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10.11.25

Oristano apre il “Festival di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza contro le donne”



mancano ancora 15 giorn al 25 novembre è già fioriscono delle iniziative contro i femminicidi come questa .



  unione  sarda  10 novembre 2025 alle 15:26


                                               Marianna Guarna

Oristano apre il “Festival di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza contro le donne”Un mese per dire basta alla violenza di genere



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Un mese per dire basta alla violenza di genere. È con questa forza che il Centro Antiviolenza “Donna Eleonora” e l’Associazione Prospettiva Donna, con il sostegno di enti e istituzioni locali, inaugurano la III Edizione del Festival di Sensibilizzazione per il contrasto alla violenza contro le donne.
La città si accende di arte, parole e testimonianze con l’apertura delle mostre fotografiche “Adesso sono viva” di Benedetto Mameli e Simona Arrai, e “Gli occhi delle donne”, realizzata con le ospiti del Centro e della Casa Rifugio. Nello spazio espositivo di via Garibaldi 13 trovano casa anche “Il filo invisibile” e “MeDea”, opere nate dai laboratori creativi del Centro, dove il dolore si trasforma in espressione e rinascita.
Dal 15 novembre si entra nel vivo con incontri, reading, dibattiti e performance. Ad aprire il programma sarà “Volevate il silenzio. Avete la mia voce” di Patrizia Cadau, seguito da giornate tematiche dedicate alla violenza simbolica nei media (21 novembre) e al body shaming con Francesca Spanu e il suo libro “Il corpo sbagliato” (24 novembre). Il 25 novembre, giornata simbolo dell’iniziativa “Orange the World”, l’incontro con la Rete Antiviolenza sarà accompagnato dalle coreografie di Carlo Petromilli e Claudia Tronci, seguite dalla consegna di 300 stelle realizzate nei laboratori BurRumBàlla come gesto di sorellanza e speranza.
Grande attenzione sarà riservata anche ai più giovani, protagonisti di una vera e propria rete educativa. L’11, il 13, il 17, il 19 e il 24 novembre le operatrici del Centro incontreranno studenti e studentesse delle scuole di Bonarcado, Cuglieri, Seneghe, Santu Lussurgiu e Cabras con il progetto “Potere alle parole”, un percorso per riconoscere e superare stereotipi e pregiudizi di genere. Il 12 novembre sarà la volta dell’Istituto Mossa di Oristano con l’iniziativa “Comunicare per crescere”, mentre il 20 gli studenti dell’Istituto Artistico Contini parteciperanno a un laboratorio sulla violenza assistita.
Il Festival proseguirà fino all’11 dicembre tra musica, arte e formazione, coinvolgendo scuole, associazioni e cittadini. Un mese per riflettere, agire e ricordare che sensibilizzare significa cambiare la cultura che ancora oggi permette la violenza.





Alto Oristanese

Oristano

31.10.22

Santi e Morti - di Patrizia Cadau




 Per me i Santi sono i miei vicini di casa, che accompagnavano tutti i giorni mio figlio a scuola perché io non potevo.

Sante sono le amiche che mi hanno ascoltata per tempi e respiri infiniti, senza giudicarmi mai.
Che mi accompagnavano a fare la spesa.
Che mi facevano i dolci. Che si prendevano cura dei miei figli come fossero i loro.
E che ancora lo fanno.
Santo è chi è andato in questura e andrà in tribunale a dire la verità.
Sante sono le ragazze del centro antiviolenza.
Santo è chi mi ha dato un'opportunità mentre naufragavo nella vergogna e nella miseria della violenza e dell'isolamento.
Santo è chi si è preso cura della mia salute, chi ha medicato le mie ferite quando io non vedevo neppure dove fossero.
Santi sono quelli che mi hanno chiamata per dirmi che c'erano e che poi, dopo avermi chiamata, si sono anche presentati alla porta perché ne fossi davvero sicura.
Santi sono quelli che hanno visto in me la donna che vedo adesso, quando io nemmeno pensavo più di esistere.
Santi sono tutti quelli che mi hanno aiutato a portare un peso, che hanno regalato tenerezza e fiducia ai miei bambini, che ci hanno abbracciato quando non avevamo più speranza.
Sante sono le persone che condividono la nostra battaglia di Giustizia perché sanno che è una battaglia di tutti.
Tutti gli altri, vivi o morti, gattemorte e gattimorti, circensi e leccaculo, soloni e ipocriti giudicanti, bugiardi senza vergogna, testimoni comprati e finti martiri, gente che non ha mai avuto parole di pietà e una sola opportunità per me, e tutti quelli che continuano ancora a fare branco, a coccolare la violenza, possono festeggiarsi tra di loro il due novembre, nella ricorrenza che è già la loro.

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...