. Ronny e Michal sono consapevoli del fatto che il primo passo verso la guerra è la demonizzazione e la disumanizzazione dell'altro lato. "Il messaggio è esseri umani amano l'un l'altro, come esseri umani", Michal mi spiegò. "Gli iraniani vedere tutti questi volti israeliani e dire, 'Hey, questo è quello che un israeliano assomiglia!'"
"Tutti sono contro la guerra, e per la pace", Ronny e Michal ha detto, alimentando a vicenda di energia, spesso finendo l'uno le frasi. "E 'molto più difficile dire' ti amo '. Pensateci - è la cosa più difficile per un essere umano per dire ... è la paura del rifiuto, di guardare come un pazzo ma in realtà non ci amiamo indietro "..
La lettera Ronny attaccato al suo manifesto originale on-line questo semplice enunciato, idea potente: "Perché ci sia una guerra tra di noi, prima dobbiamo avere paura l'uno dell'altro, dobbiamo odiare Io non ho paura di te, don. 't ti odio. io non ti conosco nemmeno. No iraniano mi ha mai fatto nulla di male. Non ho mai incontrato un iraniano .... Solo uno a Parigi in un museo. tizio Nizza. "
MichalAndSon.jpg
In profondità nella prima notte, dopo i primi manifesti hanno cominciato a circolare intorno a Facebook, Ronny ha ricevuto il primo messaggio da un iraniano. Ha detto che ho la pelle d'oca su tutto il corpo e quasi si mise a piangere. "Andai subito a svegliare Michal, per mostrare il suo", racconta Ronny. "Ho pensato che era così incredibile. Non avevo idea che gli altri avrebbero seguito".Dire che gli altri iraniani seguito è un eufemismo. I messaggi vengono ricevuti in Israele, che Ronny e Michal ripubblicare tramite la pagina Mehina puntina da disegno, sono notevoli per la semplice umanità che trasmettono. È possibile scegliere qualsiasi a caso, da Toronto, New York, Sydney, Teheran, e al di là - tutti, senza eccezione, è sentita e toccante:

Io sono una donna iraniana. Ho appena visto il tuo messaggio caldo e bello per i miei compagni paese. Leggendo il tuo messaggio portato le lacrime agli occhi e il calore al mio cuore. Volevo solo assicurare voi, noi tutti gli iraniani sento lo stesso, vogliamo solo la pace e bellezza sulla terra, noi odiamo la guerra e la macellazione, noi tutti sono le parti di un corpo ...
E questo:
Un mio amico ha condiviso il tuo messaggio sul suo muro e vi assicuro, ha reso la mia giornata! Come un iraniano, un quadro molto scuro e il male di Israele è stato raffigurato per me fin da quando ero un bambino e credo sia stato lo stesso per il tuo popolo .... Entrambi sono vittime dei nostri governi, siamo entrambi sono esseri umani che cercano una vita migliore, cercando di costruire un mondo migliore.
E questo:
Volevo farvi sapere che il vostro messaggio di amore e di pace ha attraversato. Guardando tutte le foto sul muro fece venire le lacrime agli occhi. Non dobbiamo permettere che i nostri governi ci trattengono dal conoscere l'altro. Sogno di un giorno che voi e sarò in grado di soddisfare a Tel Aviv o Teheran e recuperare il ritardo su tutto ciò che è stato trattenuto per tanto tempo. Credo sinceramente, che quel giorno arriverà. TO popolo di Israele: WE LOVE YOU, TOO!
WelcomeToShiraz.jpg
Ronny e Michal sono profondamente consapevoli dei rischi assunti dai loro nuovi amici iraniani. La coppia ha ricevuto dei messaggi che spiegano i rischi politici e di sicurezza di comunicazione con gli israeliani, soprattutto per coloro che vivono in Iran. Mentre la maggior parte delle comunicazioni sono venuti da iraniani in esilio, che non è certo esente da pericoli, gli altri sono provenienti dall'interno del paese. Il fatto che molti iraniani stanno raggiungendo fuori a grave rischio personale dà Michal, Ronny, e gli israeliani dall'altro lato la motivazione aggiunto - di continuare a parlare, a continuare a diffondere il messaggio.A partire da questa scrittura, la campagna virale è esploso su Facebook e altrove su Internet. Il prossimo passo per la coppia è quello di raccogliere fondi e comprare spazi pubblicitari su importanti quotidiani internazionali e locali (si pensi a New York, Times Square) per visualizzare i manifesti.

E 'impossibile sapere se la campagna effettivamente fare la differenza, se riuscirà a evitare una guerra disastrosa. Per Ronny e Michal e le migliaia di israeliani regolare e iraniani che hanno diffuso questo messaggio di amore reciproco e comune umanità, almeno sapranno hanno cercato.
Neri Zilber è un Istituto di affari del mondo in carica di scrittura collega con sede in Israele. In secondo luogo poster, con iraniano manifestante Green Movement, dal Amore e Pace pagina Facebook trovate qui .

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11.8.09

internet: fashion game per veline Per il proprio 'avatar' anche interventi di chirurgia estetica







Leggo online questa news

<<







Ansa 10 agosto 2009



Internet: fashion g ame per veline Per il proprio 'avatar' anche interventi di chirurgia estetica





Impazzano sul web due giochi virtuali per diventare veline dai 9 anni in su. Sono il francese 'Ma bimbo'  e il britannico 'MissBimbo'. Si possono acquistare creme di bellezza, cambiare acconciatura, comprare abiti, e perfino sottoporre l'avatar', il proprio alter ego virtuale, a interventi di chirurgia plastica. La filosofia del gioco e' 'imparare a diventare delle veline o ragazze veramente cool'. Su alcuni blog gia' monta la preoccupazione dei genitori

>>
















Ora e' vero che da gli anni '80 con il cosidetto riflusso i tempi sono cambiati . Infatti c'’era un tempo ( da quel che ricordo dai discorsi dei compagnetti dell'asilo e delle elementari o del mare ) in cui il sogno di ogni ragazza era diventare una principessa o una

dama dell’alta nobiltà, o per le più concrete fare la hostess .
Oggi invece, con i tempi moderni, le ragazze un pò contagiate dalla TV e dai giornali, hanno evoluto i loro sogni maturando e sognando per la maggior parte di diventare VELINE! Eh già, il loro successo avuto dal programma televisivo di striscia la notizia è indiscutibile e un datodi fatto .Cosi come La moda, il trucco, l’apparire sempre una ragazza al passo con i tempi e very cool come è usuale dire oggi, sembra essere la novità nella loro filosofia di vita.
Ma quello che mi da fastidio è  << ( ... ) il perbenismo interessato,\la dignità fatta di vuoto,\l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto (.... )  >> ( come dice in Dio è morto , colonna sonora di questo post , il poeta Guccini ) . Esso ha creato ( e credo che ne ancora ne sentiremo parlare ) duiscussioni fra gli psicologici e gli pschiatri dato che << (...)  Alcuni psicologi sostengono che la velina è un modello positivo di femminilità, in quanto essa è ragazza pudica e operosa, d’iniziativa insomma. Altra parte sostiene che il dogma “Se vuoi avere successo nella vita devi essere bella e piacente a qualunque costo” può essere discutibile ma non per questo impraticabile, osserva Davide Bennato sul blog Tecnoetica: "Il punto è presentare questa affermazione come l’unica possibile a una bambina di 9 anni". Un gioco pericoloso >> ( da  ilquotidianonet  qui l'ntero articolo   ) . Ora quel che mida fastidio è non tanto la posizione della chiesa perchè fa il suo dovere " d'ente religioso e morale " , ma di quei genitori ( che si possono avere anche ragione ) ma predicano bene e razzollano male , se invece di limitarsi aprotestare ed ad indignarsi ( cosa sacrosanta per carità ) ma insegnassero ai figli ad esercitare lo spirito critico , non loi parcheggino davanti a tv ed internet o peggio ( parlo con quello che vedo tutti i giorni qui nel mio paesello di 12 mila abitanti ) che preferiscono , famig,ie quasi nullatenenti che non hanno i soldi neppure per piangere , fare debiti o andare alla caritas o alla lidol per far contenti in maniera acritica i desideri consumistici e omologati figli , creando in cosidetti bimbiminkia e truzzi o lasciandoli allo sbando e al ricatto di pervertiti pedofili  e  guardoni  che in cambio danno di soldi , ricariche telefoniche , ecc per comprarsi la spazzatura collaterale che producono trasmissioni come amici , i tronisti , ecc o si vedono mandando mms con loro foto in cambio di tali oggetti , come dimostramno anche   casi di cronaca 

Ecco quindi che alle loro proteste \ indignazioni tout court del tipo predico bene ma razzolo male , "prefrisco" , almeno sono più coerenti quelle dei movimenti come : A)  il MOIGE  1  2 .,  B )    e il  gruppo   http://www.fattisentire.org/ .  Associazioni   che sono lontani anni luce e da me criticatissimi ed   a volte  osteggiati  , ma  nel limite  del rispetto   per le loro posizioni uiltra conservatrici e di stampo vandeistico ( http://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_di_Vandea ) ma  almeno  sono coerenti 





15.3.09

Senza titolo 1366


Poco tempo fa vi ho parlato di Joseph, un bambino malato della sindrome di Leigh.


con questo video voglio farvelo conoscere, farvi vedere le difficoltà ke ha nello spostare tovaglietta e bavaglino, ha solamente 4 anni e se entro brevissimo tempo i suoi genitori non riescono a trovar 300.000 € quando avrà 5 anni Joseph morirà.


voglio parlarvi un attimo di azzurra: è affetta dalla stessa malattia di Jo, oggi ha 6 anni (a ottobre 7) i dottori avevano detto ke non li avrebbe mai compiuti e invece ha fatto dei passi da gigante, mattia (di milazzo (ME) affetto dalla sindrome di West, tetraparesi spastica e epilessia) il 20 aprile vola in florida, grazie a varie manifestazioni e donazioni di gente comune.


se questo video vi ha toccato vi invito di tutto cuore a fare visita al suo blog http://wwwjosephunangiolettodasalvare.blogspot.com (il link sembra errato ma non lo è) non c'è molto ma l'essenziale x sapere la storia e donare un piccolo contributo. Nel mio blog invece metto altri casi di bambini oltre quello ke succede, passo dopo passo, a Joseph.


oggi stesso joseph a studio aperto, nell'edizione delle 12:25. mettetelo sui 15min e 20 secondi, è breve ma kiarissimo

http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=studioaperto&data=2009/03/15&id=37225&from=studioaperto


anke un solo centesimo è importante. grazie! Lucy

3.12.08

Afghan Lord è stato nominato

afghan lord blog brassAfghan Lord, il blog di Nasim Fekrat, giovane blogger e reporter afghano recentemente insignito del premio giornalistico “ISF-Città di Siena 2008”, è stato nominato nella categoria "Miglior Blog del Sud Asia" nell’ambito della quinta edizione del Brass Crescent Awards 2008. Se volete potete votarlo per la vittoria finale rispettando una semplice procedura: seguite il link del Brass Crescent Award, andate in fondo alla pagina, guardate la seconda categoria dal basso, qui potete trovare Afghan Lord, cliccate per selezionare il blog poi andate più in basso nella pagina, inserite il vostro indirizzo e - mail, dopo aver spuntato l’opzione: "I certify that I am only voting once for the Brass Crescent Awards". Infine cliccate per inserire il vostro voto. A questo punto controllate la vostra casella di posta, troverete una email per confermare il vostro voto, per completare la procedura dovete solo cliccare sul link presente nella mail.

13.12.07

SATIRA SUL WEB

La satira non se la passa bene di questi tempi, eh, no no, proprio no!



In televisione possiamo scordarcela ( vedi il caso del caro Luttazzi), a parte quella edulcorata e a comando ( che NON è satira) e allora facciamo una cosa?



APPUNTAMENTO SUL WEB



IN DIRETTA SU http://www.nonrassegnatastampa.it/ DALLE ORE 22 DI


GIOVEDI 13 DICEMBRE 2007 ALLE ORE 22 DI VENERDI 14  PRESSO


 GLI STUDI DI THE BLOG TV IN VIA CAMERIA n 10 a ROMA


CON  


NONRASSEGNATASTAMPA


"se anche tu vuoi parlare di un’iniziativa, presentare un progetto o fare una denuncia ti aspettiamo in studio nello spazio "interviste senza filtro", via skype per i "fuori sede", con una mail per i "sedentari". Un’intera giornata dedicata a tutti noi che non ci rassegnamo ad una realtà mediatica distorta e artisticamente depressa."


CHISSA', FORSE CI ANDRO' ANCHE IO!


Grazie dell'attenzione


Rosalba e rosalba



 


Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...