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6.6.18

Loro 2 di Paolo Sorrentino un Triste, solitario y final

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M'ero promesso  che dopo  aver  visto ( trovate nelll'url  sopra  la  mia recensione )   " Loro  1  "  non avrei visto   " Loro  2  " . Ma  :  1)   le  critiche favorevoli  alcune non servili  2)   la  curiosità  di come Sorrentino racconti di come Silvio Berlusconi, con la sua corte, sia riuscito a ridefinire il concetto di potere in un'epoca dominata dalla  rete e dal web  .
In esso   a differenza de  primo   c'è  un alternanza   tra  : noia  e  surleale . Un Film  triste  e patetico  come  evidenzia  la  recensione www.mymovies.it .
Infatti  Loro2  è  come fa  notare  http://trovacinema.repubblica.it/film/loro2/494143/ è  come  una  superficie eternamente riflettente, come il font cromato in cui è inciso il titolo sulle locandine. E la sua estetica inane veicola visivamente un vuoto così pieno di sé da apparire come un intero perfetto, pura materia deprivata di ogni parvenza di spirito.
Diciamo che  c'è  un un leggero miglioramento  rispetto al primo   confermato  da più pèarti  in particolare  da   queste   recnsioni   qui


mi ricorda il finale    di  Quarto potere (Citizen Kane)  un film del 1941 scritto, diretto, prodotto e interpretato da Orson Welles . Infatti    rispetto al primo  è da vedere   perchè :   riesce a illuminare il meno riuscito primo capitolo .Mette   in evidenza   il lato umano dell’uomo di potere e della sua sgangherata ( metaforicamente  parlando  ) corte
Il punto di vista scelto da Paolo Sorrentino è decisamente insolito, dopo tanti film di denuncia sull’operato del Cavaliere i riflettori vengono accessi sull’uomo e non sul politico. Infatti anche  se  ripete il ritornello    dello specchio di un paese alla deriva che spera nella ‘scorciatoia’ della raccomandazione per poter raggiungere senza troppa fatica i propri obiettivi, qui lo  fa  con brio  Loro 2 Berlusconi Servillomettendo in evidenza   che  ciò  per quanto questo possa scandalizzarci è l’immagine cruda di una realtà oggettiva con la quale non si può non fare i conti.
Infatti secondo  http://www.ecodelcinema.com/  Esso  è  <<   un’opera complessa dal grande impatto visivo egregiamente recitata
Le perplessità lasciate dal primo capitolo, all’apparenza puramente estetico, si dissolvono nel secondo; la visione d’insieme mostra un’opera singolare, in cui la potenza visiva trova un suo equilibrio con una sceneggiatura sempre pungente e carica di ironia. Seppur scevro da un’aderenza cronologico-storica puntuale, “Loro” riesce a raccontare un pezzo controverso della nostra storia, dove spesso si son confusi i festini pro-cavaliere, con donne volutamente in mostra come quarti di manzo dal macellaio, con il legiferare sconsiderato che ha indebolito un paese già in affanno. Si può avere una discutibile vita privata e riuscire a non mandare in rovina un’intera nazione, svilendone persino la politica stessa, popolata da figurine di poco conto, comparse di terz'ordine in show di basso profilo. >>
<< Quel che rimane dopo due film >>    sempre  secondo  il  sito prima citato  << è l’affresco di un paese decadente, senza aspettative, che sa (  o  almeno dovrebbe sapere   ma  non riersce  o non vuole  ) comunque all’occorrenza rimboccarsi le maniche, quasi a mostrare l’altro nostro volto, quello che sa faticare, e conta sulle proprie forze. >>. 
Ad  averci  governato  e ancora oggi ad  influenzare  un uomo-giullare, le cui insicurezze e passioni hanno  segnato   e  segnano  ancora  oggi  la vita politica nazionale. Nel film il loro e il noi si confondono, portando quasi a pensare che il ‘divo’ Silvio non sia poi né meglio né peggio di tanti altri, in una storia dove non ci sono buoni o cattivi ma soltanto deboli, che disperatamente tentano di non soccombere  ed  hanno  provato , vedi i il governo uscito  dalle ultime  elzioni ,  ad  evitarlo .
Concludo    che  se dovessi giudicarlo      tutt'uno    come  affermano   le recensiuoni sopra  riportate il  voto è  facendo  la media    5     . . Se  fossero  come mi sembra    due  serie differenti e   guardabili    anche  separatamente   il voto  sarebbe   3.5\ 4 per   il primo  .  5.5\6   per  il secondo .
Sarebbe interessante   vedere   ,  credo  che  un firuro sarà  fatto  magasrti dallo stesso sorrentino , un  film  sul Movimento 5 stelle 

15.5.18

Loro I di Paolo sorrentino . e il peso dell'epica pornografica berlusconiana sulle consultazioni Dopo "La grande bellezza", "La grande bruttezza"


canzoni consigliate

  bunga bunga presidente - Babaman
D'Addario\Marinella - Checco Zalone

Un film pesante  e  soporifero  . Niente  d'originale  . Infatti  sembra il seguito ,   anzi  meglio il remarque , del film  bunga bunga  presidente   porno parodia  delle vicende legate al Rubygate dei   registi pornografici Andy Casanova e Marco Trevi   con un po'  più  di trama . Attendo il II per  darne  una recensione completa.Per il momento  è un film che  descrive   gli scandali sessuali di  berlusconi  inserendoli   nel  contesto del berlusconismo  . Niente  di  nuovo  per  me  e per  coloro  ( che  nonhanno   o  si sono tolti il prosciutto dagli occhi  )  che   conoscono il Berlusconismo   politico  e  culkturale   ed  lo combattono   fin dale  origini  .  Insomma  Paolo Sorrentino ha scritto un film pettoruto   come lo definisce  quest'ottima stroncatura di http://www.barbadillo.it
Ha  ragione


Massimo Onofri
Ieri alle 17:56 ·

Visto "Loro 1". L'opposizione tra Berlusca e Veronica è schematica e didascalica. Costruita sulle chiacchiere alla Fabio Fazio. Superficiale. Non racconta nulla. Presuppone ciò che già il pubblico crede di sapere. Salvo il visionario di qualche fotogramma. Il rinoceronte. Il camion che deraglia al centro di Roma. Quando narra senza spiegare. Cioè quasi mai.


Per il momento cncordo oltre che con Massimo con  questo articolo di https://www.huffingtonpost.it/





"Loro" di Paolo Sorrentino e il peso dell'epica pornografica berlusconiana sulle consultazioni
Il film costringe ogni cittadino di questo Paese a un ripasso accurato della weltanschauung berlusconiana e dei suoi immediati dintorni

Teresa Marchesi Giornalista e regista
















Dopo "La grande bellezza", "La grande bruttezza" : "Loro 1", prima parte del monumentale affresco che Paolo Sorrentino dedica all'epopea di Silvio Berlusconi ( la seconda parte uscirà a ruota il 10 maggio, per un totale di 4 ore) è uno sfolgorante cabaret pornografico che ingoia e omologa tutto : soldi, donne, politica e vita privata. Dico la mia, che non necessariamente è opinione comune di chi l'ha visto in anteprima: è una mirabolante resa in immagini del sentimento di ripugnanza suscitatomi , sempre, dal Basso Impero del re di Arcore.
loroNon so se questo monumento funerario "in vita" potrà incidere sulle consultazioni in corso per il nuovo governo, certo costringe ogni cittadino di questo Paese a un ripasso accurato della weltanschauung berlusconiana e dei suoi immediati dintorni. Questo benché si avverta in partenza che il film "è del tutto privo di intenti cronachistici" e si citi in calce Giorgio Manganelli: "Tutto documentato, tutto arbitrario". Paradossalmente, viceversa, la finzione è fin troppo 'sdraiata' sulla realtà.
Pornografia, dicevo. Pornografia perché il corpo femminile predomina, mercificato, prostituito e sfruttato fino allo spasimo. Così è stato negli anni del potere del Nostro. È una pesante eredità che ci portiamo addosso, e il concentrato che mette sul piatto Sorrentino è salutare per la coscienza e la memoria. Nella più incisiva metafora del film, l'ultimo dei nostri registi Oscar fa precipitare tra le rovine auguste del Foro Romano un camion di raccolta rifiuti, perché un topo di fogna gli ha attraversato la strada, e l'immondizia vola a imitazione del finale antonioniano di "Zabriskie Point". L'auto presidenziale, con scorta, è appena passata.
Lo spoiler, per una volta, è doveroso. Tanto di questa storia- qui rappresentata in un arco di tempo che va dal 2006 al 2010-sappiamo già tutto. "Loro 1"si apre con un animale-simbolo, una pecora, "frizzata" sulla soglia della residenza sarda, quella del vulcano che erutta, della bandana e dell'onnipresente musico Apicella. Ma dovremo aspettare a lungo prima che appaia Toni Servillo, impressionante replica del ghigno, della parlata e dell'addome prominente del Presidente. Prima seguiamo Riccardo Scamarcio, piccolo corruttore che sfrutta le prestazioni sessuali per fare carriera, nella sua ascesa dalla Puglia natale ai palazzi della capitale. Sotto il nome di Sergio Morra, il riferimento al Tarantini reale è più che palese.
Il ghigno di Berlusconi-Servillo appare per la prima volta tatuato sulla natica di una ragazza. Segue un lungo reclutamento di signorine, esaminate come bestiame al mercato, a base di coca a gogò. Consigliera è la privilegiata Kasia Smutniak, l'unica in contatto diretto con l'Uomo della Provvidenza. L'ex ministro Fabrizio Bentivoglio, che aspira a succedere all'ex premier nella leadership del centro destra, è un pagliaccio frustrato che manda la scorta a comprare completini hard per la bionda che neanche"gliela dà". Nota di biasimo per i truccatori: la pelata di Bentivoglio è da avanspettacolo.
"Loro", chiarisce una battuta, sono 'quelli che contano', quelli che inneggiano al ritorno di un uomo che 'in questi anni ci ha dato due cose, potenza economica ed entusiasmo'. Il grottesco caro a Sorrentino dilaga nei modi consueti: dalle gag del Bagaglino ai cammelli delle feste faraoniche, al cinghiale in libera corsa nelle strade notturne dell'Eur.
Qualche simbolo è oscuro. C'è un Superpotente che tutti chiamano Dio, e che riceve novelline selezionate con la testa nascosta da un asciugamano e la voce alterata da un apparecchio, dopo averle obbligate per sicurezza a una perquisizione anale. Insomma, sempre per citare alla lettera, è "un viavai di zoccole". Scamarcio studia una coreografia per allettare il Leader con la sua scuderia di "t...", come vengono costantemente definite , e Smutniak gli boccia l'idea del costume sardo :"Lui vuole divertirsi, per deprimersi ha già sua moglie".
Veronica, appunto, finalmente fa la sua comparsa, è Elena Sofia Ricci e tutto sommato – infedeltà dichiarata della finzione-convive senza scosse col consorte, pur tra mille rimproveri. "Agnelli sulla sua barca aveva Bacon, noi abbiamo Apicella". Sorrentiniana all'ennesima potenza è la materializzazione del Silvio in abiti da odalisca, con tanto di rossetto e di fard. I dialoghi familiari con moglie e un nipote bambino in Sardegna sono piuttosto banali, un'esposizione didascalica delle teorie berlusconiane. Ma spesso si ride. Esempio : "Un 25 % di me è gay. Solo che è lesbica". E B., temporaneamente all'opposizione, giura: "Tra cinque anni tornerò". Appunto.
Tra i tocchi geniali, quando Veronica gli rimprovera di non ricordare la 'loro'canzone, c' è il colpo d'ala di B., che a sorpresa ha fatto arrivare Fabio Concato in carne ed ossa per cantarle "Che domenica bestiale". Applausi a scena aperta, in sala. Vedremo il seguito, ma l'essenziale è stato detto, tra orrore e, in qualche modo, ammirazione . Sorrentino, in sintesi, chiede aiuto a Hemingway per definire il "Signor B." : "Non c'è nessuno che viva la propria vita fino in fondo, eccetto i toreri". Per lui il Cavaliere è un torero. Acora, e inesorabilmente, nell'arena di questa Italia.

2.6.15

Youth - La giovinezza, di sorrentino più addatto come corto che a un lungometraggio ?




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http://www.mymovies.it/film/2015/inthefuture/rassegnastampa/






nonostante alcune pecche come per esempio la lunghezza eccessiva Infatti secondo Idee buone per un corto,  come dice    questa  mezzo stroncatura    di un utente  su mymovies.it

<< Ma nel giro di due ore, l’abilità tecnica e i virtuosismi di Sorrentino hanno , almeno per chio dovesse vedere per la prima volta uno dei suoi film , da sole la pretesa di riempire il vuoto. l’abilità tecnica e i virtuosismi di Sorrentino hanno da sole la pretesa di riempire il vuoto. I suoi cortocircuiti stranianti, con un registro che è abile nel tenersi per buona parte sulla superficie delle cose, per poi focalizzarsi su durezze improvvise, è ormai maniera. Quello che era peculiare distinzione in “La grande bellezza” e ne “Il divo” diviene replica vacua, riproposizione neanche troppo ispirata di stilemi logori. Sequenze come il finto videoclip della popstar o il sogno acquatico iniziale a Venezia, sono decisamente orrende e in un profluvio di discorsetti tra il bacio Perugina e un Woody Allen inacidito e stanco, spiace che alcuni passaggi, belli e strazianti (il discorso di Lena al padre durante la cura dei fanghi, il gioco al massacro tra Caine e la Fonda, la visita di Fred alla moglie toccata dal “sacro segno dei mostri”) anneghino nel mare magnum della vacuità a buon mercato, terreno fertile della clap silenziosa, già pronta con un carpiato a difendere il proprio eroe >&gt







Ma questi difetti passano in secondo piano davanti ad Un incipit musicale spiazzante, una buona fotografia , una discreta ed a tratti sublime colonna sonora . Un film commovente e spiritoso che parla della vita e della morte e del tempo che passa con tutti i nostri dubbi ed i nostri perchè. La fantasia è seminata piene mani con risultati discreti . Molto onirico . Le immagini sono di una bellezza abbagliante e poi i paesaggi , i personaggi , le battute intelligenti e profonde . Certo gli attori contano e sono fenomenali , naturalmente Michael Caine , ma Harvey Keitel , Paul Dano ( idea : con quella faccia un " po' così " alter ego di Sorrentino in qualche futuro film ? ), Rachel Weisz non sono da meno e Jane Fonda nel suo cameo è perfetta : che coraggio accettare di farsi truccare per sembrare più vecchia . I comprimari tutti , perfino l'esagerato e claudicante falso Maradona, con l'aggiunta di una Miss Mondo intelligentissima sono azzeccatissimi. Ma il merito di tutto ciò è suo ,tutto suo, di Paolo Sorrentino un regista di livello mondiale , alieno ad ogni forma di provincialismo .Uno che rischiando e butta sempre il cuore ed anche la mente oltre l'ostacolo e vince sempre le suo SCOMMESSE . Ogni paragone con il passato è fuorviante . Nel nostro cinema aver avuto un passato fenomenale non ci vieta dal poter avere un presente altrettanto importante . Non nego e non mi vergogno di dire che alla fine del film ero commosso e che mi sono alzato quando , i titoli di coda , accompagnati da una colonna sonora vivace , moderna ma anche importante e colta sono finiti e si sono accese le luci . A parte certe scelte musicali moderne , io mi sarei concentrato di più sula musica classica o quantro meno classico a moderna magari immaginando scritte dall'ex direttore d'orchestra , magari per il film delll'altro protagonista , la colonna sonora era buona . Un film triste e nostalgico . secondo me è il prequel della grande bellezza . 
Molto bello . non certamente dei migliori di sorrentino ma guardabile e godibile almeno per chi nè abituato ai voli pindarici e alle scene oniriche . Le tre  stelle sono più   che meritate . Mi  ha  fatto esorcizzate il terrore  che m,i viene più    s'avvicinano , mancano  -8 mesi , i miie  40 anni  

5.3.14

ma che .... in italia si tenta di combattere la pirateria cinematografica riducendo il passaggio dal'home video alla tv trasmettendo la grande bellezza e già si scatenano polemiche

Riprendendo  il  titolo mi chiedo   ma   allora   che  cavolo bisogna    fare  per  contrastare  la pirateria informatica \  artistica  spesso in mano ( vedere il caso di megavideo  ) in mano  a quella  che  molti economisti  ad iniziare  da Loretta  napoleoni chiamano economia canaglia   sol  reprime e proibire   ? Tutta  questa polemica   per una delle rarissime   volte chela  tv  o il biscione non trasmette cag**te o  film no stra visti  e  rivisti  o  film  di   mio nonno .
Ma  ritorniamo a noi  .
Mi sembra strano che  canale  5   abbia  trasmesso  un film  contenente  : <<   uno spaccato della nostra società, vuota , insignificante, becera, fasulla, ipocrita.... pur avendo molti politici osannato questo "capolavoro" non si sono resi conto che Sorrentino li ha fotografati , per  non dire   volgarità gratuita  ed  ovvia   , per benino?' Insomma questa è la verità sulla nostra società. Più che GRANDE BELLEZZA, direi GRANDE TRISTEZZA  >> (  da https://www.facebook.com/natalina.garavaglia  )  .
  Un  'opera   che  si prende  gioco  anche  se  implicitamente    dal suo capo e  della sua  greffa  anzi peggio  dei salotti   intellettuali  e  mondani    ( vedere cafonal di dagospia  )  .
 Un film  pesante  lento  e  soporifero come  ho  già  avuto modo  dirlo  in un precedente post   a  cui rimando per maggiori dettagli .
Infatti rivedendone l'inizio , mi è  venuto l'abbiocco   come  giustamente  dice   questo post  virale    su  facebook 


  (  vedere per  ulteriori  dettagli  mia recensione )  . Le  ipotesi sono due  :  o mediaset  ha  bisogno di far cassa e  quindi  continuare  a rimanere  in vita  oppure  essendo proprietaria dei diritti ha deciso    come   s'evince  dall'articolo , sotto   riportato  , per  contrapporsi a  Sky Tv .



Nonostante le polemiche suscitate dalla decisione di mandare in onda "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino, nel giorno successivo al trionfo agli Oscar, Mediaset conferma che il film sarà trasmesso in prima serata su Canale5 martedì 4 marzo.
Proprio la probabile vittoria dell'Oscar come miglior film straniero aveva indotto gli esercenti cinema, riuniti nelle sigle Anec, Anem, Fice Acec, a protestare contro la scelta editoriale del Gruppo Fininvest che, attraverso la casa di produzione e distribuzione Medusa, dispone dei diritti della pellicola.
Decisione che, secondo gli esercenti, penalizzerà "l'ulteriore sfruttamento dell'opera all'interno della filiera audiovisiva", considerando che il film è ancora in proiezione in 14 cinema italiani con buon riscontro di pubblico, e che l'effetto Oscar avrebbe sicuramente aumentato gli accessi nelle sale. Prima di approdare in
"Un indubbio valore promozionale per la serata televisiva - aveva affermato Lionello Cerri, presidente dell'Anec - che rischia tuttavia di tradursi in una forte attenuazione del potenziale cinematografico, e non solo, del film, oltre a stravolgere la prassi che vede approdare alla tv generalista un'opera cinematografica a circa 24 mesi dalla prima uscita in sala, dopo lo sfruttamento in home video, in video on demand, pay per view e pay tv". Il film, aveva aggiunto Carlo Bernaschi, presidente Anem, "ha già incassato oltre 7 milioni di euro ma si avvia a diventare un successo longevo, considerando inoltre che concorrerà ai David di Donatello che saranno assegnati ai primi di giugno".Scelta editoriale, quella di Mediaset, non estranea alla competizione con Sky. Non è un segreto che il gruppo di Murdoch punti al monopolio sullo sport e sul cinema, così, dopo aver avuto l'esclusiva su Sochi, Formula1 e Moto Gp, ha programmato una serata all'indomani degli Oscar interamente dedicata al capolavoro di Sorrentino. L'opportunità di sabotarla potrebbe aver tentato Mediaset più degli ascolti che, è prevedibile, saranno altissimi.A "La Grande bellezza" Canale5 farà anche seguire “This Must Be the Place”, altro film diretto da Sorrentino e altra prima tv assoluta. Dopo l'accoppiata con Servillo gli spettatori potranno così vedere il regista all'opera con un altro grandissimo attore: Sean Penn.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...