dopo l'introduzione ( vedere url post precedente o cliccate sopra il collegament0 ) alla guida di soppravivenza natalizia 2011\12 eccovi la prima puntata
Fate parte della
folta squadra che detesta
totalmente o in parte
come : l'autore di questa poesia
me ( detestandone alcuni aspetti che trovaste sotto in questo video parodia di una famosa canzone spot
che affronta e sintetizza le puntate successive della guida )
il Natale ? oppure soffrite della Sindrome Fobico Natalizia ( SFN
nelle puntate successive ) di cui
ho parlato nel post
precedenroduzuonte ? Allora il nemico
numero uno è quasi sicuramente la
famiglia ( ma anche nei casi piu’ gravi
amici e colleghi di lavoro o d'associazione ) gli
interminabili pranzi e cene : ecco
cosa suggerisce in maniera semiseria
e ironica questa guida di girlpower.it sul
natale in famiglia . Guida
applicabile secondo me anche
a gli altri casi fuori
d'essa e quindi da me integrata con
miei suggerimenti ed aggiunte mie .
NATALE, TI ODIO!!!
E' tornato il Natale,
triste giorno di triste pioggia e falsa
allegria, maschera di un mondo oscuro,
groviglio d'illusioni colorate.
Non mi piace quest'aria sonnolenta,
l'irrequieto macerarsi nell'acqua
azzurra della calma e l'indolenza
del vivere che cambia con lentezza
lungo il binario del tempo crudele
scandito da stagioni senza luce,
lontane dal chiarore dell'amore.
Cerco qualcosa che non so, un sogno
o un miraggio residuo della notte,
fantasma del caos originale;
il silenzio è memoria del futuro,
memoria di una dura verità,
pietra incisa con sillabe di ferro
che affermano negando un altro verbo.
Chiederò a me stesso nuovi percorsi
da intraprendere per scampare al rogo
di una grigia esistenza,
mi rialzerò da un letto di macerie
per attraversare il mare del niente,
come Lazzaro vincerò la morte
per conquistare la seconda nascita...
Domenico Turco
triste giorno di triste pioggia e falsa
allegria, maschera di un mondo oscuro,
groviglio d'illusioni colorate.
Non mi piace quest'aria sonnolenta,
l'irrequieto macerarsi nell'acqua
azzurra della calma e l'indolenza
del vivere che cambia con lentezza
lungo il binario del tempo crudele
scandito da stagioni senza luce,
lontane dal chiarore dell'amore.
Cerco qualcosa che non so, un sogno
o un miraggio residuo della notte,
fantasma del caos originale;
il silenzio è memoria del futuro,
memoria di una dura verità,
pietra incisa con sillabe di ferro
che affermano negando un altro verbo.
Chiederò a me stesso nuovi percorsi
da intraprendere per scampare al rogo
di una grigia esistenza,
mi rialzerò da un letto di macerie
per attraversare il mare del niente,
come Lazzaro vincerò la morte
per conquistare la seconda nascita...
Domenico Turco
me ( detestandone alcuni aspetti che trovaste sotto in questo video parodia di una famosa canzone spot
E Guardati allo
specchio e fatti una domanda: perché ¨ odi il Natale ? Perchè¨ la sola idea dei
pranzi e dei cenoni ti fa venire il volta stomaco e
noia ? Perchè¨ decine di parenti
e non riuniti ad una sola lunghissima tavola ti ispirano vaghi desideri di
suicidio o depressione o ansia ?
ecco gli spunti tratti dal sito indicato precedentemente ovviamente
con delle aggiunte da parte mia
Sei ben
consapevole di non far parte della fazione degli amanti del Natale. Quelle
persone che riescono a trovare sempre idee deliziose per fare regali a tutti
provando piacere nel farlo, che non si innervosiscono nemmeno imbottigliate
nello snervante traffico natalizio, che non cercano di calcolare il prezzo dei
regali che ricevono, che adorano cucinare per tutti al cenone o preparare
dolcetti per i parenti, che rispondono di buon grado alla zia zitella che
chiede quando è¨ prevista la procreazione.
Stiamo per
rivelarti una crudele verità : queste persone esistono e forse prendere
esempio da loro potrebbe esserti d'aiuto. Quindi, tu giovane donna che detesti
il Natale e quelle giornate infestate dalla presenza non richiesta di orde di
parenti, sappi che non sei un'eroina dei nostri tempi e che nessuno ti darà
un premio per le tue sofferenze e le idiosincrasie che avverti principalmente
nei confronti della tua stessa famiglia.
Sopravvivere
degnamente alle feste è un tuo dovere morale, per questo abbiamo stilato una
lista di furbissime idee e strategie per
superare indenne questa dura prova che il destino ti (e ci) impone ogni anno.
1. Se fare i
regali ai tuoi parenti ti crea noia, fastidio, indisposizione e malesseri
fisici di vario genere non farli anche
se il prezzo da lanciare
visto il tau’ buonista e ipocrita
è alto . Ma puoi sempre Delegare a tua madre o a tuo fratello, però
ricorda che almeno a loro i regali devi farli. Quantomeno per ricambiare il
favore. Oppure se al di sopra dei 14\15
dargli soldi e di comprati quello
che vuoi come fanno le vecchie ( nonne ,
zie
e prozie dirette o acquisite ) .
2. Pensa che c'è¨
chi sta peggio: ad esempio la commessa della profumeria il pomeriggio della
vigilia o. Ma parliamoci chiaro, anche nelle tre abbondanti settimane precedenti.
Le commesse (e i commessi) sono le vere vittime del Natale. Se fai la commessa
fai finta di non aver letto e passa al prossimo punto.
3. Perché¨ odiare
il Natale se per almeno tre giorni di seguito sei autorizzata a fare una full immersion
nella buona cucina sempre che
non lo faccia già durante
il resto dell'anno ? Riscopriamo
i piaceri della tavola, ricordiamoci che a volte il cibo è pure meglio del
sesso e
dell'auto erotismo . E che stare a dieta stretta a Natale è inutile e contro produttivo. Se
non sei d'accordo non sai cosa ti perdi.
4. Sei convinta
che i tuoi parenti si riuniscano sorridenti per pura convenzione sociale mentre
nella realtà non si sopportano *o
non li sopporti ? Hai probabilmente ragione, Ma se invece avessi torto chi
lo sa
?
5. La nonna (o la
zia e prozia ) ti chiede del
fidanzato: se ti ha regalato i contanti sii ragionevole, perdonala e considera
che lei si è sposata 50 anni fa o peggio ha
vissuto un'altra epoca * ed altri valori \ convenzioni quindi praticamente in un'altra era. Sarebbe
intelligente da parte tua comprendere e accettare le differenze generazionali.
Se nel caso è una zia zitella a chiederti : puoi sempre risponderle con la medesima
domanda. Zia dov'è il tuo di fidanzato? Garantito il silenzio sepolcrale e il
suo dell'intera sala. Ok, puoi evitare
di farlo sei ci riesci e fare buon
viso a cattivo gioco
o rispondere : A ) ironicamente con frasi del genere : <<
mi avvalgo della facoltà di
non rispondere >> ,B)
cambiare discorso , C)
rimanere in silenzio facendo
credere d'aver capito
quali tristi motivazioni esistenziali si nascondono dietro le inspiegabili
domande di tua zia .
7. Questa cosa di
non avere un fidanzato a Natale proprio non ti va giù ? E il fatto che tua
cugina (ovviamente bella e antipatica) si sia trovata un "buon
partito" e lo abbia puntualmente portato in famiglia non ti aiuta ?
Concentrati bene: lui sicuramente le mette le corna. Meglio sole che
cornute e vedrai che passerà , la gelosia e l'invidia
e riuscirai a
passare oltre e a non farci caso .
Oppure o chiedi al tuo migliore amico \ a del cuore o d'infanzia
( possibilmente Gay o Lesbica
) di farti da ragazzo o mentire
per te , ovviamente devi invitarlo e
ovviamente sappi che ciò vale
per u solo anno non puo’
trascinarsi anche l'anno prossimo
8. Hai un
fidanzato \ a nuovo da poco e non ancora presentato \ ta ai tuoi familiari
o amici \ che e hai fatto il grave
errore di portarlo specie in famiglia per motivi che ora non ricordi
(forse qualcosa che aveva a che fare con le convenzioni sociali ) o lui
voleva conoscere i tuoi ? I tuoi parenti lo metteranno
matematicamente in imbarazzo e lo bersaglieranno di domande scomode .
Infatti i tuoi (
e nonni o zii in particolare ) ti chiederanno puntualmente
o del precedente oppure quando
avrete un figlio mentre voi state insieme da due mesi o da meno ? Se ne caso lo sappiano ( o intuiscono ) che la tua
relazione è finita o è ¨
appena nuova e decidi di
non portalo in famiglia: ma
sappi che le domande su "che fine
ha fatto lui?" potrebbero essere più sgradevoli delle precedenti . A te la
scelta.
9. Immagina di
passare il Natale da sola in uno scantinato con una bottiglia di whiskey in
puro stile Charles Bukowski. Senza riscaldamenti. Senza dolci ed¨ arrosti. Con
il letto sfondato e le ragnatele. Ora i tuoi parenti e amici
ti sembrano più simpatici? (se preferisci lo scenario Bukowski alla tua
famiglia sei un caso disperato)
10. Se nulla di
tutto ciò non ti ha convinto/consolato,
possiamo sempre farti presente che il Natale si festeggia solo una volta all'anno
e finisce velocemente fra le feste del
24 notte e i rendez vous più o meno
nichilisti con gli amici del 25
pomeriggio o con i colleghi di
lavoro giorni precedenti
Forse lo si odia perché
lo si vivi male...l'importante è non
farlo vivere male anche agli altri solo perchè tu lo si odia! Non è poi così grave ; non l'
ha ordinato un medico che a Natale tutti debbano sentirsi allo stesso modo.
Sarebbe peggio se
per 10 giorni ci sentiamo dei Santi e per i restanti 355 non ci parliamo fra
noi.
Ora allenati a
guardare queste impareggiabili immagini \
spot di armonia e gioia
tipicamente natalizia senza inalberarti. Che la forza sia con te. oppure
ecco altri consigli tratti con delle mie modifiche ( le mie frasi sono quelle tra parentesi quadra )
da vitadastrega.com
Per concludere Si
puo odiare il Natale per motivi estetici: le luminarie [ comunali e
di privati ] a forma di fiocco di neve [o di babbi natali e simili
] i canti natalizi magari
ascoltati dallo stereo dei grandi magazzini [ e
non ] la figura-simbolo di quel grosso omone sovrappeso con la barba,
tutto vestito di rosso e con la voce arrochita.
Per motivi di
principio: perche essere costretti a passare del tempo con persone che molto
serenamente nel resto dell'anno non vediamo mai [ o che magari odiamo
] ?
Per motivi
ecologici: gli alberi sacrificati alla tradizione, la colossale impronta di
carbonio lasciata dallo shopping globale di massa.
Per motivi
politici: che Babbo Natale sia stato inventato all'inizio del ventesimo secolo
da una multinazionale delle bibite gassate è una leggenda metropolitana, ma è
indubbio che proprio il marketing abbia dato un contributo decisivo a
trasformare Santa Claus, per motivi commerciali, in un'icona praticamente
globale. E chi è anti-consumista trova nel Natale e nelle maratone di regali
la conferma delle proprie peggiori opinioni in materia.
Per motivi
religiosi: chi appartiene a altre fedi spesso non puo’ non sentirsi vagamente
alienato davanti al culto di massa per l'anniversario della nascita di una
figura religiosa che non appartiene alla propria spiritualità .
Per motivi dietetici:
tra carni grasse e dolci che nessuno si azzarderebbe a mangiare normalmente, il
Natale resta il trionfo dei trigliceridi fatto comprensibile nell'Italia del
boom che ancora ricordava il buio e la fame della guerra: meno giustificabile
nell'Italia dal girovita in aumento delle statistiche 2010.
Insomma chi fin
da bambino guardava con preoccupazione alla figura di Babbo Natale, un anziano
sconosciuto deciso a scassinare le finestre di casa, non può che attendere
anche da adulto il 25 dicembre con un certo senso di disagio: il giorno che
secoli di propaganda vogliono definire come il più bello dell'anno per una
minoranza resta una data da guardare con sospetto.
Prendendo anche
le necessarie contromisure. La piu’ ovvia e’la fuga: verso Paesi - sempre piu’
remoti - dove il Natale non significa nulla.(
anche s sono sempre meno )
Oppure: darsi
malati per tutto il periodo. Rinunciare al Natale, alla tirannia dei regali
forzati e dei brindisi aziendali con sorrisi altrettanto forzati è una scelta
minoritaria ma che in tempi di crisi può' forse trovare nuovi adepti.
Per chi non ha
bambini - ai quali E’ faticoso e probabilmente crudele chiedere di rinunciare a
una festa disegnata su misura per loro e per i portafogli dei loro genitori -
la lezione si può dire no. Per gli altri, invece, my delicious Persivale, la
lezione ahinoi è¨: staccate il cervello, partecipate al rito, godete del
panettone, delle luci, dei piccoli regali e aspettate con fiducia la fine del
tunnel.
Ovviamente quest’ultime non devono essere prese, poi dipende dai punti di vista in maniera acritica ma critica .
Ovviamente quest’ultime non devono essere prese, poi dipende dai punti di vista in maniera acritica ma critica .
Nelle prossime puntate parleremo in maniera più approfondita degli argomenti qui solo accennati
.