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24.11.24

la violenza di genere è figlia del patriarcato o del matriarcato?

In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, in occasione di uno dei tanti anniversari che hanno segnato e ridisegnato la nostra cronaca, quello di Giulia Cecchetin, nella giornata che vuole l’impegno affinché si arrivi a trovare una soluzione definitiva alla tanta violenza che ancora subiscono le donne , si basa la mia riflessione d'ggi . Alla base della violenza di genere   se   il  violento  della  donna  non è  solo maschile   \  femminicidio   se  solo    maschile   c'è una profonda crisi sociale che vede coinvolti nel dramma entrambi i generi e i ruoli e che esige un loro nuovo equilibrio proprio come suggerisce sial'articolo   di  https://www.huffingtonpost.it/blog del 23\11\2024 : << La
violenza è figlia del patriarcato o del matriarcato
?
>>
 sia la lettura su tali argomenti dei libri Canzoni contro l'omofobia e sulla la violenza sulle donne Sulle tracce dell'altrove. dell'amico \ compagno di strada Cristian Porcino . Ma soprattutto La violenza di genere è un fenomeno complesso e multifattoriale che non può essere attribuito esclusivamente al patriarcato o al matriarcato.
 Tuttavia, storicamente, il patriarcato ha creato strutture sociali e culturali che hanno perpetuato la disuguaglianza di genere e la subordinazione delle donne, contribuendo alla violenza di genere. Infatti Il patriarcato è un termine che indica una struttura sociale che fa capo al pater familias che incarna e detta legge, che protegge un nucleo in cambio del rispetto della sua regola. Un status che << .... è scomparso in Italia oramai, direi, dal secondo dopoguerra, quando il maschile è stato decimato e la sua presenza, anche nel ruolo, drasticamente confinata. Quello che sta imperversando ai tempi nostri è puro maschilismo. .... >> ( dott Agnese Scappini nel citato articolo dell www.huffingtonpost.it ) . Ma di questo sistema sociale in cui gli uomini detengono il potere e le donne sono in gran parte escluse da esso. ne rimangono le scorie . Questo sistema ha spesso giustificato e normalizzato la violenza contro le donne come mezzo di controllo e oppressione. D'altra parte, il matriarcato, inteso come un sistema sociale in cui le donne detengono il potere, è molto meno comune e non ha storicamente avuto lo stesso impatto sistemico sulla violenza di genere. In sintesi, la violenza di genere è principalmente legata a strutture patriarcali che perpetuano la disuguaglianza e la discriminazione. Tuttavia, è importante riconoscere che la violenza di genere è un problema complesso che richiede un approccio olistico per essere affrontato efficacemente.Infatti un metodo di analisi o trattamento che considera l'intero sistema piuttosto che concentrarsi solo su singoli componenti. In altre parole, si prende in considerazione l'interconnessione e l'interdipendenza di tutte le parti di un sistema per comprendere meglio il contesto complessivo.Ad esempio, in medicina, un approccio olistico non si limita a trattare i sintomi di una malattia, ma considera anche fattori come lo stile di vita, l'ambiente, la salute mentale e il benessere emotivo del paziente. In questo modo, si cerca di promuovere la salute e il benessere generale piuttosto che solo alleviare i sintomi.Allo stesso modo, in ambito sociale, un approccio olistico alla violenza di genere non si limita a punire i colpevoli, ma cerca anche di affrontare le cause profonde della violenza, come le disuguaglianze di genere, le norme culturali e sociali, e le dinamiche di potere.

8.4.24

Giovane mamma uccisa da una brutta malattia: il matrimonio negli ultimi istanti di vita . , vita, forma e sostanza nello sport.., forza del dialogo Gino Cecchettin, la rivelazione: “Con i genitori di Filippo Turetta ci sentiamo per messaggio

  THE  SOCIAL  POST  10/04/2024 11:14 


 Una storia straziante, di amore e dolore, quella che arriva da Macerata. Una giovane mamma si è spenta dopo aver combattuto contro una malattia che non le ha lasciato scampo. E, adesso, una famiglia ed una comunità intera, stanno attraversando un momento di profondo sconforto. Fedez a Belve: “Cosa è successo davvero con Chiara Ferragni” Sabrina Cruciani muore per una bruttissima malattia Sabrina
Cruciani si è spenta a 46 anni all’hospice di San Severino Marche. Mamma e impiegata di banca, da tempo combatteva contro una malattia terribile: lascia il marito Federico Bovetti, la figlia 13enne, la sorella gemella Sonia e le altre due sorelle Patrizia ed Emanuela. Il matrimonio negli ultimi istanti di vita Proprio nei giorni scorsi aveva coronato il suo sogno d’amore: il matrimonio con Federico Bovetti. La scomparsa sconvolge due intere comunità: non solo Castelraimondo, dove la donna viveva ma anche San Severino dove lavorava nella sede locale di Banca Macerata. Il funerale, come rivela il Corriere Adriatico, si svolgerà giovedì, 11 aprile alle 10,30, nella chiesa della Sacra Famiglia. Gaza, il dolore di una madre che ha perso la figlia: “Morta in auto tra i cadaveri, sotto i colpi dei tank israeliani” La morte di Federica Pallosi È il secondo lutto, nel giro di pochi giorni, che colpisce Castelraimondo. Nei giorni scorsi, infatti, la comunità ha vissuto anche la prematura scomparsa di Federica Palossi, spentasi a 53 anni, anche lei all’hospice di San Severino per una malattia.




su fabcebook , ho trovato questa storia e su cosa s'intende per sport quello vero

 



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 da  thesocialpost  Pubblicato: 08/04/2024 11:46

Gino Cecchettin, la rivelazione: “Con i genitori di Filippo Turetta ci sentiamo per messaggio” Domenico Camodeca
Gino Cecchettin ospite di Verissimo

Gino Cecchettin, il padre di Giulia, la ragazza barbaramente uccisa dal suo ex Filippo Turetta, è stato ospite di Silvia Toffanin durante l’ultima puntata di Verissimo. Ed è nel salotto televisivo di Canale 5 che il signor Cecchettin si è lasciato andare ad alcune sorprendenti dichiarazioni sui suoi rapporti con i genitori dell’assassino di sua figlia.
Leggi anche: Gino Cecchettin: “Abbraccerei i genitori di Filippo, hanno tutta la mia comprensione”
“Con i genitori di Filippo inizialmente ci siamo confrontati, siamo andati a cercarli anche insieme per capire se ci fosse qualche posto dove potessero essere andati insieme. – rivela Gino Cecchettin davanti alle telecamere di Verissimo – Oggi ci sentiamo per messaggio, l’ultima volta per gli auguri di Pasqua. Gli sono molto vicino, li esorto a tener duro e a guardare avanti. Anche per loro la vita continua, devono essere forti per l’altro figlio”.
Il video di Gino Cecchettin a Verissimo  ( https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/verissimo/gino-cecchettin-lintervista-integrale_F312803001058C05  )  Poi l’uomo ripercorre il periodo che ha preceduto l’omicidio di sua figlia. “Esortavo Giulia a una chiusura più decisa con Filippo. – ricorda – Ma la sua sindrome da crocerossina glielo ha impedito. Mi diceva sempre: lui sta soffrendo perché io l’ho lasciato.Gino Cecchettin, la rivelazione: “Con i genitori di Filippo Turetta ci sentiamo per messaggioQuando quel sabato Giulia non è tornata a casa speravo in un incidente, capisco che può sembrare un paradosso per un genitore, ma era per me l’unica spiegazione. Del suo rapporto con Filippo chiedevo spesso anche se non volevo invadere la sua privacy, era un adulta, aveva 22 anni”, conclude Gino Cecchettin.


Leggi anche: Gino Cecchettin riceve una telefonata inaspettata: “Un dono di Giulia, sono sicuro


emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...