Dedicata ad un'amica morta - Musica di Yann Tiersen
La Renault Twingo guidata da Alessio sfreccia come un missile lungo le strade cittadine. Sempre più veloce, troppo veloce per riuscire a controllare l'auto che ormai non tiene più la strada. Inevitabile lo schianto contro il guard-rail a 170 chilometri orari. In un’ampia curva dell’Asse mediano. Erano le 21,30. La vita di Chiara Ibba, 18 anni appena compiuti, è finita lì. Quella sera e mai più tornerà a casa. La sua tragica morte è diventata un libro, dedicato a lei e a tutti i giovani che muoiono ogni giorno sulle strade mentre corrono felici e spensierati sulle strade delle città. Credendosi immortali. L'autore del libro è Giampietro Ibba, padre di Chiara, che al Liceo classico “Asproni” in un'aula magna gremita di studenti, ha presentato la sua opera dolcissima: «E poi? ...Chiara lo sa». Uno di quei giorni in cui Giampietro lascia la sua professione di gastroenterologo, presso l'ospedale “Brotzu” di Cagliari, per incontrare i giovani e lanciare loro l’allarme accorato, renderli coscienti del dramma dell'imprudenza, della leggerezza e dell'incoscienza e raccontare il dolore di un padre che ha dovuto seppellire la propria figlia nel fiore della giovinezza. «Il libro di Giampietro Ibba è una testimonianza e un monito – ha spiegato il preside del Liceo, Antonio Fadda, durante l'incontro – ma è anche una risposta al bisogno di essere padre e alla grande forza di mantenere sempre e per sempre viva sua figlia».
Nel corso della mattinata, gli studenti hanno accompagnato la presentazione dell’iniziativa con la lettura di alcune pagine del libro e dei brani musicali eseguiti al pianoforte e al flauto traverso con il titolo dolcissimo: “Musiche per Chiara”. All'incontro al Liceo scientifico, moderato dal giornnalista di Videolina, Paolo Matta, ha partecipato anche il vescovo di Nuoro, monsignor Mosè Marcia sempre attento alla tematiche dei giovani e pronto a offrire il suo contributo per una causa così importante che anche a Nuoro è di stringente attualità: sono tre i giovani morti di recente in incidenti stradali.
NUORO. Mancava ancora qualche minuto perché le lancette dell'orologio segnassero le ore 21 di un venerdì di fine ottobre del 2008. Chiara doveva rientrare a casa e aveva bisogno di un passaggio perché ancora non aveva la patente. Saluta tutti i suoi amici e sale in macchina con Alessio e Andrea. Chiara ha trascorso la serata anche con loro in viale Europa, a Cagliari, dove spesso si riuniva con la sua comitiva per passare qualche ora a chiacchierare, ridere, scherzare.