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17.2.19

Serie C; il Pro Piacenza con 7 baby in campo perde 20-0.


Serie C; il Pro Piacenza con 7 baby in campo perde 20-0. Gravina: "Sarà l'ultima farsa"
La distinta di Cuneo-Pro Piacenza 


Obbligata a scendere in campo da Figc e Lega Pro per non incorrere nella 4ª rinuncia e, di conseguenza, nell’esclusione dal campionato, la squadra emiliana si è presentata contro il Cuneo con soli sette ragazzini in distinta, senza staff tecnico, e con un classe 2000 come allenatore. Il n° 1 della Federcalcio: "Un insulto allo sport"

PIACENZA - È una vicenda surreale quella che ha visto come protagonista il Pro Piacenza. Obbligata a scendere in campo da Figc e Lega Pro per non incorrere nella quarta rinuncia e, di conseguenza, nell’esclusione dal campionato (come accaduto al Matera), la squadra piacentina si è presentata alla sfida contro il Cuneo con soli sette giocatori, tutti ragazzini, perdendo alla fine 20-0. 
"Sarà l'ultima farsa", ha detto il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. "Quanto accaduto a Cuneo con la squadra del Pro Piacenza è un insulto allo sport e ai suoi principi fondanti - ha ammonito Gravina annunciando un intervento della Figc - in questa situazione surreale, la federazione aveva il dovere di far rispettare tutte le regole ed ha esercitato questo ruolo. La nostra responsabilità è quella di tutelare la passione dei tifosi, gli imprenditori sani e la credibilità dei nostri campionati: quella cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sarà comunque l'ultima farsa".
Gli emiliani, per iniziare la partita ed evitare la radiazione, sono arrivati a Cuneo con soli sette elementi e con Picciarelli (classe 80, massaggiatore dei rossoneri) che ha giocato con il numero 11 attaccato con lo scotch alla maglia ed è uscito al 31' della ripresa per infortunio, lasciando i suoi in 7 e ricevendo l'applauso di tutto il pubblico. In più Isufi aveva dimenticato la carta d'identità a casa. Dopo una corsa in autostrada il documento è arrivato e l'arbitro ha dato l'ok per l'ingresso in campo del calciatore al 16' della ripresa.
"E poi ci sono domeniche dove ti ritrovi così.. sul 13 a 0 nel primo tempo contro una squadra che gioca con 6 ragazzi di 17 anni e un dirigente come difensore centrale... senza parole..Provo solo vergogna per chi ha reso possibile tutto ciò..". È il commento di Fabiano Santacroce, ex difensore di Napoli e Parma e ora capitano del Cuneo, dopo il surreale 20-0 finale inflitto dalla sua squadra al Pro Piacenza

25.1.16

Crede di essere sposata da 20 anni. In realtà il marito aveva chiesto il divorzio subito dopo le nozze


Crede di essere sposata da 20 anni. In realtà il marito aveva chiesto il divorzio subito dopo le nozze


gabriel villa e cristina carta
Gabriel Villa e Cristina Carta
Dopo vent'anni di matrimonio, ha scoperto di essere... divorziata.
È davvero surreale la storia - raccontata dal New York Post - che vede malcapitata protagonista Cristina Carta, 59enne, residente nella Grande Mela, dal cognome di origini sarde. Tutto inizia nel 1994, quando Cristina, insegnante di italiano al Boston College, accetta la proposta di nozze di Gabriel Villa, brillante e facoltoso avvocato, oggi 90enne, reduce da una precedente relazione, dalla quale ha avuto una figlia.
"Era assolutamente affascinante e nonostante la differenza d'età è stato amore a prima vista", racconta la Carta alla giornalista del Post Kathianne Boniello.
Una passione andata avanti fino al novembre scorso. Quando Cristina ha scoperto che il suo Gabriel, poco dopo il fatidico sì, si era recato di nascosto in Repubblica Dominicana, per chiedere, attraverso un iter poco chiaro e avvalendosi delle leggi del posto, il divorzio.
Ottenuto il quale è tornato a casa, facendo finta di nulla.
Sposato e divorziato al tempo stesso.
Perché?
Cristina, che ha avuto le prove dei suoi sospetti dopo aver assunto un investigatore privato, non ha dubbi: questione di soldi.
Secondo la 59enne, infatti, il marito vorrebbe esautorarla dall'eredità e da ogni bene, a beneficio della figlia avuta da un'altra donna in prime nozze, che vive a Roma.
Per questo si è rivolta alla Giustizia, denunciando il consorte (o ex consorte, in base ai punti di vista) per "truffa".
"Nonostante tutta la gioia e la felicità - confessa ancora Cristina al Post - e nonostante tutto quello che abbiamo condiviso in questi anni, mi sono resa conto che mio marito mi ha mentito. Ed è questa la cosa che mi fa più soffrire"

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...