Massimo Del Papa (Milano, 1964), giornalista ("sono uno che scrive", corregge lui) è seduto di fronte a me, spettinatissimo, con un orecchino nuovo fiammante al lobo sinistro. “Di' che gesticolo molto, rido spesso, mi agito e bevo a piccoli sorsi un misterioso liquido ambrato”, mi suggerisce, sornione. In realtà basta il suo sguardo attento, la sua sagoma dinoccolata e scomposta a catturare l’attenzione.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
26.9.09
Zero al Massimo
Massimo Del Papa (Milano, 1964), giornalista ("sono uno che scrive", corregge lui) è seduto di fronte a me, spettinatissimo, con un orecchino nuovo fiammante al lobo sinistro. “Di' che gesticolo molto, rido spesso, mi agito e bevo a piccoli sorsi un misterioso liquido ambrato”, mi suggerisce, sornione. In realtà basta il suo sguardo attento, la sua sagoma dinoccolata e scomposta a catturare l’attenzione.
13.6.07
Per comprendere cos'è un'emergenza.
Napoli la Feltrinelli
via San Tommaso D'Aquino 70-76
a partire dal libro-inchiesta di
Alessandro Iacuelli, Le vie infinite dei rifiuti. Il sistema campano
ne discutono:
Francesco Bassini un blogger attento ai problemi della città
Antonio Risi urbanista, esperto di questioni ambientali
partecipano: Marco Rossi-Doria (decidiamo insieme); Massimo Mendia (operatore del settore); Sabina Laddaga (rete campana salute e ambiente).
sarà presente l'autore.
Nel desolante paesaggio generale emerge Napoli, che agonizza soffocata dalle esalazioni dei rifiuti urbani, e la Campania, che muore avvelenata da materiali tossici, dalla politica compiacente e dalla criminalità che la assedia.
"Le vie infinite dei rifiuti" è un'inchiesta giornalistica che ricostruisce il viaggio e lo smaltimento dei materiali tossici verso la Campania e le motivazioni concrete dell'ormai cronica "emergenza rifiuti" della regione.
Iacuelli ha scavato nelle radici di questa imbarazzante pagina della storia del nostro Paese ricostruendo nei dettagli il percorso che le ecomafie hanno fatto in quindici anni per conquistare il "potere" sul territorio e garantirsi introiti stratosferici attraverso traffici illegali che avvengono sotto gli occhi di tutti e senza che nessuno muova un dito per fermarli. Soprattutto quelli che avrebbero il dovere di farlo. Perchè la soluzione - anzi, le soluzioni - ci sono eccome. E Iacuelli non le tace, così come non manca di ricordare nomi, circostanze, luoghi e omertà che inchiodano i responsabili di questo scempio davanti all'opinione pubblica senza possibilità di sconti. Un'inchiesta, dunque, che consente a chiunque di vedere lucidamente i contorni del problema ed arrivare a capire qual è oggi il vero "oro di Napoli". E poter guardare negli occhi gli autori di questa vergogna senza alcun timore. Elena G. Polidori (La Nazione)
Alessandro Iacuelli è giornalista free lance. Fa parte della redazione della testata on-line Altrenotizie, per la quale ha curato tra l'altro, inchieste sull'emergenza gas dell'inverno 2005/2006, sul nucleare in Italia e sui rifiuti tossici e le ecomafie in Italia meridionale.
Di origine napoletana e laureato in Fisica, da anni si sta occupando a tempo pieno della particolare "emergenza" che vive la Campania da quasi 15 anni, tornando a seguire la "sua" terra, il commissariamento straordinario dei rifiuti, le attività ecomafiose legate alla presenza camorristica, e l'aspetto sanitario che sta provocando un aumento dei casi di cancro nella regione.
il libro
Titolo Le vie infinite dei rifiuti. Il sistema campano
Autore Alessandro Iacuelli
Anno 2007
Editore Altrenotizie.org / Lulu
ISBN 978-1-84753-184-1
altre info http://rifiuti.alessandroiacuelli.net
23.5.07
Senza titolo 1850
Purtroppo le aspettative di Giuseppe Pulina espresse in un buon articolo sulla pagina locale della nuova Sardegna del 16\5\07 : << Si tratta di un appuntamento molto atteso da quella categoria di lettori che ha seguito con curiosità,contribuendo probabilmente anche a determinarlo, il successo di una giovane scrittrice che, passando con grande disinvoltura dal blog all’editoria cartacea, è oggi una delle autrici del momento. Merito anche di alcune trasmissioni televisive che ne hanno ulteriormente amplificato il nome, oltre che del fiuto e delle strategie promozionali di una casa editrice, la Fazi di Roma, che, guarda caso, è la stessa che ha fatto soldi a palanche con il primo romanzo di Melissa.P. e che ha recentemente inserito nei propri cataloghi anche Isabella Santacroce (..) >> Sono andate deluse in quanto non c'era il pienone come per Melissa p forse perchè lei è stato un fenomeno mediatico ma forse perchè in una città chiusa si scambia sesso ironico con pornografia . Infatti ,la lettera di Massimo Dessena manda per presentare gli autori stavolta ha fatto flop :
<<
(...) Siete tutti invitati a partecipare. Proprio tutti !
... stavolta non è stato per niente facile perchè,per mettere in pratica il compito per casa assegnato alle femminucce, innanzitutto avrei dovuto trovare un maschio da trombare, che non è cosa che si possa o si riesca a fare solo perchè ce l'ha ordinato il medico. Allora ho pensato che con qualcuno con cui lo hai già fatto c'è sempre una chance in più e mi sonno messa a setacciare la rubrica in cerca di maschi con cui ho trombato, selezionando quelli che in effetti mi baciavano poco o si lamentavano delle coccole post-coito. Non è stato facile, perchè nel frattempo, tra quelli che si sono fidanzati, quelli che non mi ritromberei neanche col fucile puntato, e quelli che non mi si ritromberebbero neanche sotto minaccia di evirazione, ne è rimasto solo uno di cui non avevo notizie aggiornate e tali da escluderlo a priori, e allora ho preso il telefono e l'ho chiamato speramdo di rintracciarlo al vecchio numero di casa dei suoi genitori ...
>>
ha scoraggiato i probabili spettatori quelli che nele piccole cittadine sono più chiusi o accettano passivamente e acriticamente quello che passa il convento ( vedi melissa p , forse perchè è andata da Vespa e da Costanzo ) come dice il prof di Lettere della mia facoltà Aldo Maria Morace ( quello con cui devo dare il secondo esame di letteratura italiana ) : << i fautori del nuovo sono in realtà i conformisti dela trasgressione senza effetti >> . I quali avranno creduto da quello stralcio di brano messo mnell'email di segnalazione che Massimo manda per segnalare \ ricordare la presentazione d'autori che fosse un romanzo Hard tanto che l'autrice ha detto : << meglio pochi ma buoni >> infatti , meno siamo meglio stiamo come diceva in una recente trasmissione tv Enzo Arbore .
Ma tutto sommato nonostante l'introduzione del logorroico ,ma bravo e colto " filosofo e scrittore " daniele Carbini ( qui una recensione su di lui e sotto a destra una foto con l'autrice ) ) presentatore della serata , abbia bruciato ma non importa molte possibili domande del pubblico, comprese [ SIC ] alcune del sottoscritto, è andata molto bene visto che è stata 40-45 minuti firmando autografi e dediche . E come dice l'autrice sul suo blog : << (....) in soli due giorni mi sono affezionata a queste persone come non mi sarei aspettata e ho sviluppato una gran voglia di tornare a trovarli il più presto possibile: se esiste il mal d'Africa vi comunico che esiste anche il MAL DI TEMPIO PAUSANIA!!! Tempio è anche la cittadina scelta da Fabrizio de Andrè per costruire la casa in cui ha vissuto in Sardegna, e la cosa non mi stupisce affatto: gente deliziosa con grande senso dell'umorismo e capace di un'ospitalità commovente e per nulla ostentata. In particolare mi riferisco a Massimo della libreria Max88 e ai suoi amici, Barbara (poche volte come in lei ho visto coincidere bellezza, grazia e intelligenza), Daniele, lo scrittore di Tempio che mi ha presentata facendo ridere tutti e usando parole bellissime, Giuseppe, un ragazzo che mi ha fatto un sacco di foto tra cui quella che vedete qui a fianco e che mi seguiva sul blog da tempo, ma anche Pierpaolo, il proprietario del locale in cui ho presentato il libro, dove abbiamo cenato divinamente e con il quale ci siamo messi a suonare a fine serata alternando stornelli romani a canzoni sarde e pezzi storici di De Andrè, con una naturalezza da vecchi amici che mi ha toccata profondamente. Insomma, Tempio Pausania è stata la cittadina del tour che ho lasciato con più tristezza di partire, non me ne sarei andata più!! continua qui >>
Comunque potendo parlare prima della presentazione ( o vantaggi dell'arrivare in anticipo alle presentazioni )
e andando a cena ( vantaggio di conoscere il libraio ) ho avuto conferma , nonostante abbia letto solo parzialmente il libro ma mi prometto di leggerlo dopo l'esame di letteratura itraliana II perchè seguendo il suo ( passivamentecioè senza intervenire e solo parzialmente attivamente intervenendo sporadicamente ) il suo blog , sapevo dove andava a parare , nonostante le modifiche apportate ai post che trattava nel blog , e che poi ha messo nel libro che conferma in pieno la seconda parte : << Tutto questo sino a quando non le è venuta l’idea di tenere in rete un corso di sesso per corrispondenza, proponendosi, molto per gioco e un pò per slancio ideale, come una piccola liberatrice dalle sessuofobie e dalle mille inibizioni che opprimerebbero l’eros italico. Un blog nato, quindi, per combattere pregiudizi e sublimare fantasie, ridicolizzare paure e luoghi comuni e, di tanto in tanto, provare a ridere di quel che si dice.Se queste è la ricetta, viene facile a spiegarne il successo, testimoniato anche dalle centinaia di migliaia di accessi che il blog ha fatto registrare in pochi mesi: centomila contatti nel corso del primo anno, sei volte tanto aperto nel 2003 oggi.Il blog della scrittrice si è trasformato in libro, diventando inevitabilmente un caso letterario e c’è chi vede nel “pornoromanticismo” dell’autrice quasi un indirizzo di pensiero da seguire. >> dell'articolo di Pulina e che Carolina sia una ragazza senza peli sulla lingua una che ha il coraggio di dire quello che pensa e mettersi in gioco . inoltre dal quel che ho potuto constatare durante e dopo la cena è ; 1) una ragazza colta in ambito letterario e non solo ; 2) ironica ; 3) che scrivere delle belle canzoni che secondo indiscrezioni riportate anche nell'articolo citato : << ( .... ) Viene difficile però immaginare che venerdì e sabato si parli solo di letteratura e costume, o di musica, visto che Pasquale Panella, che ha scritto gli ultimi cinque album di Lucio Battisti, sta lavorando sui testi della pornoromantica Cutolo. >> ma né confermate né smentite dall'autrice . 4) se la cava con la chittarra come dimostra questa foto scattata dopo cena
per finire è un'ottima compagna di viaggio peccato che sia esterna ( cioè non iscritta al blog ) ma d'altronde non i può avere tutto dalla vita .
Speriamo di rincontrarla presto al prossimo libro .
24.3.07
Senza titolo 1714
Una vita da mediano
una vita da mediano
a recuperar palloni
nato senza i piedi buoni
lavorare sui polmoni
una vita da mediano
con dei compiti precisi
a coprire certe zone
a giocare generosi
lì
sempre lì una vita da mediano
a recuperar palloni
nato senza i piedi buoni
lavorare sui polmoni
una vita da mediano
con dei compiti precisi
a coprire certe zone
a giocare generosi
lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
una vita da mediano
da chi segna sempre poco
che il pallone devi darlo
a chi finalizza il gioco
una vita da mediano
che natura non ti ha dato
nè lo spunto della punta
nè del 10 che peccato
lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai
finche ce n'hai
stai lì
una vita da mediano
da uno che si brucia presto
perché quando hai dato troppo
devi andare e fare posto
una vita da mediano
lavorando come Oriali
anni di fatica e botte e
vinci casomai i mondiali
lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai
finchè ce n'hai
stai lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
una vita da mediano
da chi segna sempre poco
che il pallone devi darlo
a chi finalizza il gioco
una vita da mediano
che natura non ti ha dato
nè lo spunto della punta
nè del 10 che peccato
lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai
finche ce n'hai
stai lì
una vita da mediano
da uno che si brucia presto
perché quando hai dato troppo
devi andare e fare posto
una vita da mediano
lavorando come Oriali
anni di fatica e botte e
vinci casomai i mondiali
lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai
finchè ce n'hai
stai lì
Alcune news sull'autore tratte dalll'email di massimo dessena della libreria max 88 ( sito e blog ) --- una delle fucine che fanno si che tempio non muoia e che ci sia ancora in assenza di un cinema cultura -- con cui mi s'invitava alla presentazione del libro in questione :
<<
(....)
Cristiano Cavina è nato a Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, nel 1974. Cresce con la mamma e i nonni materni in "un appartamento striminzito"delle case popolari: si traveste da pirata a carnevale, si sfianca sul campo di calcio, macina chilometri e chilometri in bicicletta. Ascoltando i racconti dei vecchi, sviluppa una passione viscerale per le storie: i liqui bri diventano presto la sua seconda casa.Senza esagerare con gli studi e lavorando dove capita, attraversa incolume gli anni bui e comincia a sua volta a raccontare. Vince qualche concorso letterario; il racconto Il Babbo Natale di Viale Neri arriva prima compare nell'antologia Il quarto re magio, edita da Marcos y Marcos nel 2002,accanto ad autori come Heinrich Böll, Pier Paolo Pasolini e Vittorio Tondelli. Pochi mesi dopo esce il suo romanzo "Alla grande",il quale Grazie all'accoglienza molto favorevole della critica, e
Infatti dall'uscita del romanzo a oggi, Cristiano non ha mai smesso di ricevere inviti da scuole, circoli di lettura, festival letterari e librerie, conquistando il pubblico con la sua forte carica umana .
Egli sbarca il lunario sfornando pizze nella pizzeria di famiglia ma anche facendo mille altri lavori e quindi corre a scrivere appena può .
IL suo secondo romanzo "Nel paese di Tolintesàc",uscito nel 2005,riesce a mantere cosa rara nella letteratura d'oggi,la freschezza del primo e offre una prospettiva ancora più vasta, più generale . Una mamma innamorata della campagna, che concepisce suo figlio per opera del sole e del grano. Uno zio turbolento, un po' ladro e un po' eroe, specializzato in scomparse e riapparizioni. Una zia corteggiatissima,raffinata e cagionevole, che si attira il malocchio. Un nonno capace di mille travestimenti.
Mitologia comica e sognante di una stirpe contadina,dell'Italia più autentica, nelle parole di una nonna che fino alla morte non smette di raccontare. E di un nipote che raccoglie il testimone, travolto da tanta ricchezza. Per non perdere la memoria, per salvare ciò che veramente importa .
>>
Ora analiziamo il libro in questione .
Ho trovato il libro di Cristiano Cavina molto coinvolgente tanto da farmi immedesimmare nel protagonista,un libro certo scritto con il cuore ma npn stucchevole \ melenso da essere abbandonato dopo le prime pagine ( pesante insomma )
Un libro profondo , emozionante , profondo gioioso , commovente , struggente,semplice, diretto, un po' nostalgico ( ma nel giusto senza eccedere e piangersi addosso ) .
Finalmente un romanzo che vede il calcio non più e non solo come panem et circenses o calciopoli , ma come metafora dela vita , una passione che t'aiuta a non morire lentamente e che andrebbe fatta riscoprire ai giovani in modo che a giocare nelle nostre squadre di A e di B non siano solo , come avviene negli ultimi 20 giocatori stranieri , e ricostituireuna nazionale vera che non vince di culo i mondiali , ma li vince lottando continuamente e non una partita si e una no .
Infatti :
SPOLLER ( Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera ) << "Eravamo una squadra che suscitava un sacco di allegria, in trasferta.Almeno prima del fischio d'inizio.
Le nostre maglie blu erano sbiadite da infiniti lavaggi e i numeri si scucivano dopo pochi minuti.Alcuni di noi avevano le scarpe di qualche misura in più, per non doverleri comprare nuove ogni anno.Poi si cominciava a giocare, e saltava fuori che non era per niente facile batterci.Non che fossimo dei fenomeni, a parte il Grande Poggio. Ma eravamo affamati del pallone. Gli davamo la caccia, come predatori. Eravamo nati per quello.Nell'ecosistema dei campionati giovanili,eravamo in cima alla catena alimentare".Erano tredicenni d'assalto: mettevano il calcio sopra ogni cosa. Il Dio del Calcio era il loro dio. E il Mister il suo profeta. L'estate macinavano polvere nel campetto di ghiaia. Appuntamento alle sette del mattino per la prima partita, e avanti fino a sera. Stava per cominciare la terza media, ma è solo un dettaglio.Era il calendario delle partite a scandire le tappe di un'avventura.
Sprofondavano nella Bassa,sotto un cielo esagerato,circondati da milioni di peschi. Si inerpicavano tra i monti, su campetti gelati, in fondo a tornanti interminabili. Per scardinare squadre di geometri ben pettinati,che li disorientavano con finte, passaggi di prima e triangoli di perfezione assoluta. Per sopravvivere agli attacchi di Elliot il Drago, che aveva le cosce di Rummenigge, e quando cambiava passo staccava le zolle di terra dal campo. Scortati dalla Regina dello Sterrato, il furgoncino di George Balducci e una testa di cinghiale imbalsamata. Un tunnel che porta dritto a Borgo Ghibellino, una filiale dell'inferno. In una finale epica, dove ci si gioca il campionato e molto di più.Era il calcio che giocavano allora. Bruciava nel loro sguardo, e li faceva uscire dagli spogliatoi con i borsoni in spalla, fieri come i paracadutisti.
Spoller
Inoltre esso mi ha fatto ritornare la passione per il calcio ( credo che riandrò allo stadio a seguire il tempio che gioca in serie D ) , passione venuta meno e diventata apatia , odio a causa delle violenze degli ultrà e la corruzione , il marcio di cui calciopoli ( non indagata affondo e in pieno ) , lo scandalo doping , lo scandalo scomesse , ecc
per avermi fattoconoscere otimi scrittori Ringrazio Massimo Dessena e la sua libreria ( è quello con la maglietta bianca ) per avermi fattoconoscere otimi scrittori
che importanza ha se una giornalista è truccata o meno . giudichiamola come i maschi per l'eventuale la serietà, la professionalità il caso degli attacchi a Valentina Bisti, Tg1 e Cesare Buonimici Tg5 ree di essere andate in onda senza trucco
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