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18.4.12

effetti della crisi : 1) diminuzione e abolizione delle condanne a morte in Usa . 2) ingegno di un licenziato in italia che ricompra la ditta e riassume i colleghi licenziati

  fonte  http://www.rainews24.it/

Crisi. Una storia controcorrente  Licenziato vende casa, apre azienda e riassume colleghi  Non si è fatto piegare dalla crisi e dopo essere stato licenziato ha scommesso sul suo lavoro, creando una nuova azienda con i soldi della casa messa in vendita. E si è preso pure il lusso di riassumere alcuni degli ex colleghi.




Non si è fatto piegare dalla crisi e dopo essere stato licenziato ha scommesso sul suo lavoro, creando una nuova azienda con i soldi della casa messa in vendita. E si è preso pure il lusso di riassumere alcuni degli ex colleghi. E' una storia controcorrente di rivincita sulla malasorte quella raccontata al Mattino di Padova da Cristian Stangalini, ex direttore dello stabilimento della Metal Welding Wire di Corezzola (Padova), azienda specializzata nella lavorazione del ferro. Due anni fa insieme a 42 fra operai e impiegati e' stato lasciato a casa. Stangalini non si e' dato per vinto: ha messo in vendita la casa e con il ricavato ha affittato un capannone ad Arzegrande e i macchinari per avviare una nuova attivita', la Omp Fili. Con le commesse sono arrivate anche le assunzioni per alcuni ex dipendenti. "Lavoriamo sette giorni su sette, a ciclo continuo - racconta - . A gennaio abbiamo fatturato 190 mila euro, a marzo siamo arrivati a oltre 400 mila". Unico neo di questa favola a lieto fine il rapporto con il sistema del credito. "Pensavo che di fronte al mio progetto, che prevedeva di tornare a dare lavoro - accusa - ci fosse il favore delle banche del territorio. Invece appena sentivano parlare di azienda 'start up' saltava tutto".

adesso dal'America  

  da   http://www.liberoquotidiano.it/news 


Negli Stati Uniti tempo di tagli Anche il boia va in pensione
La pena capitale costa 300 milioni a caso. Molti Stati, a partire dalla California, sono pronti ad indire un referendum abrogativo







Dove non arriva l’imperativo etico del “non uccidere”, può farcela il ragioniere che tiene i conti delle spese di una condanna a morte portata a termine. In California è

15.3.09

Senza titolo 1366


Poco tempo fa vi ho parlato di Joseph, un bambino malato della sindrome di Leigh.


con questo video voglio farvelo conoscere, farvi vedere le difficoltà ke ha nello spostare tovaglietta e bavaglino, ha solamente 4 anni e se entro brevissimo tempo i suoi genitori non riescono a trovar 300.000 € quando avrà 5 anni Joseph morirà.


voglio parlarvi un attimo di azzurra: è affetta dalla stessa malattia di Jo, oggi ha 6 anni (a ottobre 7) i dottori avevano detto ke non li avrebbe mai compiuti e invece ha fatto dei passi da gigante, mattia (di milazzo (ME) affetto dalla sindrome di West, tetraparesi spastica e epilessia) il 20 aprile vola in florida, grazie a varie manifestazioni e donazioni di gente comune.


se questo video vi ha toccato vi invito di tutto cuore a fare visita al suo blog http://wwwjosephunangiolettodasalvare.blogspot.com (il link sembra errato ma non lo è) non c'è molto ma l'essenziale x sapere la storia e donare un piccolo contributo. Nel mio blog invece metto altri casi di bambini oltre quello ke succede, passo dopo passo, a Joseph.


oggi stesso joseph a studio aperto, nell'edizione delle 12:25. mettetelo sui 15min e 20 secondi, è breve ma kiarissimo

http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=studioaperto&data=2009/03/15&id=37225&from=studioaperto


anke un solo centesimo è importante. grazie! Lucy

27.2.09

Mostra Fotografica "Sardegna, un altro pianeta" a Milano

Ciao a tutti.

Chiunque dovesse trovarsi a Milano il 28 febbraio e 1 marzo e, sardo o no, dovesse amare particolarmente quella magnifica terra che è la Sardegna, potrebbe essere interessato a visitare la mostra fotogafica "Sardegna, un altro pianeta".

Verranno esposte quarantacinque fotografie del maestro Franco Fontana e di due giovani fotografi, Paolo Bianchi e Sveva Taverna.

Franco Fontana mostra il paesaggio sardo con i suoi colori e la sua forza primitiva. Paolo Bianchi le donne e le maschere, simbolo di una terra arcaica in perenne conflitto con la modernità, mentre Sveva Taverna si concentra su volti e persone, i loro legami e i loro rituali.

La mostra si terrà presso la Società Umanitaria, in via San Barnaba 48 a Milano il 28 febbraio e il 1 marzo. L'orario è dalle 10 alle 18 e l'ingresso è libero.

Una piccola anteprima la si può avere qua.

27.10.08

Petizione internazionale contro Cossiga e Berlusconi

Ricevo da un amico, e volentieri inoltro. Firmate! (Che ci ascoltino almeno all'estero...)





Cari amici ,
un gruppo di precari, allarmati dalle gravi parole di Cossiga
a seguito di quelle di Berlusconi, ha deciso di avviare una petizione internazionale.
Firmate e divulgate, grazie.
Ale

http://firmiamo.it/worriedteachers








8.6.08

De André, l'anima salvaa Bresso il 8.6.2008




Questa sera alle 21, al Centro Civico Sandro Pertini di Bresso (Milano), andrà in scena Una goccia di splendore, tributo al grande Fabrizio De André. Ripropongo qui sotto il ricordo che scrissi il giorno della sua scomparsa, consapevole che uno come lui, di là da ogni retorica, ci accompagnerà lieve e silente per tutto il migrare dei giorni.



Fabrizio De André ci ha lasciati con una sensazione di  levità, di dolcezza, di gentilezza. Di famiglia. Perché Fabrizio era la famiglia.

La sua certamente, innanzi tutto. Così presente, e nello stesso tempo così discreta. Così, direi, patriarcale. Con Fabrizio De André non occorrevano molte parole, bastava uno sguardo, un sorriso, un cenno. Il resto era tutto lì, nella secolare saggezza genovese, nei labirinti di una città arcana, obliqua, imprendibile, nel sontuoso (e talora scostante) scarlatto dei palazzi patrizi come nei recessi dei carruggi. Era lì che il giovane Fabrizio fuggiva, o forse si rifugiava, per cogliere il senso vero della vita. E lo trovava fra le pieghe graziose di una ragazzina di strada, nell’allegria insensata di una pazza, nel sorriso storto di un mendicante. Gente nuda. E la gente nuda, si sa, non ha confini né nazione, è apolide per sua natura. Perché è universale, umanità nella sua scaturigine, primavera di creazione. Dappertutto sempre uguale, dappertutto diversa, respinta come diversa. Quanto doveva sembrare limitante, a De André, la gente “perbene”. Poco interessante. Inutile. Di loro non c’era nulla da dire perché nulla manifestavano. Erano, al più, voci, o meglio, dicerie. Suoni senza eco inghiottiti dal vento salmastro. A De André, invece, interessavano i corpi, e il suo compito era quello di tradurre in musica – la più ineffabile delle arti – il linguaggio inarticolato ma vivo di quella gente nuda.
Non casualmente uno dei suoi capolavori (e il disco da me preferito) era La buona novella. Il paesaggio immoto e senza tempo della Palestina non poteva costituire sfondo migliore per dipingere la sua umanità nuda, scarnificata come il Forese dantesco.



“Non voglio pensarti figlio di Dio, ma figlio degli uomini, fratello anche mio”, è il verso che conclude il suo lavoro. Un incontro che, in apparenza, non avviene. De André, alla fine del viaggio, non incontra Cristo. Ma gli basta Gesù: “Non voglio pensarti figlio di Dio”, perché non sei, non ti voglio lontano da questa umanità nuda. Non sei che l’umanità vera, perfetta perché dolente, ingenua, maltrattata, umiliata, sciocca. Sciocca e ingenua come solo i profeti, e i bambini, sanno essere.
Cosa importa se l’uomo Gesù ha sbagliato? Ciò che conta è che ci sia stato, qui, su questa terra. E che questa terra lo abbia partorito, questo è già, comunque, motivo di speranza, ed è uno sguardo sull’infinito, consapevole o meno che sia.

Tanto più inconsapevole quanto più vero. L’unica certezza, per De André, era la vita stessa, il respiro, il soffio. In questa sua attenzione, in questo profondo rispetto per l’individuo terreno si trovano i germi della spiritualità. Attraverso i “suoi” poveri, il borghese De André ha compiuto un cammino a ritroso alle origini di sé. Si è denudato con loro. Sapeva ascoltare, De André. Ecco perché i suoi dischi uscivano con parsimonia, quella parsimonia ligure che sembra scontrosità ed è invece solo meditazione. Fabrizio era così profondamente genovese, ma anche tanto saggiamente zen. Così sensualmente persiano. Così stupito e fiducioso come un bimbo.

Ci ha lasciati con un disco, Anime salve. Ancora una volta gli amatissimi “poveri”, tra cui spicca la transessuale Princesa. Ancora una volta, dantesco. Il cammino di De André si è concluso perché, come Dante, ha avuto il privilegio di percorrere da vivo non l’Inferno, che per Fabrizio non esiste, ma quel Purgatorio che, nella sua intimità, è il regno della speranza, di quelle anime elette (“O ben finiti, spiriti già eletti”, Purg. III) in attesa del definitivo ritorno a casa.
Ecco perché De André era famiglia. Perché è stato veramente il padre (soprattutto), il fratello, l’amico, l’amante di tutti e di ognuno. E a tutti e a ognuno si è donato con la sua nudità di uomo e di poeta.


Fabrizio De André era il cantore del già e non ancora, l’unico modo di assaporare l’eternità concesso a noi mortali. L’amore, invece, è inesprimibile. Fabrizio non aveva più bisogno di sperare. La speranza termina quando sopraggiunge l’amore. E l’amore non ha più bisogno di parole né di musica, perché basta a sé stesso.



                        Daniela Tuscano

23.5.08

importante iniziativa

dalla  cdv dilia.splinder.com/ una importissima iniziativa  cliccate  sul banner sotto per  saperne di più  la  chat dove potete incontrare l'autrice  oppure  scrivete  a didi@libero.it o  a  dilia61@gmail.com




 


 


 



Se cerchi una mano disposta ad aiutarti,


la trovi alla fine del tuo braccio.


Usala! ed Iscriviti a Tocchiamoli.


16.5.08

Senza titolo 541

È davvero bello e commuovente vedere queste cose che stanno diventando sempre più rare in un mondo sempre più omologato e dipendente dale regole del mercato e quindi mercificato . La spontaneità e la capacità di tirare fuori se stessi in un luogo qualsiasi lasciando di se un suono, una melodia è la voce del nostro io più vero e profondo...una vera poesia. Grazie al compagnodioviaggio Mario pischedda

 





21.3.08

Boicottaggi


Incrocio er Giamaica


"Aho, pure io so' a favore der Tibet libbero, scrivilo sur blogghe tuo, e  ho pure deciso de nun annà più a magnà dar cinese"


"Ma non ce sei mai stato perchè nun te piaceva"


"Embè, so' stato 'n profeta, ma che artro posso da fà ?"


Boicottare le società che sponsorizzano i giochi olimpici ed inondarle di di proteste, per esprimere il dissenso contro la loro decisione d'esser complici di tiranni sanguinari. Alcune sono:


Coca cola, Johnson and Johnson, UPS, Atos, Lenovo, Manulife, Panasonic,Samsung, Swatch, Anheuser-Busch, BHP Billiton, Kodak, Microsoft, Visa, Volkswagen

17.3.08

Free Tibet


Stasera scadrà l'ultimatum a Lhasa e Pechino tornerà ad uccidere, nel disinteresse dei potenti della Terra.


Eppure ciò che non fanno i governi, posson fare i singoli.Aderire alle petizioni, perchè se si deve andare alle Olimpiadi, si trasformino da festa per i tiranni a momento di protesta.


O ricordare tutte le popolazioni vittime dei genocidi di Pechino. Oppureil boicottaggio dell'economia cinese, perchè il modo migliore per far pressione a quegli Stalin in sedicesimo è colpire le loro tasche


16.3.08

Pro Tibet


A Lhasa si muore, nell'indifferenza dell'Occidente. Mi spiace, ma questo non mi va più bene.


Sono stanco delle frasi di rito. Delle giustificazioni sull'importanza di difendere i buoni rapporti economici.


Mi sono rotto. Bisogna agire. Far pressione sui vigliacchi dei nostri politici. Agire per il boicottaggio delle Olimpiadi e dell'economia cinese.  Perchè è Pechino che vive a scrocco dell'Occidente, non il contrario ed in una guerra commerciale sono i mandarini della Città Proibita a rimetterci ed a far la fine che più meritano, quella di Luigi XVI.


Se gli altri blogger sono d'accordo, propongo di organizzare una manifestazione di protesta dinanzi all'Ambasciata di Cina


Oppure inondare il signor Dong Jinyi, Straordinario e Plenipotenziario Ambasciatore di lettere, fax e mail di protesta


I riferimenti sono questi


Indirizzo: Via Bruxelles, 56 00198  Roma  Italia


Tel: +39-06-8413458


Fax: +39-06-85352891


email: chinaemb_it@mfa.gov.cn


27.10.07

Diritto al cuore

Nel marzo 2006, Emergency ha dato avvio alla campagna “Diritto al cuore” per costruire un ospedale di cardiochirurgia in Sudan,
un centro di eccellenza per garantire cure altamente specializzate e gratuite ai malati del Sudan e dei nove paesi confinanti.



Perché il Centro «Salam» possa continuare a crescere,
Emergency riprende la campagna “Diritto al cuore”:
dall’1 al 31 Ottobre sarà possibile
inviare un SMS al numero 48587
del valore di 1 euro
per tutti gli utenti Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia
oppure effettuare allo stesso numero una chiamata da rete fissa Telecom Italia
del valore di 2 euro.
Emergency riceverà dalle compagnie telefoniche l'intero ricavato dell'iniziativa.


MANDA UN SMS AL 48587 E SOSTIENI IL CENTRO SALAM DI CARDIOCHIRURGIA


Per inviare la cartolina elettronica CLICCA QUA...




Continua su El Giramundo

4.10.07

Un treno tanto


Ovvero la grande carovana, composta da circa duecentodieci persone che hanno vissuto una esperienza che definire storica non è certo una esagerazione: un lunghissimo viaggio, partito lo scorso 8 agosto da Mestre, e che toccando tappe come Budapest, Mosca, Ulan Batur, dopo venti giorni esatti si è chiuso con il ritorno in Italia. I protagonisti sono stati le delegazioni dei pazienti (complessivamente erano in sessanta) dei Centri di Assistenza Psichiatrica provenienti da dodici regioni, gli operatori socio sanitari (psichiatri, psicologi, educatori), i familiari, e tanti cittadini attivi nella difficile causa della lotta allo stigma che colpisce i sofferenti dell’anima. Sulla scia di quella temeraria traversata che ha ripercorso la storica rotta di Cristoforo Colombo è nata l’idea di un altro viaggio, stavolta specchio dell’itinerario seguito da Marco Polo. Destinazione, come detto, Pechino. Una esperienza estenuante quanto entusiasmante per chi, quotidianamente soffre e sostiene la battaglia per il riconoscimento dei diritti di riabilitazione e emancipazione dei malati psichici. E’ stata una tappa fondamentale verso un cambiamento. Quel treno così rappresentativo, ha macinato quindicimila chilometri attraversando, binario dopo binario, paesi dove ancora vige il sistema manicomiale. Stati dove parlare di sofferenza psichica è un tabù o, peggio ancora, un divieto. E da quella immensa catena umana partita dall’Italia, sono stati lanciati il messaggio di dialogo e la testimonianza di quanto sia importante attuare un processo per la chiusura di queste strutture. Non che da noi la completa attuazione della legge n° 180, quella appunto che ha decretato la definitiva chiusura dei manicomi, sia un processo portato a termine, con la creazione di una totale rete di servizi alternativi. Ma, la cancellazione di quei luoghi disumani è un buon argomento di discussione da portare nelle nazioni dove tutt’ora esistono. E, in questo senso, gli oppressi, le vittime della privazione dei diritti umani hanno trovato i loro preziosissimi ambasciatori contro i pregiudizi e le strutture manicomiali. L’idea di fondo del treno per è nata a Trento. Nell’autunno 2006 un equipaggio di utenti, familiari e operatori del servizio di salute mentale trentino, ispirato alle pratiche del ‘fareassieme’ e del movimento Le Parole Ritrovate ha attraversato l’Oceano Atlantico su una barca a vela. Ed ecco, con Pechino, la prosecuzione di quel progetto. tratto da El Giramundo

23.9.07

l'ennesima vergogna di Mastella

Proprio  mentre  leggo  l'inniziativa a  favore  del giudice  de magistris    dei compagnidistrada  dei cosidetti ragazzi  di Locri  noti anche  come  www.ammazzatecitutti.org ennessima  gaffè   di Mastella  dopo  il   caso Maoloni (  1,2 ) , ma  soprattutto questo  commento Scritto da ale-trebe@libero.it il  22-09-2007 08:48   dal  titolo  il  giudice, non il deputato, rappresenta  all'articolo di ammazatecitutti.org  :

<<
Ancora una volta si sta ripetendo quell'assurda manipolazione che caratterizza l'intreccio tra politica e mafia (in mezzo ad un sporco giro di affari e potere)! Ancora una volta le persone oneste vengono lasciate sole, ma ora peggio! i "rappresentanti" della politica, invece che mettere le persone competenti (come il giudice De Magistris) nelle condizioni di poter operare, li ostacolano! La politica dovrebbe aprire possibilità, non chiuderle. E' questo il suo compito! Ricordo che "Ammazzatecitutti" aveva già denunciato gli errori di Mastella nell'amministrare una giustizia che non rende giustizia a chi opera contro la mafia (ho firmato anch'io quella petizione). In una democrazia un giudice rappresenta più onestamente i cittadini che non un deputato. Quindi la mobilitazione a Catanzaro è tanto vera quanto necessaria. Anche De Magistris ha bisogno di sentire l'appoggio dei calabresi!  
Cari Aldo, Alessandro, Rosanna, Simone..., bisogna muoversi in fretta!E' una questione di tempo!(se la mobilitazione sarà venerdì 27 io non potò esserci sicuramente, ma se sarà il venerdì dopo cercherò di esserci assolutamente!). A presto
>>
mi  viene in mente   questa  canzone di baccini  da  Nomi e  cognomi del 1992  prima che si " prostituisse "  nei reality  show  dedicata  Giulio andreotti (  cambia  a distanza  d'anni  il nome  ma non la  sostanza  del resto  isa  ci si può aspettare  da  un  girovago  della politica  che dopo il crollo dela  ex  D c  ondeggia   da  una parte  all'altra   e  ne  fa  di cotte  e di crude   leggetevi  gli  articoli   dell'unità  e in particolare della  rubrica  Ulivood Party   riportatati dal  blog 
vivamarcotravaglio )

Giulio Andreotti

Giu',giu',giu'giu',giu-lio-o (5 volte)
Chi ha mangiato la torta?
Andreotti
Chi ha permesso il calo della borsa?
Andreotti
Ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e' assurdo e cretino.
Chi ha sbagliato manovra?
Andreotti
Chi c'e' dietro la piovra?
Andreotti
Siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'Italia da tutti i vizi.
Giulio ti salvero'u-uo u-uo
saro' il tuo don chisciotte eh eh
Giulio ti difendero' u-uo u-uo
sarai la mia mascotte eh eh
e come fece balilla che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'-o'-e io ti difendero'
Giu',giu',giu.giu,giu-li-o (4 volte )
Chi ha baciato cicciolina?
Andreotti
Chi non paga mai in tribuna?
Andreotti
Ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e' tipico italiano
Chi incasina il partito?
Andreotti
Ma perche' non ho marito?
colpa di Andreotti
Siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'Italia da tutti i vizi
Giulio ti salvero' u-uo u-uo
saro' il tuo don chisciotte eh eh
Giulio ti difendero' u-uo u-uo
sarai la mia mascotte
e come fece balilla che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'-o e
a mani nude
io ti, io ti,io ti,
Giu, giu, giu, giu', giu-li-o
Giu, giu. giu. giu, giu le mani
Giu',giu', giu', giu',giu-li-o
Giu', giu', giu', giu, giu-li-


infatti  senttie  qua  travaglio da  santoro giovedi  scorso  su Mastella








Un Ministro della Giustizia che si chiama Clemente già la dice tutta. Pensate che quando ha fatto visita ai detenuti di Regina Coeli avrebbe detto qualcosa tipo <<sarò sempre più vicino a voi e sempre meno ai magistrati>>.

E lo sta dimostrando, ovviamente. Infatti Mastella ha chiesto ieri al Consiglio Superiore della Magistratura un "trasferimento cautelare" per Luigi De Magistris, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro.
Ecco alcuni personaggi che sono stati toccati dalle inchieste del pm De Magistris:

Romano Prodi: indagato per abuso di ufficio. Secondo l'accusa, Prodi e i suoi collaboratori avrebbero avuto un ruolo nel "pilotaggio" dei fondi pubblici europei destinati all'Italia nel periodo 2004-2007.
Lorenza Cesa (Udc): indagato per truffa e associazione per delinquere nell'inchiesta denominata "Poseidone".
Pino Galati (Udc)
Giancarlo Pittelli (FI)
Elisabetta Spitz:
la moglie di Follini
Clemente Mastella (che strano... ): intercettato mentre parla con una delle persone successivamente indagate dalla procura di Catanzaro, tale Antonio Saladino: imprenditore accusato di associazione per delinquere, truffa aggravata e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete.
Giovambattista Papello: personaggio molto vicino all' ex ministro Gasparri (AN). Sarebbe implicato in un traffico di tangenti destinate alle segreterie nazionali dei partiti.
Fabio Schettini: ritenuto vicino all'ex ministro Frattini (FI). Anche lui indagato per tangenti.
Giuseppe Chiaravalloti: ex presidente della Regione Calabria.
Nicola Adamo: esponente di punta dei Ds calabresi. Si ipotizzano a suo carico i reati di truffa, abuso d'ufficio e associazione a delinquere.
Agazio Loiero: presidente della Regione Calabria, indagato in relazione a reati connessi al settore della sanità.
Giovanni Dima (An)
Paolo Poletti:
capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza.



De Magistris è, per intenderci, quel giudice che nelle sue inchieste sta indagando gli intrecci tra politica, malaffare e massonerie deviate in Calabria.
Semmai dovessero trasferirlo, ovviamente, perderebbe la   ossibilità di portare a termine tutte queste inchieste, in una delle quali - l'inchiesta "Why Not" - è coinvolto direttamente anche lo stesso Ministro Mastella, più volte intercettato telefonicamente assieme ad uno dei principali indagati.Eccco  perchè  la Cdl  si è schierata   con lui  .
E adesso trasferiteci tutti! Organizzeremo assieme ad altre associazioni ed ai movimenti calabresi una giornata di mobilitazione a Catanzaro, davanti al Tribunale per manifestare la nostra vicinanza al PM De Magistris, e speriamo che tutta la Calabria degli Onesti sia con noi in questa battaglia di Civiltà. Nelle prossime ore comunicheremo la data definitiva dell'iniziativa, che comunque salvo variazioni dovrebbe essere quella di venerdì 28 settembre prossimo.



PRIMO APPUNTAMENTO:
LUNEDI' 24 SETTEMBRE, ORE 16.30 PIAZZA MATTEOTTI A CATANZARO
(DI FRONTE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA): SIT-IN SPONTANEO DI SOLIDARIETA' AL DR. DE MAGISTRIS E RICOGNIZIONE ORGANIZZATIVA PER LE INIZIATIVE FUTURE.

per informazioni ed adesioni alle mobilitazioni e per aderire al Comitato spontaneo :


 



10.9.07

Riflettori sulla MAFIA

Minacce al cronista della sede palermitana dell'«Ansa» e corrispondente de «La Stampa» Lirio Abbate, già sottoposto a intimidazioni nei mesi scorsi a causa del suo libro «I complici- Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano da Corleone al Parlamento», scritto in collaborazione con Peter Gomez .
Nelle loro analisi Abbate e Gomez hanno descritto una trama (per altro tratta da documenti delle inchieste dei magistrati, ma correlati da inchieste svolte da bravi giornalisti e soprattutto messi insieme da una filo logico che percorre il libro dall'inizio alla fine) che non risparmia nessuno: e tanto per essere chiari fanno nomi e cognomi di chi ha avuto rapporti di favori e scambio con i boss mafiosi.
E' proprio scrivendo quei nomi e cognomi che Lirio Abbate ha pestato i piedi a chi oggi comanda in Cosa Nostra.Sabato scorso, a Palermo, c'erano tutti alla passeggiata di solidarietà che si è trasformata in una manifestazione: non solo sindaci e giornalisti a “passeggiare”,ma anche quelle persone di Palermo che vogliono vivere senza gioghi di sorta, senza ombre e combattere apertamente la Mafia.

'La libertà d'informare,
senza dovere temere per la propria vita o incolumità,
è un patrimonio prezioso che appartiene a tutti i cittadini.
In Sicilia e nel Mezzogiorno, poi, questa libertà
si lega alla lotta per la liberazione dal giogo mafioso e dell'illegalità in generale.'
Bloggers, uniamoci
affinchè i riflettori restino accesi,
con uguale dignità e serietà
perché non è assolutamente normale morire
mentre si cerca e si racconta la verità
e perché non diamo alcun alibi
né ombre
alla violenza.




Siate con noi.






30.6.07

Senza titolo 1920


A Bari c'è stato un incendio in un canile! Si cercano padroni anche solo... temporanei.


Se ti interessa, o se conosci qualcuno, basta collegarsi al sito della LAV...

29.6.07

lettera allo pseudo ministro dela giustizia

L'aggiornamento d'oggi  è dedicato sia   a tutti coloro che come me sono costernati e si chiedono  se Italia esiste ancora la  giustizia  o  è ancora una barzelletta  o  chi la gestistice  è una macchietta , sia  a  tutti quelli che  ( ed particolare  nelle istituzioni politiche , religiose , culturali )  remano  contro  chi combatte per le ingiustizie e conro le lobby  e contro le abberrazioni come  queste  .
La vignetta sotto  riportata   è tratta dall'ottimo   blog ( e  nostro ) cdv  antipedofilia di massimiliano frassi







25.6.07

Senza titolo 1911

Cercando   su youtube la  puntata   di anno zero in cui si parla el caso fortugno   e  a cui sono presenti  gli amici  (  purtroppo a causa di probelmi tecnici    fra linux ed explorer   , ecc   non sempre  riesco ad essere presentre nei loro sito  e forum )    ammazzatecitutti.org  ( vedere   banner  )  ho trovato  il  sito  www.conseguenze.org
Leggendo il manifesto   , mi sono accorto che era appena nato  e  allora  visto  che   hanno molti punti in comune    con il  nostro blog  come  testimonia questo video del gruppo  Disciplinatha che canta Up Patriots to arms di Battiato






ho deciso d'intervistare il fondatore  Stefano Pierpaoli


1) come mai nel  vostro programma  : << non chiediamo denaro pubblico >> a  cosa  è  dovuta  questa   scelta  ?  e come  vi  finanziate  ? 
Le classi dirigenti, attraverso i media e per mezzo delle scelte che operano, hanno stabilito come principio assoluto, ideologico e imprescindibile che siamo società di mercato. In questo contesto l’appartenenza al mercato è un dovere così come la partecipazione in qualità di produttori o consumatori è un diritto. Consequenze nasce per l’esigenza di esistere in questo ambito e la capacità aggregativa ci consente di essere produttori, distributori e consumatori in un ambiente condiviso e trasparente. Nello stesso momento in cui deteniamo spazi di espressione e riusciamo a comunicare con la cittadinanza è anche chiaro che riusciamo a produrre ricchezza. È evidente che i primi passi sono i più faticosi e questo vale per ogni tipo di impresa che comincia dal nulla. Noi non partiamo da zero e abbiamo già il prodotto, oltre a poter contare su un notevole bacino d’utenza. Non dobbiamo “finanziarci”, non nell’accezione consueta di questo termine. Viviamo in un Paese che costringe la maggior parte dei cittadini a tirare avanti in modo disagiato e con pochi soldi a disposizione. Credo sia peggio farlo in un quadro di approssimazione piuttosto in un’ottica di crescita collettiva e con un programma preciso su cui basare un progetto esistenziale, oltre che artistico. Possiamo stringere i denti per qualche mese ma sappiamo che questo ci porterà a competere e a vivere con meno patemi.Nel progetto di Consequenze il denaro pubblico avrebbe un valore marginale e produrrebbe i soliti schemi ricattatori e clientelari che hanno determinato la degenerazione italiana. Non abbiamo bisogno di soldi ma di spazi di espressione e di condivisione aperti a tutti. Il denaro pubblico è argomento molto più delicato di come viene trattato dalle nostre parti. Gli sperperi per soddisfare interessi privati hanno causato troppi danni. È il modello che è marcio. Nomine politiche, rappresentanti di corporazioni e delegati per convenienze di parte non possono garantire l’utilizzo del denaro pubblico in modo razionale né onesto. Non sapremmo a chi chiedere denaro pubblico senza rischiare di sporcarci le mani. Meglio affidarci spazi di attività, quindi di occupazione e di crescita, per permetterci di guadagnare soldi da soli. Il concetto di elite privilegiata non ci appartiene. Quello di Cittadini che devono guadagnare e pagarsi comodamente un affitto e vivere in modo dignitoso sì.

2)  cosa ne pensate  dela censura preventiva  attuata  dal ministro gentiloni sul videogioco Manhunt 2  ( qui maggiori dettagli )
Non conosco a fondo la vicenda del Manhunt2 ma è pur vero che qualche paletto bisogna stabilirlo. Non mi piacciono gli sguardi dei ragazzini di oggi e per la prima volta nella storia non possiamo dire che i bambini di oggi sono più “svegli” di quanto lo fossero quelli di venti anni fa. Il metodo dell’esperienza è profondamente mutato nell’era tecnologica e non dobbiamo cedere alla tentazione di liberalizzare il messaggio tecnologico in modo indiscriminato. Gli elementi che condizionano la crescita risentono di variabili assai complesse e un bambino che non può annoiarsi smarrisce lo spazio della fantasia. Li abbiamo sovraccaricati di impegni e ora li bombardiamo con modelli dannosi. Definire poi un gioco alla stessa stregua di un’opera d’arte mi sembra davvero eccessivo e perverso. Non credo si tratti di censura quanto casomai di prevenzione.
3 ) come   è nata l'idea  dell'associazione   e quindi del sito  ?                                                                                                
Nel 2004 avevo tentato ( qui e qui  di mettere in piedi un progetto simile qui a Roma. Riunii molti artisti e cercai un dialogo con l’amministrazione cittadina. Non se ne fece nulla perché il periodo era ancora quello della sospensione sociale e dell’incapacità di iniziativa. Oltretutto le aristocrazie romane si guardarono bene dall’incoraggiare un progetto così poco italico. Oggi l’urgenza ha assunto dimensioni ben più avvertite dalla collettività. La lottizzazione ha raggiunto livelli tali da precludere ogni possibilità di partecipazione e di lavoro alle giovani generazioni. Il peso della nomenklatura italiana è asfissiante e l’incapacità politica nell’interpretazione dei bisogni e dei diritti è evidente. Anche per questo motivo l’idea di un singolo è stata condivisa in brevissimo tempo da migliaia di persone responsabili che avvertono l’emergenza e che hanno voglia di sentirsi protagonisti. Oggi questa iniziativa è un dovere civile verso noi stessi e nei confronti delle future generazioni. Molte necessità incalzanti convergono nel successo del progetto di Consequenze: superare la precarietà economica, ridare slancio all’arte, recuperare rapporto con la popolazione e l’armonia tra cittadini, creare spazi di libertà e indipendenza dai baronati, sentirsi protagonisti e partecipi in qualcosa di essenziale e moderno.     
4) cosa ne pensate  dela trasmissione musicale demo  che dà spazio alle  piccole produzioni indipendnti  e  che viene  trasmessa  su radio uno
    una delle poche  cose   non fagocitate dala banalità  del nostro sistema culturale                                                                                 Se manca un progetto complessivo ogni iniziativa isolata costituisce un contentino inefficace. La frammentazione delle proposte è un nostro grande problema e nasce anche questo dalla burocratizzazione culturale. Richiesta al gestore, concessione difficile, realizzazione marginale. Denaro pubblico, manifestazione da consenso, messaggio parziale.Ecco perché Consequenze nasce da un’idea condivisa con un grande progetto culturale indipendente. Senza una programmazione razionale e ben inserita nel tempo che viviamo e nel mercato non è possibile raggiungere un obiettivo che tenga conto dell’interesse comune e dello sviluppo delle idee, della conoscenza e della fantasia.
5)
che ne pensate  della  tv  italiana ,soprattutto dela  rai ,  è proprio da buttare   come dice marco travaglio in questa bella e non retorica  intervista on the road  fattagli  dal creativo  nonche  mio compaesano e  copmapgnodistrada  mario pischedda  (  suo blog e la sua  scheda  di youtube )  e  quindi da fare una tavola rasa   e  ricostrttuire  oppure   come  nel film di troisi rincomincio da tre    c'è qualcosa di buono   da salvare
Per la Rai vale lo stesso discorso. È una struttura anacronistica e mastodontica la cui produzione perde qualità in modo progressivo. A fronte di qualche sempre più rara occasione di pregio l’offerta del servizio pubblico raggiunge spesso l’indecenza. È una fucina di sprechi e di clientelismo spinto. È una vecchia macchina da consenso e da indottrinamento che oltretutto ha sempre meno potere anche in questo senso. Il difetto sta sempre nel criterio del sistema. Troppa politica e poca onestà. Nessuna progettazione culturale e assenza di contenuti. Il pubblico considerato solo in quanto prodotto alla fine produce un effetto boomerang. L’autismo collettivo a cui siamo stati condannati si rovescia contro i gestori del potere mediatico. In questo contesto anche il buono che c’è da salvare ha un valore insignificante. Finchè ci saranno dinamiche perverse e oligarchie mafiose e clientelari il declino della Rai è destinato ad accentuarsi.

23.5.07

Senza titolo 1850

Il 18 maggio si svolta a tempio la “ tappa “ Gallurese della presentazione del libro pornoromantica di Carolina cutolo ( per chi è interessato può  vedere qui  su questo blog   l'intervista fattagli  ) .
Purtroppo le aspettative di Giuseppe Pulina espresse in un buon articolo sulla pagina locale della nuova Sardegna del 16\5\07 : <<
Si tratta di un appuntamento molto atteso da quella categoria di lettori che ha seguito con
curiosità,contribuendo probabilmente anche a determinarlo, il successo  di una giovane scrittrice che, passando con grande disinvoltura dal blog all’editoria cartacea, è oggi una delle autrici del momento. Merito anche di alcune trasmissioni televisive che ne hanno ulteriormente amplificato il nome, oltre che del fiuto e delle strategie promozionali di una casa editrice, la Fazi di Roma, che, guarda caso, è la stessa che ha fatto soldi a palanche con il primo romanzo di Melissa.P. e che ha recentemente inserito nei propri cataloghi anche Isabella Santacroce  (..) >> Sono andate deluse in quanto non c'era il pienone come per Melissa p forse perchè lei è stato un fenomeno mediatico ma forse perchè in una città chiusa si scambia sesso ironico con pornografia . Infatti  ,la lettera di Massimo Dessena manda per presentare gli autori  stavolta ha  fatto flop  :



<<





(...)  Siete tutti invitati a partecipare. Proprio tutti !
... stavolta non è stato per niente facile perchè,per mettere in pratica il compito per casa assegnato alle femminucce, innanzitutto avrei dovuto  trovare un maschio da trombare, che non è cosa che si possa o si riesca a fare solo perchè ce l'ha ordinato il medico. Allora ho pensato che con qualcuno con cui lo hai già fatto c'è sempre una chance in più e mi sonno  messa a setacciare la rubrica in cerca di maschi con cui ho trombato, selezionando quelli che in effetti mi baciavano poco o si lamentavano delle coccole post-coito. Non è stato facile, perchè nel frattempo, tra quelli che si sono fidanzati, quelli che non mi ritromberei neanche col fucile puntato, e quelli che non mi si ritromberebbero neanche sotto minaccia di evirazione, ne è rimasto solo uno di cui non avevo notizie aggiornate e tali da escluderlo a priori, e allora ho preso il telefono e l'ho chiamato speramdo di rintracciarlo al vecchio numero di casa dei suoi genitori ...



>>






ha scoraggiato i probabili spettatori quelli che  nele piccole cittadine sono più chiusi o accettano passivamente  e acriticamente quello che passa il convento  ( vedi  melissa p  , forse perchè è andata da Vespa e da Costanzo )  come dice il prof di Lettere della mia facoltà Aldo Maria Morace ( quello  con cui devo dare  il secondo esame di letteratura  italiana ) : <<  i fautori del nuovo  sono in realtà  i conformisti dela trasgressione senza effetti >>  . I quali avranno  creduto da quello stralcio di brano  messo mnell'email  di segnalazione che Massimo  manda  per segnalare \ ricordare  la presentazione d'autori  che fosse  un romanzo Hard tanto che l'autrice ha detto : << meglio pochi ma buoni >> infatti , meno siamo meglio stiamo come diceva in una recente  trasmissione tv   Enzo Arbore .
Ma tutto sommato nonostante  l'introduzione del logorroico ,ma bravo e colto " filosofo  e scrittore " daniele Carbini ( qui una recensione  su di lui e sotto  a destra una foto  con l'autrice  ) ) presentatore della serata , abbia  bruciato ma non importa  molte possibili
domande del pubblico, comprese [ SIC ] alcune del sottoscritto, è andata molto bene   visto che è stata  40-45 minuti firmando autografi e dediche  . E come dice  l'autrice sul suo blog  : <<  (....) in soli due giorni mi sono affezionata a queste persone come non mi sarei aspettata e ho sviluppato una gran voglia di tornare a trovarli il più presto possibile: se esiste il mal d'Africa vi comunico che esiste anche il MAL DI TEMPIO PAUSANIA!!! Tempio è anche la cittadina scelta da Fabrizio de Andrè per costruire la casa in cui ha vissuto in Sardegna, e la cosa non mi stupisce affatto: gente deliziosa con grande senso dell'umorismo e capace di un'ospitalità commovente e per nulla ostentata. In particolare mi riferisco a Massimo della libreria Max88 e ai suoi amici, Barbara (poche volte come in lei ho visto coincidere bellezza, grazia e intelligenza), Daniele, lo scrittore di Tempio che mi ha presentata facendo ridere tutti e usando parole bellissime, Giuseppe, un ragazzo che mi ha fatto un sacco di foto tra cui quella che vedete qui a fianco e che mi seguiva sul blog da tempo, ma anche Pierpaolo, il proprietario del locale in cui ho presentato il libro, dove abbiamo cenato divinamente e con il quale ci siamo messi a suonare a fine serata alternando stornelli romani a canzoni sarde e pezzi storici di De Andrè, con una naturalezza da vecchi amici che mi ha toccata profondamente. Insomma, Tempio Pausania è stata la cittadina del tour che ho lasciato con più tristezza di partire, non me ne sarei andata più!!  continua qui >>



Comunque potendo parlare prima della presentazione ( o vantaggi dell'arrivare in anticipo alle presentazioni )






e andando a cena ( vantaggio di conoscere il libraio ) ho avuto conferma , nonostante abbia letto solo parzialmente il libro ma mi prometto di leggerlo dopo l'esame di letteratura itraliana II perchè seguendo  il suo  ( passivamentecioè senza intervenire  e solo parzialmente attivamente intervenendo sporadicamente ) il suo blog , sapevo dove andava a parare , nonostante le modifiche apportate ai post che trattava nel blog , e che poi ha messo  nel libro  che conferma in pieno la seconda parte : << Tutto questo sino a quando non le è venuta l’idea di tenere in rete un corso di sesso per corrispondenza, proponendosi, molto per gioco e un pò per slancio ideale, come una piccola liberatrice dalle sessuofobie e dalle mille inibizioni che opprimerebbero l’eros italico. Un blog nato, quindi, per combattere pregiudizi e sublimare fantasie, ridicolizzare paure e luoghi comuni e, di tanto in tanto, provare a ridere di quel che si dice.Se queste è la ricetta, viene facile a spiegarne il successo, testimoniato anche dalle centinaia di migliaia di accessi che il blog ha fatto registrare in pochi mesi: centomila contatti nel corso del primo anno, sei volte tanto aperto nel 2003  oggi.Il blog della scrittrice si è trasformato in libro, diventando inevitabilmente un caso letterario e c’è chi vede nel “pornoromanticismo” dell’autrice quasi un indirizzo di pensiero da seguire. >> dell'articolo di Pulina e che Carolina sia una ragazza senza peli sulla lingua una che ha il coraggio di dire quello che pensa e mettersi in gioco . inoltre dal quel che ho potuto constatare durante e dopo la cena è ; 1) una ragazza colta in ambito letterario e non solo ; 2) ironica ; 3) che scrivere delle belle canzoni che secondo indiscrezioni riportate anche nell'articolo citato : << ( .... ) Viene difficile però immaginare che venerdì e sabato si parli solo di letteratura e costume, o di musica, visto che Pasquale Panella, che ha scritto gli ultimi cinque album di Lucio Battisti, sta lavorando sui testi della pornoromantica Cutolo. >> ma né confermate né smentite dall'autrice . 4) se la cava con la chittarra come dimostra questa foto scattata  dopo  cena





per finire è un'ottima  compagna di viaggio peccato che sia esterna ( cioè non iscritta al blog ) ma d'altronde non i può avere tutto dalla vita .
Speriamo di rincontrarla presto al prossimo libro .



30.4.07

“Family Day”

“Bloggers uniti in difesa dei diritti delle minoranze
e della laicità dello Stato”.

Accendi, con una candela, la speranza di veder
riconosciuti i diritti di tutte le famiglie,
di tutte le forme di amore.



Sabato 12 maggio parte del mondo cattolico si riunirà a Roma per il “Family Day”. Una manifestazione, nata chiaramente come risposta alla proposta governativa dei Dico, che vuole promuovere un unico modello di famiglia: quello descritto nel manifesto della CEI.


Il “Family Day” è figlio dei “Non possumus”, di una concezione atavica di famiglia che non comprende le famiglie di fatto, e cioè le coppie  non coniugate che convivono stabilmente, con o senza prole, od anche i nuclei familiari composti da coppie omosessuali o costituiti dal singolo genitore e dai figli riconosciuti.


Noi crediamo che anche a queste altre famiglie vadano riconosciuti i diritti già acquisiti nella stragrande maggioranza dei paesi europei, nel rispetto soprattutto del sentimento che caratterizza più di tutti queste unioni: e cioè l’amore.


Per questo lanciamo, con la forza del dialogo e del “Possumus", il “Families Night”.


La notte che precede il 12 maggio, l’11 maggio alle ore 21,30, accendiamo una candela nelle finestre delle nostre case, accendiamo la speranza dei diritti per tutte le famiglie, illuminiamo la notte dall’oscurantismo di chi si ostina a non volere considerare uguali tutte le forme di amore.






Prime Adesioni
Franco Grillini, Ivan Scalfarotto, Aurelio MancusoPennarossa, Vanni Piccolo, Andrea Benedino, Paola Concia, Sciltian Gastaldi, ElfoBruno,
Simone Silvi, Francesco Costa, Tisbe, Fiaschi, Davide Martini, Titollo, Macondo83, Labattitura, Moltitudini, La Trudy, Barbara, Roja30cr, Marta Meo, QualcosadiRiformista, Andreas Martini, Joiyce, Andrew, Rosalbas, Samantha, Billo, VareseQueer, troublemaker78, wittyboy, Masumi86, Sergio Rovasio, Spartacus Quirinus, Ofidius, arte82misia,  ...



Per la riuscita dell'iniziativa, vi chiediamo di pubblicizzare l'iniziativa nei vostri blog con dei post dedicati.
Sono altresì a disposizione un bannerino (il codice è nella colonna a destra) e presto metteremo a disposizione un volantino, che potrete utilizzare per coinvolgere i condomini della vostra abitazione.


Inviateci, nei giorni successivi il "Families Night",  le foto delle facciate dei vostri palazzi, illuminati dalle candele, in seguito verranno pubblicate su questo blog come memoria dell'iniziativa.


Lasciate la vostra adesione nei commenti in fondo al blog.
Per contattare gli autori dell'iniziativa scrivi a "Families Night"


 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...