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4.1.23

Biagio Conte un santone o un beato ? comunque sia lasciarlo morire in pace come da lui richiesto

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 d  REPUBBLIC    DEL  3\1\2023 

Palermo, in fila al capezzale di Biagio Conte sperando nell'ultimo miracolo del missionario laico





Dietro la porta della sua stanza, nella missione di via Decollati, si coltiva la speranza di un miracolo. Arrivano da tutta la Sicilia per poggiare lo sguardo su di lui soltanto per una manciata di secondi. Una preghiera, il segno della croce e

tante lacrime. Biagio Conte lo sa. Anche se da giorni non parla quasi più e vuole soltanto silenzio attorno a sé. Disteso nel suo letto, dentro il solito saio verde, non smette di combattere contro il cancro. Le cure mediche per contrastare la malattia, però, sono cessate.
Ieri gli è arrivato il canto dell'Alleluia della messa che don Pino, da sempre al fianco di Conte, ha deciso di celebrare proprio accanto alla sua stanza, poco distante dalla croce di legno che si staglia sulle catapecchie del quartiere e dalla statua della Madonna in mezzo agli alberi di ulivo a cui Conte è da sempre devoto. "Qui siamo abituati ai miracoli. A quelli di tutti i giorni, come riuscire a dare da mangiare a pranzo e a cena a 600 persone con l'aiuto della provvidenza, ma anche a cose più straordinarie", dicono i volontari della Missione di Speranza e Carità, fondata dal missionario laico che nel 1990 ha lasciato tutto per dedicare la sua vita agli ultimi. Dieci sedi in tutta la Sicilia, quattro soltanto a Palermo che accolgono seicento indigenti. Fra i miracoli quello che ha riportato in piedi lo stesso Conte nel 2014: dopo un bagno nella piscina di Lourdes abbandonò la sedia a rotelle su cui era costretto da anni.
Dietro la "cella" del missionario trasformata in astanteria, si è ritrovata una famiglia di Raddusa, in provincia di Catania. Oltre trent'anni fa, il ventiseienne Conte, si rifugiò da loro con un'altra identità vivendo per un anno da pastore. La sua scomparsa fini al centro di più puntate della trasmissione televisiva 'Chi l'ha visto?'. "Ci impedì di rivelare che era a Raddusa - ricorda Francesco Leonardi, figlio del pastore che accolse il missionario - . Si faceva chiamare Francesco. Ricordo che prendemmo mio padre per pazzo visto che aveva accolto uno sconosciuto, invece papà aveva capito tutto. Biagio è un angelo intorno a noi". Tanti gli aneddoti su Conte che non fu sbranato dal branco di cani a guardia del bestiame, che si rivolgeva alle pecore perché non rovinassero il raccolto del grano. Che a un certo punto lasciò Raddusa per raggiungere Assisi a piedi e conoscere così i luoghi di San Francesco che da allora ha ispirato la sua missione. Il primo dei tanti viaggi in lungo e in largo in Sicilia, in Italia e all'Estero per portare in giro un messaggio di pace con la croce sempre sulle spalle. Viaggi alternati ai lunghi periodi di digiuno davanti alle poste centrali, alla cattedrale, alla casa del beato Pino Puglisi a Brancaccio per dare voce alle battaglie contro il respingimento dei migranti e per l'accoglienza dei poveri.
L'ultimo esilio in una caverna delle montagne di Palermo è durato nove mesi fino alla scorsa primavera. Poi a giugno la scoperta di avere un cancro al colon. "Quando abbiamo saputo che stava male ci siamo precipitati. Ha dedicato la sua vita a chi non ha nulla, non chiedendo mai nulla per sé. Un esempio per tutti", dicono Francesco e la sorella Enza che ieri hanno partecipato alla messa. C'era anche Michelangelo, ribattezzato da tutti "l'uomo della carne". "Ventotto anni fa ho chiesto a Biagio cosa potessi fare per la missione - racconta - . Rispose che non aveva mai della carne da dare agli ospiti. Pochi giorni dopo mi donarono una mucca. Da allora per la missione ne abbiamo macellate 34. La provvidenza continua a riempire camion di provviste per i poveri di Biagio".
Fino al giorno di Natale Conte si è occupato personalmente della missione: l'accoglienza di nuovi poveri, la sistemazione nelle stanze, i libri scolastici per i bambini che ancora non li avevano, le scarpe per gli operai. La sera del 31 dicembre la missione si è riunita attorno a lui per tutta la notte per l'adorazione eucaristica. Un tavolo come fosse un altare è stato sistemato proprio accanto al letto di Conte. L'indomani, primo dell'anno, giorno dedicato alla Madonna, con una sedia a sdraio il missionario laico è stato trasferito in chiesa per la messa. "Vi voglio bene", ha detto alla comunità in quell'occasione. Durante la messa, ieri, si pregava per lui fra i canti e le letture del giorno. "Preghiamo perché guarisca", dice una ragazza. Per don Pino è tempo di "mettersi nelle mani di Dio". La missione continua a pregare.

2.11.18

esistono anche i santi laici non solo religiosi

i  sottofondo
misere Zucchero - Bocelli-Pavarotti
Giorgio Canali e Rossofuoco - Nuvole senza Messico
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Molti   miei amici\che   cattolici  e  cristiani mi hanno fatto  il cazziatone    perchè   non ho  ricordato  la  data  del  1  novembre  cioè  tutti    i  santi   e  mi sono fermato  nela mia  personale  guerriglia   contro culturale  su  hallowenn ( in reltà  è un certo  tipo di  halloween    ,ma  di  questo ne  già parlato  qui  ) . Eccoli    che   ,  dovrebbe  scivolarmi  e fregarmene  ma  non ci riesco  ,    gli accontento  e  ne parlo   ora  .


Non ho  celebrato    per  due  ragioni   


La prima   è che   essa   è una festa   creata  ad  arte  non pòresente  nelle   savcre  scritture  ma  creata  appossitamente  per    combattere  tali culti  pagani  .  Infatti  : <<  [---] L'antropologo James Frazer, osservando che, prima di diventare festa di precetto, la festa di Tutti i Santi veniva già festeggiata in Inghilterra (paese un tempo abitato dai Celti) il 1º novembre, ipotizzò che tale data fosse stata scelta dalla Chiesa per creare una continuità cristiana con Samhain, l'antica festa celtica del nuovo anno (secondo le teorie dello storico Rhŷs)[3], a seguito di richieste in tal senso provenienti dal mondo monastico irlandese[senza fonte]. Questo studioso, insieme con altri, sostenne che, secondo le credenze celtiche, durante la festa del Samhain i morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e che quel giorno celebrazioni gioiose venissero tenute in loro onore. Da questo punto di vista le antiche tribù celtiche erano un tutt'uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non sarebbe mai stato eliminato pienamente, nemmeno con l'avvento del cristianesimo che infatti il 2 novembre celebra i defunti.Lo storico inglese Ronald Hutton ha messo in discussione queste tesi, osservando come una festa in onore di tutti i santi venisse celebrata da vari secoli (prima di essere festa di precetto), in date discordanti nei vari paesi: per la Chiesa di Roma era il 13 maggio, in Irlanda (paese di cultura celtica) era il 20 aprile, mentre il 1º novembre era una data diffusa in Inghilterra e Germania (paesi di cultura germanica)[3]. Inoltre, sempre secondo Hutton, non ci sarebbero prove che Samhain avesse a che fare coi morti, e la Commemorazione dei defunti iniziò a essere celebrata solo in seguito, nel 998[3]. [----  da https://it.wikipedia.org/wiki/Tutti_i_Santi ]

La  seconda  è  perchè    vado al di là della  classica    definizione  di 


Santo (dal latino sanctusparticipio passato di sancīre, sancire -un patto-, in quanto chi lo recede incorrerebbe a sanzione, proteggere con sanzione, ma anche stabilire per legge e quindi, nell'accezione originaria, ciò che è inviolabile, cioè sacro, in quanto protetto da una sanzione [più che in sé]; a sua volta da Sanco, il dio dei giuramenti; abbreviato, secondo l'uso più comune al singolare in s. oppure S., al superlativo in SS. - riferito a Gesù o a Maria -, e al plurale in ss. oppure Ss.)[1] è attributo di un essere, oggetto o manifestazione che si ritiene essere correlato alla divinità. Nel significato moderno, il termine santo è utilizzato principalmente riferendosi a ciò che si ritiene inviolabile, in quanto consacrato da una legge religiosa, oppure venerato religiosamente, o considerato degno di venerazi

considero i  santi in maniera  laica    come suggerito  da

Rossa Domenica21 h+"I Santi sono qui.I Santi sono quelli che tornano dopo dieci ore in fabbrica e si mettono a fare le boccacce ai figli per farli ridere.I Santi sono quelli con dolori immensi dentro, che quando gli parli dei tuoi problemi ti stanno a sentire, senza quell'aria là, quella da "Eh, sapessi io quanto sto male!"
I Santi sono quelli che il bene che fanno lo fanno senza dirlo a nessuno.
I Santi sono quelli che si incazzano, che si alzano in piedi, che lo dicono quando vedono un'ingiustizia.
I Santi sono quelle maestre che scelgono apposta di prendere servizio nei quartieri difficili, e vanno lì e prendono a botte il male a colpi di poesie, di arte, di bellezza.
I Santi nessuno li va a santificare, ed è per questo che sono Santi.
I Santi sono sempre vivi. Anche dopo che non ci sono più."
I Santi sono quelli che il bene che fanno lo fanno senza dirlo a nessuno.I Santi sono quelli che si incazzano, che si alzano in piedi, che lo dicono quando vedono un'ingiustizia.I Santi sono quelle maestre che scelgono apposta di prendere servizio nei quartieri difficili, e vanno lì e prendono a botte il male a colpi di poesie, di arte, di bellezza.I Santi nessuno li va a santificare, ed è per questo che sono Santi.I Santi sono sempre vivi. Anche dopo che non ci sono più."

e   da  alcuni  siti  consultati   vedere  gli url    sopra


emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...